L’importanza dell’ascolto nello sviluppo linguistico del bambino

federicameriggioli
Dr.ssa Federica Meriggioli Psicologo, Psicoterapeuta

La parola, il linguaggio e l’ascolto sono una parte importante della vita del bambino.

Il discorso è descritto come la capacità di emettere suoni, mentre il linguaggio va oltre e si riferisce alla capacità di comprendere e utilizzare questi suoni. L'ascolto è necessario, invece, per il corretto sviluppo di entrambi, cioè tanto della parola che del linguaggio.

Il linguaggio è uno strumento fondamentale nelle relazioni interpersonali, infatti è un atto di comunicazione che consente di scambiare e condividere pensieri, idee ed emozioni. È strettamente collegato all’intelligenza e al pensiero, poiché per sviluppare ed utilizzare il linguaggio è necessario essere in grado di immaginare e ricordare, di trattenere simbolicamente gli stimoli e gli oggetti senza che essi siano presenti. Pertanto è considerato una delle capacità più importanti, perché permette all'uomo di evolversi; parlare in modo chiaro e comprensibile è un requisito fondamentale per la vita sociale, mentre l'incapacità di comunicare con gli altri può limitare molti aspetti della vita quotidiana.

È essenziale, quindi, comprendere l’importanza del linguaggio orale come strumento di eccellenza per comunicare con i propri simili.

Quando in famiglia si vive in un ambiente stimolante ed educativo ciò favorisce lo sviluppo del linguaggio del bambino. Tutti i bambini hanno bisogno di un certo grado di stimolazione e da questo deriva l’importanza che riveste anche un’adeguata stimolazione uditiva nell’apprendimento del linguaggio.

È importante sottolineare che l’ascolto riveste un’importanza ancora maggiore della vista per l'apprendimento della lettura e della scrittura. Per esempio un bambino cieco può imparare a leggere e scrivere utilizzando il sistema Braille, e ciò accade perché questi bambini, avendo un udito generalmente più sviluppato, non hanno difficoltà ad incrementare le loro capacità orali, che sono la base per l'acquisizione del sistema che consente di leggere e scrivere.

Non bisogna dimenticare che leggere è pensare e scrivere è pensare in forma scritta.

Lo sviluppo uditivo è quindi fondamentale e andrebbe avviato attraverso la scoperta e l'analisi dei "rumori naturali" che, in modo organizzato e programmato, consentono di portare il bambino ad apprezzare le diverse qualità sonore (livello pre-musicale).

La maggioranza dei bambini sentono e ascoltano i suoni fin dalla nascita, imparano a parlare imitando i suoni che sono intorno a loro, le voci dei loro cari, proprio perché il nostro linguaggio è un linguaggio sonoro, composto di vocali e consonanti. Questo comporta che la correzione del linguaggio orale è strettamente legata ad una percezione uditiva adeguata, la quale ha un ruolo essenziale nello sviluppo del linguaggio. Pertanto, considerando il linguaggio orale come l’elemento attivo e l’ascolto come l’elemento passivo per ottenere una corretta articolazione dei fonemi è fondamentale una buona capacità di ascolto.

Ecco alcune strategie per una corretta stimolazione uditiva, suddivise per fasce d’età.

Nei primi anni: muovere i giocattoli musicali e invitare il bambino a cercare la fonte sonora aiutandolo a collegare il rumore con il movimento; parlare da posizioni diverse, sussurrare, cantare filastrocche, mettere musica varia, cambiare il tono della voce; mostrare libri con grandi illustrazioni e nominare gli oggetti mentre li si indica al bambino.

Da due a quattro anni: descrivere le azioni intraprese dal protagonista di una storia; riempire delle bottiglie con materiali diversi per far apprezzare le differenze sonore prodotte.

Da quattro a sei anni: leggere piccole storie e porre domande semplici; identificare i suoni prodotti dalle diverse parti del corpo; denominare gli oggetti accomunati da una certa caratteristica, ad esempio “dimmi qualcosa che è blu”.

Da sei a sette anni: far seguire al bambino un ordine su un foglio; fargli classificare gli oggetti che fanno parte di uno stesso insieme; invitarlo a ripetere sequenze di numeri, lettere o parole che conosce; fargli memorizzare filastrocche, scioglilingua, indovinelli.

Altri esercizi che possono ulteriormente arricchire l’area relativa alla capacità di ascolto sono:

1. ripetere canzoni o poesie in rima;

2. far recuperare parole che sono in rima tra loro:

3. riprendendo i primi suoni delle parole conosciute dal bambino fargliene evocare altre che cominciano con lo stesso suono;

4. utilizzando un libro illustrato far trovare al bambino tutti gli oggetti che iniziano con la stessa lettera del suo nome.

In sintesi, quindi, fin da subito è utile stimolare con diverse tipologie di attività ludiche le capacità di ascolto del bambino per implementare la funzione linguistica e il pensiero.

Data pubblicazione: 30 ottobre 2011

Per aggiungere il tuo commento esegui il login

Non hai un account? Registrati ora gratuitamente!