Recupero della fertlità dopo la sospensione della contraccezione ormonale

Le voci che accusano i contraccettivi ormonali (pillola,cerotto, anello vaginale) di provocare una infertilità permanente o, peggio malformazioni fetali sono ancora comuni ,tanto da danneggiare i programmi di pianificazione familiare, questo per le "famose leggende metropolitane" sulla pericolosità dei contraccettivi ormonali.
Di fatto, proteggendo contro la MALATTIA INFIAMMATORIA PELVICA (PID) i CO effettivamente salvaguardano la fertlità futura.

 

I dati sicuri sono questi:

1. le percentuali di concepimento sono più basse solo nei primi tre mesi.

2. dopo tre mesi dalla sospensione, la percentuale di concepimento è la stessa delle donne che non usano estroprogestrinici.

3. entro 12 mesi dall'interruzione dei CO il 75-97 % delle donne che desiderano concepire hanno ottenuto una gravidanza.

4. Nè la durata d'uso dei CO , nè il tipo di formulazione (monofasica,trifasica alto o basso dosaggio) assunta influenzano il ritorno alla fertilità.

 

Il ritardo nel concepimento è minore con l'uso della minipillola e, forse, anche con gli impianti che liberano ormoni.

Data pubblicazione: 22 gennaio 2012

Autore

blasinicola
Dr. Nicola Blasi Ginecologo

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1976 presso Università di BARI.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Bari tesserino n° 4485.

Specialista con oltre 40 anni di esperienza in ostetricia e ginecologia, con particolare competenza in colposcopia, patologia cervico-vaginale e vulvare. Responsabile di ambulatori universitari e clinici, docente universitario e autore di numerose pubblicazioni scientifiche. Esperto in tecniche chirurgiche avanzate e protocolli innovativi per l’aborto farmacologico e la prevenzione oncologica femminile. Socio attivo di società scientifiche nazionali.

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