Il Mutismo Selettivo

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Il Mutismo Selettivo (MS) è un disturbo caratterizzato da una persistente incapacità dei bambini di parlare in specifiche situazioni sociali (per esempio all’asilo o a scuola) nonostante le loro capacità di produzione e comprensione del linguaggio risultino adeguate agli scambi comunicativi verbali in altri contesti (per esempio a casa con i genitori).

Attualmente le cause del disturbo sono sconosciute anche se risulta che alla base del Mutismo Selettivo vi sia il contributo di fattori genetici e ambientali ponendo le basi per un disturbo a genesi multifattoriale.

La letteratura clinica e di ricerca indica la presenza di un’interazione complessa di molteplici fattori neurobiologici e psicologici. Tra questi risultano importanti le relazioni familiari, l’accadimento di eventi stressanti e caratteristiche di sviluppo specifiche dei bambini.

Molti studi indicano una stretta relazione tra Mutismo Selettivo , ansia e depressione.

Il DSM-IV-TR individua 5 criteri diagnostici per identificare il Mutismo Selettivo .

A. Incapacità costante di parlare in situazioni sociali specifiche (in cui ci si aspetta che parli, per es., a scuola) nonostante parlare sia possibile in altre situazioni.

B. L’anomalia interferisce con i risultati scolastici o lavorativi o con la comunicazione sociale.

C. La durata dell’anomalia è di almeno 1 mese (non limitato al primo mese di scuola).

D. L’incapacità di parlare non è dovuta al fatto che non si conosce, o non si è a proprio agio con il modo di parlare richiesto nella situazione sociale.

E. L’anomalia non è meglio attribuibile ad un Disturbo della Comunicazione (per es., Balbuzie) e non si manifesta esclusivamente durante il decorso di un Disturbo Pervasivo dello Sviluppo, di Schizofrenia o di un altro Disturbo Psicotico.

Attualmente la Task Force dell’American Psychiatric Association sta sviluppando una nuova versione del manuale (DSM-V) che sarà presentato nel maggio 2013. Per quanto riguarda il MS si sta considerando la possibilità di includere il disturbo sotto la categoria di Disturbi d’Ansia sociale e in particolare nella Fobia Sociale. Lo spostamento del Mutismo Selettivo dalla categoria di disturbo dell’infanzia, della fanciullezza e dell’adolescenza a quello di Disturbo d’Ansia sociale rifletterebbe ancora con maggior forza il legame esistente tra il MS e i disturbi d’ansia come verificato da numerosi studi (Ansteding, 1998; Black & Uhde, 1995; Cunningham et al., 2004; Dummit et al., 1997; Kristensen, 2000). Il dibattito rimane comunque aperto in quanto, come sottolineato dalle ricerche, esiste almeno un sottogruppo di bambini con Mutismo Selettivo che sono socialmente competenti, attraverso espressioni del volto, linguaggio del corpo e utilizzo dei gesti, anche se non parlano in specifici contesti (Omdal & Galloway, 2007; Yeganeh et al., 2003).

Per approfondimenti leggi anche: il Mutismo Selettivo … consigli per le insegnanti

Anstendig, K.D. (1999). Is selective mutism an anxiety disorder? Rethinking its DSM-IV classification. Journal of Anxiety Disorder,13:417–434.

Black, B., & Uhde, T.W. (1995). Psychiatric characteristics of children with selective mutism: a pilot study. Journal of the American Academy of Child and Adolescent Psychiatry, 34:847–856.

Cunningham, C. E., McHolm, A. E., Boyle, M. H., & Patel, S. (2004). Behavioral and emotional adjustment, family functioning, academic performance, and social relationships in children with selective mutism. Journal of Child Psychology and Psychiatry, 45: 1363-1372

Dummit, E. S., Klein, R. G., Tancer, N. K., Asche, B., Martin, J., & Fairbanks, J. A. (1997). Systematic assessment of 50 children with selective mutism. Journal of the American Academy of Child and Adolescent Psychiatry, 36, 653-660.

Kristensen, H (2000) Selective mutism and comorbidity with developmental disorder/delay, anxiety disorder and elimination disorder. Journal of the American Academy of Child and Adolescent Psychiatry 39, 349-256.

Krysanski, V. (2003). A brief review of selective mutism literature. Journal of Psychology: Interdisciplinary & Applied, 137, 29-40.

Omdal, H., & Galloway, D. (2007). “Interviews with Selectively Mute Children” Emotional and Behavioural Difficulties, 12, 205-214

Yeganeh, R., Beidel, D.C., Turner S.M., Pina A.A., & Silverman W.K. (2003). Clinical distinctions between selective mutism and social phobia: An investigation of childhood psychopathology. Journal of the American Academy of Child and Adolescent Psychiatry,42: 1069-1075.

Data pubblicazione: 13 dicembre 2012