Cinquanta sfumature di grigio: film d'amore?

monicacappello
Dr.ssa Monica Cappello Psicologo, Sessuologo

Ieri sera è andato in onda, in prima visione su Canale 5, il film “50 sfumature di grigio” (Fifty Shades of Grey), tratto dall’omonimo libro della scrittrice londinese Erika Leonard, che si firma con lo pseudonimo E.L. James.

Sono molte le persone che hanno letto il libro e tanti hanno visto anche il film: alcuni sono rimasti delusi da quest’ultimo, affermando che la lettura del romanzo è sicuramente più intrigante e, se vogliamo, eccitante.

Perché è di sesso che si parla: di sesso, non di amore. Lo stesso protagonista del film, un giovane imprenditore miliardario di nome Christian Grey (grigio, nella traduzione italiana), precisa alla ragazza (Anastasia), che avrà con lui la sua prima esperienza sessuale, che lui non fa l’amore…lui fa sesso!

E lo fa in una maniera particolare, rigorosamente all’interno di una stanza piena di fruste, bavagli, corde e oggetti simili: Grey riesce ad avere rapporti sessuali e a trarre piacere, solo attraverso una pratica di BDSM (bondage-dominazione-sadomasochismo).

Le donne che fanno sesso con lui, devono approvare un contratto, nel quale dichiarano di essere consenzienti a ricevere varie pratiche sessuali, rimanendo totalmente passive, sottomesse, non potendo nemmeno sfiorarlo: lui ama essere il dominatore.

Il film ha ricevuto diverse critiche cinematografiche, in merito alla trama e alle scene erotiche, ma poco si è detto sull’aspetto psicologico del protagonista, il quale risulta apparentemente un giovane, ricco sfondato, con qualche capriccio sessuale da soddisfare. Nel film, c’è un accenno al suo passato, probabilmente a qualche trauma infantile, ma viene risolto tramite la frase, rivolta ad Anastasia “Se ti dicessi tutto, non vorresti più vedermi”…

Egli racconta soltanto di essere stato un “sottomesso”, quando aveva 15 anni, praticando questi giochi erotici con un’amica della madre: da lì è iniziato il suo interesse per questa pratica sessuale.

Sono molti gli studi di psicologi che rivelano una correlazione tra le parafilie (perversioni sessuali) e abusi, violenze e traumi subìti nell’infanzia e/o adolescenza: il masochista è visto, ad esempio, come un soggetto che ha grandi sensi di colpa, e che ritiene di dover essere punito.

E’ importante sottolineare, che sono molti i rischi per l’incolumità fisica derivanti dal bondage e dal sadomasochismo, se fatti in modo estremo, e per questo motivo è fondamentale adottare precauzioni, che possano salvaguardare dal rischio di soffocamento, di irritazione delle terminazioni nervose e di cadute accidentali che possono danneggiare la spina dorsale.

Senza dubbio, è necessario conoscere bene e fidarsi del partner che verrà coinvolto in queste pratiche, e avere un’ottima padronanza della tecnica, nel caso del bondage.

Infine, vorrei fare un’osservazione: il protagonista del film, Christian Grey, è molto probabilmente un soggetto parafilico, poiché quello è l’unico modo di fare sesso, in grado di procurargli piacere, e ha bisogno di una donna che soddisfi questa sua modalità.

Il bondage può invece essere considerato davvero un gioco erotico, utile per stuzzicare la fantasia erotica e aumentare l’eccitazione, se non è l’unica via per provare piacere…

Data pubblicazione: 26 gennaio 2016

13 commenti

#2

Ciao,
non avendo mai avuto la voglia di leggere le 50 sfumature, iersera mi sono messa di buzzo buono per vedere "almeno" il film.

Francamente l'ho trovato di una noia mortale:
- erotismo, zero.
- sottomissione ok, ma nella ripetitività delle parafilie (come noi clinici sappiamo che avviene nella realtà).

E dunque...una ottima operazione di marketing internazionale.

#3
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Dr. Antonio Vita

Sinceramente io non ho letto il libro. Ho visto in parte il film ieri sera, ma alle 22 e 55 mi sono addormentato in poltrona e mi sono svegliato alle 23,15. Ho spento e sono andato a letto. E non è che non mi piacciano questi film, ma bontà tua,come fai a dire che non è un film scemo , con una sceneggiatura che fa pena, recitazione e tutto il resto?
Mi pare, che sia un film di pessima qualità. Ma tu hai mai visto "Histoire d'O". Vedi quello e poi parliamo del film e delle stupidaggini che vi sono riportate e come sono riportate.

Io penso che le sessuologhe, sessuologi, abbiano campi sterminati per parlare di sesso, ma con un po' di classe e di scienza. e di arte. O no?

