L'amore è una cosa meravigliosa?

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Dr.ssa Graziella Tornello Psicologo, Psicoterapeuta

Quando Eliana - 34 anni - arriva da me per la prima volta a stento trattiene le lacrime. E' chiaro che ha pianto anche prima di arrivare in studio ma non riesce a calmarsi. Mi dice che la sua vita è cambiata e non si spiega perchè.

Riccardo, l'uomo di cui si sentiva follemente innamorata e che vive con lei da quasi due anni, da qualche tempo le sembra diverso. Mi dice che a volte ha l'impressione di non sopportarlo, che caratteristiche su cui inizialmente lo prendeva scherzosamente in giro (come la sua pigrizia) adesso le fanno saltare i nervi e innescano frequenti litigi.

La cosa che più di tutte però sconvolge Eliana è che nelle ultime settimane si è accorta degli sguardi di un suo collega di lavoro, che non ha fatto mistero di subire il suo fascino, e per il quale anche lei inizia ad avvertire una certa attrazione fisica.

Questa cosa ha letteralmente distrutto ogni sua certezza. In alcuni momenti ha l'impressione che non potrebbe vivere senza Riccardo e a stento immagina una vita senza di lui, in altri, guardandolo, si chiede come mai non senta più le "farfalle allo stomaco" ma al contrario cominci a trovare attraente una persona che fino a qualche giorno prima vedeva solo come un collega d'ufficio.

Eliana è un fiume in piena: si chiede dove sia finito l'amore travolgente e passionale che caratterizzava la relazione con Riccardo e il primo periodo della loro convivenza. Si domanda se sia davvero tutto finito e questa ipotesi alimenta ancor di più il suo pianto... Sembra impossibie concepire una vita senza di lui...ma allora, che succede? La confusione regna sovrana nella testa di Eliana.

Farfalle allo stomaco, passione travolgente, impossibilità a vedere i difetti del partner sono i componenti dell'innamoramento, un sentimento che caratterizza i primi momenti di una relazione ma che è destinato presto a fare i conti con la delusione.

Sì, perchè ben presto la persona che amiamo assume fattezze "umane" e il principe azzurro lascia il posto ad un essere umano naturalmente caratterizzato da pregi e difetti.

E' proprio a questo punto che la relazione può fare un salto di qualità e trasformarsi in amore: un sentimento ondivago, che in alcuni momenti raggiunge picchi di entusiasmo verso l'alto ed in altri precipita verso il basso anche per futili motivi. Il problema è che il più delle volte siamo portati a pensare all'amore come a quello delle favole cioè del "vissero felici e contenti per tutta la vita". Ecco perchè, non appena ci troviamo davanti ad una fisiologica flessione del sentimento, pensiamo che forse la storia sia arrivata al capolinea.

D'altronde, cosa differenzia le coppie "di una volta" da quelle dei giorni nostri? Sicuramente la pazienza. Oggigiorno, in una società che ci abitua ad avere tutto subito e facilmente, ci si arrende molto più in fretta dinanzi alle difficoltà ed anche le coppie sono più velocemente portate a gettare la spugna se il rapporto non è al top come agli inizi.

E' certamente possibile che l'amore finisca davvero e allora non ha senso andare avanti, ma a volte siamo solo abbagliati dall'idealizzazione dell'amore. Forse, come sostiene Pascal Bruckner nel suo libro "Il matrimonio d'amore ha fallito?" non è la routine a far scoppiare le coppie ma proprio l'illusione che l'amore debba renderci quotidianamente euforici, appagati e soddifatti. Le relazioni di coppia richiedono impegno, fatica e consapevolezza.

Consapevolezza del fatto che i partner crescono, cambiano, evolvono e di conseguenza l'amore deve cambiare con loro, subire scosse e assestamenti, turbolenze e aggiustamenti. Sarebbe folle pensare che l'amore rimanga sempre uguale a se stesso. Solo se saremo in grado di sopportare i momenti no e di costruire con il partner un rapporto fatto non solo di passione ma anche di comprensione, dialogo e complicità, potremo costruire una relazione davvero matura e stabile.

Mi chiederete che ne è stato di Eliana. Abbiamo lavorato sul suo concetto d'amore (che aveva molto a che fare con quello romantico dei film) e sulle sue insoddisfazioni personali che si riflettevano inevitabilmente sul rapporto di coppia.

Oggi Eliana accetta più facilmente gli alti e bassi della sua relazione, non si sorprende nel provare attrazione fisica per un uomo diverso dal suo compagno, ma è cosciente del fatto che non è niente di più e che Riccardo (con tutti i suoi difetti) è l'uomo che ama davvero.

Data pubblicazione: 27 novembre 2011

1 commenti

#1
Utente 395XXX
Utente 395XXX

è davvero legittimo darsi la libertà di provare attrazione, cercare le attenzioni (senza alcun fine pratico) di un uomo che non sia il proprio compagno? non è un modo di mancargli di rispetto? quasi un tradimento? in questo periodo sento le farfalle nello stomaco all'idea di andare a lavoro... c'è un nuovo collega che mi affascina, non vedo l'ora di passare del tempo con lui. allo stesso tempo, io amo il mio ragazzo, voglio stare con lui... ma mi sento in colpa.

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