Eiaculazione precoce: sensazioni pre-eiaculatorie

g.delmonte
Dr. Giacomo Luigi Del Monte Psicologo, Psicoterapeuta

Una delle maggiori disfunzione sessuali presente nel mondo maschile è senza dubbio l’eiaculazione precoce(EP). Presente spesso nella fase giovanile e portata avanti senza mai “affrontarla”, in alcuni casi, tale disfunzione si può anche sviluppare dopo aver superato da diversi anni le prime esperienze sessuali.

 

Sicuramente, tra le cause che incontriamo nello sviluppo di tale difficoltà, possiamo trovarne di natura organica o di natura psicologica oppure una  coesistenza di entrambi i fattori.

 

Prendendo in considerazione gli aspetti psicosessuologici, diversi autori sono comunque d’accordo nell’individuare una certa difficoltà, da parte della persona che soffre di EP, nelle relazioni interpersonali.

Ciò che maggiormente caratterizza questa disfunzione è l’assenza di controllo da parte dell’uomo sul processo eiaculatorio, che spesso interviene cogliendolo quasi di sorpresa. Chi ha difficoltà di questo genere, solitamente non riesce più  a gestire le sensazioni che accompagnano la fase della emissione ed espulsione del liquido seminale. Spesso, molti uomini, nel cercare di “pensare ad altro” provano senza successo ad ottenere un maggiore controllo ma senza riuscirci.

A questo punto l’EP diventa la caratteristica predominante della sessualità, associandosi così a vergogna, sofferenza emotiva e umiliazione tanto da impedire l’avvicinamento ad un partner. In alcune situazioni, il continuo eiaculare precocemente con la propria partner, rischia, quando passa troppo tempo , il verificarsi di una disfunzione erettile secondaria.

 

Quindi nel momento in cui ci troviamo di fronte a questa situazione quale può essere la soluzione migliore?

Partendo da una situazione di coppia non conflittuale, può essere importante che la persona impari ciò che ha dimenticato: il riconoscimento delle sensazioni pre-eiaculatorie poiché solo se imparerà a porre l’attenzione sulle percezioni che accompagnano il livello alto di eccitazione sessuale, sarà facilitato a gestire il riflesso eiaculatorio.

In una situazione dove invece sono presenti conflitti relazionali, sarà molto importante lavorare, attraverso una Psicoterapia, oltre che sul riflesso eiaculatorio, anche  nel ricercare quell’identità di coppia che sembra essersi persa.

In una relazione di coppia, fattori come: tensioni, difficoltà ad esprimere le proprie emozioni, non avere una buona intimità emotiva, non avere una propria autonomia individuale, non aiutano a risolvere il problema eiaculatorio.

Nel caso invece che ci si trovi in una relazione in cui esiste  equilibrio, cooperazione, intimità, può essere utile porre l’attenzione sulle proprie sensazioni in modo da riappropriarsi della percezione, delle sensazioni erotiche che emergono durante la fase di eccitamento ritrovando quindi un contatto con il proprio corpo.

 

Come?

Imparando a rilassarsi fisicamente. Cercare  di sentire il piacere che tutto il nostro corpo ci dà e non solo quello dei nostri organi genitali. Ciò, costituisce la base per affrontare l’ansia da prestazione che  accompagna l’EP. Ad esempio, un’attenta esplorazione tattile e di lunga durata del nostro corpo  non può che aiutare la persona che ha questa difficoltà. Fondamentale è essere a conoscenza dei muscoli pelvici : imparare a rilassarli durante l’eccitamento sessuale può costituire un valido aiuto per conseguire il controllo eiaculatorio. Il rilassamento  permette di essere attenti sulla propria respirazione, permette di espandere il proprio pensiero e non concentrarlo solo sui genitali. Diventa così importante accogliere tutte le sensazioni che in quel momento sentiamo, senza spaventarci.

Non solo le sensazioni genitali ma quelle di tutto il corpo.

Impariamo che il piacere sessuale non è solo una questione di genitali ma è un piacere che va oltre.

Diventa importante lasciarsi coinvolgere dall’altro in quanto l’attenzione non è più ossessivamente centrata sull’eiaculare ma sulle sensazioni che arrivano da tutte le parti del nostro fisico e da quelle provenienti dall’incontrare il proprio partner. Allargare le sensazioni del proprio corpo senza distaccarsi dal proprio partner.

 

Bibliografia:

Elmar e Michaela Zadra, Tantra – la via dell’estasi sessuale, Edizioni Bestseller Mondadori. 1997

Metz, M.E. & McCarthy, B.W.Superare l’eiaculazione precoce. Firenze: Eclipsi. 2006

Data pubblicazione: 25 gennaio 2012

10 commenti

#3
Dr.ssa Paola Scalco
Dr.ssa Paola Scalco

Ciao Giacomo,
vorrei sottolineare e ribadire l'importanza del coinvolgimento della partner nel trattamento di tale disturbo, che a mio avviso (ovviamente se su base psicogena) va sempre considerato come un problema di quella specifica coppia e non solo dell'uomo.
Per mia esperienza professionale, non c'è dubbio che quando le compagne sono autenticamente disponibili a seguire insieme un percorso terapeutico, la "prognosi" è sempre più positiva.

Segnalo inoltre, per chi fosse interessato, un mio articolo attinente all'argomento da te esposto:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1675-i-controversi-esercizi-di-kegel.html

Ciao.

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