Cancer ghosting.

Uomini, Ominicchi e Cancer Ghosting

salvocatania
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo

Leonardo Sciascia attingendo ad un consolidato canovaccio fatto di saggezza popolare, sezionava il genere umano in diverse categorie: uomini, mezz’uomini, ominicchi, pigliainculo e quaquaraquà

Una classificazione tremendamente attendibile anche in questo primo lustro di terzo millennio, caratterizzato altresì da una statistica sempre più allarmante di ominicchi...

Fantasmi, ominicchi

"Ominicchio" è uno spregiativo di origine dialettale che rimanda primariamente all’accezione di “piccolo uomo”, cioè dell'asino vestito sontuosamente della pelle di leone trilussiana che inventandosi persino uno "stile di vita" perbenista, ma che nulla ha a che vedere con la bontà, gioca ad imitare, senza peraltro riuscirci, gli uomini "de facto".

Senza riuscirci perché gli uomini non ne fanno mai una questione di chi ha ragione o torto e pertanto accettano che una relazione possa anche finire. E pertanto si parlano e si chiariscono.

Gli ominicchi scappano sempre dalla responsabilità di dover chiarire per rifugiarsi nel silenzio dei bambini capricciosi e liquidano l'eventuale malinteso rifugiandosi nel proprio pregiudizio irrazionale.

L'ominicchio pensa di avere il controllo della relazione trasformandosi in un fantasma. Sparisce dalla relazione senza un messaggio, senza una spiegazione.

Cos’è il ghosting

Il fenomeno del ghosting genera un paradosso perché porta a interrompere la relazione in modo improvviso eppure essa si intensifica per colui che ne è vittima: chi subisce, infatti, questa modalità relazionale, non trova spiegazioni di quanto accaduto, non comprende perché ciò è avvenuto e si sente impotente e questo porta a legarsi ancora di più alla relazione “fantasma”.

Diventa infatti di vitale importanza cercare di capire il perché di quanto avvenuto per non rimanere più soli con i propri dubbi, i propri sensi di colpa e i propri pensieri. Ecco perché il ghosting rappresenta una vera e propria ferita emotiva. Una ignobile vigliaccata per chi la subisce. Una delle più vili espressioni di indifferenza di chi la pratica.

Questo fenomeno nell'era digitale si è ulteriormente amplificato perché la vittima può essere bloccata senza avere più la possibilità di trovare una spiegazione alla fine della relazione.

Cancer Ghosting

Le vittime di questo vile comportamento sono soprattutto i pazienti oncologici che, secondo diverse ricerche, in oltre il 65 % dei casi hanno dovuto prendere atto che i loro più cari amici erano spariti senza alcuna spiegazione.

Nei rari casi di riaggancio gli Zombies si sono giustificati con "non sapevo cosa dire" e hanno finito per non dire nulla!

Su questo fenomeno ignobile del Ghosting, Zombieing e Orbiting vedi l'approfondimento nel Blog ragazze Fuori di Seno (post #486.380)

Data pubblicazione: 19 agosto 2022

255 commenti

#1
Ex utente
Ex utente

Se in casa hai un malato di mente spariscono tutti..manco al telefono e persino un lavoro diventa difficile voi non avete idea di come cambia la tua vita quando succede questo ; devo dire xhe ha l'Alzheimer se no se no non posso trovare lavoro; no questo per dire nel 2022 l'Italia che grandi valori abbia..; non sono malattie cone le altre no, e' diversa la malattia mentale perche' ancora nn viene inquadrata come una neurodegenerazione consapevole ma ti fanno il vuoto nessuno vuole uscire con te e beh nn e' carino passare da una situazione ad un'altra senza motivo ma bianco/nero senza giusta causa mi pare sia un liet motiv tutto italiano

#2
Utente 468XXX
Utente 468XXX

Buongiorno.Come paziente oncologica ho sperimentato questo fenomeno sulla mia pelle.Ho perdonato le persone che si sono allontanate per vari motivi cercando non tanto di comprenderne le motivazioni ma dando ancora più valore a chi mi è stato vicino.Sono loro grata.
Grazie Dottor Catania per la Sua eccezionale capacità di leggere l'animo umano e per la Sua presenza nel Blog Ragazze fuori di Seno

#3
Ex utente
Ex utente

Capita purtroppo con tutte le malattie dal Cancro alle malattie mentali diciamo che sono le malattie il problema xhe fa allontanare le persone; qui si parla di cancro ma succede per i malati di Alzheimer i malati oncologici e per chi ha patologie oculari..succede sempre perché la malattia allontana la gente. Purtroppo.

#4
Utente 402XXX
Utente 402XXX

Io ho appena avuto la diagnosi di cancro al seno e ancora non l'ho detto a tutti. Eppure ho già potuto sperimentare il "oh mi dispiace, se vuoi ci sono". Peccato che poi in pochi ci siano stati veramente.
Me lo immaginavo ma fa cmq male. Ho deciso però di non avvelenarmi il sangue x questo e di lasciare la porta aperta ad altre persone.

#5
Ex utente
Ex utente

Comprendo il punto di vista ma ricordate sempre che il dolore ha dei tempi; le persone nn lo fanno di proposito ma per chi viene colpito sembra cosi'; vabbe' nn faccio sproloqui sull'identifixazione proiettiva ma quando si viene colpiti si injzia a ragionare come un morto che controlla chi viene al funerale: aaaaaa bell amico aaaaaaaa.....;in realtà essere nella mente degli altri può essere fonte di gioia ma anche di dolore dipende dal momento; il momento passa i tempi di una emergenza possono evaporare ma serve tempo; chi può aiutare in queste situazioni?Beh io sno stato molto vicina ad una mia amica con il tumore al seno e beh...nn era una passeggiata: insultava spesso per cui posso solo dire che chi soffre a volte e' molto arrabbiato e chi vi ama e beh...assorbe molto per tenervi in piedi;il ghosting e' una sparizione possibile per chi nn soffre ma ripeto sono momenti ; se sei nella malattia vedi solo quella e l'emergenza ma poi evapora nn bisogna cristallizzare....il cancro si vince spesso e posso solo dire che esistono malattie dove manca tutto ; nella sfortuna almeno avete oncologi psicologi e soprattutto psichiatri;nel trauma si ferma il tempo e si osserva chi viene al proprio funerale ; se nn viene nessuno e beh..pazienza vuol dire che nn eravate morte ma lo avete immaginate.Forza e coraggio

#6
Utente 666XXX
Utente 666XXX

Presente ! Ghostata alla grande dagli amici che credevo più vicini. Il bello, in reltà il brutto della beffa, che quando poi ti incontrano casualmente dopo tanto tempo si mostrano stupiti che tu possa essere ancora viva.

#7
Utente 580XXX
Utente 580XXX

Io prima di essere una paziente oncologica sono stata una Ghost nei confronti di mia zia ammalatasi di tumore al seno. Solo il primo periodo in cui è stata operata l'ho chiamata. Poi per molto tempo non mi sono più fatta sentire, per vari motivi. Dopo essermi ammalata anche io della stessa malattia l'ho richiamata. A differenza mia lei non è stata una Ghost. Anzi mi ha fatto subito sentire la sua presenza e il suo supporto. Mi chiamava tutti i giorni. E di questo gliene sarò sempre grata.

#8
Ex utente
Ex utente

Se solo potests immaginare che sto passando leggendo sta pagina..mamma mia..nn mi ricovero per decoro

#9
Utente 667XXX
Utente 667XXX

Non conoscevo questo termine anche se il ghosting l'ho pagato sulla mia pelle con una ferita emotiva insanabile. Grazie per avere denunciato questi comportamenti inqualificabili.

#10
Utente 660XXX
Utente 660XXX

Io ne porto le conseguenze tuttora e terribile la mancanza improvvisa e immotivata ti lascia una ferita che non guarirò mai
Non conoscevo questo termine per me era sparire

#11
Ex utente
Ex utente

Ma come ca..sperando di nn impazzire direi che il ghosting può essere volontario o involontario; dipende dai rapporti ma se il malato ha collera per la sua patologia e aggredisce chi ama chi ama e si avvicina con slancio al malato si ritrova esposto ad una violenza inenarrabile; nessuno dice che chi sta male e' molto arrabbiato e per quanto possiate essere amati non riuscite a comprendere; una mia amica mi ha detto cose orribili chiamandomi solo per la sua emergenza e sofferenza salvo poi dimenticare la presenza emozionale; chi ha il cancro ma tutti i malati possono essere violenti e si può sparire per salvarsi; poi le persone hanno questo meccanismo di identificazione nellXammalato e collera sul familiare e il familiare muore; se poi nel dolore vai in terapia stremato a ripetere sempre le stesse cose subirai qualcosa di allucinante in attesa di....un qualcosa di molto molto volgare e cmq il ghosting può anche essere proiettato cjoe dire xhe siete voi malato e familiare a sparire dalla circolazione il che genera altro dolore perché identificazione proiettiva e proiezione genera dolore..cornuti e mazziati;serve resilientia ma ogni materiale ha un limite..e si esplode o implode o tutt e due ma meglio esplodere; l'Italia non prevede assistenza purtroppo e cmq prendere la morte altrui per amore genera morte oppure ghosting; dipende nn si puo generalizzare la realta' ha molte variabili

#12
Utente 659XXX
Utente 659XXX

Io per fortuna non ho amiche o amici che si sono allontanati o che mi etichettano, come fanno tanti, "poverina....". Ma un'amica e collega di mia sorella, che conosco anche io essendo venuta a casa nostra a mangiare, siamo andate a fare delle passeggiate ecc., sapendo che mia sorella stava facendo la radioterapia e io e la chemioterapia non ha fatto neanche una telefonata, mandato un messaggio.... niente di niente, sparita con la scusa delle ferie. Mia sorella ci è rimasta malissimo e continua a pensarci, perché erano anni che si conoscevano e mia sorella l'ha sempre aiutata e supportata.....

#13
Utente 478XXX
Utente 478XXX

Mi reputo fortunata perché non ho avuto modo di sperimentare il ghosting sulla mia pelle: abito in una piccola comunità dove tutti ci conosciamo, dove tutti erano a conoscenza del mio k e dove tutti mi hanno fatto sentire la loro vicinanza, non solo gli amici più stretti. Ho cercato di fare altrettanto quando due mie compaesane si sono trovate a vivere analoga esperienza di k.

#14
Utente 583XXX
Utente 583XXX

Non conoscevo questo termine ma quello che significa l'ho provato sulla mia pelle infatti dopo la diagnosi di cancro ho avuto le solite frasi di circostanza come "andrà tutto bene" "tanto tu sei forte" ecc. Per poi vedere sparire molte persone tra amici e parenti che poi rinconttattate da me mi hanno spiegato che non sapevano come porsi e che erano a disagio... Cavolate perché poi sono sparire lo stesso. Avevo 2 amiche che si facevano sentire solo se avevano un problema e mi chiedevano consigli su quale medico rivolgersi. Ho tagliato parecchi rami secchi e mi tengo stretta le poche persone che ci sono. Un ringraziamento al dott Catania che ha creato un blog dove non si è mai soli e dove si stringono amicizie sincere.

#15
Ex utente
Ex utente

Se solo sapeste che ho passato leggendovi..mi sno esposto a un trauma molto forte stavolta sono tornato al 97 al 2002 al 2012 e al 2020 ..molto pesante solo leggendo ; senza volerlo sia chiaro;mettersi sulle tracce di un chi o di un cosa o di cosa riparare dentro di sé pur di nn elaborare una esperienza; la differenza tra le cose reali cioe' un testo di un evento doloroso come le persone fuori di seno non sono assimilabili alle persone fuori di contesto;E' la paura mettendosi nei vostri panni sentirsi violentemente aggrediti per il male che vi ha colpito e urlare di disperazione per il crollo della realta' di significato; crolla so che cosa fa la mente ma e' tecnica quello che mi manca e dare un significato emotivo a chi vive una tragedia umana ; prendere le distanze o vivere al posto del malato?Voi scrivete una cosa molto improbabile ovvero insultare chi sparisce nella malattia; a me sembra egoriferito perché e' una accusa che conosco molto bene e conosco la disperazione per sostituire Stato medici e malato e beh...e' molto doloroso molto perché non immaginate quello che provano i familiari anzi il familiare; se nn lo sai nn puoi comprendere ma comprendo che chi vive anfora nella normale invulnerabilita' di se' nn capisce e nn lo capisce nemmeno il malato che resta invulnerabile ha questa memoria di se' Onnipotente e accusa della sua malattia chi prova a salvarlo; quando accade questo e se succede e beh e' pesantuccio

#16
Utente 652XXX
Utente 652XXX

Purtroppo devo confermare che il fenomeno è piuttosto diffuso. Ho dovuto sperimentarlo addirittura non famiglia , con una cugina sorella, cresciute insieme davvero come sorelle ed in questo caso io le avevo chiesto esplicitamente aiuto o meglio supporto psicologico , non nel senso che io mi sarei lamentata e che lei avrebbe dovuto subire più o meno passivamente le lamentele ,no, io avrei voluto compagnia per uscire, scherzare e ridere ma dall' altra parte ho trovato assoluta indifferenza, come se tutta la vita trascorsa insieme non valesse più nulla. Purtroppo questa non è la prima occasione in cui sono stata vittima di questo fenomeno, ho dovuto già sperimentarlo in occasione di un lutto inaspettato e gravissimo. La delusione è tanta, non riesci a crederci , soprattutto se tu sei una persona che C'È senza che neppure te lo chiedano , presto sostegno in ogni occasione. Ma alla resa dei conti chi c'è c'è chi non c'è non serve

#17
Utente 663XXX
Utente 663XXX

Non conoscevo il termine ma effettivamente in chi subisce questi comportamenti lascia uno stato di confusione e di malessere estremo. Anche io mi riconosco in una vittima del ghosting e lo trovo ancora più umiliante quando il ghost nei rari casi di pentimento fa paradossalmente sentire te come responsabile diretto o indiretto del suo allontanamento

#18
Utente 421XXX
Utente 421XXX

Sì, effettivamente il fenomeno del ghosting, che abbiamo sperimentato in prima persona, o abbiamo visto che altri lo abbiano sperimentato (nel senso di averlo subito) deve essere un fenomeno molto diffuso, più di quanto non si immagini, e certamente legato, credo, in senso più ampio, all'indifferenza generalizzata che ormai impera sovrana in ogni dove, in ogni ambito della nostra vita. Quindi, secondo me, l'origine di questo fenomeno è da ricercarsi innanzitutto nell'indifferenza alla quale, ahimè, è doveroso ammetterlo, non sfugge quasi più nessuno. Almeno è quanto io osservo. Soprattutto in contesti e luoghi molto grandi (città, metropoli, o luoghi di aggregazione tipo gli stadi, le stazioni, ecc., in cui il singolo di per sé "scompare" nella moltitudine di persone che anima questi luoghi. È facile, e forse anche più naturale, in questi contesti, palesare indifferenza verso chi ci sta intorno. E quindi, a mio avviso, il ghosting origina dall'indifferenza. Si manifesta invece nelle relazioni. Nel momento in cui io e te, siamo in relazione, per qualsivoglia motivo x, lavoro, affetto, interessi comuni, e all'improvviso tu scompari, allora per me ti trasformi in un fantasma perché sei comunque presente, nonostante la tua assenza, nel mio vissuto e nel mio vivere psichico. La tua ombra aleggia fra i miei pensieri, anima i miei risvegli al mattino, e viene a visitarmi in qualsiasi momento della giornata, sollecitata da un ricordo, un'immagine che vedo, qualcosa che mi riconnette alla persona di cui ora mi è rimasta solo l'ombra che popola la mia mente e i miei pensieri. Il fenomeno del ghosting è certamente doloroso per chi lo subisce e ciò è tanto più vero se chi lo subisce è in condizioni di fragilità, come, faccio degli esempi, una persona che non sta bene, un paziente oncologico, una persona allettata, una persona che ha perso la casa e si ritrova in mezzo alla strada e alla quale il ghoster (colui che scompare dalla relazione) aveva invece precedentemente promesso un aiuto per una casa nuova. Ed ecco che scompare sia lui, sia l'aiuto per la casa nuova. Il ghostizzato, diciamo così, subisce un doppio danno, che per l'appunto si verifica quando chi, in condizione di fragilità, rimasto da solo nella relazione, subisce danno+beffa. Non so se sono riuscita a spiegare bene come intendo io il fenomeno del ghoster o ghostizzazione (non so se esiste questa parola, ma credo che abbiate forse inteso il senso di ciò che intendo). È comunque un fenomeno diffuso più di quanto non si creda. Proprio nella vita di tutti i giorni. Se io mi sento con un'amica al telefono che mi dice "scusami non ho tempo ora, ti richiamo in settimana" e poi non mi chiama, questo episodio, questo accadimento la trasformerà per me, passata la settimana, in un ghoster perché comincerò a farmi mille domande "mi vuole evitare?, non vuole parlare più con me? ", "e perché?", ecc. Inizia quindi il mulinello di domande che rimarranno senza risposta fino a quando la mia amica non si farà sentire nuovamente, spiegando almeno il perché dell'assenza. Quindi è un fenomeno diffusissimo che trova la propria origine nell'indifferenza. Ecco che l'indifferenza, secondo me, è la chiave di volta per la comprensione e lo studio del fenomeno ghoster.

#19
Ex utente
Ex utente

Beh andrei off topic ma ci sono solo due persone che possono comprendere cosa penso: psicologi ma molto esperti e psichiatri; entrambi hanno una struttura mentale simile alla mia;essere testimoni di una persona che e' consapevole di sparire a sé stessa disperandosi di perdersi in sé e nel significato del mondo e' una esperienza che solo la descrizione della psicosi bianca riesce a come dire a essere una ninna nanna; la Psichiatria e' la ninna nanna di chi combatte con morte e malattia parliamoci chiaramente; ora, essere testimone di chi si dispera di sparire per sé stesso verso se stesso non riconoscendosi e non avendo evidenza della immediatezza del mondo genera in chi lo vede e in chi si mette nei suoi panni una esperienza di distruzione e di precarietà del senso del mondo; vedete spesso in malattia sia esso cancro o altro realta' significa accusare il malessere altrui ; le persone molto cretine xhe usano la scissione in modo salomonico credono che realfa' sia accusare il malessere e considerano realta' il benessere salvo poi accusarlo per ragioni sociali; se hai il cancro stai male e diventa Alzati con disprezzo cioe' viene confusa la malattia con una questione morale;viene confuso il benessere come qualcosa di piacevole di godimento e nn e' questo ma grosso modo nelle famiglie italiane ci sta questa idea bislacca di accusare chi si ammala;come se fosse una questione morale ; quando sei ammalato sei vulnerabile devi prendere il mio posto per un po' e poi vado con le mie gambe; con alcune malattie questo nn e' possibile agirlo perché sono croniche;chi ha il cancro a cervello e io l'ho visto con un caro amico medico sei testimone della sofferenza di un uomo che sparisce a sé stesso ne e' consapevole e hai un sottofondo molto irrispettoso collettivo:tanto nn capisce niente!Beh purtroppo lei o lui lo sa sei tu che sei un cretino e nn hai la struttura mentale per poterci arrivare fino a dentro; un grande psichiatra di nome Borgia mi pare si chiamasse così aveva questo problema simile al mio di entrare nella morte mentale per vincerla e riportare qui il malato sia esso l'altro o se per se stesso; questa coazione a ripetere di solito se presa per il verso giusto rende psicologi e psichiatri eccezionali perché puoi entrare persino nella mente di chi vuole che tu elabori cio' xhe ti vuol far elaborare e beh..devi avere l'umiltà di accettare i ruoli per cui rientrare nel punto di contatto pensato dall'altro e accettarlo per sanarti senza entrare nella mente che costruisce l'altro per rendere me me più coeso; e' una questione di ruoli anche la salute mentale quando l'identificazione proiettiva arriva ad un livello molto molto molto alto a auek punto io so io e tu sei tu e mi devo stare e accettare cosa ho letto; nn e' una gara a chi lo sa fare meglio ma a sanarsi; l'esperienza della sparizione dell'altro a se stesso o per l'altro fino a nn riconoscere più luoghi e senso beh..sono esperienze drammatiche; la paura più grande e' sparire a se stessi e nn riconoscersi più riscrivendosi un satiretto nel mondo; questa e' una possibilità del cancro quando metastasizza sulla struttura cerebrale ; fa paura?Si..ed e' predittiva di malattie neurodenwrative?Nn lo so ma il fantasma di sparire o di nn esserci più puo' essere autentico come in un cancro o nell'Alzheimer o immaginario come nella Fobia dove ti metti nei panni di cosa ti metti in bocca o ti hanno messo in bocca o si sono messi in bocca assistendo ad una tragedia; il cancro dura anni ma poi finisce ci sono malattie come le psicosi o le demenze che durano 30/40 anni e Basaglia fa sparire i familiari..nella sua mente c'e' la sparizione del malato e alsuo posto la realta' prende una parola nuova : l'accusa.Il reale e' l'accusa di stare male quando sparisco per l'altro che mi mette in bocca pensieri che non ho pensato e parla al posto mio nel nome della Legge sociale e poi giuridica; questa esperienza ka fanno solo quelli del settore Psichiatria e psicologia; in oncologia sono malati di serie A, noi siamo gli ultimi quelli xhe nessuno vuole aiutare ; lo sappiano solo in due categorie di persone e beh..per riprendere la proiezione Ominicchi nn e' roba nostra non spariamo noi spariscono le Istituzioni ed e' giusto insultarle nella misura in cui generano e aumentano dolore; e' un problema non della Oncologia , li' sono reparti strutturati hanno risorse infinite a confronto al settore Della neurologia e della Psichiatria; ripeto nn voglio fare gare ma chi ha il cancro vive l'esperienza dei malati di serie C per pochi momenti invece quelli di serie C e' eterno fino alla morte con un contesto sociale che accusa il malessere e idolatria il benessere; mai mettersi nei panni di chi vi mette in bocca accuse sulla condizione di malati, aspetto questo molto comune negli Ospedali del Sud per ragioni di tipo economico e di investimenti che nn ci sono per cui ominicchi sono in Parlamento ; usano i fiori per abbellire le case non alleggerire le vite di xhi sta in trincea come medici e familiari; posso solo dire non fate l'identificazione proiettiva nel dolore come regola proprio generale se no se ne partono nel dolore i neuroni.In bocca a lupo

#20
Utente 375XXX
Utente 375XXX

Che tristezza ! Il 65% dei pazienti si sente dimenticato dalla sparizione improvvisa di un partner o amico ! Quando l'indifferenza così diffusa è alla radice di ogni male.

#21
Utente 380XXX
Utente 380XXX

Anche io penso per esperienza vissuta che stiamo parlando di una ferita emotiva insanabile.

#22
Utente 564XXX
Utente 564XXX

Ci tengo a riportare brevemente come promesso al Dottor Catania l esperienza indiretta su questo argomento che ha avuto mia mamma. Lei non ha visto esattamente sparire ma piuttosto un allentamento dei rapporti con alcuni amici storici che, purtroppo non sapendo quanto non fosse vera la loro affermazione le dicevano se lei li rimproverava bonariamente di essere un po spariti "eh su dai che sei guarita!" come se volessero rassicurare se stessi e allontanare la paura del tumore, altro tema molto trattato dal nostro Dottore.

#23
Utente 519XXX
Utente 519XXX

Eccomi ! Allora io ho sperimentato sparizioni ma soprattutto raffreddamento dei rapporti come la mamma di Annina. Qualche persona l’ho dovuta allontanare io perché mi faceva sprofondare nell’angoscia ( volevano sapere tutto perché avevano paura per loro non per me). Ma ho avuto anche amiche molto presenti

#24
Ex utente
Ex utente

Essere nella disperazione per chi vive il mondo egoriferito patologicamente a sé fa vedere il mondo in modo distorto a meno che non cogli il senso di chi te lo racconta al posto tuo e cn quale intento; possono esserci persone conosciute terribili e persone sconosciute che destano stupore per il valore che hanno e la cosa molto curiosa e che puo' succedere di comprendere che sei proprio tu quella persona di valore se trovi un altro che defatica quello che tu hai fatto per chi sta in sofferenza; in poche parole nel cancro come in qualsiasi patologia anche peggiore, esiste anche di peggio , qualsiasi cosa egoriferita puo' generare collera e rabbia distruttiva per la propria situazione e si cercano sostituti che prendono il mio posto; di solito sono le persone molto empatiche ma poi se nn si cambia si muore in due ; decentrare senza decifrare ogni cosa come una accusa all'unico modo di vedersi cioe' xon il tumore; un buon esempio e' una donna di Destra che con passione ha lavorato in Calabria fino alla fine mettendo tra parentesi la sua malattia; nn vuol dire negarla ma accettarla; anche Ghedini ha agito nella stessa direzione ; in sostanza la malattia e' sempre egoriferita solo a Te stesso ma questo non dovrebbe generare l'idea di un Mondo che collassa perche' a velocità sua propria indipendente dalla tua malattia; piu' stimoli da contatto restano nella persona e più strumenti possiede per affrontare la vita; essere forti e' il contrario di quello xhe si immagina perché forte vuol dire resistente alle intemperie ma così nn ti muovi e vai in letargo psichico; essere resilienti credo voglia saper usare il cervello che nn cambia cosa accade ma cosa accadra'; cosa accade e' distruttivo nella malattia cosa accadra' e' risolutivo se non vivi quello che ti mettono in bocca i medici al posto tuo sul tempo che puoi spendere per te;Mussolini diceva meglio un giorno da leone che cento da pecore meglio essere onesti e sentirsi una pecora che reagisce da leone alle problematiche della vita che sono veramente molte quando ci sono grosse malattie da affrontare.

