Emancipazione Sofferenti Psichici vs Acchiappapazzi!

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Dr. Manlio Converti Psichiatra, Psicoterapeuta

L'Italia sta subendo feroci aggressioni in campo mediatico ed economico, nulla di male se a soffrirne sono proprio quanti non possono difendersi, nè che si cerchi ognuno di salvare il proprio, essendo riconosciuto sano il principio di autoconservazione.

In Italia però la classe medica, istruita da Università che non hanno mai accolto i principi della legge 180 neanche dal punto di vista umanista e filosofico, hanno stravolto il criterio madre di questio pensiero: "la libertà è terapeutica".

Non siamo negli anni settanta, non ci sono risorse economiche, un certo giustizialismo inizia a colpire con esiti dannosi quanto meno per le spese legali tutta la classe medica, eppure di fronte ai progressi democratici nell'Europa dell'Est, nei Paesi Arabi e perfino in Cina, come psichiatra resto scandalizzato (solo io) dal fatto che in Campania, ed immagino nel resto d'Italia, abbiamo nuovamente instaurato l' ACCHIAPPAPAZZI !

Sto parlando del 118, dotato di medico e infermieri senza alcuna conoscenza delle storie dei pazienti psicotici nè alcuna preparazione in ambito psicoterapico, ma perfino privo di psicofarmaci, comunque necessari, quanto meno negli scompensi psicotici.

Dall'altra parte osserviamo movimenti di massa, come il gaypride, o individuali, come le Femen, che portano in rilievo il concetto di emancipazione, con forme nuove, sia pure considerate volgari, ma sarebbe più esatto chiamarle "in stile CAMP", che toccano le coscienze individuali e collettive e sicuramente i mass.media, ma non riescono a toccare temi, comunque marginali, come la sofferenza psichica e l'assistenza sociale necessaria.

In Italia ogni disabile ha diritto, infatti, all'assistenza sociale da parte delle istituzioni, per garantire la propria "EMANCIPAZIONE" in ambito domestico, alimentare, di accompagnamento, di allocazione o di pulizia della casa. Tutto questo viene regolarmente negato al sofferente psichico, abbandonato in strutture convenzionate o non convenzionate, o nelle cosidette SIR, come se l'alloggio fosse una terapia obbligatoria di cui la ASL si debba fare in qualche modo carico. Quelle rare volte che si ottenga il riconoscimento della sola spesa da parte dei Comuni, questi in realtà si rivalgono subito sui familiari o sulle pensioni del paziente medesimo.

L'assenza di fondi per il welfare non può passare al di sopra di questa gravissima discriminazione, che impone tra l'altro alla ASL un compito improprio: provvedere all'alloggio per i sofferenti psichici espulsi, senza casa, senza documenti o in cerca di emancipazione. Il paradosso si ottiene ovviamente con la reculsione nelle Cliniche Convenzionate o Non.Convenzionate: veri e propri manicomi ripuliti e corretti, dove troppi pazienti e poco personale sono esclusi da ogni attività sociale e reclusi senza giusto processo, senza colpa e senza fine, scavalcando agilmente le leggi con il consenso di medici ed ASL conniventi.

E' ILLEGALE detenere sofferenti psichici oltre un certo periodo nelle Cliniche Convenzionate e Non, ma tutti sappiamo che queste chiudono periodicamente le cartelle fingendo dimmissioni, lasciando il paziente nel vuoto cosmico dei propri asettici corridoi un giorno senza farsi pagare, facendo riaprire la cartella come se si trattasse di una nuova ammissione, per fare ripartire il conteggio dei giorni di ricovero da zero.

E' ILLEGALE eppure tutti i medici hanno prima o poi prorogato di qualche mese gli iniziali 15 giorni di ricovero, ed è IPOCRITA, profondamente IPOCRITA, ma anche PERICOLOSO, perché PRIVATIZZANDO le sorti del sofferente psichico questi da cittadino diviene MERCE.

L'emancipazione non è possibile con questo regime duplice, che vale solo per la Salute Mentale, di Manicomi PRIVATI (ma a spese e con la connivenza del SSN) e di strutture pubbliche spogliate dei pochi fondi necessari a causa della recessione, e comunque mai ricevuti nel corso di tutti questi anni e che per legge sono il 5% del budget sanitario regionale più la scomposizione per ASL delle rendite o della vendita delle strutture ex.manicomiali.

L'acchiappapazzi è funzionale, ovviamente, ad un sistema che ha spostato negli SPDC l'80% delle RISORSE UMANE, già carenti, nonostante precise indicazioni nei vari Progetti Obiettivi Regionali, ulteriormente depauperate, per il progressivo pensionamento in assenza di reintegro da oltre vent'anni, ma anche per lo spostamento del personale in tanti altri ambiti del SSN, senza alcuna giustificazione apparente.

Ai familiari abbandonati in questo modo da una società insensibile, dall'assenza di welfare loro dedicato, dal SSN che oggi chiama CENTRI di Salute Mentale dei banali ambulatori diurni, introducendo metodiche culturali tipiche di Goebbels, che appunto chiamava libertà e lavoro il destino crudele dei reclusi nei campi di concentramento, non resta che sperare nell'efficacia delle terapie ambulatoriali e nella reclusione salvifica nelle Cliniche Convenzionate e Non oppure nelle SIR e nelle RSA.

Al diritto all'EMANCIPAZIONE del sofferente psichico nessuno pensa, se non questo breve mio articolo che spero vi faccia ragionare e riflettere, mettendo insieme, se possibile, le nostre scarse forze e quelle della società per creare ex.novo un movimento che ponga la LIBERTA' del soggetto, quantunque malato, e la PREVENZIONE del DISAGIO psichico al centro della discussione e dell'organizzazione del SSN in merito alla Salute Mentale.

 

Data pubblicazione: 19 giugno 2013

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