Prima seduta psicologo.

L'atteggiamento che hai verso il primo colloquio psicologico

Iniziare un consulto con un professionista della mente può trasmetterci un po’ d’ansia, perché in fondo pensiamo: "chi è questo psicologo? Perché dovrei confidare le mie esperienze più intime ad uno sconosciuto? Sarà in grado di aiutarmi?".

Tutte queste domande sono lecite e comprensibili se si tratta della prima volta che inizi un colloquio con uno psicologo o con uno psicoterapeuta, e il modo con il quale affronterai questo momento, potrà influire in parte sull’efficacia del risultato finale.

Quali domande porsi per il primo appuntamento dallo psicologo?

Allora puoi chiederti: "qual è il giusto atteggiamento da adottare in questa situazione?"

Potrai avere grandi aspettative in proposito, o fidarti poco di questi consulti, in base alle idee che ti sei creato nel tempo, anche questo potrà influenzare in parte le sedute.

Così se le tue aspettative sono grandi, la percezione che hai della terapia può essere amplificata o ridotta a seconda di cosa è riuscito a trasmetterti il terapeuta.

La stessa cosa accade se non ti aspetti nulla da questi colloqui.

Qual è allora il giusto atteggiamento da adottare a tal proposito?

Forse una via di mezzo è la cosa ottimale, l’atteggiamento neutrale infatti ti farà capire se il consulto è stato costruttivo o meno, e quindi la tua percezione della qualità del colloquio terapeutico si avvicinerà di più alla realtà.

L’aspetto più importante per valutare un primo colloquio è quello di chiederti cosa ti ha trasmesso realmente, cioè: 

  • ti ha fatto prendere coscienza di un aspetto che avevi rimosso?
  • Ti ha aiutato a favorire un’apertura mentale?
  • Ti ha permesso di migliorare la fiducia in te stesso?
  • Ti ha aiutato a prendere coscienza delle tue qualità, capacità e risorse personali?
  • Ti ha permesso di esprimere le tue emozioni represse?
  • Lo psicologo è riuscito a motivarti a raggiungere il tuo obiettivo?
  • Hai iniziato a vincere una paura o una fobia?
  • Hai migliorato i tuoi atteggiamenti nei confronti delle altre persone? 
  • Riesci a gestire meglio le tue emozioni adesso?

Ecco se hai risposto positivamente ad alcune di queste domande, allora il tuo primo colloquio è stato efficace, e devi ripartire da qui, da questo momento importante durante il quale è rinata in te la speranza che avevi perso.

Un momento come questo non ha prezzo, tutto parte dalla nostra mente: le nostre decisioni, le scelte che facciamo, i nostri comportamenti, le parole che diciamo, i nostri atteggiamenti, i nostri modi di relazionarci con gli altri, la nostra visione della vita, i modi che abbiamo di affrontare le difficoltà, e quindi il nostro benessere psicologico, che si trasmette a vari livelli, fisico, emozionale e relazionale, tutto questo dipende dalla cura che abbiamo della nostra mente, da come la usiamo, dalla conoscenza che abbiamo riguardo ad essa, sin nei suoi aspetti più nascosti.

Il primo colloquio è come ripartire con una nuova energia, esso rappresenta un nuovo slancio positivo sul sentiero della tua vita.

Come dice il Mahatma Gandhi: “Sii il cambiamento che vuoi vedere nella vita“.

Questo è il giusto atteggiamento, se cambi e migliori te stessa/o a vari livelli, vedrai la tua vita cambiare perché l’affronterai in modo diverso, in modo migliore, funzionale.

Quindi alla fine della seduta chiediti sempre:

  • Cosa ho imparato da questo consulto psicologico?
  • Come posso mettere in pratica ciò che ho imparato?
  • Come posso dare il meglio di me d’ora in poi?
  • Qual è la prima azione da fare adesso?

Ora sta a te iniziare i primi passi, è un’attività affascinante: si tratta di te.

Data pubblicazione: 04 gennaio 2021

Per aggiungere il tuo commento esegui il login

Non hai un account? Registrati ora gratuitamente!