Il Narcisismo non è più Patologia!!!

Specialista cancellato
PsicoterapeutaPsicologo

Non molti lo sanno, forse neppure gli utenti di Medicitalia, ma esiste un manuale in cui sono elencati tutti i disturbi mentali. Un sorta di "bibbia" psichiatrica contenente l'elenco e la descrizione di tutto ciò che è malattia mentale.

Questo libro viene aggiornato  periodicamente ed è notizia di questi giorni che uno degli elementi più noti di questo libro, come per magia, non sia più un disturbo clinico.

Stiamo parlando del "Disturbo Narcisistico di Personalità". Presente nelle prime formulazioni di Sigmund Freud, quando la Psicoterapia era solo ed unicamente la Psicanalisi, fino ai giorni nostri.  In cui non solo riteniamo che questo disturbo esista, ma che nella società contemporanea ne sia favorita la diffusione.

L'American Psychiatric Aossciation sembra avere l'intenzione di escludere il Narcisismo dai disturbi di personalità. Causando non poco clamore!!

Cos'è il Disturbo Narcisistico di Perosnalità innnanzi tutto.

Il Narcisismo è una forma di egoismo patologico che condice la persona che ne soffre ad avere una distorsione dell'immagine sociale proveniente dall'esterno, dagli altri. Tutti noi riceviamo apprezzamenti e critiche negative, il Narcisista patologico è colui che ritiene giustificati gli apprezzamenti e ingiustificati se non persino gesti di invidia tutte le critiche negative.

E' uno di quei disturbi che può comportare un certo successo sociale specialmente in quegli ambiti dove l'apparire ha una notevole importanza ed è fonte di successo. Ma non solo in questi ambiti. Il Narcisista patologico può avere reali doti sulle quali può costruire una carriera di successo, la peculiarità di questi soggetti è la vita relazionale molto povera, all'interno della quale devono sentirsi importanti, al di sopra degli altri fino a mostrare comportamenti arroganti e presuntuosi.

Secondo molti autori è verso la mezza età che queste persone hanno i maggiori problemi, cioè quando le energie fisiche non sono più tali da supportare un'atteggiamento di questo tipo (il decadimento fisico, la stanchezza fisica, maggiori difficoltà nel sostenere ritmi di lavoro e/o sessuali, relazionali) andando incontro a problematiche ansioso-depressive.

Ma come mai viene tolto dall'elenco dei disturbi mentali?

Due sono le voci che si stanno facendo sentire. La prima è quella che parla degli interessi economici. La creazione del Manuale Diagnostico e Statistico dei disturbi mentali costa, la futura versione (la quinta) costerà circa 25 milioni. Quesi interamente finanziati dalle case farmaceutiche.

Il trattamento elettivo per questo disturbo è la Psicoterapia e non i farmaci

(si legga questo interessante articolo:http://territorioepersona.it/doc/narciso_libero.pdf)

L'altra voce sembra quella di chi sostiene che invece il problema sia la diffusione del disturbo. La cultura dell'immagine è senz'altro una peculiarità della nostra nostra cultura contemporanea, per cui i tratti narcisistici sarebbero talmente diffusi da non essere più considerabili un disturbo

(si legga quest'altro articolo:http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/02/22/il-disturbo-narcisistico-gode-di-ottima-salute/93444/)

Opinione personale di chi scrive è che purtroppo nella nostra cultura si stia cercando talmente tanto la "soluzione facile ed immediata" da perdere di vista l'importanza della crescita intesa come maturazione e capacità di confronto con gli altri. Esattamente l'opposto del "narcisista", per il quale  importante non è il confronto ma il successo, non è la vita relazionale ed emotiva ma la vittoria, il superamento dell'ostacolo. Dove l'ostacolo può essere anche la persona che la pensa in maniera differente. La persona che non sostiene, che non appoggia, che non supporta. Purtroppo nel disturbo narcisistico di personalità la soluzione facile non c'è, il percorso terapeutico può essere lungo, caratterizzato da una relazione terapeutica almeno inizialmente (e per un certo periodo) difficile. Perciò, mancando una soluzione rapida come un farmaco specifico si preferisce eliminare anche la concenzione del problema.

Data pubblicazione: 26 febbraio 2011