Calcolare il rischio depressione con un esame del sangue

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Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta

La depressione è un disturbo complesso e multiforme, le cui cause sono da ricercare nell’interazione di fattori genetici, biologici e psicosociali. Da tempo gli scienziati sono alla ricerca di un marcatore biologico che possa facilmente e accuratamente predire il rischio che una persona ha di sviluppare la depressione, in maniera simile a quanto il colesterolo nel sangue può predire il rischio di malattie cardiovascolari o la glicemia può predire il rischio di complicanze collegate al diabete.

Ricercatori della Yale University e del Texas Biomedical Research Institute (USA), hanno usato la potenza di calcolo di 8.000 computer connessi in rete per analizzare il DNA di 1.122 persone, verificando il possibile collegamento di oltre 11.000 fattori ereditabili (endofenotipi) con il rischio di sviluppare la depressione.

I gruppi di ricerca sono giunti alla conclusione che il rischio di sviluppare depressione è fortemente collegato all’espressione di un gene chiamato RNF123, che ha il compito di regolare la crescita dei neuroni. Il cromosoma 4, che contiene i geni che, a loro volta, regolano l’espressione di RNF123, è l’area critica del DNA dove è stata indirizzata l’attenzione degli scienziati.

L’espressione del gene RNF123 (ossia la sua capacità di dare luogo alla produzione di specifiche proteine) è facilmente misurabile con una semplice analisi del sangue. I ricercatori sono convinti che misurando i livelli di RNF123 nel sangue, i medici potranno conoscere in anticipo se una persona potrà essere in grado di sopportare adeguatamente, oppure se potrà rispondere peggio agli eventi stressanti della vita (lutti, separazioni, difficoltà economiche o familiari, traumi fisici o psichici). In quest’ultimo caso, si avrà la possibilità di intervenire precocemente, sia dal punto di vista medico che psicologico, per evitare che tali eventi, una volta verificatisi, possano condurre allo sviluppo di una sindrome depressiva conclamata.

Fonte: David C. Glahn, Joanne E. Curran, Anderson M. Winkler, Melanie A. Carless, Jack W. Kent, Jac C. Charlesworth, Matthew P. Johnson, Harald H.H. Göring, Shelley A. Cole, Thomas D. Dyer, Eric K. Moses, Rene L. Olvera, Peter Kochunov, Ravi Duggirala, Peter T. Fox, Laura Almasy, John Blangero. High Dimensional Endophenotype Ranking in the Search for Major Depression Risk Genes. Biological Psychiatry, 2011; DOI: 10.1016/j.biopsych.2011.08.022

 

Data pubblicazione: 31 ottobre 2011

2 commenti

#1
Utente 225XXX
Utente 225XXX

bellissimo e molto utile questo articolo sa anche dire in quale ospedale del piemonte fanno questo esame?

#2
Dr. Vassilis Martiadis
Dr. Vassilis Martiadis

Gentile utente,
la metodica è ancora in sperimentazione. I risultati di questo primo studio sono molto incoraggianti, ma prima che il metodo possa diventare routine, ci sarà bisogno di ulteriori studi e approfondimenti.
Cordiali saluti

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