Pandemia, medici di base e "territorio"
Medici di base e terrirorio
Mai come in questo tragico momento pandemico c'è stata la evidente necessità, ora obbligata ed urgente, di riconsiderare e riorganizzare il “territorio” ed il prezioso e irrinunciabile ruolo delle cosiddette “cure primarie”.
Il coronavirus covid-19 ci costringe ad adottare da subito misure che ci permettano di “convivere” con una epidemia a lenta risoluzione in tutto il Paese ed in tutto il mondo.
Tali misure devono essere volte a liberare gli ospedali da una eccessiva e impropria pressione che si è venuta per forza a creare, per renderli idonei a continuare il lavoro necessario ad una corretta ordinaria attività insieme alle urgenti necessità del momento.
Ma soprattutto devono essere idonee a permettere ai medici di base ed al territorio sanitario extra-ospedaliero di svolgere la loro preziosissima opera di intervento precoce, di diagnosi, di cura, di sostegno e controllo, di una morbilità così diffusa e di una letalità così minacciosa e massiccia.
A tal proposito ecco riassunti in questo articolo i 10 passi per ottenere il massimo dalla organizzazione delle cure primarie:
Le cure primarie come alternativa all'ospedalocentrismo