#25
Utente 471XXX
Utente 471XXX

Tanti ghost anche intorno a me, durante e dopo la malattia. Io la chiamo selezione naturale, ad ogni modo si resta soli ed è ancora più dura visto quello che si sta affrontando. La malattia spaventa anche quando non è contagiosa!

#26
Utente 275XXX
Utente 275XXX

Fortunatamente non ho avuto anche questa ferita nella mia esperienza da parte di amici e familiari... Con gli amici sono sempre stata molto selettiva... E in famiglia sono stata fortunata.. Per quanto riguarda le conoscenze be' ho sentito un certo imbarazzo, un non sapere come comportarsi, a volte il silenzio a volte frasi che fanno male, forse più per dire qualcosa... Alla fine solo chi ci passa può capire e sa cosa è consono dire..
Nella mia vita il ghosting l'ho sperimentato con un ragazzo ed è stato molto lesivo della mia autostima.. Avrei preferito un detto che fa male piuttosto che la ricerca di una spiegazione sempre negata che ha prodotto in me la sensazione di non essere adeguata, di avere fatto qualcosa di male, la cosa ancora più vile è stata che ho cercato di contattare al telefono per molto tempo questo ragazzo e non mi ha mai richiamato.. Poi quando casualmente ci siamo rivisti ha fatto finta che niente fosse successo per ricominciare una storia. Fortunatamente incontrando il mio attuale marito mi è stata chiara la differenza tra uomo e ominicchio e perciò mi sono ghostata io.. Così forse ha imparato la lezione. Chi la fa l'aspetti.

#27
Utente 460XXX
Utente 460XXX

Buongiorno nella mia ignoranza non conoscevo questo termine, ma ho avuto occasione di approffondire il tema dopo gli interventi del dott. Catania. Io ho avuto la fortuna sia nel primo che nel secondo tumore di avere vicino i miei familiari ed i pochi amici selezionati nella mia vita, ma purtroppo è più semplice sparire e non farsi più sentire perchè certe malattie fanno paura, non informarsi di come stà una persona è un pò come allontanare il problema. Non stare vicino a delle persone ammalate di tumore è come dire a sè stessi non è una malattia che mi riguarda ... ma non sapete invece quanto è importante per un malato di tumore una semplice telefonata, un aperitivo con un'amica , un appuntamento dal parrucchiere con la propria sorella, un pranzo con la propria mamma.

#28
Utente 547XXX
Utente 547XXX

Buonasera a tutti. Nella mia storia di malata oncologica ho avuto la fortuna di non vivere questi odiosi fenomeni in famiglia e nella cerchia degli amici più cari. Ma ho subito la "sparizione" delle colleghe (insegnanti) del mio team, quelle con le quali stavo lavorando e che ho ritrovato dopo l'assenza rientrando al lavoro! Non mi hanno mai, dico mai telefonato né mandato un messaggio! Più che dolore è stata una fortissima delusione! Altre colleghe invece si sono informate, una in particolare mi chiamava per uscire a passeggiare con lei o a prendere un caffè.
Ho preso atto della cosa, sono tornata con questo team di colleghe ma è chiaro che il mio investimento emotivo nelle relazioni con loro è al minimo. Io ci devo lavorare ancora un anno, poi di sicuro cercherò in ogni modo di cambiare team.
Comunque lascio una porta aperta perché le esperienze della vita possono anche cambiare le persone ed io stessa riconosco che in passato non sono stata capace di essere vicina a chi si trovava in situazioni difficili come lo è affrontare un percorso con malattie oncologiche, lo confesso.

#29
Utente 431XXX
Utente 431XXX

Fortunatamente non ho sperimentato sulla mia pelle questo odioso fenomeno.
Qualche sguardo di compassione, questo sì, ma la maggior parte delle amiche mi hanno supportato in ogni modo, venendomi a trovare, perfino facendo la spesa o le faccende domestiche... non la frase solita che posso fare per te? Ma facendo..
.una sola mia amica si è premurata di telefonare a mio figlio, esortandolo a comportarsi bene ORA CHE LA MAMMA STA COSÌ!!!
Iperattivismo non richiesto ed in seguito evitato con cura

Faccio un’ipotesi: non è che l’indifferenza ormai dilagante contribuisca ad incrementare il fenomeno ?

#30
Utente 654XXX
Utente 654XXX

Mia moglie è stata lasciata dopo 10 anni, di punto in bianco, senza mai avere la possibilità di chiarire, di capire, di chiudere quella ferita ed elaborarla. È stata una cosa dolorosissima e tremenda, molto più della perdita in sé. Ma io devo molto a quell'uomo, perché in fondo grazie a questo ho trovato mia moglie con la quale ho fatto figli e sposato alla velocità delle luce perché è una donna straordinaria, e sono sicuro che se non fosse stato per quell'evento tra di noi le cose non sarebbero andate così.

#31
Utente 646XXX
Utente 646XXX

Cosa dire del.gosting?Non c'è molto da dire ,io grazie al blog ho imparato a chiudere i tombini ma ha fatto tanto male.La.prima volta è successo con il.k di mia madre,io ero giovane la famiglia è sparita e mio padre pure.E'diventato anziano e l'ho "perdonato"pensando a mia madre che avrebbe fatto la.solita cosa.La.seconda volta mi è successa con quella che io credevo una grande amica,35 anni di conoscenza e puff,sparita dicendomi che se avessi bisogno la posso chiamare...Non lo farò mai e ho chiuso il tombino.La.terza volta è stata in occasione della malattia di mia nipote e questo è stato il.gosting peggiore,amici dei genitori con bimbe della.solita età che spariscono dalla mattina alla sera perché le bimbe risentono della situazione.Non commento percorso non sono mamma ma.ho visto la.sofferenza negli occhi di mia cognata che ha cercato in tutti i modi di aiutare sua figlia a superare il momento.

#32
Utente 606XXX
Utente 606XXX

Ho sperimentato il fenomeno del ghosting sulla mia pelle quando mia figlia ha cominciato a
manifestare qualche difficoltà psicologa a scuola. Le care mamme delle amichette si sono volatilizzate una per una e a me è rimasto un grande buco nel cuore. Con il cancro fortunatamente le cose sono andate meglio. Forse perché avevo ormai imparato a selezionare con cura i veri amici tagliando senza pietà ogni relazione inutile o dolorosa.

#33
Utente 418XXX
Utente 418XXX

:
Ha proposito di ghosting..
Io ho due sorelle e un fratello una delle mie sorelle quando mi sono ammalata mi chiamava ogni giorno non sbagliava mai un giorno, poi dopo un paio di mesi non mi hai chiamato più,anzi dopo aver saputo che avevo fatto il test genetico mi ha preso pure a parolacce xche lei diceva che se il test era positivo x colpa mia tutti loro erano costretti a fare controlli, cmq ci sentiamo sempre a differenza e che se prima chiamava lei oggi se non chiamo io non si fa mai sentire,oppure chiama se ha necessità di qualcosa..
Io ci sono sempre stata x lei,lei no.

#34
Utente 438XXX
Utente 438XXX

Bene! Ora parlo anche io di ghosting. Quello che ho subito dalla psicologa della corrente "psicoteoteosi"...
Questa brava persona, alla quale io ho raccontato tutti i fatti miei senza che neanche me li chiedesse ( pazza incosciente che sono) dopo un anno di terapia, che consisteva nel parlarmi di Gesù e nel disapprovare ogni mia scelta presente passata e futura, mi ha detto " per me la terapia è finita qui" lasciandomi sola confusa e molto arrabbiata per il mondo .
Ecco. Se non è ghosting questo. Sparita dalla sera alla mattina. Se io avessi avuto bisogno ancora di un supporto avrei trovato un vuoto da parte sua.
E ora dopo anni ho ancora paura di tutto e di tutti. Di rivivere un'esperienza analoga.
Quando ricevi una coltellata simile da chi in teoria dovrebbe prendersi cura di te, riprendere ed elaborare è quasi impossibile dal dolore che provi.
Forse ad oggi che questo argomento è stato sviscerato qui, si può capire un po' di più di me.
Quando ne parlai qui anni addietro non gli era stato dato grande peso , ma era già una pratica che nel mondo anche reale esisteva e purtroppo io ci sono cascata.

#35
Utente 438XXX
Utente 438XXX

La mia esperienza non è direttamente collegata al ghosting relativo al tumore al seno, io sono cmq una caregiver di una ex malata di tumore, ma penso che possa essere comunque utile ad altri affinché in un momento di disperazione non commettano il mio stesso errore.

#36
Utente 275XXX
Utente 275XXX

Psicoteotesi?? Certo che ne inventano di cose.... Come si dice "Aiutati che il ciel t'aiuta" o sarebbe meglio dire "Aiutami e che il ciel mi aiuti!

#37
Utente 643XXX
Utente 643XXX

Buongiorno a tutti, per quanto riguarda la malattia non mi sento di aver subito "sparizioni ",non abito nel paese natìo quindi, quando mi sono ammalata ho deciso io a chi dirlo o meno poi se si sia sparsa la voce poco mi importa.
Le persone a cui l'ho detto mi hanno trattato come sempre, tra l'altro era quello che volevo, mi hanno chiesto e mi chiedono poco avrò un carattere particolare, ma a me va bene così.
La sola sparizione ,se così si può definire, perché in effetti non lo è stata, ma io ci sono rimasta molto male è stata quella dell'unica amica nata nel mio stesso paese natale ,ci conosciamo da una vita si può dire ,ci siamo trasferite al nord insieme, abitiamo ad un quarto d'ora di distanza, negli ultimi venti anni ci siamo viste quasi tutti i fine settimana ,alternando :una volta a casa mia,una a casa sua ,a volte fuori a cena ,fino a tre anni fa quando ho deciso di prendere un gatto,io so da ragionamenti avuti in passato che a lei gli animali in casa non piacciono, è venuta a pranzo forse un paio di volte dopo l'arrivo di lux,poi quando era in programma una cena o un pranzo a casa mia accampava scusa,gliel'ho pure chiesto ,dicendo che capivo la situazione e non mi importava ,però volevo che me lo dicesse chiaramente ovviamente mi ha detto che non era per quello.
Fatto sta che continua a non venire,non so se questo c'entra con l'argomento del ghosting,perché in effetti una vera e propria sparizione non c'è stata.

#38
Utente 485XXX
Utente 485XXX

Io per evitare di subire il cancer ghosting alla scoperta della malattia ho deciso di nn condividere con nessuno il mio percorso. Ho informato dell’accaduto pochissime persone, tra cui i miei genitori e il mio compagno.
Nn avrei avuto la forza di sopportare anche l’abbandono in un momento di vulnerabilità ed estrema fragilità come quello della diagnosi .
Quindi ho cercato di concentrare le mie forze mentali sull’accettazione e ho cercato di uscire dall’acquario ( terminologia che usiamo nel blog ragazze fuori di seno) da sola.
È una scelta che rifarei.

#39
Utente 660XXX
Utente 660XXX

Ghosting sparizione fantasma o gioco del silenzio
Andarsene in silenzio perché fa tanto male?
È come lasciare quello che provi in un limbo sospeso con la paura di essere tu colpevole di questo
Di solito l’ansia cresce per la mancanza di una parola che metta fine a un rapporto di coppia di amicizia o altro
Io però penso che una forma di Ghosting sia anche il rapporto tra medico e paziente
Mi spiego meglio quando ci si trova davanti a un medico in veste di paziente si pende dalle labbra del professionista nell’attesa di ricevere una risposta che possa toglierci la paura dell’attesa di una diagnosi e (parlo di me) sapere con esattezza quelli che mi si para davanti
Io ero davanti a questo professionista in attesa e mi tremavano le gambe sembravano avessero vita propria mentre il Medico guardava il computer e scriveva muto senza mai alzare gli occhi come se io non fossi lì
Quando finalmente si è degnato di alzare gli occhi e guardarmi ha esordito dicendo [b][i]che faccia le è morto il gatto? Ok facciamo altri accertamenti poi vedremo che strada prendere[/i][/b] io allibita ho pensato mi sono sbagliata ho sentito male non è possibile 30 minuti di attesa per non sapere niente ma solo di dover dare altri accertamenti
Questo allontanamento questo prendere le distanze vuoi per mancanza di sensibilità o per mancanza di professionalità a mio avviso rientra perfettamente nel ghostatore

#40
Utente 644XXX
Utente 644XXX

Io fortunatamente non ho dovuto sperimentare questo triste fenomeno....le poche persone che sanno mi sono rimaste vicine...solo due ex colleghe si sono mostrate inizialmente interessate e preoccupate e poi sparire da ormai quasi un anno....all'inizio purtroppo fa male poi..tutte le attenzioni su chi c'è...chi non c'è non serve!

#41
Utente 657XXX
Utente 657XXX

Io ho subito ghosting da un'amicizia per me profonda, che stavo aiutando ad uscire dalla depressione (o almeno ci stavo provando offrendo la mia vicinanza e disponibilità in tutto). Risultato? Questa persona è sparita nel nulla non rispondendo più, mi sono anche spaventata pensando avesse fatto qualche gesto estremo. E devo dire che anche a distanza di anni la delusione è rimasta. Il ghosting fa male perché ti lascia interrogativi fino a farti chiedere addirittura se non sei stata tu a sbagliare.

#42
Utente 506XXX
Utente 506XXX

Ghosting , penso che ogniuno di noi l'ha subito , non solo per il k,
C'è chi sparisce a prescindere dalla malattia , e lascia un grande senso di smarrimento, a me da questa sensazione smarrimento.

Io ho subito questa cosa varie volte , anche nel periodo di cure ! La sensazione di solitudine è stata veramente pesante! Ho fatto un disboscamento , altro che tagliare rami secchi,e bagaglio leggero! La mia valigia è mezza vuota e chi lo sa che possa mettere dentro qualcosa o qualcuno che valga la pena portare con me!?

Io spero avvenga sio anali che vivono in gruppo noi umani! Se non sarà così mi farò bastare quelli che mi sono rimasti vicino(pochi)

#43
Utente 560XXX
Utente 560XXX

Il ghosting l’ho sperimentato in maniera brutale quando è nato mio figlio, prematuro e sottopeso per l’età gestazionale. Per questo motivo è rimasto in ospedale per un periodo, durante il quale, a parte mio marito, mia madre e mia suocera, sono spariti amici, colleghi e finanche parenti, penso in particolare ad una parente con cui avevamo in comune molte amicizie, che non si è fatta sentire neanche con un messaggio. Quello che mi ha fatto più male, oltre al fatto in se stesso, è stato che quando ho fatto notare la cosa mi è stato risposto che poi non sapevano cosa dire, non volevano essere inopportuni, si erano già informati chiedendo a qualcun altro (ma non a me) e così via, ossia il non vedere riconosciuta e validata la mia sofferenza. E mai nessuno, allora come negli anni a seguire, mi hai mai chiesto come stavo, se avevo bisogno di aiuto o supporto, se avevo dubbi, perplessità, timori. Da allora sono diventata super selettiva ma soprattutto ermetica sulle mie faccende personali, onde evitare di rivivere quella brutta esperienza, ancor più brutta perché si va ad innestare su un’altra vicenda dolorosa, rendendola ancora più amara.
Trovo molto positivo che ora si inizi a parlare del ghosting, in tutte le sue svariate accezioni, perché è un fenomeno che, quale che ne sia l’origine, lascia ferite profonde ed indelebili, per cui ben venga un’opera di sensibilizzazione in proposito.

#44
Utente 593XXX
Utente 593XXX

Dottore provo a dare anche io il mio contributo! Papà malato e bisognoso di assistenza e nonna paterna anziana e bisognosa di assistenza. 5 figli.
Ricordo ancora le parole di mia cugina, una delle figlie del fratello di mio padre, il più giovane:" Noi dobbiamo occuparci dello zio ( per l'eredità )!" Certo, della nonna chi se ne frega ( avevano già ereditato)!!!!
Mia sorella molto più grande di me ( io ero una ragazzina) le risponde:" Lo zio di notte ha bisogno di assistenza, non riesce neppure a dormire ( in cura con morfina). Mia cugina:" Se non riesce a dormire di notte, dormirà di giorno". Alla fine, della nonna se ne sono occupati la mia famiglia su richiesta di mio padre nonostante la sua malattia( non potevamo non occuparci di sua madre) e la famiglia di mia zia. Il fratello, cioè il padre della simpaticona di mia cugina e l'altra sorella di mio padre, spariscono del tutto, completamente! Mai più una visita a mio padre! Si sono ripresentati solo al funerale di e ho provato tanta rabbia , dolore e vergogna per l'essere umano! Quando mi sono ritrovata mio zio davanti, gli ho detto:"Solo adesso sei venuto? Adesso che tuo fratello è in una bara?! Dovevi esserci quando era vivo! Potevi startene a casa tua e non ti mando fuori perché sono certa che mio padre non lo avrebbe fatto!".

#45
Utente 512XXX
Utente 512XXX

So che probabilmente vado contro corrente ma sia quando si è ammalata mia mamma mio papà e poi io non ho subito ghosting cancer al contrario proprio quando mi sono ammalata io ho avuto tutte le colleghe che si sono offerte di aiutarmi e la mia responsabile mi portava addirittura a casa la spesa perché non riuscivo a farla io

#46
Dr. Salvo Catania
Dr. Salvo Catania

Infatti in letteratura sono il 65% le vittime di Cancer Ghosting.
Vuol dire che il 35 % non l'ha subito.

#47
Utente 544XXX
Utente 544XXX

Il fenomeno dei fantasmi tra familiari e amici l'ho subito anch'io.
Dal 2018 ad oggi . Ho fatto una pulizia di amici e parenti....
Una mia zia mi chiamo il giorno del mio compleanno ( circa 2 mesi dopo la scoperta) in lacrime quasi fossi già morta e poi non l'ho più sentita....
Una " amica" che ha passato con la mamma (circa 10 anni fa ) lo stesso percorso che stavo per intraprendere si è voltata dall'altro lato.
Mentre invece un'altra mi rispose che mi avrebbe chiamato ma non l'ha mai fatto
E' vero quanto dicono che in una giornata di festa sono tutti li ,ma è alla fine, quando è finita ,sai chi ti aiuta a rimettere a posto e a lavare i piatti che sai chi è al tuo fianco ( metafora un po' dolciosa ).
Sono arrabbiata per questo? Non più adesso ... Prima si ... Ma poi ho capito che ognuno è diverso . Non si può aspettare dagli altri quello che faresti tu.

#48
Utente 395XXX
Utente 395XXX

Due amiche dalle quali mi sarei aspettata vicinanza, empatia, sostegno sono completamente sparite dai radar dal momento della diagnosi. Non un messaggio, una telefonata, un "come stai"? Niente, sparite, eclissate.
È triste e ci rimani male perché non capisci il motivo di questo allontanamento e quasi credi di aver fatto tu qualcosa di sbagliato nei loro confronti e così, psicologicamente, ti accolli anche un altro fardello (oltre a quello pesante che già hai).

#49
Utente 649XXX
Utente 649XXX

La mia esperienza di ghosting riguarda l’amicizia. La prima persona a cui ho comunicato che avevo un k, perché pensavo fosse un’amica ventennale, appena l’ha saputo é scomparsa. Prima della diagnosi ci frequentavamo e ci sentivamo ogni giorno. Dopo la diagnosi ha iniziato a non scrivermi, se lo faceva era fingendo che io non avessi problemi e comunque forzatamente. Percepivo lo sforzo di scrivermi. I messaggi sono diventati sempre meno frequenti e comunque mai riferiti al k e alla mia situazione. É stato doloroso ricevere la diagnosi di k ma altrettanto scoprire che questa persona nel momento del bisogno mi ha abbandonato. Ancora adesso faccio fatica a comprendere. Non lo meritavo. Ho provato anche a spiegarglielo ma inutilmente.

#50
Utente 622XXX
Utente 622XXX

Io,alla diagnosi di k mammario ebbi tante chiamate, tutti preoccupati colleghi amici . Dopo qualche mese sempre meno .. scomparsi quasi tutti.. tranne i miei veri amici e la mia famiglia.. ora che l’ho vissuto su di me(il ghosting) ho capito che chi c’è c’è chi non c’è non serve continuerò il mio percorso con chi ci tiene veramente a me non cn chi lo fa per circostanza!

#51
Utente 589XXX
Utente 589XXX

Io per mia natura sempre piuttosto riservata non l'ho detto a molti del k, giusto alle colleghe in ufficio x spiegare l'assenza di pochi giorni nel post operatorio e il fatto di stare un po' attenta nei movimenti nel primo mese (pesi e scarichi)....non so ora se si possa definire ghosting il non fare caso a certi commenti o affermazioni detti , in mia presenza, relativamente a vicende o probabilità di morire di cancro...forse non rientra esattamente nel ghosting, è una mancanza di tatto, di accortezza, ma un pochino ci vedo l'allontanamento della questione, la superficialità di non pensare al peso che certe parole possono avere per chi dalla diagnosi di un k sa che pur continuando a vivere, dovrà occuparsene sempre.

#52
Utente 654XXX
Utente 654XXX

Io sono una persona abbastanza riservata, per cui quando ho avuto la diagnosi del k l'ho comunicato a poche persone perchè prima di tutto dovevo capire io stessa cosa stava succedendo e non sarei stata nemmeno in grado di dare tante spiegazioni, ci ho messo un po' a ellaborare la notizia.
Da persona riservata come me, soffro molto meno se mi si tratta con normalità che se si accentra tutto nel fare domande unicamente sulla salute. Con alcune persone, tra quelle che sono a conoscenza, ho trovato un gradevole equilibrio tra domande di interessamento e discorsi generici come avremmo fatto prima. Se si sta in gruppo trovo anche delicato che non mi bersaglino di domande, ma che poi mi chiedano privatamente.
Dalle poche persone che hanno saputo (da me o dai miei familiari) ho trovato risposte non pressanti, cioè, in modo che io giudico delicato e/o rispettoso, che magari altre persone, con un altro carattere l'avrebbero vissuto come distacco. Io non amo essere assillata e per me sta andando bene così. È anche vero che per ora non ho passato momenti in cui ho avuto bisogno di grandi cose, sicuramente lì verrebbero fuori altre sfumature a cui adesso non do peso. Quella sarebbe un'altra fase in cui spero di non entrare mai.
Il fenomeno del ghosting è un argomento molto delicato, in quanto è molto molto soggettivo.

#53
Utente 475XXX
Utente 475XXX

Il ghosting dopo il K non l'ho sperimentato perché non l'ho alimentato, nel senso che oltre a pochissime persone che sanno e che sapevano sempre presenti non l'ho mai detto a nessuno. Per quel che riguarda invece le pseudo amicizie si é presentato quando ho fatto valere le mie ragioni invece di essere sempre accodiscendente e comprensiva. Ma forse in questo caso erano solo rami secchi che si sono staccati da soli.

#54
Utente 234XXX
Utente 234XXX

Io in merito alla questione ghosting non ho molto da dire.
Sono molto riservata e la mia storia di k l'ho raccontata a poche persone e solo perchè a me vicine in famiglia o nel lavoro.
Non ho ricevuto mai aiuti concreti , solo una volta un "noi ci siamo" ma in genere tutti hanno continuato a trattarmi e frequentarmi con la stessa frequenza di prima e allo stesso modo , senza slanci di sorta.
Io ho preferito così, perchè troppe attenzioni mi avrebbero fatto sentire malata, cosa che non avrei mai voluto.
Anche se devo ammettere che talvolta avrei bisogno di un sincero interessamento ma dovrebbe avvenire senza compassione altrimenti mi darebbe fastidio.
Credo di essere io comunque a dover charirmi, a guardarmi dentro nel profondo e a farmi delle domande su come mi vedo e mi sento perchè credo che comunque sia complicato x tutti dover trovare un modo consono nell'approcciarsi ad un malato oncologico.

