Occhio secco (Dry Eye Syndrome): fattori di rischio

luigimarino
Dr. Luigi Marino Oculista, Medico legale

 

L'occhio secco e le patologie correlate all'occhio secco, DES (dry eye syndrome) creano reali problemi alla qualita' della vita di un paziente.

L'approccio al trattamento di questa patologia deve essere quanto mai razionale evitando i prodotti fai da te e le autoprescrizioni.

L'occhio secco e' la patologia prevalente di questo secolo: computer, tv, ambienti di lavoro polverosi o poco umidi, l'abuso che facciamo di aria ventilata o condizionata, l'aumento della polluzione dell'aria e dello Smog sono le cause ambientali.

Questa malattia ha una genesi multifattoriale e crea alterazioni della visione, con variazione circadiane del visus, un discomfort oculare e variazioni qualitative e quantitative del FILM LACRIMALE.

Le infiammazioni croniche (congiuntiviti- blefariti), gli squilibri ormonali, le malattie metaboliche, gli abusi di lenti a contatto e di cosmetici giocano sicuramente un ruolo importante.

Questi fattori associati ai fattori ambientali ed alle abitudini di vita costituiscono il pabulum su cui l'occhio secco si aggrava, evolve tendendo con un meccanismo a cascata a coinvolgere la superficie oculare, le ghiandole lacrimali, le ghiandole del Meibomio e tutta la finissima rete di recettori e microterminazione nervose congiuntivali e corneali.

Le alterazioni qualitativo o quantitative del film lacrimale possono danneggiare tutto il segmento anteriore dell'occhio in particolare l'EPITELIO CORNEALE, questo tessuto che e' protetto dal film lacrimale, a cui il film lacrimale fa da barriera, da protezione.

I sintomi sono BRUCIORE, SENSAZIONE DI CORPO ESTRANEO, PRURITO a volte addirittura lacrimazione eccessiva.

Si viene a creare un circolo vizioso, il luogo di lavoro, l'uso del computer, una dieta non bilanciata, fattori ormonali e predisponenti creano l'occhio secco e l'occhio secco fa piu' fatica a lavorare sul computer, diventa faticoso leggere, noioso guidare la notte, o guardare un film a cinema o alla tele.

Soprattutto la guida notturna diventa impossibile con GLARE e visione fluttuante soprattutto quando vediamo luci o fari di altre auto.

Per approfondire:Occhio secco: i rischi del clima e della vita sedentaria

La diagnosi di DRY EYE, occhio secco va fatta dal MEDICO OCULISTA.

Si eseguiranno test quantitativi del FILM lacrimale SCHIRMER TEST ad esempio per poi continuare con il BREAK UP TIME (BUT= tempo di rottura del film lacrimale che si misura in secondi):

- TEST AL ROSA BENGALA

- TEST AL VERDE DI LISSAMMINA

Si valutera' attentamente l'osmolarita' della film lacrimale ed insieme al paziente si scegliera' il SOSTITUTO LACRIMALE piu' idoneo per quell'occhio e per quello stile di vita, per quel lavoro.

Non tutte le lacrime artificiali sono uguali, non tutti i pazienti sono uguali! 

L'OCCHIO SECCO e' una malattia seria ed ingravescente e con serieta' e professionalita' va affrontata e trattata.

La scelta della giusta terapia va fatta con il medico oculista, mentre dei correttivi all'alimentazione possiamo farli subito: bere molta acqua ed avere una dieta ricca di frutta e verdura aiuta sicuramente.

Controllare l'umidita' dell'aria negli ambienti dove viviamo, dormiamo e lavoriamo e' fondamentale, soprattutto quando ci sono bambini ed anziani.

Recentemente e' comparso su OPHTHALMOLOGY di Aprile 2014 un lavoro di colleghi americani: è noto che la sindrome dell'Occhio Secco (DES = dry eye syndrome) e' prevalente nei pazienti anziani (VETERANS) che soffrono di patologia psicologiche e neuropsichiatriche.

Capire i fattori di rischio associati alla DES significa comprendere meglio i meccanismi patogenetici della malattia.

Sappiamo bene che fattori di rischio universalmente riconosciuti sono  

- ALTITUDINE

- VENTO

- POLLUZIONE dell' ARIA

 

Il fattore di rischio piu' importante per lo svilupparsi dia una DES sindrome dell'occhio secco negli USA e' proprio l'associazione di avverse condizioni atmosferiche e air ppllution, cioe' la presenza nell'aria di polveri, sottili o meno. 

In uno studio condotto per 5 anni dal 2006 al 2011 interfacciando i dati del codice postale di pazienti sottoposti a cure per dry eye e delle condizioni meteorologiche in quelle aree in quegli anni si e' potuto notare che abbiamo il 13 per cento in piu' di pazienti affetti da dry eye DES quando la deviazione standard e' verso alte pressioni atmosferiche l'umidita' dell'aria e' molto alta ed il vento soffia in maniera quasi costante.

L'associazione piu' pericolosa per tutti i pazienti visitati, quale fattore di rischio predominante e' stata proprio la polluzione dell'aria AIR POLLUTION e le alte pressioni atmosferiche...

Insomma per curarsi bene e' meglio cambiare citta' e puntare alla qualita' della vita... ci trasferiamo tutti a Napoli?

 

Ulteriori informazioni sul sito www.aao.org

La fonte e' OPHTHALMOLOGY volume 121 Aprile 2014 pagine 972-973, autori

  • Anat Galor
  • Naresh Kumar
  • William Feuer
  • David J Lee 
  • Department of Ophthalmology MIAMI VAMC
  • Bascom Palm Eye Institute
  • Department of Epidemiology University of Miami Florida
Data pubblicazione: 29 aprile 2014

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