Ecografia con mezzo di contrasto

» Ecografia con Mezzo di Contrasto (CEUS)

L’ecografia rappresenta, classicamente, il primo approccio diagnostico per lo studio dell’addome in generale e del fegato in particolare.
Oggi, con l’introduzione nella pratica clinica di mezzi di contrasto a microbolle, questa tecnica è diventata ancora più efficace, dimostrandosi capace di identificare lesioni epatiche fino a qualche anno fa evidenziabili solo con l’impiego della TC o della RM.
Le microbolle quando sono colpite dagli ultrasuoni emessi dalla
sonda ecografia, aumentano e riducono ritmicamente il loro volume generando onde elastiche di ritorno amplificate e quindi più visibili; peraltro, quando le bolle esplodono, esse producono un segnale acustico ad alta potenza, ma di breve durata, che permette di identificare con maggiore precisione i particolari della zona esplorata.
Nel 2000 è stato introdotto in commercio il nuovo mezzo di contrasto costituito da microbolle capaci di resistere alla rottura per diversi minuti e, quindi, di potenziare gli echi di ritorno per un periodo di tempo maggiore migliorando le capacità diagnostiche dell’indagine.

 » Indicazioni all'Ecografia con Mezzo di Contrasto (CEUS)

L’ecografia con mezzo di contrasto (CEUS)  è indicata quando con l’ecografia tradizionale non è possibile ottenere risultati diagnostici definitivi. In particolare, essa è utile per lo studio delle malattie cardiache e per l’esame delle arterie cerebrali, dei vasi del collo (carotide) e delle arterie periferiche. Inoltre, grazie all’impiego delle microbolle essaè divenuta un’indagine decisiva nello studio delle patologie tumorali che colpiscono in particolare fegato e mammella.

Per quanto riguarda l’impiego dell’ecografia con mezzo di contrasto a livello epatico esso viene attualmente ritenuto efficace nei seguenti casi:

  • identificazione di lesioni epatiche asintomatiche riscontrate in maniera casuale;
  • controllo di pazienti affetti da cirrosi epatica, nei quali è più facile lo sviluppo di tumori;
  • controllo di pazienti che hanno già avuto il tumore;
  • asportazione del tumore effettuata senza l’apertura dell’addome ma con tecnica percutanea, cioè attraverso i quali il chirurgo, utilizzando appositi strumenti, è in grado di asportare la massa neoplastica.

 » Come si fa l'esame

Il mezzo di contrasto viene iniettato in una vena del braccio. Il contrasto segue il circolo arterioso raggiungendo dapprima il cuore, poi il circolo polmonare e quindi distribuendosi nella metà inferiore del corpo fino a raggiungere il fegato dopo pochi secondi dall’iniezione.
Il medico esegue un esame ecografico preliminare prima di iniettare il mezzo di contrasto e poi continua ad esaminare il fegato fino a che le microbolle non vengono eliminate, dopo circa 20 minuti.

Le lesioni epatiche possono essere di origine benigna o maligna; in generale le lesioni maligne ricevono più sangue rispetto alle altre, per cui, poiché le microbolle sono trasportate dal sangue, queste lesioni saranno evidenziate meglio all’ecografia con contrasto.
Oggi si è imparato a riconoscere molto bene l’aspetto che le singole lesioni epatiche presentano all’ecografia con contrasto, pertanto questo esame può utilmente sostituire metodiche più invasive o costose come la TC o la RM, rispetto alle quali risulta di più semplice esecuzione e molto ben tollerato

Data pubblicazione: 23 febbraio 2011

Per aggiungere il tuo commento esegui il login

Non hai un account? Registrati ora gratuitamente!