#4
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Dr. Antonio Vita

Non abbasso nessun punteggio perché .... non sono sadico... però non sono nemmeno masochista. Questo genere di film fatti male mi deprimono.

#5
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Dr. Antonio Vita

Questo genere ..... mi deprime! (così abbiamo sistemato un po' di grammatica)

#6
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Dr.ssa Monica Cappello

Ciao Carla, sono d'accordo con te! Nemmeno io ho letto il libro, e per curiosità, ho voluto vedere il film in TV: non mi è piaciuto. E' lento, noioso e le poche scene di sesso mi sono sembrate molto banali, al di là dell'uso delle corde ect. L'unico aspetto che valeva la pena approfondire, era la personalità di Mr.Grey e di Anastasia, in riferimento all'aspetto sessuale, ma non è stato fatto!

Un saluto, buon lavoro...

#7
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Dr.ssa Monica Cappello

Caro Antonio, non mi pare di aver affermato nell'articolo, che il film fosse di mio gradimento. Se leggi con attenzione il testo, ho semplicemente provato ad "analizzare" la sceneggiatura del film da un punti di vista psicosessuologico.

ps. A quanto pare, non sei l'unico che si è addormentato durante la visione del film! :-)

Buon lavoro...

#8
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Dr. Antonio Vita

Beh, avevo sbagliato nel pensare che la tua presentazione avesse toni trionfalistici. Ognuno può essere fuorviato da quello che è un "affare" o business. Questo libro e i suoi gemelli, a mio avviso, è pane per quanti vogliono vivere i brividi del proibito.... ma è linguaggio per poveri. Anche qui ci sono i poveri!!! e ricchi!! Ricchi di spirito, di fantasie, di pregi dell'eleganza. Leggerò, ad es. “Elogio della nudità”, è di un'autrice francese (?), ma non perché è francese, ma perché Augias, che è un intellettuale che merita rispetto e considerazione, ci ha messo la faccia e l'ha presentato nella sua rubrica. Vedremo, potrà anche non piacermi, ma voglio sperare che sia un saggio, o racconto, con un significato e che mi farà passare un buon quarto d'ora. Ho sempre creduto che la fantasia e l'immaginazione (riproduttiva) esercitino nei sensi un grande effetto: come dire, sono i maggiori propulsori della gioia di vivere la sessualità. Altro che pasticche!

#9
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Dr.ssa Monica Cappello

Certo! Un immaginario erotico sviluppato è molto importante per raggiungere un elevato livello di eccitazione, spesso molto di più della semplice stimolazione "meccanica" , e sicuramente, molto di più delle note pastiglie per mantenere l'erezione. E' un aspetto fondamentale nelle Terapie Mansionali Integrate in Sessuologia....

#10
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Dr. Antonio Vita

Volevo ribattere in privato ma non c'è possibilità, caso mai metticelo tu in privato, tanto ci sono abituato a restare in castigo dietro la lavagna....." ma fammi capire una cosa. Voi sessuologhe, ma non smettete mai di pensare alle erezioni e ai bondage etc.? E' stancante, per noi, almeno per me mantenere questi ritmi! mandalo in privato, per favore.

#11

Ciao Antonio,
scrivi:
<<Voi sessuologhe, ma non smettete mai di pensare alle erezioni e ai bondage etc.?<<
Risposta:
Più che altro in questo caso sono rimasta colpitea dalla noiosità di certi film che hanno incassato miliardi (ma non da noi sessuologi/e, ritengo!) facendosi passare per film erotici... Effetto Valium.

Perchè metterti in privato?

CarlaMaria

#12
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Dr.ssa Monica Cappello

Appunto! Perché mettere in privato i tuoi commenti?

Mi chiedo solo una cosa: da dove deriva questo atteggiamento provocatorio e critico verso le sessuologhe??

#13
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Dr. Antonio Vita

Non ho assolutamente nulla contro le sessuologhe. Ne conosco bene tre o quattro e nessuno di loro, (eccetto Carla, forse) , mostrano un po' di umorismo.
In verità c'è da notare che qualche volta si proteggono dietro una maschera professionale (?). A volte alcune sono impertinenti, arroganti, e troppo sicure di sé. A volte sono amabili. Come tutti, d'altronde.
Apriamo due schiere: quelle impertinenti e quelle amabili.
C’è una terza categoria, però, che è costituita da quelle che ci prendono gusto a parlare di sesso. Ad ogni occasione. O no(?). Ma... nulla di personale. Per molte e si vede dai clic che loro stesse contano. Per molti lettori siete indispensabili. Il problema è che spesso parlate molto di sesso, ma le ricettine, il più delle volte, non servono a nulla, come alcune cure ricostituenti.

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