#55
Utente 442XXX
Utente 442XXX

Il fenomeno del ghosting l'ho sperimentato purtroppo più di una volta.
Ora alla scoperta del mio K pensavo che sarebbe stato diverso ...l'ho raccontato oltre alla famiglia, solo a due di quelle consideravo amiche...una grande delusione, eppure non ho mostrato disperazione perché non mi piace piangermi addosso, ma le ho fatto capire che mi avrebbe fatto piacere incontrarci per un caffè, per una passeggiata, ma niente.
Qualche volta un messaggio di circostanza "se hai bisogno, io ci sono", mi sono ritrovata sola in un momento di grande fragilità.

#56
Utente 584XXX
Utente 584XXX

Io fortunatamente ho avuto tutte esperienze positive!
Alla mia prima chemio le mie ex colleghe mi avevano mandato messaggi in diretta! Per darmi sprint e così è stato!
Il periodo era quello del covid pieno quindi non potevano venire a trovarmi ma non mi hanno mai lasciata sola!!
in quel periodo il mio cellulare era bollente.
Devo dire che anche quando mia mamma si è ammalata di tumore al seno trenta anni fa le nostre amicizie sono rimaste tali.

#57
Utente 447XXX
Utente 447XXX

Pur essendo una caraviger ( cosi ci chiamano)..posso raccontare l esperienza di mia mamma a Lina..
Come gia hm scritto in un post del blog gia da un bel po di anni ho imparato a lasciare il beneficio del dubbio per determinati comportamenti anche perche sicuramente anche io avro 'sbagliato qualcosa" sempre da un po di anno.
Ovvm alla diagnosi quando mamma ha deciso di parlarne..il mio telefono era un centralino del 190 e ovvm io facevo da filtro ormai ero un disco rotto anzi..dovevo ricordarmi di nn dire troppo all inizio sulle metastasi e specialmente per quanto riguarda quelle all encefalo perche ovvm:' Ale per favore nn dire nulla mi darebbero gia per spacciata'.
Come lo chiamo io 'il fenomeno da barraccone' è durato uno sputo per aria..poi tutto è tornato come prima.
Ma gia siamo collaudate con quello che è successo a papà..quindi nessuna sorpresa..e vado avanti CON IL MIO BENEFICIO DEL DUBBIO.

#58
Utente 516XXX
Utente 516XXX

Probabilmente anche io non sono riuscita ad essere all'altezza della situazione quando è stato il turno di parenti e amici che si sono ammalati, e forse per questo passata la.rabbia iniziale sono stata più clemente quando è toccato a me ammalarmi. Però ad anni di distanza credo di potere dire che il paziente oncologico ha bisogno di una cura in più, e trovo sia ghosting anche negare, da parte di chi ci sta vicino, quanto questa esperienza possa continuare a destabilizzare anche oggi. Credo se ne parli poco.

#59
Utente 554XXX
Utente 554XXX

Io credo che, in parte, dipenda dalla percezione che il singolo individuo ha del fenomeno.
C'è chi, nei momenti di difficoltà, ha bisogno di sentire il calore e il sostegno delle persone a cui vuole bene e quindi soffre particolarmente il fenomeno del ghosting.
C'è chi preferisce vivere le difficoltà in solitudine, nella cerchia più stretta della famiglia, quindi non si accorge nemmeno di essere stato ghostizzato, anzi percepisce chi si invola come una persona discreta, che non vuole dimostrarsi invadente e ficcanaso.
Io, che appartengo al secondo gruppo, più che il ghosting, ho sofferto l'impiccioneria e la curiosità di amici e parenti, il doverli continuamente rassicurare che stavo bene e non avevo bisogno di niente.
Mi ha infastidito chi ha intensificato la frequenza di chiamate e visite, con atteggiamento cancerocentrico, facendomi sentire compatita.
Non mi ha infastidito chi ha diminuito la frequenza dei contatti, perché l'ho percepito come un farsi da parte discreto e rispettoso.
Ho apprezzato chi ha mantenuto la stessa frequenza di sempre, comportandosi come sempre, affrontando gli argomenti di sempre, perché mi ha fatta sentire la stessa di sempre.

#60
Ex utente
Ex utente

A me invece sta dando una mano uno sconosciuto che penso voglia dirmi che nn si puo' fermare il tempo...Highlander si riscopre mortale nella disperazione e nell'impotenza per nn aver potuto costruire il miracolo della guarigione....vissero tutti felici e contenti divento' vissero tutti infelici e scontenti; questo e' successo..vivere nel passato rimanendo immortali in un eterno presente senza tempo; se sciogli il ghiaccio da mancata aspettativa sociale la disperazione scema..anche l'impotenza a dir il vero; quanto irrompe qualcosa di improvviso e inaspettato ci sentiamo disperati ed impotenti e di solito quando accade questo la disperazione e l'impotenza cade sul malato e la personalizzazione e l'accusa piove sul familiare; se il familiare decide di raccontarsi e raccontare si ritrovera' una marea di rimproveri e accuse fino a quando nn imparera' un nuovo modo di fare cognitiva ovvero che l'interruzione della relazione,l'oscuramento anzi il termine corretto viene dall'oculistica oddio nn mi viene..cmq,quando tutto si oscura ed esisti solo tu sotto accusa , impara a mettere in discussione chi ti accusa; Dai Sifu diceva sempre il peso di una critica e' proporzionale a chi la fa`; nel wing chun quando sei sotto attacco totale, familiare,economico,istituzionale ,medico,relazionale puoi solo fare una cosa..o accucciarti e prendere una tale quantità di mazzate che Dio solo sa che passi oppure puoi fare come gli Psichiatri di destra, alzarti pieno di lividi mazzate sputi bastonate insulti senza ragione e combattere ma nn per qualcuno o qualcosa ma per avere il diritto di vivere; perdere la paura della morte e' possibile con la logica ma rischi la pazzia ,perdere la paura della malattia beh..perdere la paura nn e' una scelta sana anche se una mente logica puo' fare ogni cosa su di sé avendo il controllo totale di ogni singolo movimento psichico ma..nn serve devo farmi da parte e permettere alla mia mente di continuare a stare nel mondo serena senza il mio controllo serrato per evitare svarioni,imperfezioni,di essere come mio Padre,di essere maleducato e via via così..nello spazio ogni emozione ha senso se contestualizzabile; l'assenza di rappresentazione genera il terrore e se in quei momenti vieni attaccato purtroppo scopri la frammentazione ovvero la distruzione del tuo mondo interno; la buona notizia e' che noi possiamo ricrescere dentro siamo plastici ;se sono quasi sopravvissuto io a xose che nessun uomo dovrebbe vedere nemmeno per un minuto direi xhe possiamo sopravvivere tutti o quasi; Il film le quattro Piume.....mi ricorda molto il dott Pacini quel tipo grande e grosso che accompagno' nel deserto un ragazzo destinato ad essere il migliore nell'accademia militare ma quando dovette andare in guerra e beh...ebbe paura;le quattro piume..eppure ci vuole un gran coraggio ad andare nel deserto a incontrare se stessi...mamma mia il posto più terribile mai visto

#61
Utente 561XXX
Utente 561XXX

Io devo dire la verità non ho subito fenomeni di ghosting.
Non ho molti amici ma quelli che ho mi sono rimasti accanto e anche i parenti sono sempre stati disponibili ed attenti senza mai essere invadenti o indelicati.
Stessa cosa è successa anche quando mia mamma si è ammalta. Tanto aiuto e vicinanza, nessun abbandono.

#62
Utente 528XXX
Utente 528XXX

Anche io durante i duri mesi di chemioterapia ho subito il ghosting da parte di alcune amiche che non mi hanno mai neanche mandato un messaggio per sapere come stavo e devo dire con sincerità che la cosa mi ha fatto molto soffrire...quando il periodo è passato, ho cercato di mettermi dall'altra parte e credo che anche io non sarei stata una grande amica a parti invertite... Prima del cancro, anche se questa malattia cmq aveva già colpito duramente la mia famiglia e mia mamma in particolare, facevo parte della schiera di persone che "non sanno cosa dire"..."non vogliono essere inopportune"...etc e che tendevano quindi ad eclissarsi e a fare finta di niente!
Questa malattia mi ha insegnato che anche un piccolo messaggio di vicinanza significa tantissimo per una persona in difficoltà che lo riceve!

#63
Utente 488XXX
Utente 488XXX

È successo anche a me, sul momento non ci rimasi male, perché essendo molto riservata preferivo così e le persone importanti erano e sono rimaste sempre al mio fianco.
Passata la tempesta, ho deciso di "eliminare i rami secchi". Li ho perdonati in cuor mio, ma li preferisco lontani da me.

#64
Utente 373XXX
Utente 373XXX

Non ho sperimentato il Ghosting, quando mamma si è ammalata ho capito che tanta gente le voleva bene e le stava intorno, anche persone che mai mi sarei immaginata. Quando il padre di una mia amica si è ammalato le sono stata molto vicina, proprio perché ricordo quando mi aveva fatto piacere ricevere anche un semplice messaggio di supporto da parte delle persone a me più care in un momento tanto difficile.

#65
Ex utente
Ex utente

Magari è fuori tema, però il ghosting credo di averlo vissuto dalla struttura sanitaria che mi aveva precedentemente in cura: dopo la prima operazione che ho affrontato, è stata trasformata in centro covid e i pazienti oncologici come me improvvisamente si sono ritrovati senza assistenza.
I medici erano introvabili perché tutti reclutati in altri reparti e i servizi non erano garantiti (es. esami di stadiazione) .. è stato un momento devastante vissuto in piena pandemia mondiale.
Un abbandono, nell'abbandono.

#66
Dr. Salvo Catania
Dr. Salvo Catania

Ikigai,
sa che non ci avevo mai pensato al ghosting da parte di una istituzione ?
Grazie per il prezioso e singolare contributo.

#67
Utente 559XXX
Utente 559XXX

Nel mio caso il ghosting più pesante e doloroso l’ha vissuto mio marito con alcuni cari amici. Non dimentichiamo che anche i caregiver sono messi a dura prova nel periodo della scoperta e delle cure. Un grande fantasma e stato mio fratello, telefonata dopo la chemio messaggino settimanale e stop la moglie anche peggio, pensavo che come donna capisse anche i bisogni di una famiglia con due bambini e nessun aiuto a esterno. Mi sarebbe bastato un invito a cena ogni tanto solo parlarne mi ricorda la delusione di quel periodo, ma in fondo non mi hanno stupito è stata una conferma, ma ha fatto comunque male. Spero di aver imparato qualcosa dall’esperienza che ho vissuto, spero di essere diventata un’amica migliore, una persona migliore..

#68
Utente 146XXX
Utente 146XXX

Quando mi sono ammalata l'ho detto a poche persone. Avevo paura delle frasi di circostanza e della compassione che poteva trasparire in qualche modo dagli sguardi. I veri amici mi sono stati vicini e mi hanno aiutato moltissimo. Le difficolta' rafforzano i rapporti sinceri e fanno scappare chi ha paura di farsi coinvolgere.

#69
Utente 265XXX
Utente 265XXX

Una delle migliori amiche di mia mamma, che si è sempre definita 'sorella', ..in quasi due anni di percorso si é limitata a qualche messaggio WA...

#70
Utente 480XXX
Utente 480XXX

Io non ho subito ghosting perché alla scoperta della malattia l'ho riferito solo a poche persone di cui mi potevo fidare e infatti mi sono rimaste accanto senza sparire.

#71
Utente 613XXX
Utente 613XXX

Io non ho nascosto a nessuno la mia malattia e ho sentito come mai in vita mia la necessità di condividere e sfogarmi. Sono stata fortunata, non ho subito abbandoni o silenzi particolarmente lunghi durante il periodo più difficile. Non è semplice stare accanto a chi soffre e farlo nel giusto modo serve apertura e delicatezza

#72
Utente 554XXX
Utente 554XXX

Non sono stata oggetto di ghosting, nessuno è sparito. Sicuramente però la paura, dell'inesperienza de cancro ha condizionato molto l'approccio degli amici nei miei confronti. Raramente chiedono come sto, come vanno le terapie, se ho bisogno di aiuto. Certo se chiedessi, risponderebbero positivamente. Non li biasimo perché forse solo chi conosce la malattia, sa quanto valore ha un io ci sono costante.

#73
Utente 614XXX
Utente 614XXX

Salve dottore!Devo dire che nelle mie 2disavventure con il cancro al seno sono stata fortunata per quanto riguarda la vicinanza di parenti e amiche nessuno si è allontanato e nessuno mi ha fatto pesare la mia malattiaLa mia migliore amica che conosco dalle elementari mi è stata molto vicino e poi 3 anni dopo si è ammalata pure lei e io l ho aiutata molto visto che ci ero già passata.Volevo aggiungere che anche se non scrivo molto sul blog sono contenta che vada avanti nonostante quello che è successo nelle scorse settimane e sono felice che sia rimasto perché senza di lei non sarebbe lo stesso! Un saluto

#74
Utente 622XXX
Utente 622XXX

Io finora non ho subito particolari casi di ghosting, chi c'era ha continuato ad esserci forse un po' più impacciato, un po' in punta di piedi , però c'è...anzi ho riscoperto contatti con cugini che incontravamo una volta l'anno nelle feste comandate e che invece adesso si informano e mi chiedono come va...non sono messaggi giornalieri , ma va benissimo così per me...più che altro in questo periodo mi sento in difetto io, mi capita di dire"cavolo, è un po'che non do notizie a tizio o a Caio, devo mandare almeno un messaggio altrimenti come posso pretendere che lo facciano loro?" E soprattutto mi sento così nei confronti delle ragazze del nostro blog che mi sostengono sempre alle quali rispondo raramente in questo periodo...
Una situazione diversa invece la sto vivendo con un'amica che ho aiutato in un periodo difficoltoso per lei tempo fa e che adesso continua a pressarmi, a chiedermi di uscire e fare cose anche se sa perfettamente che fisicamente non ne sono in grado. Le ho dovuto mandare le foto dello sfacelo della mia mammella ustionata e piagata dalla radio per farglielo capire...finalmente si è quietata un po' però mi ha dato molto fastidio il suo comportamento perché sembrava sottovalutare assolutamente la mia condizione "dai che tanto sei una roccia, forza..."
La mia paura attuale è quella di farlo io il ghosting nei confronti di chi mi circonda...di essere io la causa della sparizione di qualcuno che mi stava vicino...

#75
Utente 616XXX
Utente 616XXX

Quando mi sono ammalata inizialmente non l' ho detto a tutti ,tranne ai miei familiari più stretti ma solo perché non avevo bisogno di essere commiserata o leggere nei loro occhi ,"poveretta non c è la farà"...Poi nel mio percorso non ho subito casi di ghosting, anche se la mia mamma adottiva perché la mia l ho persa quando ero bambina, lei non c è la faceva a starmi vicino quando stavo male per la chemio, mi chiamava poco e non veniva mai a trovarmi..sono stata male per questo e non so ancora se riuscirò a perdonarla..i miei amici e i miei affetti più cari non mi hanno mai lasciata sola.. anche il meraviglioso blog creato dal dottor Catania nei momenti più bui ha fatto in modo di non farti sentire sola.

#76
Utente 635XXX
Utente 635XXX

Salve a tutti, io ho subito alcuni casi di ghosting da parte di persone che frequentavano casa mia, subito dopo aver saputo della malattia sono sparite, per fortuna gli amici veri mi sono rimasti vicini e sono stati molto presenti durante la malattia e nella mia vita in generale.
Questo mi ha fatto molto male, qualcuno quando mi incontrava non mi chiedeva nemmeno come stavo, ma ciò mi è servito a capire quali sono le persone che tengono veramente a me.

#77
Utente 659XXX
Utente 659XXX

Penso che un commento non possa trascendere dal vissuto di ognuno...prima che mia madre si ammalasse ero pieno di amici..ero un "cazzarone" sempre pronto alla battuta ed a fare feste..poi la realtà mi "sgrullo'" mia madre aveva un carcinoma al colon con metastasi epatiche ed ero figlio unico con papà "temerario"..
Persi almeno il 70 percento degli amici..sparirono "puff" come non fossero mai esistiti..nessuno di loro mi chiese "ma perché non ci sei in giro perché non esci?".
Il fenomeno dello sparire "lo preferisco in italiano amo la lingua italiana"..mi scosse? Sicuramente si ma ero troppo concentrato su mia madre sul non dover dormire la notte e nello studiare per laurearmi. In me scatto ' come un moto di riscossa del tipo "se sono spariti se si sono dileguati non valevano nulla" non meritano le mie attenzioni o il mio amore (spari' anche la lei..dopo 6 anni..doveva laurearsi e la rallentavo).
Gli amici che mi rimasero ora li chiamo tutte le mattine da vent'anni..iniziando dal mio più caro amico ora medico ed allora semplice studente che mi insegnò a fasciare le metastasi "esplose" senza farmi prendere dal panico. Una cosa l'ho imparata alla soglia dei 50...lo svanire è da vigliacchi e da persone inutili..inutili emotivamente per me.
Ho sempre affrontato le cose di petto (almeno difronte agli altri..mia madre o mia moglie..salvo tremare o piangere quando sono solo) perché scappare o abbandonare gli altri è da vigliacchi o da persone che non sanno aiutare nemmeno loro stesse.
Quando commentai..lo sparire lo svanire come lasciar correre era in quest'ottica ..la vita va affrontata se ti dilegui non mi stimavi non mi amavi quindi non voglio perdere tempo sottraendolo a chi se lo merita.!
Questo è quello che penso.. sbaglierò forse ma come diceva mia madre chi nasce quadro non muore tondo..ed io aggiungerei ma smussa gli angoli ;)))

#78
Utente 373XXX
Utente 373XXX

A me più che ghosting è capitata una roba strana, praticata da quella che consideravo essere forse una delle amiche a me più vicine. È talvolta estenuante, vuole "avermi" a tutti i costi, propone 1000 mila attività da fare anche nei giorni in cui sto male perché in attesa dei risultati di mamma e tutto ciò che voglio è solo la presenza affettuosa e discreta del mio compagno. È una persona che sta diventando insostenibile, approfitta del mio essere empatica e accomodante per rifilarmi le peggio cose. È pure arrivata a programmarmi lei degli eventi, tipo "ho già prenotato anche per te al ristorante tal dei tali se non vieni mi offendo". Vuole solo che si pensa come pensa lei, anche in merito a complottismi e teorie assurde in cui crede; non conosce confini tra lei e gli altri, mi assilla, è invadente. Non fa che farmi complimenti, dire che mi adora, farmi regali, mi ripete quanto è brava lei a starmi vicino, roba tipo "eh che faresti senza di me", "visto che con me ridi sempre?" e altre forzature. È strana la cosa, ma è ciò he chiamerei un VAMPIRO EMOTIVO, risucchia tutte le mie forze e le mie energie. Ci ho messo tempo a capirlo. Non so se anche a voi è capitata un'esperienza simile nei momenti in cui stavate male, sarei curiosa di saperlo. Comunque io nei confronti di questa persona sto facendo deliberatamente il GHOST. Voglio fare ghosting con lei, voglio andarmene senza spiegare. Non la voglio + nella mia vita. Mi ha fatto malissimo. La bonacciona che è in me cambierà sicuramente idea.....ma intanto, oggi, penso che ghostare nei suoi confronti è la cosa più giusta da fare per salvare la mia salute mentale e il mio mondo da lei.

#79
Utente 512XXX
Utente 512XXX

Il concetto di ghosting non lo conoscevo ma anch'io come tante malate oncologiche ha sperimentato questa forma di allontanamento improvviso. Credo che sia un segno di immaturità emotiva. Alcune mie amiche storiche alla notizia della diagnosi non sapevano come comportarsi e probabilmente hanno pensato che la loro discrezione nel chiamarmi o starmi vicino fosse il modo migliore per aiutarmi a superare la malattia. Dopo un po' di tempo ci siamo chiarite, abbiamo parlato tanto ed abbiamo analizzato i nostri comportamenti. E' stata come una rinascita del nostro rapporto e della nostra amicizia tant'è che il nostro gruppo WhatsApp si chiama : "amiche ritrovate ". Diciamo che spesso è difficile approcciarsi nel modo migliore verso un malato, proprio perché solo chi vive il trauma della malattia riesce a darne il giusto valore.

#80
Utente 581XXX
Utente 581XXX

La morte è un grande tabù sociale, ma ancor più spaventoso, al punto da non poter essere nominato, è il cancro. Perché porta con sè, non solo l'idea della morte, ma soprattutto quelle del dolore e del disfacimento fisico, psichico e spirituale. Del soggetto, ma anche della comunità che lo circonda. E allora si attiva un istinto di sopravvivenza che, in molte persone, diventa negazione più o meno consapevole, distanza e rifiuto.
L'ho sperimentato di persona. E, a distanza di tempo, quando ha smesso di farmi male, l'ho compreso e perdonato. Mi è servito come strumento di misurazione, per fare la tara allo spessore delle persone.

#81
Ex utente
Ex utente

Ma come ca..eh ,la mia vita in un post..ma come ca..esatto;ho dato tutto per gli altri ma nn ci sta nulla da fare, viene letta come una forma di bonta' (fesso);so esattamente come ragionano le persone cattive ma ad oggi non ne colgo il senso;nn e' utile, non serve a nulla e non produce profitto eppure tranne me e gli Psichiatri e probabilmente gli oncologi ma in generale i medici anche quelli più cinici hanno la tendenza a mettersi a disposizione della comunita' mai per profitto ma per il piacere immenso e impagabile di aiutare il prossimo;questa teoria però si scontra con il problema "prossimo"; il prossimo nn e' solo una persona in sofferenza che chiede aiuto e ne e' consapevole ma e' anche chi ti chiede aiuto per abbassare la guardia e azzannarti di insulti;la spiegazione logica a questo comportamento non esiste salvo nn decifrare l'oggetto della frammentazione nell'altro e azzannarlo; in questi quadri patologici dove chi ha il cancro e' lo stesso che vuole vederti morto l'unica possibilita' e' alzare un confine psichico plastico invalicabile ma anche permeabile ;la sofferenza mentale quando avviene qualcosa di enorme xhe dura nel tempo funziona come la valvola mitralica..si dimentica di aprire e chiudere per controllare il flusso ematico;alla lunga il cuore muore e nn e' un caso xhe i farmaci servano a ristabilire la funzione ;mente e cuore hanno molto in comune perché nei dolori aumenta la permeabilità e si perde in plasticita';una membrana ben funzionante nn puo essere rigidamente sbarrata o aperta ma deve avere questa funzione di apertura e chiusura un po' con i farmaci e un po' cn un ragionamento corretto;corretto che vor di?Corretto vuol dire capace di evitare il realismo depressivo che ha molte fallacie riprendendo il linguaggio corrente ma soprattutto quello non letterale legato ai compiti;parlando con il malato di cancro diceva io sto benissimo: ho fatto la spesa,ho cucinato e ho visto la TV.. ;quel malato oggi incurabile non si e' mai resa conto che non si puo' dialogare in modo come dire umano con chi nn possiede competenze dialogiche ma questo nn vuol dire che mi devo far venire la frammentazione perché l'altro parla in un unico ruolo; un pazzo e' uno Psichiatra che parla a casa come uno Psichiatra e nn si rende conto che e' in un altro ruolo; la plasticita' dei ruoli genera la costruzione dei ruoli e la differenziazione di Se';Jung dice individuarsi ma non dice come ci si muove con chi non puo'individuarsi sotto pena di psicosi;con quelli li' che strategie usare?Certamente tutto tranne l'empatia ma sono monologhi autoritari autoriferiti ;il pensiero letterale accusatorio ovvero quel pensiero che domanda senza domandare ma e' in sua re e chiede una risposta se si incontra con la mente empatica produce un incendio: la frammentazione;succede questo ragazzi sul piano strutturale poi sul piano umano è dei rapporti succede altro ma la miccia funziona cosi' poi la fanno difficile Ogden soprattutto ma questa regola deve valere per tutti i familiari di chi assiste una persona in sofferenza perché il 4isxhio e' l'autodistruzione inconsapevole

#82
Utente 571XXX
Utente 571XXX

Anche io il ghosting l'ho subito da parte di due amiche, anche storiche; da quando ho detto loro della malattia non mi hanno più cercata. Il problema principale, secondo me, del ghosting è la senzazione di essere sbagliata, di essere inadeguata che ti lascia. Per fortuna i miei cari, una mia amica, compagna di sventura, degli ex colleghi di lavoro, e il mio Dolcissimo boxer Michelangelo, mi sono stati sempre accanto.

