Cure Naturali Menopausa

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Dr.ssa Cristina Selvi Psicoterapeuta, Psichiatra

Il climaterio e la menopausa, periodi caratterizzati dalla cessazione dell’età fertile e del ciclo mestruale, hanno rappresentato per molto tempo, nell’immaginario delle donne, un momento cruciale caratterizzato dal timore della comparsa di una serie di disturbi fisici e psichici. E’, infatti, frequente che le donne in menopausa soffrano di disturbi del sonno o che in questo periodo si accentuino disturbi d’ansia preesistenti o compaiano alterazioni del tono dell’umore fino anche alla Depressione.

Fino all’introduzione della Terapia Ormonale Sostitutiva (TOS) le donne hanno dovuto confrontarsi con questo evento in modo tendenzialmente passivo, accettandone come inevitabili tutti i possibili disturbi correlati, che sono, comunque, molto variabili da donna a donna.

Oggi le donne vanno in menopausa alla stessa età in cui ciò accadeva alle nostre nonne, circa intorno ai 50 anni. Ciò che però è notevolmente cambiato è lo stile e la qualità della vita della maggior parte delle donne di quell’età: ancora si desidera lavorare, viaggiare, ancora molte donne aspirano ad una vita affettiva e sessuale piacevole, c’è un maggiore, a volte fin eccessivo, interesse a rallentare i processi di invecchiamento.

Per questo ogni donna deve approfondire con il proprio medico ginecologo tutta una serie di notizie che la riguardano e che permetteranno di decidere insieme se e quando iniziare una terapia ormonale.

E’ importante sapere che gli eventuali disturbi e disagi di questa fase possono essere trattati e resi quindi meno invalidanti o disturbanti.

A prescindere da un necessario approfondimento sullo stato di salute generale e sui benefici e le eventuali controindicazioni della Terapia Ormonale Sostitutiva, che lascio per dovere ad altre competenze, qualche riflessione può esser fatta sulla possibilità di passare attraverso questo periodo senza drammatizzarne lo svolgersi e il significato.

 

Innanzitutto ragioniamo sul fatto che ogni evento e ogni cambiamento della nostra esistenza ha un impatto su di noi che deriva largamente dall’approccio mentale con il quale ci confrontiamo all’evento stesso. E’ indubbio che la valutazione, sia razionale che emotiva, che noi diamo agli avvenimenti influenza notevolmente il modo in cui noi li percepiamo e li viviamo. Tutti gli accadimenti nella nostra vita, anche quelli a connotazione positiva, impattano sulle persone in modo molto diverso e ciascuno di noi mette in atto modalità di affrontare e fronteggiare le difficoltà in modo unico e personale, questo è il motivo per cui spesso ancor più importante del problema che si affronta è il modo in cui lo affrontiamo.

Le donne devono essere aiutate ad diventare sempre più consapevoli e tranquille nell’attraversare questa epoca di vita e di profonda trasformazione, valutandone gli aspetti critici ma anche quelli positivi e consapevoli della possibilità di un approccio farmacologico, sia esso allopatico o non convenzionale, da valutare sempre insieme al proprio medico in base  alle personali inclinazioni ma anche con attenzione alla situazione clinica.

La Medicina Omotossicologica può essere di  aiuto nel controllare alcuni sintomi e disagi tipici di questa fase di cambiamento, soprattutto nel caso in cui si ricorra all’utilizzo di alcuni rimedi già nel periodo di pre-menopausa o climaterio.

Spesso coll’avvicinarsi del climaterio diventano più intensi i disturbi della fase premestruale; la cefalea, la ritenzione idrica, l’irritabilità e la facilità al pianto. Tutti questi disturbi possono essere modulati attraverso l’utilizzo di farmaci non convenzionali omotossicologici, tra cui ora disponibili gli ormoni Low Dose, a concentrazione simile a quella fisiologica. Questi farmaci modulano l’attività ormonale e la regolarizzano, senza sostituirla, riducendo al minimo la comparsa di effetti collaterali.

Anche gli aspetti più prettamente psichici della menopausa e del climaterio possono essere trattati, in alcuni casi, facendo ricorso alle terapie non convenzionali. La comparsa o l’accentuazione di uno stato d’ansia o depressivo, l’insonnia, irritabilità, la malinconia e il senso di fragilità, quando non sono tanto intensi da richiedere una terapia con antidepressivi o benzodiazepine, possono rispondere efficacemente alla terapia con prodotti omotossicologici  di regolazione.

Inoltre possono essere controllate le vampate, le cistiti ricorrenti spesso presenti durante la menopausa.  E’ possibile anche rallentare i processi di osteoporosi  e di perdita di massa magra a favore di quella grassa e influire positivamente sul trofismo degli organi genitali interni ed esteri riducendo i disagi, tanto temuti, che riguardano lo svolgimento di una serena sessualità.

Infatti, attraverso l’utilizzo di farmaci omotossicologici si stimola la residua funzionalità delle ovaie, tenendo conto che la ghiandola continua, sebbene in misura modesta, a secernere ormoni per molti anni dopo la menopausa, con un effetto positivo per il mantenimento dell’equilibrio globale dell’organismo, in modo che il processo di stabilizzazione dell’organismo alla menopausa possa  involgersi in modo graduale.

La terapia non convenzionale può essere assunta anche in associazione alla terapia sostitutiva e soprattutto può essere utile in quelle donne che, dopo alcuni anni di terapia ormonale, devono deciderne la sospensione.

Va ribadito, anche in questa sede, l’innegabile ruolo positivo di un adeguato regime alimentare e di una regolare  attività sportiva, essi sono presupposti indispensabili per influire positivamente sulla riduzione della massa ossea e muscolare, l’aumento del peso, l’elasticità dell’apparato locomotore e la protezione cardio-vascolare.

Inoltre l’attività motoria e lo sforzo fisico, soprattutto aerobico, stimolano la produzione di endorfine  che svolgono un’azione importante sulla regolazione del tono dell’umore e dell’ansia.

Dott.ssa Cristina Selvi
Studio Psichiatria Integrata

Data pubblicazione: 26 maggio 2013

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