Consumo di farmaci in Italia 2011: dati sui tranquillanti
Rispetto all'anno precedente non ci sono sostanziali novità. Si nota ancora come tra i primi 20 principi attivi con spesa a carico del singolo siano ben rappresentati i tranquillanti e sonniferi (lorazepam, alprazolam, bromazepam, lormetazepam, delorazepam, zolpidem, triazolam).
L'anomalia è la stessa da sempre: si tratta di prodotti poco costosi per unità (confezione), che quindi diventano una voce di spesa importante proprio perché il numero delle prescrizioni è elevato, e in questo caso lorazepam e lormetazepam spiccano tra gli altri. Non a caso quindi le prescrizioni sono frequenti per tranquillanti ad azione rapida, con un certo rischio di indurre dipendenza, ovvero un uso continuativo e spesso a dosi crescenti nel tempo, che non risponde tanto ad esigenze terapeutiche ma ad un legame autonomo, non facilmente reversibile. Negli ultimi 8 anni l'incremento medio per i tranquillanti è stato dello 0,6% annuo (quindi andamento lievemente in aumento), con un aumento del 3,3% annuo per il lormetazepam, e invece un 1,3% annuo in meno per il lorazepam. Si tratta comunque di andamenti stabili.
L'uso di tranquillanti non è uno specchio dell'uso generale dei farmaci psichiatrici: gli antidepressivi, pure in crescita del 5,4% annuo, erano e sono tutt'ora secondi come classe psichiatrica, cosicché la classe di farmaci psicoattivi a cui la popolazione è più esposta erano e sono ancora i tranquillanti. A fronte di una pratica che dovrebbe essere quella della prescrizione occasionale e non regolare, i dati indicano invece che esiste un consumo regolare, privo di senso terapeutico come invece sarebbe per una terapia antidepressiva, concepita per durare un certo tempo.
Il consumo dei tranquillanti avviene per ripetizione superficiale di ricette o non vigilanza su ricette ormai datate, non considerando gli eventuali acquisti non registrati senza prescrizione, che costituiscono una spesa sommersa.
Proprio a fronte di queste tendenze all'uso non terapeutico alcuni prodotti sono stati ritirati dal mercato in epoca passata, come il flunitrazepam, noto come roipnol o darkene, e piuttosto famoso tra gli utilizzatori di droghe perché dotato di proprietà narcotiche-euforizzanti. La stessa popolarità riguarda proprio i prodotti che sono attualmente in testa alla classifica dei più venduti, con un ragionevole dubbio circa l'opportunità del loro commercio libero e la loro prescrizione continuativa. Tra i soggetti che richiedono trattamento per la dipendenza da tranquillanti sono infatti presenti di regola quelli che combinando potenza e rapidità, di durata breve o lunga, come appunto lorazepam, lormetazepam e in misura minore altri.
Fonte: https://www.aifa.gov.it