#83
Ex utente
Ex utente

Cmq chiedermi una risposta per una domanda che non posto e' un modo di parlare che spero possa aiutare chi nn ha mezzi per decifrare menti disturbate per il cancro;ti chiedo una risposta per una domanda che io non ti ho posto..le fallacie logiche che bella parola...cmq Medicitalia e' un supersito;8 xmille a vita

#84
Utente 371XXX
Utente 371XXX

Paradossalmente ero preparata , si fa per dire, al cancro avendo una elevata familiarità e per via della mia mutazione genetica ereditata dalla mia mamma. Ogni tanto ci pensavo e mi faceva paura e quindi non escludevo che quel problema nel futuro potesseri guardare anche me . Ma del ghosting ,oltre a non conoscerne il significato, non avrei mai potuto immaginare che questo comportamento potesse riguardare la mia cerchia di amici. E invece ho dovuto bere anche questo calice amaro e vedermi inferta anche questa ferita affettiva che è inaccettabile perchè inaspettata . Nel mio caso non solo sono coinvolte due -ora ex- amiche ma addirittura una cara -ora non più-zia che aveva avuto un cancro in un altro organo e che si è letteralmente volatilazzata. In questo caso la delusione è stata tripla perchè mi sarei aspettato ben altro comportamento in chi ha provato già il senso di solitudine e confusione alla scoperta di questa malattia.

#85
Utente 137XXX
Utente 137XXX

Io posso ben dire che ho conosciuto il ghosting e non solo come malata oncologica. Purtroppo alla morte di mio marito,dopo un funerale pieno di amici, conioscenti e familiari mi sarei aspettata di avere un conforto e una compagnia. Per i primi tempi si può dire che ho sentito al telefono qualcuno, amici di mio marito, poi un po' alla volta si sono diradati, li ho scusati perchè un conto era uscire e frequentarsi in coppia e forse le persone non volevano il terzo incomodo. Ne sono rimasta male e tuttora dico a mia figlia se ti chiedono di me non dare notizie ma invitali a telefonare.
Nel caso del tumore ho sofferto di più perchè ho perso alcune amiche ma allo stesso tempo la selezione ha voluto che ho con me tuttora amiche sincere che ogni tanto mi chiamano e mi chiedono come sto.
Nel primo caso vi racconto di una coppia fissa che ci telefonava per andare al ristorante , li requentavamo nei ristoranti più prestigiosi perchè lui era del Rotary di zona. Per niente aggratis , posso dire che si faceva bello con la compagnia giusta. Quando è morto mio marito mi sarei aspettata da parte della moglie magari una telefonata ogni tanto e magari un invito a mangiare la pizza....niente spariti entrambi. Ora posso considerarlo un ominicchio dai suoi comportamenti studiati e calcolati, una volta si è alzato dal nostro tavolo per dare la mano ad un signore che entrava ed era un politico, senza scusarsi.Noi persone educate non l'avremmo mai fatto.
Ecco sparire senza motivo e senza un saluto, credo sia la più brutta testimonianza di menefreghismo nei confronti di un amico e può servire, anzi meno male che si manifesta, come selezione di chi è veramente amico sincero. Confesso che in entrambi i casi ci sono rimasta male, la delusione è stata grande per una in particolare però si sopravvive. Ripero " chi non ci vuole non ci merita"
Lori

#86
Utente 386XXX
Utente 386XXX

Veramente interessante questa discussione . Non conoscevo il significato di cancer ghosting e non sospettavo che potessero esistere casi di ghosting addirittura fra pazienti oncologici che diventano fantasmi agli occhi di altri pazienti oncologici. Atto di viltà estrema e inimmaginabile perchè si dimentica la sofferenza incontrata nell'impatto con la malattia ed il senso di solitudine che l'accompagna. Pensare che proprio il tuo compagno di avventura che sta facendo il tuo stesso percorso possa sparire senza darti una spiegazione non è immaginabile ed è tra le più gravi espressioni dell'indifferenza ed insensibilità. Io l'ho conosciuto il fenomeno del ghosting perchè la più cara amica era accanto a me al momento della diagnosi. Mi giro e.... SPARITA !!. Nel mio caso il ghosting è stato utile per far chiarezza nel mondo delle relazioni. Da allora sono diventata molto selettiva e questo ha giovato al mio benessere globale.

#87
Utente 645XXX
Utente 645XXX

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#88
Utente 386XXX
Utente 386XXX

Mary 65
Cosa vuoi dire ?

#89
Utente 645XXX
Utente 645XXX

Doc, ho provato a incollare il mio commento con postimage. Se non funziona lo riscriverò prossimamente

#90
Utente 386XXX
Utente 386XXX

E' accaduto anche a me .
Io l'ho scritto per intero sul forum . Poi l'ho copiato e non ho fatto l'invio ma l'ho ricopiato con il copia incolla qui ed è andato.

#91
Utente 484XXX
Utente 484XXX

Non ho subito ghosting. Quando ho scoperto di avere il cancro l'ho detto a pochissime persone, tra cui poche amiche che sono rimaste, in particolare con una l'amicizia è diventata più forte e completa. Da questo punto di vista ritengo di essere stata molto fortunata.

#92
Ex utente
Ex utente

Il testo scritto molto bene , spiega il dramma di chi si ritrova di colpo isolato ad affrontare cose molto serie nell'indifferenza e spesse volte sotto accusa dei familiari o "ominicchi"; vedi quando sei colpito dal cancro ma c'e' di peggio ancora del cancro , puo' accadere che il malato non venga definito tale ma venga accusato della sua malattia; che vergogna...gli e' piaciuto a mangiare nei fast food?E ora fregati..!E' un esempio figurato per dire che chi si ammala puo' essere investito di una caterva di insulti; finita l'indecenza della malattia la "proiezione" uso un termine tecnico ma vuol dire la personalizzazione contro il malato si sposta sul familiare;ora se il familiare e' una persona in gamba , perbene, intelligente e con una morale che supera il livello di tolleranza massimo persino per un cardinale cioe' parliamo di persone con un senso di colpa altissimo da generare sgomento persino in uomini di Chiesa..smettila di morire per chi ami ecco che il ghosting e la proiezione sono due meccanismi di difesa che poi sostanzialmente sono quelli usati dalla nostra società che vede tutti criticabili nell'isolamento dell'affetto; quando succede questo ci dovrebbero essere tutte le condizioni per la depressione maggiore a meno che nn si abbia oltre ad un repertorio emotivo di prim'ordine anche un livello cognitivo molto alto per cui mentre assisti devi combattere senza disperdere troppe energie; questo problema sorge per tanti motivi esogeni endogeni culturali e purtroppo emotivi; quando ci sono le emozioni molto forti in gioco l'ordine nasconde disordine; come avere un ordine mentale senza perdere un ordine emotivo?Serve distogliere l'attenzione comprendendo che l'empatia genera cmq distorsioni se eccessiva cioe' l'empatia e' quel modello percettivo che se una persona parla male di un Terzo o ti insulta tu sei quello li'..sei proprio quello con quell'emozione cioe ti presentifica in un altro;le persone ominicchie in psicologia vengono chiamate in un altro modo ma grosso modo spariscono nelle difficoltà e riappaiono nell'autoadulazione di se' con questo meccanismo di dialogo sempre autoriferito come se fosse una eterna psicoanalisi..e' sempre egocentrato su di sé o contro gli altri e l'empatico che deve costruire una sua fortezza strutturale finisce per essere eterocentrato sugli Ego altrui alla ricerca della loro frammentazione; di solito chi combatte con lunghe malattie poi crolla e viva Dio e' una buona occasione per resettare la struttura cerebrale e occupare il tempo in modo diverso ovvero fuori dalla ricerca ossessiva della frammentazione degli Ego Altrui; di solito un violento SEI TU..genera un grosso breakdown che sfonda tutto il meccanismo ossessivo compulsivo generato da contatto tossico continuo;gli automatismi delle famiglie borderline spiegate benissimo da Semerari mamma mia come le spiega e i libri del dott.Pacini possono aiutare ad allontanarsi da questo fenomeno relazionale molto comune cioe di dare addosso a chi si ammala , sparendo e disperandosi ma mai e dico mai dando una mano..mai..;sentirete dai familiari aiuti ad estranei nel lavoro, nella malattia.. nn so estranei con la leucemia aiutati ma voi no..voi avete solo una funzione: introiettare proiezioni, battere le mani all'Ego altrui e trovarsi tutti contro con il meccanismo della depressione Maggiore cioe' vengono obnubilati oscurati tutti i fattori casuali non addebbitabili a voi e vi ritroverete una violenza addosso inaudita nella malattia; le stesse persone saranno disperate per voi ma attenzione senza mai muovere un dito con questo meccanismo della realta' inteso come distruzione del Paradiso a causa vostra;Poi nn lamentiamoci della depressione Maggiore, del disturbo bipolare o del Doc..questo Pattume psichico te lo insegnano le sette anzi l'unica setta che ha generato problemi nelle relazioni: LA FAMIGLIA DISFUNZIONALE;colpe?Di chi nn ha riconosciuto la zavorra di famiglia sebbene essendo inconsapevoli tutto sommato sarebbe una responsabilità oggettiva; questi sono gli ominicchi ma possiamo chiamarli in tanti modi; xhi invece salta in tutti i ruoli dove si viene massacrati deve leggere bene l'Edipo Re perché quella e' una tecnica linguistica per esaltare l'identificazione proiettiva fioe chi viene fatto oggetto di personalizzazioni senza sapere per quale motivo accada cio'; e' il narcisismo patologico dei familiari..Edipo per un pensiero magico finisce a testa in giu'; ora se succede si chiamano i carabinieri e finisce Sofocle spero sia chiaro il concetto.Buona giornata.

#93
Ex utente
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Cmq Fedez si e' trovato a doversi giustificare del cancro..e giustamente si e' incavolato; la persona che lo ha attaccato ha fatto il discorso delle cure per i ricchi che cambiano al variare della potenza economica; in realtà nn e' corretto ma si dovrebbe dire che il cancro in Campania non e' il cancro in Calabria o il cancro nel Veneto o a Milano; abbiamo una offerta dei servizi sanitari molto diversificata sul territorio nazionale ma quello xhe veramente nn si comprende e' essere attaccati quando sei in malattia; questo e' il punto principe del problema xhe poi genera una serie di problemi..siamo numeri?Cose?E via via cantando che poi troverete nella sezione domande di Psixhiatria..il repertorio umano della disperazione sta tutto li'

#94
Ex utente
Ex utente

E che vor di..vor di che quando una situazione e' ormai finita , devi andare per la tua strada ;la Giamaica e' un modo come dire...vediamo e' simbolico ; oneri e desideri; la paura di abbandonare alla morte in sua re un altro ; beh, il generale dalla Chiesa e' molto chiaro sul punto, non si lascia nessuno andare , si mette in sicurezza e segui la tua strada ; il dolore più grande e' abbandonare i malati perché non sono in grado di proteggersi; sono fragili e la loro disperazione beh..quando ero disperato io da me nn veniva nessuno ma io vengo dalla scuola dei carabinieri ; noi siamo addestrati per nn ricevere niente e dare tutto, siamo venuti al mondo per nn poter avere niente pero'..pero' quando tutto crolla beh, quando tutto salta ci sono quelli come noi ;questo grosso modo significa essere di destra nel suo significato piu' intimo; poi sarai uno Psichiatra un Avvocato un Medico un Ingegniere ma poi quelli così si riconoscono per strada e danno sempre una mano senza nulla a pretendere ; e' una legge che nasce probabilmente quando si viene al mondo; ognuno ha i suoi miti sacri e beh, si puo' fare..si può rimanere in Italia senza la Giamaica e seguire i propri progetti ma senza queste esaltazioni..la medietas e la misura dirigendosi dove si sente

#95
Utente 524XXX
Utente 524XXX

Neanch’io ho subito il ghosting e mi ritengo fortunata.
Al momento della diagnosi e per metà delle cure sono stata io a fuggire, la malattia mi aveva reso vulnerabile e fragile, una vera e propria crisi d’identità, non riconoscevo più la mia persona!!
La malattia ti rende fragile ai tuoi stessi occhi e a quelli delle persone che ti circondano.
Con il proseguire delle cure e grazie al confronto con altre donne con identica diagnosi, c’è stato momento di svolta!
Credo che il ghosting in ambedue le esperienze ( da malato o amico/compagno ) sia dovuto ad una fragilità emotiva che comunque non può essere giudicata

#96
Ex utente
Ex utente

Sparire a se stessi o vedere gli altri sparire significa nel primo caso avere paura del proprio ordine mentale perché averlo espone all'aggressione da parte di chi non lo possiede;serve tecnica molta forza psichica molto esercizio per rinforzare la muscolatura mentale e fargli il culo a strisce ma con una tecnica e una attenzione diversa da quella che si immaginava fosse utile ;poi esiste il problema del ghosting degli altri rispetto alla malattia e questo e' un altro problema ancora ; diciamo che se il problema e' psichico dovete ritrovare la Legge interna l'ordine e questa cosa nn so proprio come si trovi ; a me e' bastata una parola : anzi u n simbolo: La Destra;quando si e' nella disperazione della dis integrazione di Se tra allarmi e incombenze la mente chiede il simbolo giusto quello proprio che marchia a fuoco la tua identita' e ti riporta qua;poi serve esercizio per capire quali sono le cause dell'autoghosting e poi personalmente ritornate dentro di voi e andate a fare il culo a stelle e strisce alla Sxhizofrenia altrui ed eventualmente propria ; la grande stronza o il Grande Drago deve capire chi comanda come direbbe Freud e comanda la Legge dell'Io e del Me e quando qualcuno si dispera e si spaventa della legge dell'Io e del Me, nel nome della Destra se siete come me proteggetevi con le armi della vostra mente; posso assicurare che nn siamo al livello di psicopatici e Machiavellici ma abbiamo molte armi una marea di armi per stare in società senza che ci vengano a rompere il ca..senza motivo !Proietti parla del Cavaliere Bianco e del Cavaliere Nero..ecco grosso modo quando trovate ominicchi dotatevi di calma e imparate ad attaccare chi vi attacca mettendo in discussione l'attacco ; se finite sotto esame e sotto interrogazione con il metodo della proiezione e del ghosting e della autoidealizzazione dell'altro con sé stesso mentre vi bersaglia, isolamento affettivo siate come una Istituzione imparate a togliere linfa al cancro psichico altrui e dateli addosso sui paradossi ; e' tecnica ma prima o poi si impara..ci ho messo 20 anni per capire come fanno a metterti all'angolo ma ci so riuscito e cmq e' valsa la pena perché cambi modo di stare al mondo cioe' l'attenzione cambia; quando dicono cambiare coping vuol dire togliere da mezzo i 0ensieri automatici normativi quando siete in difficoltà e dovete essere presenti nei problemi se no vi accoppano; la psicoterapia ha lo svantaggio di essere statica come quando si va ai corsi di arti marziali; se nn competi sul ring sei sempre in preparazione e nn prendi mai mazzate per capire come usare la mente con gli altri che sono tutti diversi

#97
Ex utente
Ex utente

Cmq grazie per questo testo ;mi ha aiutato tantissimo.Ho studiato tantissimo ma posso dire che medicitalia ma soprattutto il settore psichiatria e' molto valido; ragazzi molto in gamba; nn ho parole per quanto siete in gamba..mah..che vi devo dire, grazie ancora

#98
Utente 498XXX
Utente 498XXX

io credo di non avere subito allontanamenti o sparizioni eclatanti di amici o parenti. Dico non credo perchè in realtà non so quanto sia stata io con alcuni ad isolarmi, a fare un passo indietro o quanto siano stati gli altri ad evitare di chiedere e a tenersi un po' da parte. Con mia sorella ad esempio c'è stato un momento in cui ho dovuto "allontanarla" un po', mi dava ansia; mi è stata sicuramente molto vicino, però subivo anche tutta la sua preoccupazione e questo non mi faceva stare benissimo! Ho sempre pensato che amici e parenti sono loro stessi a non sapere sempre cosa è meglio fare e cosa è meglio dire e, soprattutto nel primo momento della diagnosi, non sappiamo neanche noi cosa vogliamo sentirci dire e come vogliamo che si pongano davanti alla nostra malattia. Io stessa, prima della malattia, ma in fondo anche adesso, non so sempre bene come comportarmi. Ognuno ha reazioni diverse, Ho incontrato persone che magari chiedevano se non potevano farne a meno ma con difficoltà e magari in imbarazzo, ed altre invece che sono state capaci di far sentire la loro vicinanza e la loro amicizia con più naturalezza. Alla fine, per quella che è stata la mia esperienza posso dire che chi ho voluto vicino mi è stato vicino e mi è vicino tuttora , mentre con altri sono io stessa a non parlarne volentieri.

#99
Utente 546XXX
Utente 546XXX

Cancer Ghosting_
Il fantasma imparruccata sono Io.
Ho indossato la mia bellissima parrucca per non far sapere a tutti che il tumore al seno aveva preso anche me. Non volevo falsi convenevoli, non avevo bisogno di inutili buonismi, non volevo intorno persone che non frequentavo ma che avevano saputo da un qualcuno che qualcun'altra le aveva detto che ero stata operata al seno per un tumore.
Il tutto é iniziato perché un mio compagno di classe del liceo (parliamo di 30 anni fa e mai più visto e sentito) aveva saputo e voleva venire a trovarmi a casa.
Gli ho risposto: E mica sono morta!! Vediamoci per un aperitivo. E lui mi fa: perché con un tumore puoi concederti anche gli aperitivi????
Per prevenire ulteriori spiacevoli incontri e prevenire eventuali inutili frasi di circostanza sono diventata un Fantasma con la Parrucca nascondendomi dai vampiri succhia energia. Energia che serviva a me per poter ballare sotto il temporale.

#100
Utente 258XXX
Utente 258XXX

Non conoscevo e non ho sperimentato in prima persona il fenomeno odioso del cancer ghosting (ho avuto il ca al seno) Una persona che sparisce dalla vita di una amica o di un parente che si trova in un momento di difficoltà senza nessuna spiegazione compie un gesto inqualificabile e dimostra di essere una nullità dal punto di vista umano che è stato meglio perdere.

#101
Utente 560XXX
Utente 560XXX

fortunatamente non ho avuto defezioni di questo genere.
Amiche strette strette (non ne ho moltissime), parenti (pochissimi), conoscenti (una marea), colleghi (in città pochi, fuori parecchi ) chi ha saputo non si è eclissato. Di certo non mi chiamano appositamente, ma se capita la telefonata di lavoro o altro il " come stai?" è d'obbligo. Ma poi si ragiona tranquillamente di altro.
Ora siamo concentrati su un tumore alla prostata del marito della mia collega e un tumore al polmone del portiere dello stabile dove abito.
Referti freschi freschi e, sicuramente, con loro sarò presente fino dove posso. Cosa che fino a qualche anno fa non avrei fatto. Ho sempre avuto "paura" delle malattie, forse per come sono state gestite situazioni di malattia in casa dei miei. Ora non racconto, altrimenti sto fino a domani, ma ho sempre avuto difficoltà a supportare gli altri, fin quando non è capitato a me.
Ora ho una visione molto diversa rispetto a qualche anno fa e mi faccio avanti con più facilità rispetto a prima.

#102
Utente 579XXX
Utente 579XXX

Per quanto mi riguarda non ho mai subito ghosting.
Le persone che sapevano del cancro mi hanno sempre dimostrato la loro vicinanza.
Devo ammettere però che questa vicinanza non era sempre ben accetta da parte mia, perché c’erano dei momenti in cui volevo isolarmi da tutto e da tutti per dimenticare. C'erano dei momenti in cui tutto questo interesse nei miei confronti, anziché avere un effetto positivo, mi faceva sentire accerchiata e senza una via di fuga dai miei pensieri. Perché ogni volta che mi si chiedeva come stai riaffiorava prepotentemente il ricordo di quello che stavo affrontando e che magari avevo momentaneamente dimenticato.
Inoltre, dato il mio carattere schivo, questa maggiore attenzione nei miei confronti mi faceva sentire a disagio.

Il senso di disagio è presente anche quando sono io a dover interagire con qualcuno che si trova ad affrontare un momento difficile. Mi domando: Avrà piacere a parlarne? O non avrà piacere? Allora cerco di stare un passo indietro e questo mi fa sentire a disagio perché penso che quella persona possa invece interpretare il mio modo di comportarmi come indifferenza quando in realtà non lo è.

#103
Ex utente
Ex utente

Sapete questo testo e' stato il testo migliore mai letto in vita mia; mi sno esercitato molto per diventare più sicuro di me ma questo testo e' stato miracoloso; io ho avuto paura di raccontare il ghosting;ero terrorizzato all'idea di raccontare la sparizione della mia famiglia , del mio lavoro,delle mie amicizie davanti ad una malattia percepita come uno stigma; quando ci si ammala, la famiglia ti ghostizza ma anche se si ammala chi ami e resti solo ma la cosa incredibile e' che almeno io mi sno trovato aggredito dai familiari davanti alla " denuncia" da ghosting; resti incredulo...tutte le promesse diventano una bugia e beh il mondo assume una veste molto diversa perché sei un estraneo per amici, familiari e parenti; cambia radicalmente il rapporto ; va detto che cambiano i rapporti anche in rapporto alla potenza economica; ho aiutato molto ma ho vissuto il ghosting alle feste , alle proposte di lavoro, insomma ero un pupazzo che doveva battere le mani alle gioie e fortune altrui ma se l'amico wow o un familiare wow si ammala ecco che arriva la catastrofe la disperazione e se si chiede aiuto beh..ti ritrovi una sorta di scotoma emozionale seguito da una grossa proiezione; nelle difficoltà mie le persone scappano ma nelle loro mi cercano per sfogarsi; e' importante cambiare automatismi e comprendere come sono le persone che ci circondano; se state male scappano ma riappaiono appena sono in Astinenza narcisistica con il rimprovero o il relarguire omissivo e l'impossibilita' di dialogare nel merito Comportamentale (Gaslighting); puo" sorgere depressione ma anche un Doc perché nn puoi crederci..ma se lo accetti se vedi chi hai davanti cmq puoi ripartire ; se persino i genitori fanno ghosting, l'unica soluzione è' procedere per se stessi: non e' egoismo sebbene di tanto in tanto la vostra amigdala lancera' acuti di disperazione; la sparizione porta alla disperazione e al panico

#104
Utente 610XXX
Utente 610XXX

È un argomento delicato, la malattia sconvolge un po' tutti, persone vicine e pazienti . Non è facile trovare un giusto comportamento, quando si è ammalata mia madre non volevo vederla, mi faceva male sapere che non stava bene, preferivo nascondere ai miei occhi la sua sofferenza, anche se la chiamavo ogni giorno per farle tante domande, su quello che dicevano i dottori e il percorso che doveva affrontare, in quel periodo ho avuto anche tanta paura che il k poteva prendere anche me. Piano piano con il passare del tempo sono riuscita a gestire le ansie verso me e mia madre.
Quando ho scoperto il mio tumore, non l'ho detto a nessuno eccetto la mia famiglia, mi sono totalmente chiusa, non volevo parlare con nessuno, non potevo sopportare lo sguardo pietoso delle persone. Mi aspettavo però dalle mie sorelle un atteggiamento diverso, mi chiamavano raramente non dico che erano sparite ma quasi. Sicuramente terrorizzate che lo stesso destino poteva
toccare a loro.
Adesso che il peggio è passato, che vedo le cose con più razionalità, non sono più arrabbiata con loro e capisco anche che non era facile avere un approccio con me, visto la mia chiusura. Non condanno loro, ma neanche me. Ognuno vive la malattia a modo suo, ed è vero sono momenti durissimi da vivere, io sono riuscita ad uscire dal baratro contando solo sulle mie forze. L'unica persona che ho permesso di vivere la malattia con me è stato mio marito. Lui era silenzioso, non mi chiedeva nulla, ma ogni volta che avevo bisogno di qualcosa lui era sempre presente, era il suo modo di dire io ci sono

#105
Utente 375XXX
Utente 375XXX

Veramente interessanti i tanti commenti che hanno illustrato varie , alcune insospettate, forme di ghosting. La prima cosa a cui ho pensato leggendo i commenti che se non si vuole correre il rischio di confrontarsi con il ghosting basterebbe non dire a nessuno di avere avuto una sentenza di cancro. Ma chiaramente ciò non è sempre possibile e non sempre raccomandabile.

