Perché alcune persone hanno paura di rilassarsi

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Dr. Federico Baranzini Psichiatra, Farmacologo, Geriatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze

Sei una di quelle persone che non sono capaci neanche di star sedute? Un ricercatore dell’Università di Cincinnati ha sviluppato un questionario per esplorare i problemi fisici, cognitivi e sociali attorno all’ansia di rilassarsi un attimo.

Nonostante molte persone non vedano l’ora di partire per le vacanze o mettere piede a casa la sera rientrati dal lavoro, ce ne sono altre che possono diventare ansiose di aver tempo per rilassarsi.

Christian Luberto, un ricercatore dottorando al dipartimento di psicologia presso l’Università di Cincinnati, ha appena sviluppato un questionario, basato sull’Indice di Sensività di Rilassamento (RSI da "Relaxation Sensitivity Index"), per esaminare il fenomeno. Iniziali accertamenti sull’RSI sono stati presentati il 17 novembre 2012  alla 46esima convenzione nazionale dell’Associazione di Terapie del Comportamento e Cognitive (ABCT da "Association of Behavioral and Cognitive Therapies") negli USA.

Luberto ha spiegato: “L’ansia causata dal relax, o la paradossale crescita dell’ansia come risulato del rilassamento, è un fatto piuttosto comune. Noi ricercatori vorremmo sviluppare un test per esaminare perché certi individui hanno paura di rilassarsi e di provare la sensazione associata al prendersi del tempo per avere un po’ di relax”.

L’RSI è un questionario di 21 punti che sintetizza le paure relative all’ansia di rilassarsi in tre punti focali:

  1. Problemi fisici: per es.: “Mi spavento quando respiro profondamente; odio essere massaggiato a causa della sensazione di sentire i miei muscoli rilassarsi ecc.”;

  2. Problemi cognitivi: per es.: “Non mi piace rilassarmi perché non amo pensare poco; non voglio rilassarmi perché mi fa sentire fuori controllo ecc.”;

  3. Problemi sociali: per es.: “Mi preoccupo quando lascio che il mio corpo si rilassa, non mi sento più attraente; non voglio che altre persone pensino che io sia pigro ecc.”

Da qui si calcola quindi con una scala da 0 a 5 quanto ciascuna affermazione si adatti al soggetto. Trecento studenti universitari triennali hanno partecipato allo studio. Avevano, in media,  21 anni, ed erano femmine caucasiche.

Luberto ha sostenuto che la sensazione di rilassamento è connessa al relativo concetto di sensazione di ansia, che è la paura dell’eccitazione. Recenti risultati dello studio sull’RSI hanno rivelato che le persone che hanno un’alta sensazione del rilassamento, ce ne hanno una altrettanto alta per l’ansia. “Questo suggerisce che per alcune persone, ciascuna variazione della normale conduzione della vita, che sia eccitante o rilassante, è stressante”, ha concluso Luberto. I risultati suggeriti dall’RSI sono validi e affidabili misure del rilassamento relativo alle paure, e sono capaci di individuare quali individui hanno avuto esperienza in passato di un aumento di ansia quando si rilassano.

Secondo Luberto, altre ricerche necessitano di essere condotte per esaminare l’efficacia dell’RSI in altre popolazioni (sopra l’età universitaria), come anche negli individui che soffrono di disordini psichiatrici. Ultimamente, l’RSI potrebbe essere usato per identificare pazienti che potrebbero non rispondere al trattamento attraverso terapie di rilassamento, cosa che è comune all’interno della cura di disordini di carattere ansiogeno.

 

Fonte: http://www.uc.edu/news/NR.aspx?id=16730 

Data pubblicazione: 03 aprile 2013

Autore

federico.baranzini
Dr. Federico Baranzini Psichiatra, Farmacologo, Geriatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1999 presso Università degli Studi di Varese.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Milano tesserino n° 44592.

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