Come prevenire la trasmissione sessuale dello Zika virus
Lo Zika virus è un virus trasmesso principalmente dalla puntura della zanzara e sta causando una vera e propria epidemia su scala mondiale, con l'epicentro in Sud America (Brasile). L'infezione di per sè non è grave, ma è stata associata a casi di Sindrome di Guillan Barrè, una transitoria sindrome neurologicadell'adulto, inoltre a casi di microcefalia fetale, se contratta in gravidanza. La microcefalia, per la sua gravità, sta causando un notevole allarme a livello internazionale per il possibile nesso causale con l'infezione.
L'infezione da Zika virus non è curabile con una terapia specifica, nè esiste ancora un vaccino, attualmente solo in fase di iniziale ricerca.
Oltre che dal morso delle zanzara la malattia può essere contratta anche dalle trasfusioni di sangue e per via sessuale.
Recentemente sono stati studiati 3 casi in cui si è verificata la trasmissione sessuale dell'infezione.
Sono appena state pubblicate delle Linee guida per prevenire tale modalità di contagio (A.M. Oster, Interim Guidelines for Prevention of Sexual Transmission of Zika Virus - United States 2016, Morbidity and Mortality Weekly Report, 2016,65(5):1-2
Se l'uomo che ha viaggiato in aree geografiche a rischio per l'infezione da Zika virus ha la partner in stato di gravidanza, si deve astenere dai rapporti sessuali o usare sempre e comunque il profilattico.
La stessa regola vale anche se la donna non è incinta.
La maggior parte delle infezioni è asintomatica o paucisintomatica. Il rischio di diventare un portatore dello Zika virus è proporzionale al tempo di permanenza nelle aree a rischio e all'esposizione alle punture di insetto. Sembra che lo Zika virus persista nello sperma più a lungo che nel sangue.
Al momento non è raccomandata la ricerca dello Zika virus nel sangue e/o nello sperma maschile, per selezionare i maschi a rischio di trasmettere sessualmente la malattia. Per ora il test sul sangue per la ricerca dello Zika virus è raccomandato solo in alcune categorie, come le donne incinte esposte al contagio.