#106
Utente 645XXX
Utente 645XXX

Io il ghosting l'ho praticato, non subìto. Avevo 25 anni e venivo da un decennio di uso e abuso di stupefacenti, dai 18 anni eroina. Era un po' dentro e un po' fuori, periodi orribili si alternavano ad altri più tranquilli, e allora stavo con un ragazzo più grande di me, un amico di mio fratello. Dunque, questo ragazzo con cui stavo da qualche mese, e di cui francamente non ero innamorata si ammala: sta sempre peggio, finché non gli tolgono un rene, completamente infiltrato dal tumore. Ma il k aveva già metastatizzato alle ossa e lui aveva 32 anni. Io nel frattempo ero ricascata nell'eroina ed ero andata una settimana in Giamaica con un'amica, per provare a liberarmene (ecco da dove arriva il mio amore per quella terra). Torno a Milano, guardo il cielo plumbeo del novembre milanese, vado all'ospedale a trovarlo e decido che devo tornare là, se voglio salvarmi. Così decido di lasciarlo e partire, per tornare solo dopo 4 mesi, e andare prima al suo funerale, poi a quello di mio fratello, che si schianta in macchina nella notte tra il 17 e il 18 aprile del 1991, una strana notte in cui era anche nevicato. Sono stata cattiva? Sì, tantissimo. Però con gli anni mi sono assolta. Non potevo che fare così, se volevo salvarmi, e la Giamaica con i suoi odori, colori, i suoi ragazzi rappresentava la vita.
Grazie per avermelo fatto tirare fuori

#107
Ex utente
Ex utente

Il mio docente di latino e greco diceva sempre: i quattro capisaldi di un uomo sono onore , disciplina, volonta' e' forza.Dai Sifu diceva sempre che il peso di una critica e' sempre proporzionale al valore di chi la agisce e poi..poi ho studiato a fondo in modo intimo profondo la psicologia per imparare ad essere piu' forte ; col tempo ho compreso che essere più forte significa avere piu' intuito , fidarsi di cosa sento e di comprendere cosa significa dis integrazione del Se' a contatto con la Catastrofe; quando tutto crolla , quando si sgretola il tuo mondo all'improvviso beh..devi affrontare quello che Perls chiama la Bestia; esistono tanti tipi di Cancro ma quello che colpisce la struttura cerebrale genera il "ghosting" la sparizione lenta e inesorabile della persona che per te era un riferimento; gli psicologi spesso dicono sei Tu il riferimento di te stesso dimenticando che chi e' in quello stato psicologico vive l'esperienza di essere l'impulso che genera la distruzione del controimpulso alla vita; cerco di far comprendere meno peggio che vuol dire..quando ci meravigliamo in positivo e siamo innamorati o proviamo desiderio abbiamo un impulso ben preciso di desiderio ma quando l'amato insulta quella esperienza la perdona e' il controimpulso che disintegra quella pulsione di meraviglia; le persone che restano impantanate in quella sofferenza nn si accorgono di essere cio' che distrugge il malato e beh..se nn si comprende bene l'identificazione proiettiva possono sorgere grossi problemi psichici dove l'immaginazione e la realta' si assottigliano sotto la voce del narcisismo primario; gli psicologi dicono sei Tu..in quei momenti ma nn puoi reggere quel sei Tu, serve un Altro un Grande Altro che possa traghettarti dalla disperazione per la dis integrazione al principio di realta'; io nn moriro' mai da ominicchio, perché chi muore e chi soffre per quanto sia un incubo vivente da gestire non si butta via; nella dimensione cristiana si insegna che l'attimo che precede il Se' ovvero cio' che anticipa lo psichismo e' lo spazio della res sacra dell'uomo; ne sono custodi psichiatri di alto valore morale, persone pronte a morire per l'altro e persone che scelgono la propria strada senza aut aut ma sostenendo senza avere nulla in cambio; quando poi , come dice il Generale dalla Chiesa, non c'e' piu' nulla da fare, con dignita' procediamo verso il nostro cammino ma per piacere non permettete che la malattia stravolga la dignita' umana e se davanti al dolore le persone scappano, vi isolano, tra mirroring, proiezioni e identificazioni proiettive beh..tenetevi dentro gli scudi della vostra identita; io mi sno formato e preparato a qualsiasi cosa, disastro , disgrazia , catastrofe imparando ad avere la mente degli psichiatri e l'anima delle persone che non retrocedono manco con le cannonate; ogni comportamento umano per quanto osceno ha una spiegazione logica e laddove il Caso stravolge le nostre Vite, io posso solo dire che nn scappo per la Giamaica..no io nn scappo, io scelgo di trovare la mia strada ma non butto la vita che nn serve piu' nel gabinetto; un malato di cancro al cervello nn serve a niente?Un malato a che serve?Lo buttiamo? IL realismo nichilista come insegna la Psichiatria e' un pensiero logico che ha una tallacia logica: e' assente il pensiero figurato e la sacralità dell'uomo; chi "proietta" sulla sacralita' dell'uomo deve vedersela con la mia mente che per quanto stanca e molto provata, i malati nn si buttano si mettono in sicurezza e si concede loro di vivere nei limiti dei loro deficit; chi e' consapevole del proprio deficit soffre si dispera ma se ha dentro di Se' qualcuno o qualcosa di inscalfibile beh..la sofferenza assume un contorno meno doloroso; chi punta cosa vi dà dolore puo' sempre essere visto ma serve l'incorporazione di una mente superiore, va masticata, interiorizzata e poi e poi il cancro diventerà una opportunita' per essere persono piu' forti cioe' piu plastiche sul ring della vita; non permrttete che il sacro che avete dentro finisca in bocca a chi vi disprezza perché se quella voce diventa una Eco internalizzata il cancro diventa altro; nn si fugge dal cancro perché il cancro nn decide dei nostri progetti.

#108
Utente 373XXX
Utente 373XXX

Ho vissuto questo vile comportamento proprio dalla persona con cui avevo stretto il patto della vita "sino a che morte non ci separi ".
E' una ferita incurabile.

#109
Utente 371XXX
Utente 371XXX

Il ghosting da parte del partner e amici purtroppo è frequente anche per esperienza personale. Concordo che sia una ferita insanabile.

#110
Utente 370XXX
Utente 370XXX

Non saprei dire se il ghosting sia un comportamento da uomini ominicchi o quaquaraquà. Di certo è il più infame comportamento tipico dei vigliacchi. Chi rivela di essere un paziente oncologico difficilmente sfugge a questo fenomeno.

#111
Ex utente
Ex utente

Elen 7 mi dispiace contraddirti ma ogni cosa e' sanabile; il punto che chiarisce come se ne esce lo insegnano gli Psichiatri molto molto in gamba; le domande impreviste a scuola te le ricordi?Sapevi qualsiasi cosa e taac cadevi dalle nuvole e se il docente in modo persecutorio insisteva a "proiettare" cioè a personalizzare un evento casuale o una domanda a cui non potevi rispondere perché non potevi saperlo ma dall'angolazjone del docente non potevi non sapere (alla Craxi) ecco che arrivava il panico cioe' la tua mente si dis integrava e si allontanava dal contesto nel quale si trovava ( allarme allarme); non diventeremo mai immortali come super Eroi, ma possiamo imparare dai Super Eroi della mente che sono gli Psichiatri;come se diventa flessibili e forti come sono loro senza farne idoli?Beh, nella religione cristiana esiste una santa Santa Lucia..; si dice protegga la vista per chi l'ha persa; il senno e' un po' come la vista ma quando i tuoi occhi stanno muorendo o per una questione biologica o per quella ambientale o per entrambi serve che la persona apprenda sia gli occhi di un altro metabolizzare la sua vista e farne scudo interno; gli psicologi la chiamano base sicura; in psicologia quando irrompe qualcosa di improvviso e logorante e lungo e non vincibile conosciamo due emozioni: disperazione e impotenza e di solito xhi abbiamo vicino ci accusa ci attacca con disprezzo per la disgrazia che ci e' piombata addosso senza alcuna responsabilità; impariamo a personalizzare il Caso che e' un errore cognitivo della Depressione Maggiore; il nostro compito da quando siamo nati a quando moriremo e semplice: imparare non ad affrontare bufere e tempeste o come dice Nietzxhe a danzarci dentro , e' roba da bipolari quella, ma a contestualizzare sempre: dove mi trovo, cosa sta accadendo, cosa posso agire in termini probabilistici lasciando spazio al desiderio di azione altrimenti nelle difficolta' il pensiero da esecutivo diventa sostitutivo delle operazioni di direzione nelle difficolta'; quando irrompe un evento o una serie di eventi altamente stressanti tutto dovete fare tranne pensare come vi dicono le persone che avete intorno: obiettivo fisso indipendentemente dalla possibilita' di generare isole felici per sé e per gli altri, logica stringente ma di senso, operativita' ma soprattutto accettare la disperazione non come una componente auto proiettiva; le emozioni negative non dovete vederle con gli occhi di chi le ha viste dentro di Voi( genitori in primis); il cambiamento per me e' il cambio della Vista cioe' quando siamo esposti a cose gravissime che rompono cosa ci immaginavamo per noi stessi non bisogna vivere nel qui ed ora no no bisogna avere la flessibilità di leggere il passato non come interamente Buono il presente come interamente Distruttivo di quel mondo Magico pensato ed il Futuro come la Conferma della dis integrazione della vostra vita: la malattia genera il senso di confine ovvero con fine ;con fine significa finita ma puo' anche significare con un fine cioe' xon uno scopo; lo scopo nn si misura solo con il tempo infinito ma si contedtualizza ; e' un po' filosofico io tendo a pensare cosi', pero' se andate nella sezione psichiatria e vi leggete due consulti di persone nella disperazione iniziate a vedervi con gli occhi di chi risponde non immedesimandovi in chi chiede e scoprirete xhe nella disperazione e nell'angoscia non si e' soli e nemmeno davanti alla morte perché solo significa senza se stessi cioe' si guarda se' con gli occhi di come voi avete guardato qualcuno di importante che e' morto o sta muorendo lentamente consapevolmente o inconsapevolmente; di solito chi muore o sta muorendo scotomizza e esternalizza negli altri (identificazione proiettiva si chiama) e poi proietta pensando che distruggendo nell'altro cosa ha dentro di Se' generi la vittoria sulla malattia; ghosting nn e' solo sparizione degli amici e parenti ma anche sparizione della patologia che si porta seco ; non sono io che ho il cancro sei Tu come se fosse una accusa essere malati; Vergognati di essere un malato di mer..questo grosso modo succede e succede nella nostra società perché tolta la crosta narcisistica , non abbiamo più contesti sociali sani ma solo persone che esagerano in moine e promesse ma xhe poi spariscono e deformano il senso folpevolizzando chi e' in difficoltà senza averne una colpa oggettiva; per capirci le emozioni sno simili al far l'amore con una donna che dopo un amplesso ti copre di insulti generando quello che gli Psichiatri chiamano scissione dell'Io e dell'oggetto cioe' si interrompe una interconnessione umana molto forte con il disprezzo: il malato lo agisce spesso e socialmente spesso chi si ammala viene valorizzato per cui chi dà una mano continua si trova nella situazione paradosso di essere sotto attacco proiettivo sociale ma anche medico (che allarma e proietta )e giuridico e amministrativo e diametralmente ha in casa una persona che proietta il suo cancro nel familiare e lo accusa della disgrazia nella quale e' finito: ho il cancro perché mi hai cucinato male grrrr, ho il cancro perché mi metti le mani addosso ( nn c'e' un nesso ma pazienza...) insomma l'irruzione improvvisa di qualcosa di inaspettato improvviso e non prevedibile diventa un coping cioe' un modo automatico di pensare insieme a domande che nn sono domande ma assilli sul proprio destino; quando arriva un evento terribile di cui nn abbiamo signoria la mente puo generare confusione inferenziale cioe i piani immaginativi e quelli reali colludono dove realta' e' dis integrazione dei primi e Tu (Colpa punitiva) sei la causa perché hai il cancro e la gente giustamente sparisce ( CAZZI TUOI); restano solo i medici che parlano proprio la stessa lingua di familiari e parenti ma nel caso dei medici e' assolutamente sensato perché sono li' per curarti non per amarti per cui i piani si complicano e possono peggiorare ma anche no se si cerca la spiegazione logica a tutto questo che sia chiaro esiste e interrompe il mondo come lo abbiamo immaginato; prima capite che esistono anche delinquenti ossessivi compulsivi narcisisti psicopatici e meglio e' stando però attenti a nn produrre caccia alle streghe dopo questi eventi ; un errore della Psicologia moderna ben descritto dalla Filosofia e' la caccia alle streghe comportamentali che sta producendo più danni che benefici perché una cognitiva rigida genera psicosi cioe' dopo una bomba del genere o una serie di bombe dimenticatevi l'idea che esistano persone fisse come sostengono le personalita depressive ; il senso delle cose e' molto più complesso di un programma poi potrete disprezzare chi fa ghosting ma poi nn facciamo che mentre li disprezzate voi siete quelli che sono disprezzati perché dovete avere in mente i comportamenti contestualizzati non la negazione degli stessi e l'identificazione proiettiva prendendo dinamiche simili che nulla c'entrano; chi fa ghosting spesso traumatizza perché e' psicopatico; appare nelle difficoltà per disprezzare e accusare e si presenta meraviglioso e sofferente se lui o lei sono volti da disgrazia ;guardate con occhi da psichiatra senza usare in modo ossessivo il Dsm e le cose andranno bene anche se vanno male; il reale nulla dice delle possibilità che avete con o senza il cancro ; sweet november e' un film che spiega la depressione maggiore ma anche quello e' un errore cognitivo perché la disperazione e' un momento non il solo momento idem l'angoscia;immaginarsi morto o malato ed esserlo sono due cose diverse ma essere cosa immagini e' il modo peggiore per auto dis integrarsi ovvero essere la distruzione di un impulso di gioia potere e Potenza( dis integrazione del Se'/ferita narcisistica).Studiate quanto più potete e poi elaborate con gli occhi della mente degli psichiatri e dovreste diventare non forti ma abbastanza temibili pure per la malattia e la morte.A destra si dice Boia chi molla, e' uno slogan antidepressivo e non agite come vi hanno insegnato nelle famiglie di origine davanti alle difficoltà: Be different!

#112
Utente 408XXX
Utente 408XXX

Ho conosciuto il ghosting, e quando pensavo di avere toccato il peggio ho conosciuto l'Orbiting, perchè quella persona dopo tanto tempo è ricomparso come nulla fosse accaduto, senza alcuna spiegazione anzi facendomi sentire in colpa per la mia malattia che aveva causato , a sentire lui, la sua improvvisa scomparsa senza alcuna spiegazione. E sino a che l'ho allontanato definitivamente mi ha fatto sentire il carnefice e lui la vittima di questo sentimento malato.

#113
Utente 408XXX
Utente 408XXX

Ho scritto di avere allontanata quella persona defintivamente. In realtà la vicenda è stata molto più complicata.
Perchè l'ominicchio oltre a farmi scoprire il Ghosting e l'Orniting si è premurato di farmi conoscere lo Stalking, perseguitandomi con centinaia di messaggi al giorno, lusinghe, promesse di amore, pianti e minacce.
Ha smesso solo dopo la mia denuncia !

#114
Ex utente
Ex utente

Beh diciamo che nella dimensione paranoide esiste il mirroring cioe' quello li che fa stalking (proiezione) legge la reazione delL vittima come una conferma delle accuse che ha immaginato gli siano rivolte per cui il paradosso e' che l'abusante querela; questo accade per una serie di motivi cioe' nel nostro ordinamento se una persona ti accusa automaticamente si puo' instaurare un processo penale , sentite le parti e altri variabili; purtroppo nella dimensione paranoide chi vessa si denuncia vessato, chi maltratta si denuncia maltrattato e l'unico modo per uscirne e' imparare a comprendere che cosa dice l'altro non autentica il reale; posso immaginarmi con i lividi e decidere di sbattermi con la testa in un muro e chiamare i carabinieri ma questo modello comportamentale oltre ad essere (in diritto noi parliamo di psicopatia) molto doloroso ma genera la dis integrazione del senso di realta' perché ti trovi a dover dare spiegazioni a carabinieri, ti trovi costantemente in pericolo e in allarme e se nn hai una base sicura che viene dalla Psichiatria lo stalking divenga un'arma di distruzione di tutte le facoltà cognitive: memoria, ippocampo si restringe e ossessioni; solo comprendendo l'ossessione si risolve comprendendo che il problema nn e' dentro ma nella personalizzazione del Caso fortuito ovvero culpa in vigilando per esserti ammalato di cancro o per nn aver evitato che un Terzo si ammalasse di Cancro o che tu abbia una reazione di interruzione di Te davanti all'insorgenza del Cancro di un familiare;l'unico modo per sanare il dolore mentale da ferita narcisistica ovvero sei Tu ad aver distrutto la tua Vita con il Cancro sei tu a dover essere punito di essere in difficolta' e beh..a quel punto generi un fantasma ovvero un innominabile di Te stesso ( uno che nn studia, non lavora, si va divertendo un delinquente..) senza aver fatto nulla che si possa minimamente colpevolizzare; quando lentamente se ne esce (occorrono 9 mesi anche 10 dopo molti anni di abusi) imparerete a nn aver più paura di chi e' uno stalker ma servono psichiatri e psicologi, da soli nn ci possiamo arrivare; la rottura interna della continuita' di Se' si chiama trauma ma si può superare a patto di cambiare sguardo : basta love bombing su psicopatici socialmente ben strutturati!

#115
Utente 377XXX
Utente 377XXX

E' inutile girarci intorno il ghosting esiste . Nel mio caso mi sono sentita "ghostata" dalle istituzioni per le quali nutrivo grande fiducia. Soprattutto dopo l'intervento chirurgico.Per la verità anche qualche amica è sparita improvvisamente, ma ciò non mi ha ferita perchè l'ho considerata una utile occasione per tagliare i rami secchi.

#116
Utente 377XXX
Utente 377XXX

#34
Sonica
27 agosto 2022

Bene! Ora parlo anche io di ghosting. Quello che ho subito dalla psicologa della corrente "psicoteoteosi"...

Scusa ma che roba è ??
Solo per curiosità !

#118
Ex utente
Ex utente

Mai sentita..nn so manco che e'..booh

#119
Ex utente
Ex utente

Cmq per esperienza personale, a me ha aiutato anzi credo salvato medicitalia anzi direi i testi del dott.Pacini, molto fruibili semplici e senza fronzoli ; quello che posso dire senza scomodare cose che ho studiato molto molto complesse e' che quando succede qualcosa che succede ma non immaginavamo potesse accadere quando vediamo qualcosa che non dovevamo vedere ma abbiamo visto quando ascoltiamo qualcosa che non dovevamo ascoltare ma l'abbiamo ascoltato e la notizia di un cancro puo' essere annoverata tra queste, l'emozione e' molto simile a quello che proviamo quando ascoltiamo una canzone dei LED zeppelin cioe' arriva una bomba distruttiva; per quanto mi riguarda vedere il mondo con le emozioni di un trauma almeno parlo per me ha significato una autospeculazione autoscopjca serrata per spiegare quello stato d'animo che poi si chiama crollo depressivo; interrogarsi su quella emozione per comprenderla beh..nn e' saggio ma volendo attraversare il trauma ci si sente come una persona braccata dalla Camorra o meglio ci si identifica anzi sei un innominabile oggetto di proiezioni (personalizzazioni) ogni qual volta tu sei quello su cui e' piovuta una marea di insulti nella disgrazia; il problema di quando siamo in difficoltà e' che le persone scambiano eventi drammatici che ci piovono addosso come motivo di personalizzazione e sparizione ; lo Stato italiani effettivamente ha questa caratteristica di traumatizzare i consociati e spessissimo oncologi e psicologi e psichiatri povere stelle si trovano a dover farsi carico di importanti situazioni emotive ma sono proprio loro prendendo le giuste distanze dal dolore altrui a generare lo sguardo verso se stessi sano non autopersecutorio ; vi invito a non guardare (love bombing) con amore incondizionato chi vi sta dando direttive per le cure mediche siano esse di tipo psichiatrico e o oncologico perché purtroppo si può generare confusione inferenziale cioè ci immaginiamo Supereroi e invece abbiamo medici che hanno protocolli e spesso ce la mettono tutta per salvare più vite fisiche e psichiche possibili; quello che posso dire e' che in Italia abbiamo uno Stato assente, famiglie inesistenti, amici che spariscono ma ci sono medici che se presi per quello che sono cioe' persone che vogliono distruggere la malattia beh..la loro insistenza e' il modo migliore per sanarsi.La psicoteoteosi nn so che e' pero' e' possibile che l'esposizione a qualcosa che lo psicologo abbia inquadrato come fonte di fobia dissociativa possa essere il motivo di quel tipo di trattamento ; sotto ci potrebbe essere una ossessione che prende la via esoterica che sia chiaro su personalita' ben precise può funzionare; su quelli come me no, a me funziona la Scienza e qualcuno di cui fidarmi che sia anche un po' figo sul piano simbolico ; le grosse malattie se accompagnate da un tessuto sociale sano sono gestibili ma in Occidente pare siano occasione di accuse e di isolamento;ricordo in Ospedale mentre ebbi un attacco di panico un signore distinto che poi sarebbe morto con un cancro al Pancreas che mi rincuorava vedendomi stravolto..e beh ero stravolto perché avevo assistito ad una crisi psicotica molto violenta alle tre di notte ed erano saltate tutte le mie difese cognitive apprese in anni e anni di applicazione..ero veramente stremato perché ogni tecnica contro la Bestia( la psicosi paranoide) falliva e beh in Ospedale mentre ero alle prese con derealizzazione e depersonalizzazione questo signore mi fa: ma smettila che nn hai nulla!Vero, solo che tu hai una famiglia li' fuori,io invece ho solo uno Psichiatra su whatsapp..oddio ci sta chi nn ha nemmeno quello pero' voglio dire l'elemento biopsicosociale nella sofferenza e' molto importante ; posso solo dire che in Italia abbiamo psichiatri fantastici e non so proprio chi dia loro la forza per mantenere in piedi chi affronta cose molto pesanti come il tumore et similia.Vi auguro solo di nn sviluppare ossessione per la malattia come e' accaduto ad una mia cara amica che dopo il tumore ha iniziato a reagire in modo anomalo..e spero si decida a consultare uno Psichiatra perché quello che le ho consigliato nn funziona (tensiopram)..ragazzi la mente va tenuta in sicurezza quando si protrae per troppo tempo il dolore

#120
Ex utente
Ex utente

Qui si parla di Cancro sia chiaro ma il concetto e' universale a qualsiasi patologia, ma vi e' mai capitato mentre parlate amabilmente che l'altro di Colpo ghosting sparisca dalla conversazione guardandovi straniti?Gli psicologi lo chiamano silenzio punitivo ma e' diverso a me sembra sia proprio quello che in psicoanalisi si chiami Identificazione proiettiva cioe' pensate a persone che ti gridano addosso e poi ti spaventano per avere il cancro ma puo' valere per qualsiasi altra patologia, a me e' successo con la corioretinite sierosa centrale; quando ti urlano addosso mentre stai combattendo con una malattia si impara la depressione perché siamo deboli e chi ci sta vicino agisce come gli psicopatici; psicopatico che nn esiste nel dsm ma esiste nella letteratura giuridica Fa' qualcosa di molto particolare e purtroppo si rischia di diventare paranoici anzi su un esordio depressivo le sgrida e gli insulti possono generare anche questo ; e' come una botta che intontisce e sono i residui spesso di un fenomeno depressivo che nn rientra correttamente; i toni alti diventano trigger per riattivare il problema e poi le persone iniziano a triangolare cioe'..hai visto?Tiene il cancro!Uuu poverina ma nessuno aiuta sembra piu' un voler accusare una persona di come si sia ridotta quasi che la malattia nn sia un evento casuale che puo' accadere ma come qualcosa che te la sei cercata; la personalizzazione e' molto diffusa in diritto quando per esempio dobbiamo far valere i nostri diritti o dobbiamo inventarceli per beccare una cosa di soldi ; nelle famiglie disfunzionali le intenzioni sono sempre come dire scotomizzate e nn e' un caso che la depressione che fa sentire proprio come automi senza più una carica vitale o una spontaneita' generi oltre che domande esistenziali a vuoto un grosso senso di angoscia che poi si limita ad una perenne descrizione come quella che sto facendo ora; il modo migliore per uscire dal pantano e' mettere tra parentesi queste esperienze fermo restando che se avete intorno uno due tre o una famiglia intera di gente che nelle difficolta' altrui e solo altrui appare per disperarsi per Te, nn muovere un mignolo e accusarti della malattia beh..questo tipo di gente nn solo nn aiuta ma genera proprio depressione maggiore; se per caso decidi di attaccarli diventerai pazzo o pazza e ti troverai impantanato in lunghi monologhi narcisistici: non sono io, sei Tu!E qua di solito arriva la dis integrazione del Se' la fatica fisica molto forte simil fibromialgia e l'isolamento; sono cose che si imparano queste e sappiate che esiste gente che non può amare ma solo auto idealizzarsi e davanti alle responsabilità proprie accusare te delle tue e delle loro; se imparate l'identificazione proiettiva se ne esce e cmq ci si riprende con il no contact sebbene la' per la' nn ci crediate perché i nostri cervelli sono stati tarati per essere abusati...mmmm che goduria l'autodistruzione; il pensiero paranoide puo' sorgere con le persone che ci parlano in modo indiretto continuamente su questioni delicate come se l'affetto fosse una questione di lavoro e beh questo modo di parlare da dolore ; chi ha subito abusi nell'infanzia si ritrova di colpo a dover gestire una emozione di contatto che poi e' quella generatrice di depressione maggiore demenza disturbo bipolare border e via via così e' una botta improvvisa da contatto; il cancro o coping da contesto border possono esporci a questo dolore mentale che nn so se sia piu' forte della malattia stessa ma credo di sì; e' un dolore organico come dicono gli Psichiatri e il modo migliore per superarlo e' ricominciare sebbene ci si ritrovi corpo e mente come se avessimo fatto 40 ore di palestra ogni giorno..pieni di acido lattico nella psiche' ; si e' molto stanchi perche' la mente lavora a vuoto a lungo alla ricerca di una soluzione pensata senza agire; diventiamo motori che girano a vuoto senza trazione senza ruote e senza possibilità di viaggiare nelle nostre vite perché siamo spaventati e guardiamo il mondo con gli occhi di quando abbiamo visto queste bombe improvvise che ci ridefiniscono senso della vita, relazioni , valori eee...di colpo sembra proprio che le nostre vite siano finzioni ; in realta' nn e' cosi ma la mente si protegge dalla morte o dalla minaccia di morte che e' forse peggiore idolatrandosi Onnipotente per poi crollare e se succede spesso purtroppo si diventa Bipolari o cmq anche se in forma lieve siamo su quel versante li' quindi mi raccomando nn curiamo solo il corpo ma anche la mente; un esempio puo' essere Nuti che dopo una serie di insuccessi professionali poi e' andato sempre più giu' e beh saper affrontare le sfide nn significa sentirsi accusati e colpevoli di essere in rovina perché non possiamo essere indistruttibili per non dar scandalo in famiglia tra amici parenti e consociati; il trauma e' un modo di reagire e' un modo di vedere il mondo con gli occhi di quando e' successo qualcosa che non ci aspettavamo e che non potevamo riparare nonostante venissimo gridati addosso svalutati spaventati e minacciati; se questa cosa nn si supera ogni cosa diventa un trigger egoriferito a questa esperienza umana soggettiva che può evolvere nella Ulmech cioe questo senso di angoscia, alessetimia, blocco del pensiero, ossessioni...;l'identificazione proiettiva e' proprio il blocco del pensiero ridotto ad un aborto ma si impara anche quello cioe' le persone interrompono il tuo naturale sfogo in una meraviglia negativa grottesca catastrofica direi e poi parte procedura civile e procedura penale su cosa dovevi fare e nn hai fatto; questo accade persino se stai combattendo con un cancro e a me e' successo con la vista ma cambia poco

#121
Utente 384XXX
Utente 384XXX

Anche io sono stata ghostata. E cisono studi e ricerche consolidate sul fenomeno. Non comprendo cosa c'entri la crisi di identità, come qualcuno ha scritto qui con il cancer ghosting da parte dei pazienti oncologici verso altri pazienti oncologici. Mi sembra un tentativo di voler sminuire le responsabilità facendo confusione tra alibi e attenuante.

