Riabilitazione implantare All on four: cos'è, quando è necessaria, quando eseguirla

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Dr. Lorenzo Paolo Bottini Dentista, Odontostomatologo
 

Attraverso la tecnica dell’implantologia All on four è possibile risolvere con successo casi di edentulia totale e sostituire la dentiera con denti fissi, anche in casi in cui, normalmente, sarebbero necessari degli innesti di materiale osseo sintetico per permettere l’inserimento degli impianti secondo le metodiche “tradizionali”. La novità di questa tecnica consiste nella possibilità di applicare protesi fisse per un’intera arcata (10-12 denti nuovi) che possano sorreggersi su soli 4 impianti inseriti in alcuni punti specifici, secondo un protocollo ben codificato, evitando innesti ossei, permettendo quindi una riabilitazione più veloce, meno invasiva, meno dolorosa e meno costosa. Questo tipo di riabilitazione può essere eseguita su entrambe le arcate dentali. Un altro vantaggio è che tale metodica permette l’estrazione di eventuali denti residui che non possono essere mantenuti, o di radici spezzate, o di precedenti trattamenti odontoiatrici non ben eseguiti, e l’inserimento degli impianti nella stessa seduta. Come avviene, nel concreto, l’intervento? Andiamo ad illustrarne le varie fasi

LA PROCEDURA ALL ON FOUR PASSO PER PASSO

Prima dell’intervento vero e proprio, sono necessarie due sedute preliminari: nella prima vengono prese le impronte di studio,per permettere al chirurgo, che ha già studiato il caso dopo aver visitato il paziente e visto le lastre digitali, di pianificare l’intervento al meglio, e di indicare al laboratorio odontotecnico specializzato in che modo dovranno essere realizzati i denti fissi a carico immediato. Nella seconda seduta si procede alla pulizia e alla sanificazione e disinfezione della bocca del paziente: infatti, il chirurgo implantologo deve poter lavorare in un cavo orale pulito, in assenza di tartaro o placca, per facilitare le procedure e per diminuire il rischio di infezioni post operatorie. Si passa all’intervento: se ci sono degli elementi dentari patologici residui si procede prima di tutto alla loro estrazione. Successivamente vengono inseriti gli impianti. Quindi, dopo alcune ore, necessarie al laboratorio odontotecnico per terminare la lavorazione, si applica la cosiddetta Toronto Bridge, cioè una protesi fissa totale completa con flangia (gengiva finta) che può sostituire fino a 10-12 denti, fissata agli impianti attraverso dei monconi. Questa prima protesi è già fissa da subito, avvitata, e non può essere rimossa se non dal dentista con appositi strumenti. Quindi il paziente non deve temere di avere una protesi che possa svitarsi, muoversi o cadere. Il paziente viene inserito in un regime di controlli mensili per 4 -5 mesi, per monitorare il corretto adattamento dei tessuti alla nuova protesi fissa e, se necessario, operare dei ritocchi. Una volta terminato questo periodo “di prova”, vengono riprese le impronte e realizzata la riabilitazione fissa definitiva: avendo potuto fare tutte le prove necessarie durante i 4 o 5 mesi precedenti, la nuova protesi viene che viene realizzata si adatta in modo ottimale alla bocca del paziente, sia dal punto di vista funzionale (masticazione) che estetico (sorriso).

ATTENZIONE A CHI NON UTILIZZA LA CORRETTA METODICA!

Oggi molti studi propongono riabilitazioni di questo tipo, ma a volte ci sono differenze di metodiche, di tempi e di prezzi anche significative: da cosa dipende?

