Nbm medicina narrativa torino

alessio.sandalo
Dr. Alessio Sandalo Psicologo, Psicoterapeuta

Salve,

vi invito a visitare il gruppo che coordino su facebook:

Nbm medicina narrativa torino

Cos’è la Medicina Narrativa

"Perche' lo studio delle narrazioni? Nell'incontro diagnostico, la descrizione e' la forma fenomenica in cui il paziente sperimenta la salute; incoraggia l'empatia e promuove la comprensione tra il medico e il paziente; permette la costruzione degli indizi e delle categorie analitiche utili al processo terapeutico; suggerisce l'uso di un metodo olistico. Nella ricerca, la medicina narrativa aiuta a mettere a punto un'agenda centrata sui pazienti e a generare nuove ipotesi " [T. Greenhalgh, B.Hurwitz ]

La Medicina Narrativa, diffusa gia' da alcuni anni anche in Italia, pone attenzione alle storie di malattia come modo per ri-collocare e comprendere le persone nel proprio specifico contesto, mettere a fuoco, oltre che i bisogni, anche nuove strategie di intervento.

La narrazione dell'esperienza personale dovrebbe avere un ruolo significativo nelle relazioni di cura, perche' la sofferenza richiede di essere inserita in racconti reali per acquisire un senso preciso, diventare condivisibile e trasformarsi in risorsa. Tuttavia raccogliere e portare alla luce un'esperienza non e' facile, richiede tempi appropriati e riflessioni adeguate.

L’Ascolto

"Ascoltare una storia di malattia non e' un atto terapeutico ma e' dare dignita' a quella voce e onorarla (Frank A.)"

Prendere la parola e' tra le piu' significative e 'alte' modalita' di partecipazione.

Le esperienze di malattia sono sempre parte di un 'progetto di vita'; raccoglierle e confrontarle rende possibile la costruzione di percorsi davvero condivisi. Mettersi in ascolto di storie, riservare spazi perche' chi vuole prenda parola, anche senza conoscere metodi e aver frequentato corsi di empowerment, significa costruire percorsi di partecipazione.

Scritture: storie, poesie, disegni

Sono diverse le scritture possibili; poesie, versi, pitture, disegni sono SCRITTURE che raccontano stati d'animo, dubbi, paure, aspettative, attese, domande, progetti di vita. Non tutti/e siamo naturalmente portati a scrivere e descrivere percorsi di vita.

Alcuni/e per problemi oggettivi di salute (psichica o fisica), altri/e per eta', per scelta, possono esprimersi solo atraverso alcune parole/versi oppure un disegno. Bambini/e si esprimono molto bene e con grande naturalezza attraverso il disegno.

"La scrittura scioglie l'irrequietezza. La scrittura incarna e produce comunque qualcuno che non c'e' finche' non nasce dalla nostra penna. [...] La scrittura semina e genera. Ci guida sempre altrove. Comunque lo scrivere ci ferma ci fa sentire ancora piu' fisicamente presenti. [...] non ci sentiamo piu' liquidi. Lo eravamo pensando...lo stilo, la matita, i tasti ci restituiscono la sensazione di non galleggiare nel vuoto"

(D.Demetrio, Autoanalisi per non pazienti, Raffaelo Cortina 2003)

Perche' scrivere?

Perche' scrivere e' un modo per prendere parola, raccontarsi, con calma, al di fuori della fretta di un'intervista, o dagli schemi rigidi di un questionario. Si scrive per comunicare un vissuto, per raggiungere quanti/e per mille motivi diversi si trovano in difficolta' ad 'uscire fuori', non hanno il supporto di un'associazione, di relazioni significative.

La scrittura restituisce alle persone la centralita'; offre agli operatori la possibilita' di avere una visione piu' completa dei problemi e a quanti si occupano di costruire progetti di salute pubblica di avere una visione piu' realistica e sensibile ai bisogni e alle potenzialita' delle persone affette dai diversi tipi di malattie rare. Tuttavia scrivere e ascoltare esperienze richiede riflessione e impegno da parte di tutti gli attori coinvolti.

Le narrazioni, infatti, pur conservando la loro unicita', non devono assumere il carattere di uno "sfogo semplicemente liberatorio", o di denuncia gridata. Descrivere situazioni di bisogni inevasi e di diritti violati, raccontare la propria sofferenza, le proprie difficolta' deve essere fatto in modo costruttivo.

Occorre distinguere tra il momento esclusivamente emotivo, che ha la sua giusta ragion d'essere in determinati momenti, e la ri-elaborazione di cio' che e' accaduto o della situazione che si vive al presente. Le narrazioni non sono da confondersi con le denunce, sono la testimonianza di un'esperienza vissuta e rielaborata.

Luciano Vettore

BASI TEORICHE DELLA MEDICINA NARRATIVA:

http://www.ass5.sanita.fvg.it/reposASS5/QUALITA/La%20Medicina%20narrativa-%20prof.%20Vettore_.pdf

Data pubblicazione: 30 luglio 2012

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