#122
Ex utente
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Alibi e attenuante sono termini di diritto; detto questo in fondo chi si ammala si aspetta qualcosa che non viene agito ma si immaginava fosse ovvio , visti i rapporti; la disperazione e l'impotenza non sono belle emozioni; la possiamo chiamare depressione ma voglio dire il mondo crolla o meglio crolla il rapporto tra noi e il mondo come lo conoscevamo prima; per chiarirci se domani mattina all'autore del Testo lo buttano fuori dell'Ospedale perché il Direttore Sanitario si inventa delle omissioni, il nostro amico domani mattina si sentira' impotente nella disperazione e si ritroverà una coltre di persone pronta ad accusarla per un evento possibile imprevedibile che gli e' piovuto in testa; ora quando arriva l'imprevisto che può essere di varia natura dal tumore al seno a qualsiasi evento oggettivamente altamente traumatico la disperazione soggettiva si cristallizza in una reazione da contatto incidentale; c'e' un incidente che non doveva esserci ma c'e' e questo incidente potenzialmente può distruggermi la vita; l'identita' non e' come ce la insegnano al liceo classico che spero venga abolito ma e' flessibile rispetto ai momenti ; nella botta incidentale il tempo e' uno, lo spazio e' uno e la struttura mentale e' dis integrata ; dis integrata vuol dire che dopo il cancro se senti l'oroscopo CANCRO ti viene un attacco di panico e rivivi quella dis integrazione; se questa situazione non si risolve spontaneamente puo' sorgere almeno e' successo a me questo ma nn per il cancro ma per aver visto una persona che aveva qualcosa di molto simile ad un cancro , una vera e propria ossessione autospeculativa per comprendere e risolvere l'incidente psichico; l'incidente psichico da contatto e' una reazione soggettiva a qualcosa di possibile ma imprevedibile ma che nonostante sia frutto del caso viene positivizzato come una tua responsabilità ; responsabile significa accusabile dove l'accusa non prevede difesa e' in sua re ed e' seguita dal ghosting; colpa tua che hai il cancro, o ancora uuuu siamo nella disperazione nei tuoi panni e sparizione; cosa succede all'identita'?Nn so se qualcuno ha mai vissuto in famiglie dove di raccontavano di delinquenti, gentaglia, gente che nn cumbinava niente e poi diventava gente malata..poi malata diventava ammalata intesa come fonte di problemi per chi si vuol bene; se ti ammali vuol dire che te ne freghi di me, addio!Ora se una persona con un cancro si sente dire una roba del genere no..ma la depressione maggiore diventa un diritto a meno che non si accetta di decentrare e fare come l'autore del testo: e come si chiama gente così?Ominicchi..il problema e' xhe se lo racconti improvvisamente non sono loro sei tu!Cioe' la persona si ritrova nel paradosso di essere esposto a collera nel nome di Tutti perché la vittima spara a zero contro persone che si sono mosse in un modo allucinante, visti i rapporti; solo se si comprende che alcune persone parlano davanti allo specchio, tu nn esisti capisci che la disperazione per la disgrazia che ti e' piovuta addosso reale o immaginaria che sia peggiora quando temi di avere importanza o di nn averne; se hai paura sei nel terrore di essere importante per qualcuno o meglio ti metti nei panni di chi viene distrutto dalle critiche nel sentirsi qualcuno solo perché in malattia ecco che l'identita' puo' generare un se stesso da evitare assolutamente; bisogna evitare assolutamente di essere malati altrimenti dai dolore a chi vuoi bene e irrompe su di loro la rovina e verranno accusati di essere responsabili della tua patologia (culpa in vigilando); quando qualcuno si ammala si attacca subito chi sta vicino personalizzando contro il familiare un evento assolutamente imprevedibile ; questo modello della responsabilita' per invenzione e' un modello spesso molto noto nei P.M italiani che stravolgono il senso figurato delle parole rileggendolo in un linguaggio indiretto; Noto il caso Tortora cioè viene completamente reinterpretata la realta' con il modello interrogatorio e logico su premesse arbitrarie; Tortora di li a poco morì di cancro perché la sua identità sociale umana è professionale fu spazzata via in un attimo; Gigi Sabani?Idem ed e' sempre lo stesso schema ovvero imprevisto e poi la responsabilita' assume veste persecutoria; e' un vezzo tutto italiano di essere tutti colpevoli di qualcosa persino di ammalarsi

#123
Utente 438XXX
Utente 438XXX

Va ne
Ciao, hai fatto bene a chiedere. Che roba è non l ho capito bene nemmeno io. Su Google in effetti non vi è traccia. Io l ho scoperto per vie traverse.
È una teoria, penso inventata di sana pianta da chi non lo so', che è contro la psicoanalisi, con unico riferimento il vangelo credo, ma che professa il massimo rispetto per la psicoanalisi. Da qui il nome psicoteosi.E già qui emerge la contraddizione.
Una psicologa che si è laureata su testi normali come fa' a fare delle sedute se è di partenza contro la psicoanalisi?di cosa parliamo?

#124
Ex utente
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La psicoanalisi e' un modo di curare ; ce ne sono tantissimi altri e ognuno ha un suo perche' dipende dalla vostra personalità; credo invece che se una persona inizia a delirare davanti alle difficoltà di solito inizia quasi sempre a vedere Angeli e Madonne e Demoni; e' un modo pittoresco per dire: ho paura, qua finisce male , li tengo tutti contro; ma perché nn studiare l'identificazione proiettiva?Cura..molto perche' chi introietta(depresso percepisce che viene da dentro quello che viene da fuori ) e chi proietta (paranoico percepisce che viene da fuori quello che viene da dentro); e' possibile che lo psicologo abbia detto una bugia bianca per esporre la persona in modo controllato alle sciocchezze che espone la persona in sofferenza; poi nn e' detto che sia farina del vostro sacco, puo' darsi che siano meccanismi primari di persone che avete intorno ma nn e' roba vostra ; la mente deve capire l'identificazione proiettiva cioe' chi e' in depressione o in lutto crede che sia colpa sua che abbia il cancro e si incazza con l'operatore (psicologo) appena lo espone a cosa lo destabilizza; non e' lo psicologo il problema sei tu che non sai reagire alle esposizioni dello psicologo; lo psicologo può esporti a tutto cio' che puo' generare il tuo modo di vedere il mondo cjoe' attraverso fatti rumori immagini e situazioni che non dovevano accadere ma sono accaduti; la psicoanalisi funziona molto bene su quelli come me su altre persone no e poi una volta spento il trauma e beh..si tratta di reinvestire nel mondo cosa altrettanto difficile perché serve "love bombing" e piacere su nuovi progetti senza il rumore di sottofondo di grida e accuse; per ripartire serve nn sentirsi spacciati; pensate che dopo aver perso la vista, dopo una separazione dopo, dopo aver combattuto per 20 anni con un genitore in psicosi ,dopo l'irruzione di deficit cognitivi enormi nello studio, dopo il crollo del posto di lavoro , dopo ghosting, mirroring, scissione e Dio solo sa che mi hanno combinato in famiglia, beh dopo aver studiato l'impossibile posso dire che il modo migliore e' saper gestire il senso di essere nel pericolo mortale quando sei sotto esame e sotto interrogazione o se sei esposto alla collera di qualcuno di importante se non..(questo e' l'abc del delirio paranoide) per cui una volta razionalizzato si deve imparare a saper essere di nuovo plastici davanti a improvvisi cambi di situazione di qualsiasi tipo e genere siano

#125
Utente 438XXX
Utente 438XXX

@Francescafiduciaria hai proprio centrato la questione!

#126
Ex utente
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Vabbe' ma basta con il linguaggio indiretto jaaa ma cmq e' il commento più divertente mai letto in vita mia..ma che ca..di mente hanno gli psichiatri:))

#127
Utente 376XXX
Utente 376XXX

Neanche io ho compreso la correlazione tra crisi di indentità e ghosting che è un ignobile atto di vigliaccheria sempre pur con le sue attenuanti.
E questo è un giudizio tranciante è vero ma minimizzare il fenomeno vuol dire metterci una toppa peggiore del buco. Se una persona commette un omicidio e io riporto il fatto di cronaca vuol dire che sto giudicando o semplicemente informando ?
Avevo partecipato al Convegno RFS nel 2017 a Lecco e mi aveva colpito la metafora che aveva presentato il dr. Catania su quanto accade al momento della scoperta della malattia partendo proprio dalla crisi di identità " come essere dentro un acquario dove si perdono tutti i riferimenti della vita e non si può sentire quello che dicono gli altri fuori dell'acquario". Essere stati dentro l'acquario dovrebbe fare esplodere il circuito dell'empatazzazione e pertanto il ghosting da parte di un ex paziente oncologico verso un altro paziente oncologico è veramente inimmaginabile. La mettiamo così in modo da non formulare giudizi di etica.

#128
Utente 376XXX
Utente 376XXX

Ho dimenticato di scrivere che io ho conosciuto il ghosting e quindi ho sperimentato anche io la ferita insanabile anche se sono trascorsi 7 anni .

#129
Utente 376XXX
Utente 376XXX

Essere stati dentro l'acquario dovrebbe fare esplodere il circuito dell'empatazzazione e pertanto il ghosting da parte di un ex paziente oncologico verso un altro paziente oncologico è veramente inimmaginabile. La mettiamo così in modo da non formulare giudizi di etica.

Chiedo scusa per il refuso
empatazzazione = empatizzazione

#130
Ex utente
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Si chiama depressione reattiva perché nel presente c'e' la dis integrazione di quello che immaginavi ma questa esperienza non e' una tua responsabilita" ma e' l'altro o una serie di persone che ti gridano addosso andando a distruggere la relazione tra immaginazione positiva e azione; in sostanza vivere e' una malattia terminale e la cosa veramente curiosa e'che la chiamino realta'; per alcune persone il reale e' l'interruzione della possibilità per una persona di accettare la colpa; se siete in difficoltà voi dovete accettare la responsabilità del vostro cancro ma quelli attorno a Voi nn si assumono la responsabilità di averti promesso di chiamare il Primario del Gemelli e poi quella speranza che ha un valore umano viene fatta oggetto di "proiezione"; in sostanza esistono persone che distruggono i valori e le speranze degli altri e la chiamano realta'; poi possiamo chiamarla scissione possiamo chiamarla in tanti modi ma queste persone per deficit strutturali deformano con costrutti demenziali il senso delle cose ; la depressione e' una forma di intelligenza nella misura in cui sai che si impara: basta avere il coraggio di dare la colpa anche agli altri nn e' realistico che ogni cosa sia colpa nostra cioe' essere responsabili non significa assumersi la responsabilita' delle emozioni altrui quando dai loro responsabilita e colpe; noi dobbiamo assorbire ma loro non possono accettare nulla nemmeno un vaffanc..ulo, si frammentano si djsperano perché sono stati buoni nel distruggerti per il tuo Bene; accetta che sei finito per il tuo Bene..?Ma anche no perché vivere nn significa stare a lutto per tutta la vita, la vita e' tanti momenti anche se sei spacciato e ricordarlo in continuazione non e' un buon modo di aiutare; Crepet dice una cosa saggia..abbiate passione pure con il cancro e nn mollate mai accettando che ci sono persone orrende meravigliose che negano a se stessi di saper solo projettare; i paranoici proiettano e noi nn siamo paranoici ma j comportamenti possono essere eccepiti con il senso di realta' e nn saranno le grida contro e le distorsioni cognitive a cambiarla; la realta' degli eventi condivisibili e' una le interpretazioni tante comprese quel disumane e fuori contesto

#131
Utente 390XXX
Utente 390XXX

Concordo pienamente che voler giustificare i ghost oncologici sia un tentativo di metterci una toppa peggiore del buco perchè confermerebbe l'orribile pregiudizio che l'ammalato di cancro a causa della sua crisi di identità sia uno zoombie incapace di provare emozioni, di ridere, e nel caso in questione, di empatizzare.
Giustificheremmo gli atteggiamenti dei medici che ci trattano come un numero "tanto siamo incapaci di comprendere perchè paralizzati dalla crisi d'identità"
Ma poi che vuol dire crisi di identità ?
Parliamo di reazione temporanea e quasi sempre passeggera leggendo tutte le biografie dei pazienti. Reazione adattiva quasi fisiologica attraverso una Crisi Esistenziale e Crisi d’Identità che sono due termini che si possono sovrapporre in quanto la Crisi Esistenziale interviene di solito proprio durante una profonda Crisi di Identità della Persona.
Non vale solo per la malattia.
Nel nostro caso viene chiamata in causa l'identità corporea in primis oltre naturalmente alla paura della morte.
Le Identità Corporee comprendono l'essere magri, grassi, alti, bassi, belli, brutti, ma anche tatuarsi, darsi il rossetto, dipingersi il viso o tingersi i capelli, o semplicemente lavarsi e cambiarsi d’abito sono tutte azioni che generano un’immagine differente del proprio corpo. Fissiologicamente cerchiamo di procurarci maschere (identità) per abbellire il nostro corpo e quindi aumentare l'autostima.
Parlare di crisi di identià solo per giustificare l'ingiustificabile genera tanta confusione perchè fa subito pensare   ad un disturbo dissociativo che è una vera malattia mentale. Infatti tutte queste problematiche, se vanno oltre qualche episodio sporadico limitato nel tempo e/o sono cosi intense e persistenti da interferire con lo svolgimento normale della vita, allora non rientrano più nell’ordine di una crisi esistenziale, ma di una vera e propria patologia: nevrosi o psicosi.
La cui diagnosi è clinica ed estremamente facile.
Ora da tutti i commenti che abbiamo letto non mi pare proprio [discorso a parte qualche manifestazione di graforrea deragliante] che si possa fare diagnosi di disturbo dissociativo della identità tale da non comprendere quale ferita si possa somministrare attraverso il ghosting
che rimane sempre un un atto di viltà estrema ! Punto !
Cercare di minimizzare non è un bel servizio per i pazienti o ex-pazienti oncologici che invano si battono per il "diritto all'oblio" della loro malattia. No non è un bel favore davvero.

#132
Utente 390XXX
Utente 390XXX

Mi scuso anche io di alcuni refusi non avendo riletto il testo

FISSIOLOGICAMENTE poi ha superato ogni limite.

#133
Ex utente
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Probabilmente nessuno sa che esiste il linguaggio indiretto egoriferito contro qualcuno ; ti attacco parlando di altro ed e' consapevole; questo modo di parlare ha uno slang ben preciso ;lo usano psichiatri psicologi e psicotici e psicopatici; io dico una cosa ma potrebbe significare mille altre e poi aspetto che mi dai l'imput ; questo modo di scrivere o parlare da dolore mentale; se esce fuori da quel contesto e invade tutta la vita esci pazzo ma sia chiaro il ghosting e' un modello di sparizione che se inserito in un preciso modello comportamentale suscita una sofferenza; nn possiamo solo vedere quello che reagisce male andrebbe visto anche chi genera quella reazione distorta altrimenti obnubiliamo; la paura del proprio pensiero e beh..basta tenerlo per deragliare; sul problema delle maschere e beh... nn e' il problema tanto di averne ma di percepirle con il terrore di chi ti accusa falso; il pensiero dell'altro deve avere un peso ridimensionato altrimenti l'immaginazione diventa realta'e si instaura il processo psicotico; sul problema nevrotico nn mi preoccuperei troppo; cmq leggere quella risposta almeno a me genera la paura più grande mai provata in vita mia: l'accusa di psicotico per essere in depressione e crisi esistenziale (off topic); il ghosting per me ha un significato ben preciso perché spariscono e accusano se sei malato e fa male e poi dopo averti isolato ti chiedono di essere Forte direi Onnipotente ma nn funziona xosj' ; sono i rapporti interpersonali a generare processi virtuosi nn esiste solo la Gestapo sociale; cmq assistere ad una psicosi vederla fa paura ; io parlo per me io ho avuto l'anica di mamma con un tumore al seno poi Alzheimer( la chemio aumenta le probabilità) e ricordo che la persona ebbe un crollo depressivo enorme e tutta la famiglia sparita; poi il marito cancro al fegato e beh..di colpo i rapporti di prima il piacere vitale di prima sparito; ma quello che ho visto io da ragazzino e poi da adulto e' stato qualcosa di devastante io ho visto sparire l'interno materno xhe tornava a momenti alterni; Psiche' il suo costrutto svanisce e nn e' una cosa semplice da digerire perché vedi un altro che sparisce rispetto al Mondo e dis integra il senso delle cose; fa paura e' la cosa piu spaventosa che abbia mai visto in vita mia poi vabbe' morirò di demenza pure io nn riusciro' piu' a reggere lo stress xhe rrggono le persone sane (sia chiaro e' off topic ma xhi se ne frega) ma l'Ominicchio che poi io cosi so stato chiamato e' uno che sparisce davanti ad uno che sparisce a sé stesso e fa paura dio solo so la paura che genera la psicosi e l'Alzheimer che ricordo essere legato alla chemioterapia in una misura possibile in termini pronabilistici;nn puoi proteggerti dalle malattie pensando sia chiaro anzi poi si ammala il pensiero

#134
Utente 378XXX
Utente 378XXX

Utente 665515
però attenzione a diffondere fake inquietanti e prive di alcuna base scientifica
>> io parlo per me io ho avuto l'anica di mamma con un tumore al seno poi Alzheimer( la chemio aumenta le probabilità) >>
perchè non c'è alcuna correlazione tra chemioterapia e Alzheimer , anche se può provocare deficit cognitivi ( Brain Fog) esattamente come il Covid.
Ma si tratta di durbi transitori e sempre reversibili.
E non solo per ci sono ricerche in corso in cui si stanno sperimentando chemioterapici per la cura dell'Alzheimer anche se adesso lo si sta sperimentando solo sui topi.
Un farmaco comunemente usato per curare il cancro può ripristinare la memoria e la funzione cognitiva nei topi che mostrano i sintomi del morbo di Alzheimer, secondo una nuova ricerca della University of British Columbia.

Il farmaco chemioterapico Axitinib, inibisce la crescita di nuovi vasi sanguigni nel cervello, una caratteristica condivisa sia dal cancro che dall’Alzheimer, un segno distintivo che rappresenta un nuovo obiettivo per le terapie dell’Alzheimer. I topi con malattia di Alzheimer sottoposti alla terapia non solo hanno mostrato una riduzione dei vasi sanguigni e di altri marcatori di Alzheimer nel cervello, ma hanno anche ottenuto ottimi risultati nei test progettati per misurare l’apprendimento e la memoria.
Nel blog Ragazze Fuori di Seno su questo il dr Catania aveva pubblicato un approfondimento completo.

Un farmaco comunemente usato per curare il cancro può ripristinare la memoria e la funzione cognitiva nei topi che mostrano i sintomi del morbo di Alzheimer, secondo una nuova ricerca della University of British Columbia.

Il farmaco chemioterapico Axitinib, inibisce la crescita di nuovi vasi sanguigni nel cervello, una caratteristica condivisa sia dal cancro che dall’Alzheimer, un segno distintivo che rappresenta un nuovo obiettivo per le terapie dell’Alzheimer. I topi con malattia di Alzheimer sottoposti alla terapia non solo hanno mostrato una riduzione dei vasi sanguigni e di altri marcatori di Alzheimer nel cervello, ma hanno anche ottenuto ottimi risultati nei test progettati per misurare l’apprendimento e la memoria.

#135
Ex utente
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Nn so di che parla la fonte e' la diretta interessata oggi deceduta: a suo dire la fonte era l'IEO; Ebbe un carcinoma maligno con delle aderenze purtroppo sui linfonodi della ghiandola ascellare; fu' operata da Veronesi che le disse sempre a suo dire che era fortunata perché lui oltre i 40 anni non operava ; leggenda?Nn lo so; le tu detto che aveva delle probabilità di riformare metastasi a quattro e a sei anni se nn ricordo male e ogni dieci si trovava a dover fare controlli; poi ebbe l'Alzheimer e ALL'IEO le fu detto che avrebbe potuto avere tra possibili controindicazioni dei cicli chemioterapici problemi alla sfera cognitiva ; lei sosteneva che fosse stata la chemio a favorirle la patologia che l'ha portata via in 5anni; dopo il tumore ebbe una depressione maggiore e beh va anche detto che ironia della sorte raccontava a mia madre la totale assenza di amici e familiari ; ebbe un partner francamente pace all'anima sua terribile, dittatoriale e persecutorio; hanno avuto un triste destino ma l'informazione veniva dalla persona io ho solo dato per buono il concetto espresso

#136
Ex utente
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Cmq Vera salvo nn abbia fatto cinque anni a Giurisprudenza, due anni per la specializzazione in materie legali, uno dei concorsi più duri in Italia( in Magistratura) la prego di nn prendere frasi e inserirle in un impianto logico che lo destruttura; di solito lo agiscono come mezzi di prova per un impianto accusatorio ma nn c'entra niente quel farmaco; esiste il linguaggio figurato e la traditio orale che può essere credibile nella misura in cui si dà valore a ciò che si riceve ; prendere un pezzo e inserirlo in un impianto logico controdeduttivo lo posso capire in un ambiente diverso da questo qua e' fuori luogo e fuori contesto; lo usano spesso psicologi e psichiatri questo modo di comunicare più che altro per lasciare un segno alla persona che può aprire mille strade sul piano clinico

#137
Utente 378XXX
Utente 378XXX

Qualcuno può suggerirmi come si fa a correggere il testo dopo l'invio ?

