Ansia e sensazioni "strane"

giuseppesantonocito
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta

L'ansia può esacerbare e amplificare ogni tipo di sensazione. Essere ansiosi significa avere paura, stare all'erta con le orecchie tese e gli occhi ben aperti, i muscoli in tensione, pronti a fuggire davanti al pericolo (immaginato). Ciò fa sì che sensazioni e percezioni "strane" o insolite acquistino una valenza particolare, naturalmente minacciosa.

S'inizia allora ad arrovellarsi e a cercare di volerne carpire l’eventuale significato. Ma nella quasi totalità dei casi non esiste alcun significato al di fuori di quello che, spinti dalla nostra ansia, si vuol loro attribuire.

Può trattarsi di un attimo di straniamento, di un tremore palpebrale o alla gamba, di una sensazione di deja-vu. Tutte sensazioni normali, che chiunque sperimenta una volta ogni tanto. Ma l’ansioso si aspetta il pericolo, ha i nervi tesi e i sensi spalancati, quindi non può trattarsi di cose “normali”. Dev’esserci qualcosa dietro.

Quando una cura per l’ansia ha successo, tutte queste sensazioni svaniscono. Non perché cessino effettivamente ma perché, non essendo più ansiosi, si smette di preoccuparsene.

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Data pubblicazione: 21 gennaio 2011

Autore

giuseppesantonocito
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta

Laureato in Psicologia nel 2005 presso Università di Firenze.
Iscritto all'Ordine degli Psicologi della Regione Toscana tesserino n° 4612.

Esperto in psicoterapia breve strategica e comunicazione persuasiva, guida percorsi di cambiamento personale per individui, coppie e gruppi, anche tramite consulenza online. Autore di testi su sessualità e alienazione parentale, unisce competenze cliniche e tecniche innovative per risultati rapidi e duraturi. Attivo nel digitale con contenuti formativi e supporto a distanza.

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