La metodica implantologica All on Four è stata creata alla fine degli anni ’90 dal Prof. Paulo Malò che, dopo averla sperimentata per quasi 20 anni, ne ha brevettato il protocollo. Nel corso degli anni successivi la tecnica chirurgica ha avuto grande diffusione perché consente ai chirurghi implantologi di riabilitare con successo arcate dentarie complete con un numero limitato di impianti, evitando interventi più invasivi come gli innesti dell’osso. Questo consente anche di abbreviare i tempi rispetto alle metodiche tradizionali, potendo dare al paziente una prima protesi fissa già nella stessa giornata dell’intervento, con un risultato eccellente: in un giorno si passa dalla dentiera (o da una dentatura malandata) ad avere dei denti nuovi, estetici e completamente fissi. A questo punto però alcuni IMITATORI hanno creato delle tecniche ibride, ispirate alla vera metodica All on Four, ma che consentono risultati anche più veloci, spesso ancor più economici, ma purtroppo MENO DURATURI nel tempo. Come detto, la vera metodica prevede la realizzazione di due protesi fisse, una prima protesi il giorno stesso dell’intervento, ed una definitiva dopo 5 o 6 mesi, più resistente, maggiormente estetica e più duratura. In alcuni centri low cost viene realizzata una sola protesi, quella immediata, e dopo alcuni mesi viene rinforzata o rimodellata: questo consente di abbassare i costi, ma fa sì che dopo 6 mesi il paziente abbia in bocca una protesi già vecchia, ritoccata, e non integra: infatti raramente queste riabilitazioni hanno la stessa durata e le stesse GARANZIE che dovrebbero avere se eseguite secondo la giusta metodica. Un altro escamotage per ridurre i costi (e la qualità) è quello di utilizzare impianti di marche economiche e materiali meno pregiati e più a buon mercato: anche in questo caso la riabilitazione non avrà le stesse garanzie che dovrebbe avere, oltre ad un risultato estetico peggiore. Queste modifiche vengono fatte per poter “vendere” questo tipo di cura ad un numero maggiore di pazienti, abbassandone i costi, ma inevitabilmente abbassandone la qualità! Oltretutto la All on Four è già di per sé una metodica più economica rispetto al passato, perché permette una riabilitazione totale con un numero di impianti limitato, evitando altri interventi, mantenendo alta la predicibilità del risultato e la qualità della cura. Facciamo un esempio pratico: fino a 20 anni fa in molti casi che oggi si affrontano con le All on Four non restava che mettere la dentiera mobile, oppure eseguire degli interventi di rigenerativa ossea per poi mettere gli impianti, con tempi molto più lunghi ed esiti incerti. Se il costo era 100, con le All on Four il costo è 50, e la qualità del risultato è alta, se eseguita correttamente. Che senso ha abbassare il costo a 30 (numeri ipotetici) ma abbassare la qualità e la durata della riabilitazione, dovendola magari rifare dopo qualche anno?

COME FA IL PAZIENTE AD ESSERE SICURO CHE SIA LA METODICA CORRETTA?

Per i pazienti spesso è difficile distinguere tra una proposta terapeutica ed un’altra, e capire le differenze fra un preventivo ed un altro per una cura implantologica che può sembrare simile. Ecco alcuni consigli per poter scegliere meglio lo studio a cui affidarsi per questo tipo di cure

  • L’esperienza dell’operatore: chiedi di vedere lastre e foto di interventi simili al tuo che sono stati realizzati nello stesso studio. Ovviamente le foto devono essere reali, non prese da internet. Più casi sono documentati, più è probabile che l’operatore che dovrà eseguire l’intervento sia esperto.
  • Le tempistiche: attenzione alle tempistiche ridotte. La riabilitazione All on Four richiede mediamente tempi che vanno dai 4 ai 6 o 7 mesi per eseguire al meglio tutto il percorso di cura.
  • Le protesi fisse: chiedi se le protesi sono sempre 2 diverse, una provvisoria in acrilico o resina ed una definitiva in titanio e composito o ceramica.
  • Diffida del prezzo piú basso: a volte vengono pubblicizzati prezzi “civetta” dai centri low cost, per attirare pazienti. In fase di visita e preventivo però si scopre che ci sono molte voci aggiuntive necessarie a terminare la cura che vengono aggiunte a parte: è come pubblicizzare un’automobile ad un prezzo basso e poi, in fase di vendita, dire che le ruote ed il volante hanno un costo a parte!
  • Chiedi garanzie: ogni tipo di riabilitazione odontoiatrica dovrebbe essere garantita per un certo numero di anni; più economici sono i materiali usati (impianti di marche secondarie o materiali protesici economici) meno lunghe saranno le garanzie, con un conseguente finto risparmio ed il rischio di dover rifare le cure nel corso degli anni.

Va infine precisato ed enfatizzato il concetto che non esiste una riabilitazione "universale", che vada bene per tutti i pazienti e che possa essere applicata con la stessa predicibilità su tutti i pazienti: ogni caso e a sé, ogni bocca è diversa ed ha i suoi problemi che necessitano di soluzioni in apparenza simili, ma ogni volta diverse. Solo una valutazione eseguita da un implantologo esperto e competente potrà, di volta in volta, proporre il miglior piano di cura applicabile nel caso specifico.

Data pubblicazione: 17 ottobre 2017 Ultimo aggiornamento: 20 ottobre 2017

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