#138
Utente 378XXX
Utente 378XXX

Utente 665515.
Intanto perchè non usa come tutte noi un nome anche di fantasia perchè non è facile dialogare con un numero di codice.
Il mio non era un appunto nei suoi confronti , ma deve comprendere che se noi già siamo spaventate dagli effetti a lungo termine della chemioterapia, e poi ci tocca leggere anche una news inquietante che non ha alcuna base scientifica, è logico che per difenderci ci tocca fare chiarezza immediatamente. Sicuramente la chemioterapia ha effetti transitori e temporanei cognitivi (Brain Fog) su di noi, mentre non ha alcun fondamento nel favorire l'Alzheimer . Tutto qui . La mia era una doverosa precisazione. Tema già chiarito tramite un approfondimento dal dottor Catania nel blog.

#139
Ex utente
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Nn ho Capito..se legge utente n.66 si dispera perché parla con un numero?Ho capito bene?Il numero di medicitalia genera cosa?E' un numero stop; poi se fa come a me all'università dove passai dal mio nome al numero di matricola beh leggevo l'Universita' come un campo di sterminio; lo studio nobilita l'uomo è lo scopo dell'uomo e' lavorare; se esci dal campo di sterminio i tuoi Miti si disperano e spariscono; questa si chiama depressione e se in quello stato ti strillano addosso facendo paragoni almeno a me e' arrivato l'autismo credo..nn ce l'ho fatta più; spero nn capiti anche a Te tanto basta esporsi a qualcuno di Importante che ti copre di insulti..mettiti nei suoi panni e persino il numero diventa persecutorio perché sei abituato che quando uno insulta tu sei quel qualcuno quel qualcosa insomma sei una cosa ma perché vieni insultato come una cosa che nn serve a niente se ti ammali..vai buttato e veditela tu; nn sono belle emozioni

#140
Utente 378XXX
Utente 378XXX

#139
Utente 665515
14 settembre 2022
Nn ho Capito..se legge utente n.66 si dispera perché parla con un numero?
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No non mi dispero perchè non è un mio problema.
Mi lasci la libertà di considerare ed essere considerata una persona con un nome, anche se di fantasia per ragioni di privacy, e non un numero.
Già vengo chiamata come numero nelle sale di attesa per i controlli e la cosa non mi piace. Semplice no ?

#141
Ex utente
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Nn ho capito ti chiamano in sala di attesa col numero e io tengo il numero utente e questa cosa amplifica la tua sofferenza?E vabbuo ma pure se prendi il telefonino allora..ci sta il numero e giustamente il numero genera angoscia ?No io ste cose le ho subito per anni vedi che nn ha alcun senso; spero che sta cosa sia chiara perché nn ha senso ; ma che vor di?E allora pure se prendi il telecomando digiti 1 e il numero uno ti ricorda...jaaa nn ha senso;ma ha senso se crolla tutto e ti senti un numero poi se sei un numero e uno te lo dice proprio sei solo un numero con disprezzo..puoi disperartene ma se ci pensi senza dargli un significato figurato e vabbuo' so un numero e mo?Ti strillo addosso che sei un numero e mo?Mi hai ricordato mia mamma che ci teneva a rettificare che lei nn era un numero ma XXX; Sono emozioni che ho vissuto pure io quando passai all'Universita' nn era certo il cancro ma la' ebbi una esperienza di crollo che grosso modo mi faceva vedere le cose come scrivi tu; purtroppo appena ho intoppi si ripresenta quella sensazione come se nn se fosse andata e si presenta sempre quando attivano botte ferme...dal wow al boooo e' la fine; cmq.nek dato reale io ho solo espresso un semplice fatto e la sopra ho solo un numero utente ; cavolo lo sto scrivendo come me non interrotto e ghiacciato con la voce degli psichiatri bene..depresso ma con una identita..mi pare di capire; vabbe' xose mie nn leggerle, no e che te devo dire mo..dispiace se ti ho offeso ma nn xi sta proprio secondo me che cavolo hai scritto

#142
Utente 669XXX
Utente 669XXX

Cambierò subito il mio codice con un nickname perchè anche io ci resto male se mi trattano come un numero.
Anche io sono stata ghostata in modo vile e vergognoso. Avevo stretta una relazione di amicizia con la mia compagna di stanza durante il ricovero per l'intervento. Un vero colpo di fulmine considerato il breve periodo della nostra relazione sino alla consegna dell'esame istologico consegnato ad entrambe dopo un mese. Nell'attesa dell'esame ci sentivamo come due innamorati da mattina a sera quasi senza interruzioni. Poi è arrivato l'istologico : a me è toccato un Triplo Negativo, a lei un piccolo tumorino poco aggressivo e ormono responsivo. Con i referti in mano ho visto che già il suo atteggiamento era cambiato, come se fossi io colpevole del mio istologico. Le telefonate si sono diradate e io ancora continuo a chiedermene la ragione, sino a che la sorella gemella per un mese di punto in bianco è sparita . Ho provato a chiamarla diverse volte , ma nessuna risposta.
E' trascorso un anno e ancora sono qui a chiedermi di quale colpa potrei essermi macchiata per meritarmi un simile squallido comportamento.

#143
Ex utente
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O gesu'..; e' sparita lei non Tu; se sparisce una amica sparisci pure Tu?Nn credo; cosa sparisce?La memoria ?Ma nemmeno sparisce un entusiasmo; per capirci gli entusiasmi e le giornate molto Ok ce le ricordiamo no?Quelle che ci dimentichiamo sono quelle tutte uguali noiose prive di Brio; quando insorgono malattie come il Cancro ma permettimi di dire xhe sei fortunata nella sfortuna perché puoi capire cosa ti scrivo, la malattia e'..come dire nn e' una questione personale ecco; arriva e pazienza pero' pero'..nn e' che solo perché ti ammali devi pensare cavolo mi sno ammalato perché se no bella mia vieni nel mio mondo e appena senti una persona disperata corri a prendere il suo carico emotivo psichico e umano per salvarlo da sé stesso; spero di nn diventare come me perché e' un lavoraccio non pagato e inutile ma tornando a Te beh..nella disperazione la struttura cerebrale altera il senso di realta' e di attenzione e può strutturare una codifica internalizzata di Se' altro da Se' mondo che poi e' il pensiero depressivo; purtroppo io so fissato con gli errori e la depressione e' un errore e questa cosa mi fa andare in bestia cioe' la mente sbaglia!Freud parla di Super Io spesso e direi che sentirsi sbagliati e' un errore logico perché non puoi più valutare la realta' con la dimensione dello stupore , del wow, del piacere, della gioia..; evita gente che appena sente queste emozioni ti attacca perché sono logicamente errate e controspiega tecnicamente gli errori della realta depressiva ; scusa il tecnicismo ma gli amici che fanno ghosting sono persone che nn sanno sentire come Stai; io sono in grado di strutturare la tua mente come sanno farlo psicologi e psichiatri so tenere a mente la mente di un altro nel dolore e so che e' un errore della mente; il numero essere come un numero o essere un numero vuol dire xhe nn sei niente ; ora nn essere niente sai xhe vor di?vor di essere come il ghosting di chi ami ; cioe sei la distruzione di qualcuno xhe ami e quel qualcuno che hai percepito Wow nn ci sta più nn ci sono più parole wow, pensieri wow suoi, buoni consigli nn esiste piu psicbicamente come l'hai immaginata pensata come era ; insomma un legame autentico diventa una illusione ed e' li' che Psiche impara una cosa che spero nn impari mai nel dolore ovvero la confusione inferenziale cioe' cosa immagino e' cosa sento non e' e via via cosi' in questo doppio legame xhe poi se conosci la filosofia senza scomodare Gadameir e' un modo infantile di pensare; se arrivi li' sono guai perché oltre serve poi la Psichiatria; ritornando al numero e' un numero stop nn ha un valore particolare se nn per dire xhe nn sei importante per i medici il che nn ha alcun senso perché il medico sta lavorando e povera stella ti sta provando a salvare lavorando; capito?Lavora..e speriamo che esci dal tumore ; ti assicuro che esiste qualcosa ancora di peggio la malattia nn ha fine per esposizione ma siamo dei duri anzi flessibili va' ; riaccendi lo sguardo vitale lascia perdere chi te lo distrugge con wow/addio ciao ; nn tutte le persone sono cosi' e poi quando tornerai sana vedrai solo un numero tutto qua.In bocca a lupo

#144
Utente 669XXX
Utente 669XXX

Per mie limiti non ho capito perchè dovrei sentirmi fortunata nella sfortuna
>> quando insorgono malattie come il Cancro ma permettimi di dire xhe sei fortunata nella sfortuna perché puoi capire cosa ti scrivo >>
e purtroppo ho capito poco cosa mi scrivi, sempre per miei limiti naturalmente.

#145
Ex utente
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Mettiamola cosi'..la regola e' che muori?Quando qualcosa che solo immagini si presentifica di colpo l'amigdala da un allucco talmente forte e rintronante che nn sei più tu ; succedono diverse cose davanti alla presentificazione di una regola che ci appartiene ma attenzione la regola nn esiste ed esiste una variabile ignota: IL CULO..IL CULO E' L'APRIPISTA ALLA ROTTURA DEPRESSIVA..con le malattie ad esito infausto certo purtroppo puoi trovare il medico che si arrabbia no no alla Fantozzi lei E' spacciato sua Madre e' spacciata tu sei spacciata e la vita beh cambia ma attenzione e' un errore cognitivo leggere il presente con quella unica variabile perché nulla dice xhe nn possa spassarmela per sei mesi e poi e poi pazienza in quei momenti ognuno decide che fare; qualcuno si spara qualche altro affronta la malattia con dignita' ma la cosa che almeno a me fa incazzare e' il ghosting e le accuse..che vergogna si fa sotto? ORA IO DIREI VAI FUORI DA QUA, NO?Ecco la dignita dell'uomo quando viene distrutta molti la chiamano realta'; il primo che me lo viene a dire si deve sentire Habermas, Kierkegard mezzo Dsm e tutti gli errori cognitivi della depressione e poi e poi va beh io cmq all'altro mondo me ne vado che nessuno può dirmi niente; e' impossibile che qualcuno possa criticarlo perché ho portato la morale oltre ogni livello umano possibile ; la cosa bella sai qual 'e'?Che per quanto una persona possa cmq criticarti sia chiaro ma essere un po' vicini alla Santita' beh..cosa puoi farmi?Ogni critica crolla davanti ad una persona dalla morale..infinita?Dispiace solo per gli attacchi a chi e' malato ma a chi ha fatto l'impossibile per un malato ha reso l'impossibile reale e gli e' costato molto sul piano mentale bene io oramai so che ho esagerato e pensare a me nn vuol dire essere stronzi ma quando arrivi al capolinea totale beh arrivati al fondo sai xhe ti dico?Xhe nn ha molto senso parlare più di ominicchi o roba del genere perché tu nn so che hai ma utile per inutile nn vitiatur nn devi perdere l'utile del vivere che e' spontaneo ; quando fermai un amico dal suicidio e quando sono andato a prendere mia mamma da sotto al treno che si voleva buttare pensa te mio Padre mi disse nn me ne frega niente all'una di notte da solo a 21 anni vatti a pescare tua mamma per strada con una macchina che poi a me risuonava molto perché da bambino ero in macchina con lei mentre era in evidente stato confusionale (psicosi paranoide) tu immagina questa doppia veste di bambino e di adulto in una situazione apparentemente simile ma differente beh..io cmq l'ho salvata sia chiaro e nn so quante volte l'ho salvata e poi tutto ciò che accadeva e beh..era inventato da me vedi quando il reale e' immaginazione e l'immaginazione e' reale per i consociati cioe uno psicotico e' credibile ed un sano no, ecco che l'immaginazione diventa un pericolo molto grosso perché almeno io ho sperimentato quello che in un contesto sano si chiamano Balle sono Verita e la Verita' diventa Balla cioe' chi racconta la Fonte se e' credibile anche se lancia fake news e' data per buona la persona sana se non e' credibile lancia fake news anche se dice come stanno le cose ; la disgregazione del Se sorge quando su questo vissuto vai in Terapia e un tecnico proietta sopra e boom frantumi; questa e' la mia esperienza grosso modo ma può succedere anche se hai il Cancro cosa immagini si presentifica di colpo e la realta' e beh diventa una lastra cioe la mente nn riesce più a costruire spazio tempo pensiero perché si e' bloccata; cosa immagini e'..si presentifica e giustamente poi quando la mente scioglie quel muro e beh poi inevitabilmente sei invaso da emozioni primitive violentissime e' la disperazione della depressione maggiore ; se ci metti pure gente che usa traumatizzare le persone parlando amabilmente e presenrificando normativamente e beh cognitiva e mondo affettivo iniziano a separarsi invece di integrarsi si chiama sxhizo affettivo pero' diciamo pero' che i colpi molto forti se hai il buon senso di affrontarli con morbidezza la mente perde quell'ansia da contatto ma devi tastare intuitivamente te stesso dopo botte ferme...nn so vai dall'Oncologo si parla gentilmente e poi...lei ha un cancro , un caffè? Ecco io consiglio un vafangu..ma alla fantozzi nella tenda scusi dottore un attimino e dai un allucco perché se te lo tieni in corpo e lo sedimenti poi poi succede che alla domanda lei e' del cancro?PIANTI DISPERAZIONE MA SI ALLUCINAZIONE COLTELLO ODDIOO..; per chiarire la sensazione vai a vederti nei Griffin la scena di Peter dal medico oncologo e se la vedi da ammalato mentre ridi dici cavolo ma quello sono io e ti disperi..e poi se nn lo risolvi angoscia a vita e parlerai solo della tua angoscia fino a quando uno Psichiatra serio ti prende a mazzate nello studio ti fa una terapia e ti dice: lei e' del Cancro vero?Quella domanda ti fara' capire se stai guarendo anche psicologicamente

#146
Ex utente
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Cmq e qui chiudo chi ha il cancro ma vale per qualsiasi malattia sia chiaro ci si può imbattere in questo copione con amici e parenti; non pensate sciocchezze tipo che siamo automi che nn esiste niente nn permettete alla mente di dare i numeri anche se e' umano perdere la brocca con amici e parenti così nelle difficolta'..beh in bocca a lupo a tutti e ricordate che xhi accusa quando si sente che siete felici e' tossico!Le persone con il cancro nn possono essere felici ?Si basta che nn pensi h24 alla tua malattia..in bocca a lupo e si impara la depressione da contatto con le disgrazie
https://www.centropsicologia.it/narcisisti-come-riconoscerli-evitarli-e-uscire-dalle-relazioni-tossiche/

#147
Utente 670XXX
Utente 670XXX

Il ghosting esiste e io sono una delle tante vittime. La mia migliore amica è sparita dalla sera alla mattina come se io avessi contratto la lebbra o la peste. Una volta ci siamo incontrate per strada e ha fatto finta, come me del resto, di non avermi vista. Perchè girare intorno alle parole : è un atto vile e infame . E non credo che il tempo mi farà cambiare idea.

#148
Ex utente
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Beh mi inserisco sul ghosting; sapere cosa sia nn ti dice come ci si difende; uno dei migliori insegnanti mai visti e' lo psichiatra di questo spazio; direi che e' un formatore strutturante della mente; chi viene colpito da qualcosa di brutto si aspetta che gli altri siano sensibili e umani , direi empatici ma questa aspettativa nn e' scontata; ora se ti attaccano in massa e sei debole devi imparare a fare lo psichiatra nn ci sono alternative; solo imparando i segreti del mestiere puoi ricostruire modi di comunicare molto diversi;nn dico che siamo immortali ma la sofferenza mentale e' il girare a vuoto per trovare una soluzione che nn trovi ma attenzione..chi hai accanto lo vedi?Le persone empatiche nn sanno dare responsabilita' agli altri; per comprendere che vuol dire devi mentalizzare la mente degli psichiatri molto bravi e imparare quanto più possibile ma nn uso libro ma apprendere dalla loro mente; se va bene in automatico invece di disperarti costruisci pensieri e slogan mentali antichi ghosting; la plasticità neuronale può riattivarsi ma da dolore fa malissimo ma e' l'unico modo per spostare il baricentro dal dolore del ghosting a chi ti dà responsabilita' della tua contestazione sul ghosting; il problema nn e' il ghosting ma l'irriconoscibilita' da parte dell'altro del suo agito; urlare la verità ovvero la sparizione per poi essere esposti alla tua sparizione rispetto a chi e' sparito genera il paradosso che il ghosting lo hai agito tu con un tumore!Questo meccanismo se nn viene compreso si finisce nella sezione Psichiatria dove lo Psichiatra al 100% ti ridefinira' nel modo come terzi ti hanno visto generando una serie di conseguenze a catena a meno che nn comprendi che il problema nn sei Tu ma sei Tu nella misura in cui non vedi la sparizione nn dell'altro ma della tua percezione; i rischi sono che davanti alla disgregazione del percetto tu viva la sofferenza di un bambino ed il Terrore della Morte; spesso capita in questi momenti di trovarti persino parenti che triangolano cioe parlano di Te ma nn sei Tu ma sono esempi che riguardano te per similitudine simbolica e o situazionale e ti ci immedesimi salvo poi ritrovarti aggredita proprio da chi nn ti aspetti; esempio?Sai ci sta un amico con un tumore ma tutti i parenti lo hanno insultato uùuu se lo e' meritato era un poco di buono!Sei debole in quei momenti ma la cosa che devi capire che nn esiste una Ratio come pensavo io al Male no..Ander lo definisce banale e quando l'empatia la ridimensioni ti assicuro che anche se stai muorendo quella gente nn puo farti nulla;ricorda che la mente e' potentissima ma per saperla usare servono gli Psichiatri..impara quanto più puoi sul narcisismo ed esercitati con gli Psichiatri..ad un certo punto vedrai chi hai davanti; serve che impari a dare responsabilita' invece di vivere il dibattito su quanto sei sbagliata;e' un capovolgimento mentale molto forte perché spesso nelle famiglie malsane o nelle amicizie malsane si sta in due a parlare male di un Terzo e questo Terzo Sei Tu ma se lo rappresenti nn sei Tu ci mancherebbe..Le menti meno esperte ed empariche diventano paranoiche perché sentono come un Altro di cui nn si puo parlare e lo cercano..si dira' ma sei Tu..si ma anche no perché e' manipolazione ; manipolare significa ricostruire la realta' logicamente rimangjandosi i significati poc'anzi espressi..hai capito male!Ora se in quella frase nn attivi l'empatia nn puoi sviluppare ne pensieri distruttivi ne' disperazione ne' dissociazione perché hai l'occhio degli psichiatri che deve entrare dentro; io vi invito a studiare mattina mezzogiorno e sera le menti degli psichiatri; un morto nn puo' vedersi al proprio funerale ma quando incontri uno Psichiatra scopri che il funerale nn ci sta era quello di un altro che ti ha voluto uccidere per danno di immagine...:sei malata nn servi a niente e poi ci fai fare brutta figura dai..senza capelli?Questa gente esiste e vi prego nn infuriatevi ma guardateli con lo stesso sguardo di chi guarda qualcuno di gia' morto..Sono morti che camminano, Voi siete vivi che combattono per continuare a vivere; il piombo sulle ali come dice Crepet lasciatelo a chi manipola ,voi volate e costruite coping per farli a pezzi:a pezzi vuol dire uuu scusa ma davvero..ricordate sempre meraviglia stupore negativo co quella gente e controdomande retoriche ma mai nell'angolo lo sentite perché si parla di voi e loro si mettono tra parentesi; se vi agguantano mentalmente staccate il contatto..nn seguiteli mai emotivamente ma domande secche ;loro usano l'empatia per distruggere non come me per sostenere sono diversi; prima pensavo che fossero malati di mente ora usando meglio il Dsm so che sono cme dire..e' un pattern comportamentale e dovete addestrare la vostra mente per nn cadere negli incastri;ricordate sempre di dare responsabilita' agli agiti altrui senza urlare..; ci sarebbero milioni di cose da dire ma e' tecnica con sta gente, dentro non c'e' NULLA capito?Nn fatevi venire Doc depressione e psicosi per cortesia nn fate la fine mia e mai degenerare con il mondo di cattivi e voi buoni no..eccepire i comportamenti compresi gli insulti improvvisi.Vi ricordo che questo genere di persona aggredisce chi e' sguarnito..insegnano la depressione ma fortunatamente esiste la corteccia prefrontale , apprendete cambiate e finito il Cancro scaricate nn rabbia ma specchi cioe' mimateli ecco tieni..questo sei Tu te lo espongo..E' una tecnica che si impara avendo a mente la mente degli psichiatri;prendete da la e poi costruite struttura antighosting.In bocca a lupo e buon week end

#149
Utente 672XXX
Utente 672XXX

So bene cosa sia il ghosting anche se non conoscevo il significato di questo termine..
Mi stupisco che qualcuno cerchi di giustificarlo. Io quoto al 100% chi l'ha definito questo comportamento come vile crudeltà. Senza se e senza ma.

#150
Utente 672XXX
Utente 672XXX

Esiste esiste il ghosting ed è devastante per chi lo subisce .
Ne parlo con cognizione di causa e cicatrice indelebile.

#151
Utente 628XXX
Utente 628XXX

Non si può descrivere il dolore che si prova quando le persone cui eri legata alla scoperta del tua malattia spariscono senza dare alcuna spiegazione. L'aspetto positivo del fenomeno che questo comportamento ti fa scoprire la vera natura delle persone che ti circondano.

#153
Utente 675XXX
Utente 675XXX

Bellissima quella di Gramellini "accettare il dolore e attraversarlo" a seguito di un abbandono fenomeno frequente ed inaccettabile per le ferite profonde , talvolta insanabili, che provoca specialmente nelle persone fragili.

#154
Ex utente
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Leggo commenti in termini soggettivi ma mai istituzionali;nn ho letto niente sul ghosting della Repubblica Italiana;la Sanita' e' stata letteralmente smantellata da una ideologia che poi ritroviamo anche nella burocrazia e nel pensiero dei lumi;Voltaire e Cartesio insieme a Shopenhuer per come la penso io ma la pensava cosi' anche Churchill potevano serenamente andare a farsi benedire;l'illuminismo francese e' stato il movimento piu' indegno sul piano sociale e umano ed e' li' che si costruiranno le basi della depressione postmoderna;questi soggetti presero tutta la classe politica precedente e la rasero al suolo utilizzando il pensiero logico formale e aprendo la strada agli errori di Nietzsche;che c'entra questo con la cura del cancro e del Servizio Sanitario?Dovete sapere che i francesi ritenevano profondamente ingiusto che le persone avessero trattamenti diversi davanti alla P.A perché trattamenti diversi a parità di condizione generavano posizioni di potere e di privilegio per cui venne smantellata la costruzione istituzionale precedente;se andiamo a paragonare le Corti del Regno delle due Sicilie e le Attuali Corti di Appello e di Cassazione , sinceramente la Vicaria aveva tempi piu' ragionevoli senza il mito francese ma andiamo al succo del ghosting di Stato Repubblicano, molto presente al Sud; se 100 persone si ammalano di Cancro e i posti sono 100 nn ci sono problemi ma se i posti sono 100 e si ammalano 30.000 persone in sei mesi, che facciamo?Esiste la parita' di trattamento ed esistono le liste di attesa per cui nel tuo Paese se hai il cancro hai il diritto costituzionalgarantito di morire;stessa cosa se sono in emergenza e al P.S ci sono le ambulanze in fila;morale della favola la parità di trattamento finisce per essere il nodo centrale della depressione postmoderna perché la parola parita' vuol dire essere fuori da diritti costituzionali ma questa idea viene da due correnti: I lumi ed il Comunismo;queste due correnti tragiche del pensiero umano trovano una risposta adeguata nel pensiero delle persone depresse: siamo automi o come diceva Borsellino con Falcone siamo morti che camminano;parità di trattamento nasconde assenza di cure con riserva ;riserva vuol dire che se cacci 40.000 euro esce il posto ed esce la cura;questo schifo istituzionale nasce per che' i Lumi nn prevedono la diversità di trattamento perché genererebbe privilegio;il risultato paradosso molto piu" che nella Sanità si vede nella dimensione fiscale dove i Dirigenti raccontano la favoletta dei Lumi, dimenticando che ogni storia fiscale prevede una contestualizzazione ben precisa e diremmo unica ma questo genererebbe diversità di trattamenti per cui meglio esecuzioni con titoli impazziti contro cui il cittadino puo' opporre molto poco che andare a modificare i presupposti della ideologia francese; in Italia la Sanita' dal 99 in poi' e' stata letteralmente smantellata sul presupposto della parita' di trattamento ma diametralmente e' accaduto di aggiungere all'idea comunista dei lumi una idea ancora piu' geniale: l'azienda per obiettivo tagli trasversali e numeri;questo vuol dire oggettivizzare ancora di piu' i reparti partendo dal presupposto che meno spendo e piu' lavorano e meglio e', generando una classe di medici iper responsabilizzati sotto pena di querela per assurdo;in poche parole hanno distrutto la clinica e la classe medica le cui garanzie storiche sono state messe a rischio da una idea questa volta made in U.S.A e scimmiottata in Italia grazie all'art.10 per cui tutte le competenze della Repubblica sono finite in una dimensione Europea che ha iniziato a dare benefit su obiettivi irragiungibili;quindi immaginate che noi diamo contributi europei da anni e anni e mancando le Regioni obiettivi i soldi che noi buttiamo ogni anno finiscono poi in altre realta';il paradosso e' che aumenta la spesa pubblica diminuendo i servizi per cui ai P.S tu vedi ragazzi sfruttati che vengono pagati a peso d'oro con orari massacranti e onestamente disumani;ora la parola azienda e la parola parita' sono molto interessanti per comprendere come mai la depressione stia aumentando perché sotto sotto i depressi raccontano il mondo che costruiamo in settori specifici della nostra vita sociale; mi sento un automa ma grazie se ti salta addosso una catastrofe e lo Stato fa ghosting ma come ti vuoi sentire?Si finisce sgridati socialmente per essere malati , perdiamo il lavoro veniamo esclusi e beh poi ci chiediamo ohibo" ma come mai siamo tristi?No niente ho una attesa di un anno e mezzo ma se voglio vivere devo pagare 40.000 euro per un tumore al fegato;mi hanno messo in lista di attesa...;quindi parita' di trattamento significa assenza di trattamento e azienda vuol dire taglio del personale per ottenere obiettivi su scale che rispecchiano criteri logico formali ma assolutamente slegate dai contesti regionali;a questo si aggiunge che il problema della parita' di trattamento che irrompe e disintegra devasta la percezione della propria venuta al mondo come unica e irripetibile reificandola nell'impotenza di avere cure mediche;la nostra Costituzione nn prevedeva questo, essendo una Repubblica mista e aveva una dimensione programmatica mai attuata dalla governance italiana;in poche parole abbiamo svuotato il pubblico annichilendolo con la parita di trattamenti inesistenti e con l'inversione dicotomica dell'opinione cioe' della morte per ragioni di Ghosting Statale

#155
Utente 675XXX
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Il ghosting esiste, altroche se esiste e fa tanto tanto male a chi lo subisce.
Spesso passa come se parlassimo di una banale distrazione per la quale ogni giustificazione è a portata di mano a partire da quella che non si può proprio leggere della fragilità.
C'è poco altro da aggiungere se non con una frase scritta dal dottor Catania ieri nel blog
" Speriamo che la vergogna torni di moda "

#156
Ex utente
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Si ma il ghosting di Stato della Repubblica italiana rimane un tabu' collettivo;il Totem e'crederci,il Tabu' e' vedere lo stato reale del servizio sanitario italiano.

#157
Utente 675XXX
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Il Ghosting esiste ! Esiste, esiste !

#158
Utente 675XXX
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Non sapevo che si chiamasse ghosting, ma è un comportamento così vile che lascia cicatrici indelebili. Non solo perchè ci si sente abbandonati e dimenticati, ma perchè ci costringe a rimettere in discussione anche i nostri comportamenti. E non riuscire a comprendere in cosa hai sbagliato ti lascia una ferita insanabile .
E ti fa male, tanto male, verificare che ci sia qualcuno che cerchi di giustificare tali spregevoli comportamenti. Oltre il danno anche le beffe ?

#159
Ex utente
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Quando ancora ero un pischello in psicologia e nn avevo l'esperienza di oggi, ero convinto che la separazione fosse un problema di intelligenza; beh, no nn e' una questione di cervello ma il cervello ci rientra per una serie di circostanze; quando nn possiamo essere autonomi per via di una malattia , esattamente come vi sentire?Sapreste definire le emozioni caotiche di perdita?Gli psicologi parlano di lutto e per a verità soprattutto quelli di ultima generazione riducono il dolore umano profondo a una serie di compiti ma quasi mai risolvono il problema perché non funziona;non funziona mai la psicoterapia ,ad oggi posso testimoniare che sia il più grande fallimento mai visto in vita mia in me e nelle persone che conosco, pero'...pero' quello che genera processi di autoguarigione sono gli esempi;piu' esempi abbiamo e più diventiamo forti ma se nn ci sono e beh urge prendere in prestito qualcosa da qualcuno che consideriamo molto migliore di noi;il fatto di dire ghosting, di parlare con questa nosografia diagnostica da addetti ai lavori per forcludere qualcosa che sembra terrorizzare psicologi e psichiatri...e' il dolore umano della separazione;in natura il primo grande dolore infernale che proviamo e' la separazione dalla nostra madre, dalla nostra famiglia di origine, dagli amici storici e infine dalla vita;occorre tornare indietro un po'...ho amiche con storie terrificanti e adenocarcinomi maligni che si chiedevano come avrebbero potuto riprendere ad avere rapporti sessuali cioe' gente totalmente incapace di comprendere il dolore umano e poi donne che davanti ad un tumore restavano sbigottite,spaventate terrificate;separarsi e' una esperienza umana continua ma ci sta una esperienza precisa in entrata e in uscita molto difficile da elaborare che poi presiede forse a tutta la Psichiatria postmoderna:l'abbandono;noi nasciamo convinti che i nostri genitori sono Eterni immortali ma quando li vediamo invecchiare e morire beh..sembra infantile e curioso ma il nostro cervello risponde in un modo irrazionale: MI HAI PROMESSO MAMMA CHE SARESTI ETERNA E INVECE MUORI OGNI GIORNO..e arriva la rabbia;grosso modo vabbe' questa e' stata la mia esperienza personale davanti ad una malattia diversa ma con il cancro le cose grosso modo nn cambiano molto perché la sparizione di per se' rievoca un dolore umano ben preciso: Voi mi avevate promesso che nn mi avreste mai abbandonato se avessi avuto bisogno di voi e invece nn ci siete piu', sono solo sbigottito /a davanti alla morte come un bambino perso per aver perduto i suoi genitori;questo e' il vissuto che poi se nn ben elaborato produce una infinita' di disturbi psichiatrici per cui il vero problema nn sono gli altri che spariscono ma nn riconoscersi amati quando si e' malati e nn si puo' per un po' badare a se stessi;personalmente il dolore più grande mai provato in vita mia nn me l'ha inferto la famiglia o la malattia ma la Repubblica italiana che mi ha devastato per avermi lasciato solo come un luogotenente dell'Arma nel deserto, senza leggi di copertura , abbandonato dallo Stato;il mio lutto piu' grande e' stato istituzionale , non amicale ne' familiare;quello che mi ha strappato dentro dalla carne lo Stato Italiano e' qualcosa di insanabile .posso usare il nozionismo e dire ok cluster C , sto spostando su un problema che nn esiste di fatto perché lo Stato nn aiuta nessuno ma e' un organo asettico aspecifico e impersonale ma questo dipende dalle personalita';il generale Alpha dei Gis spiega che quando siamo in difficoltà cosa protegge gli uomini e' il gruppo e nel gruppo ognuno valorizza con il proprio potenziale a maggior ragione nelle situazioni disperate;il Comandante e' molto chiaro , quando nn ci sono più speranze entrano in campo i Gis e questa esperienza in psicologia si chiama resilientia cioe' quando siete veramente nella cacca totale sono spariti tutti sta crollando tutto e avete persino lo Stato contro e nemmeno in Chiesa vi aiutano piu' quando tutto e' Ghosting, in quel momento dentro almeno e' la mia esperienza soggettiva deve partire un controstimolo molto forte interno arcaico direi che vi porta a combattere contro qualsiasi cosa ,cancro , ospedale che nn ha posti,istituzioni fatiscenti..tutto quello che vedrete compreso corruzione e squallore umano nella dimensione della psichiatra deve essere tollerabile e superabile ;nn so dire come si possa affrontare l'isolamento forzato dal ghosting ma posso solo dire che come diceva Mas Oyama quando combatti ci sono due possibilità: o perdi o vinci;il pareggio con la malattia nn esiste, sarebbe la depressione maggiore un pareggio per cui...ominicchi a parte,spero che parta l'elicottero interiore dei Gis ;se va va se si muore pazienza;credo che i valori della Destra almeno quelli teorici poi sul pratico stendo un velo pietoso possano dare una mano...Boia chi molla,sembra un parolone odioso pero' se si tratta di affrontare la morte o la malattia mortale di chi volente o nolente amate che si fa?Prendersela con chi sparisce e poi vivere impotenza rabbia disperazione per essere soli davanti ad una prova solo vostra nn condivisibile e durissima?L'amigdala fa il suo mestiere rivivendo la disperazione di un bambino che di sente privo dei suoi genitori..crolla il mondo la sensazione e' arcaica anche se siete adulti e vaccinati,magari con lavori collaudati ma quel dolore se perde di pericolosita' allora avete il vostro Gis interno;con il proprio nuovo genitore interno nn ci sta nulla di aver paura perché con Lui le cose diventano meno complicate del previsto.Il dolore ricostruisce le identita' ma nn e' una cosa semplice ;oggi questo vissuto lo riduciamo con nozionismi ma e' molto complicato superare il lutto di Se stessi senza autofuneralizzarsi a vita;su come superarlo io nn lo so spiegare ,serve fortuna e qualcuno che abbia qualcosa dentro che ti insegni a tollerare il dolore che significa per Te il ghosting

#160
Utente 676XXX
Utente 676XXX

Non credo come ho letto qui che la fragilità conseguente alla scoperta della malattia possa giustificare un comportamento poco empatico al punto da sparire dalla vita di altre pazienti senza dare alcuna spiegazione.

#161
Utente 677XXX
Utente 677XXX

Quanti Tripli in questo sito !
Non sapevo neanche io che questo comportamento avesse il nome di Ghosting pur considerandomi una vittima dello stesso.
Chi non ha conosciuto questo fenomeno in veste di vittima non può comprendere quanto sia umiliante e doloroso per chi lo subisce. Senza un perchè la ferita è sempre sanguinante praticamente insanabile.
Eppure nessuno ne parla come se fosse inesistente.
Praticamente al danno si aggiunge la beffa.

#162
Dr. Salvo Catania
Dr. Salvo Catania

"Quelli che ci rimasero vicini furono davvero pochissimi.
Da allora riservo sempre grande considerazione agli amici veri, a quelli che in disgrazia non ti abbandonano. Perché i veri amici sono quelli che ti restano accanto nelle difficoltà, non gli altri che magari ti hanno riempito di regali e di lodi, ma che in effetti hanno approfittato della tua ospitalità. ( )
Ma quanto è doloroso scoprire a mano a mano tutti quelli che, anche senza nascondersi, non ti vedono più.
È proprio come in quel terribile gioco tra bambini, in cui si decide, senza dirglielo, che uno di loro è invisibile.
L'ho sempre trovato uno dei giochi più crudeli.
Di solito lo si fa con il bambino più piccolo: il gruppo decide che non lo vede più, e lui inizia a piangere gridando: "Ma io sono qui!". Ecco, è quello che è successo a noi, ciascuno di noi era il bambino invisibile."


- Liliana Segre a Binario 21 .

#163
Ex utente
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Dottore questa e' una versione disperata..poi ci sta una versione diversa che poi e' la mia; se una persona la truffa quando la parte lesa accusa il truffatore di solito e' invisibile alla tua disperazione di solito colpevolizza il truffato per la sua buona fede; nella psicologia il concetto di vittima viene frainteso io posso essere vittima di una truffa ma questo nn vuol dire che non ti faccio fare 2 anni e te li faccio fare poi i coribanti che si disperano per la persecuzione beh..la Segre deve odiare i nazisti perché se non lo facesse perderebbe la sua identita';bisogna accettare il male ricevuto senza che questo diventi internalizzato;una vittima autentica nn prende la depressione osserva vede e impara to cop a fronteggiare;il problema sorge come per esempio una amica che saluti con il tuo ammalato vicino e tira dritto e nn ti saluta come se malato significhi delinquenza abituale;questo e' il modello sociale ma e' esperienza perché quando vediamo qualcuno disperarsi dobbiamo sempre contestualizzare e avere il coraggio di punire di responsabilizzare gli altri e se vi sono le condizioni fategli causa ;nn e' il caso di una amica che svanisce se ha l'amica Con il cancro o con la demenza e ti isolano e ti accusano tutto porta a dover diventare paranoici perché colpiti e sradicati ma nonostante i familiari debbano far fronte alla disperazione alla depressione e al panico dei malati poi occorre fronteggiare le accuse della gente;in latino peccato significa non ottenere obiettivi bancare il bersaglio;la Segre oggi manca il bersaglio se vede il nazismo in un mondo dove non esiste più ma lo riprende il bersaglio educando le nuove generazioni alla resilientia;in onesta nn siamo invincibili siamo vincibili ma nella perdita impariamo possiamo imparare nuove norme comportamentali perché quelli che agiscono cosi' sono praticamente riconoscibilissimi perché non parlano..accusano e ti disperano; hai il cancro ?Hai l'Alzheimer..si disperano di Te ti accusano o accusano il familiare e svaniscono ingigantendo catastrofizzando;l'empatico e' senza armi perché si sente come senza se stesso senza memora senza parole perché ogni logica comportamentale nella difficoltà sparisce e apprendi qualcosa di molto pesante che si avvicina al concetto di morte che poi nn saprei se sia meglio quella fisica o quella mentale o quella immaginata come mentale;quando sei invisibile alle istituzioni ai familiari e ti trovi a essere un nemico perché sei malato allora si impara l'impotenza ma questo nn vuol dire che nell'impotenza non possiamo imparare a calmarci e to cop imparare a fronteggiare:se vieni truffato perché chiami sempre il truffatore?E ti disperi se nn riconosce l'ovvio?Lascia perdere il vittimismo e fagli causa;di solito il truffatore si dispera e proietta cioe' la tua esperienza che lui o lei o un gruppo nega diventa fonte di disperazione e di accusa per cose le avresti agito contro;in poche parole nelle famiglie disfunzionali se combatti un delinquente o una famiglia di delinquenti o un apparato di delinquenti in automatico la tua esperienza di senso diventa la lo loro e loro vedono solo una azione:l'accusa senza contesto.Imparare ad avere competenze per poter mandare sotto processo penale medici ospedali avvocati laddove vi siano oggettivamente colpe e' un modo di di essere vittima cioe' lasciamo perdere la disperazione io punisco i danni ;qua invece funziona nelle realtà sociali distorte prendendo ad esempio gli ospedali che se tu commetti un errore grossolano e la polizza nn ti manleva io parte lesa devo disperarmi per il cardiochirurgo xhe perde la casa e mi accusa?Cioe' accusare i diritti con la disperazione per la conseguenza di averli estrinsecati;la stessa tragedia succede nel sociale uguale perché il bambino nn e' invisibile no e' che il bambino sa solo strillare un adulto no..appena ti riprendi un uomo molto incazzato se poi riprende fiato e potere con le giuste relazioni nn dimentica e riconosce subito ;le persone che lei delinea sono riconoscibili perché hanno in comune uno slang: Accusano;se smettiamo di valorizzare chi accusa si autonarra nel giusto e si dispera se rivolgi loro accuse ecco che l'invisibilita' svanisce ma servirebbe una struttura sociale al servizio di Abele non di Caino perché benedetto il cielo prima di accusare un malato della sua malattia io direi di accusare chi accusa quel malato e di isolarlo e' l'opposto ma nn viene mai fatto ;se nn servi a niente sei invisibile e può succedere a chiunque;lei oggi che ruolo ha?Si ricordi che dopo la pensione nn sarà nulla per molti colleghi glielo dico perché l'ho visto con i miei Zii e beh nella professione medica essere invisibili appena nn hai piu" un ruolo di potere non e' una cosa piacevole...succede perché le società occidentali nn prevedono coesione sociale tutto qua.

#164
Ex utente
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Vabbe' scrivendo di getto, ci sono diversi periodi in sospeso, cmq il problema non e' rappresentare che succede ma affrontare chi "lo fa succedere"; se una persona ha una malattia importante ed e' visibile molto visibile la gente non ha nessuna sensibilità zero;quello che posso assicurare e' che se accusi i comportamenti osceni altrui questi usano meccanismi di difesa identifici ai truffatori e quando rappresenti j comportamenti chi ti sta intorno considera giustificati tutti tranne il malato accusato della sua malattia;la depressione e' una condizione di disperazione per delle accuse ;di solito chi ha una malattia anche oncologica si ritrova a paradossi incredibili nelle famiglie disfunzionali che accusano il malato di nn avere fatto prevenzione, di non essersi curato per tempo gli stessi che invitavano la persona a evitare accertamenti ;quando poi sopraggiunge la malattia non e' vero che spariscono fanno di peggio...non ti curar di loro ma guarda e passa cioe' la malattia assume il significato della delinquenza ;da malati siamo delinquenti da sani siamo "accettabili";accusare la disperazione di chi e' nella disperazione insegna a disperarsi della disperazione ma non cambia molto se accusiamo chi ha paura dell'evoluzione della malattia ;servirebbe una rete sociale amorevole empatica umana ma non c'e' perché a richiesta le persone accusano ritirano le emozioni e agiscono proprio come i truffatori ;succede con il cancro ,succede con le malattie neurologiche, succede e beh poi le persone migliori sono le persone sconosciute che per motivi non rappresentabili ti aiutano;quello che posso dire e' che famiglia e istituzioni per mia esperienza non esistono e beh la disperazione non e' una emozione facilmente gestibile;piu' impari a sopportarla e più sei abile a gestire la situazione..e' un impulso molto forte neurologico..da dolore molto dolore e beh puo anche essere l'occasione per cambiare modo di interpretare amicizie e vita;nn e' detto che sia un male il male;quando le cose vanno bene sembra che gli altri si entusiasmino di Te ma quando la malattia cambia la tua posizione sociale le stesse persone che ieri erano amiche ora sei un estraneo;di colpo sei un estraneo;a questo punto e beh..invece di disperarti il cancro o cmq la malattia ti insegna a nn accusarti della tua disperazione ad essere nella disperazione e a rivivere l'accusa di essere nella disperazione vedendo gli altri che guardano e passano;questo e' un passaggio per comprendere come trasmutiamo la malattia fisica in sofferenza psichica ;purtroppo nella nostra società appena nn sei più in posizione Up automaticamente diventi un perfetto sconosciuto;essere soli avere paura di stare da soli significa avere paura dell'accusa alla tua disperazione ;le accuse alle emozioni si costruiscono quando abbiamo bisogno del conforto di qualcuno e invece riceviamo accuse e insulti al malato ;e' molto pesante e la cosa incredibile e' che spesso sono i familiari ad agire questo non gli estranei che al contrario mostrano amore incondizionato;mah, ci sarebbe da scrivere un libro sulla famiglia postmoderna che accusa chi ha emozioni

#165
Utente 680XXX
Utente 680XXX

Condivido le parole di quanti hanno definito questo fenomeno come vile crudeltà perchè qualunque sia il modo o lo strumento attraverso la quale è nata, ogni storia si merita una fine dignitosa e condivisa, una sepoltura dolorosa ma rappresentata. I fenomeni del ghosting e dell’orbiting negano questa possibilità.
Se poi questo comportamento viene tenuto da un paziente oncologico verso un altro paziente oncologico allora il livello di viltà supera ogni definizione o tentativo di inventarsi nuovi neologismi.

#166
Utente 680XXX
Utente 680XXX

L'ho provato sulla mia pelle. La mia compagna di stanza durante il ricovero era diventata la mia migliore amica, quasi una sorella.
Dopo 2 anni in cui abbiamo condiviso le paure e le ansie del nostro Triplo Negativo...sparisce improvvisamente senza un perchè, senza alcuna spiegazione. Non me ne sono fatta ancora una ragione dopo avere scandagliato tutti i miei comportamenti sino a coltivare un senso di colpa pur se immotivato. Mi sento in colpa senza avere avuta la possibilità di accertare quale possa essere.
Il ghosting è una violenza psicologica
Forse si tratta di uno dei traumi psicologici più violenti in età adulta, perché implica, nel vissuto della vittima , un disconoscimento assoluto dei suoi sentimenti e della sua identità, e la cancellazione abrasiva delle sue convinzioni e dei suoi valori. È difficile reagire a un messaggio di annullamento totale di questa portata. Parliamo di violenza psicologica perchè è una aggressione unilaterale.
Si aggredisce l’atro non dandogli la possibilità di comunicare o di replicare soffocando le parole in un silenzio imposto dall’altro e dall’alto.
È violenza perchè ci si arroga il diritto di poter togliere la parola a qualcuno, di non dargli diritto di replica.
Una vera vigliaccata senza alcuna ragione.

#167
Ex utente
Ex utente

E' il commento più intelligente mai letto in vita mia;cercare la spiegazione e beh..non c'e' se cerchi l'agito chiarificatore anzi strutturi una dimensione ossessiva cioe' cerchi una logica che spieghi l'impossibile; a me e' capitato dopo aver salvato un ragazzo da un tentato.suicidio per una delusione di amore in combinato disposto con una patologia psichiatrica e oncologica del genitore; appena ha trovato un buon posto, e' sparito completamente; nell'astinenza da conforto sei cercato amato e voluto ma superata l'emergenza sparito;e' come se fossi legato ad una esperienza traumatica , finita quella non esisti piu';l'unico modo per essere riconosciuto importante sarebbe la malattia altrui fisica o psichica ;spesso chi ha questo tipo di trauma se non lo elabora bene e io sno uno di questi e beh..sicuramente strutturi alte capacita' di sostegno pero' il contraltare e' di essere troppo spostato sul dolore altrui, troppo assistenziale ;sotto ci può anche essere un po' di perfezionismo cioe' questa idea di sentirsi inaccettabili se hai delle imperfezioni formali e morali: va bene ma se la misura supera la soglia di accettabilita' umana bastera' trovare una persona con una soglia di perfezionismo altissima e la sua rabbia eterodiretta su di Te che aiuti chi soffre ti annientera'; questo accade per tanti motivi anche sociali ovvero quando qualcuno soffre e' socialmente di valore e importante ma attenzione una volta trovato il valore poi il prestatore di cure e di servizi potrebbe diventare oggetto di odio violenza e collera; succede per i medici spessissimo e fa male perché tolte personalita' squilibrate anche i medici sono uomini e andrebbero trattati con un po' di rispetto anche loro; il paradosso di chi soffre e' cercare qualcuno da accusare per la propria patologia disperarsene dopo averlo distrutto di accuse e insulti e poi procedere eventualmente anche ad una serie di cause professionali o in casi patologici ma siamo nella querulomania a denunce inventate; questo tema e' molto serio perché e' un apripista a fobie ansie evitamenti problemi molto più grossi cioe quando il senso di realta' si sfuma ma soprattutto il senso di umanita' di senso;la malattia ha lo svantaggio di renderci tutti uguali, impauriti e con tratti comportamentali prevedibili ad un controllore logico esterno cioe' ci muoviamo in modo simmetrico nella malattia ; l'asimmetria di senso e' salute cioe' iniziare a pensare alla sparizione improvvisa dell'altro o di una serie di altri significativi non come la sparizione di Se' , come potrebbe accadere in personalita' che nn hanno costanza di Se' in Se', la psicologia ha inventato molti nomi su questo problema, ma come la capacita' di vederli e soprattutto di dar loro la colpa:il tabu' della depressione e' non poter dare la colpa agli altri rapprrsentati in modo irrealistico ovvero senza responsabilità e da amare incondizionatamente e senza una contestualizzazione in chiave soggettiva esportabile agli altri;l'irruzione della logica stringente va bene sulla realizzazione dei compiti non sulle interrelazioni umane cioe' se sono in difficoltà la logica prevede quella umana che venga sostenuto non che mi accusano di avere il cancro o di avere un malato di cancro et similia e tutti spariscono ; Manzoni con la Peste ci ha fatto fortuna, ovvero ammalarsi vuol dire essere un appestato sociale negli occhi di alcune persone , non tutti.E' comprensibile perché i problemi non li vuole sentire nessuno e l'esposizione di una persona in condizioni oramai indegne per via della malattia, non genere compassione ma ridicolizzazione assenza di tatto e accuse alla persona come se avere una malattia o un handicap fosse fonte di colpa ;tragedia?Forse ma colpa no perché la colpa e' comportamentale nondimeno vizio di garanzia;gli oggetti si buttano scaduta la garanzia, le persone no..ma se l'amico, il parente, la famiglia, le Istituzioni ci rappresentano oggetti bene se non funzioni piu' via si butta tutto chi se ne frega e la disperazione quella che vedi negli occhi di chi soffre quella li' purtroppo beh...nn siamo onnipotenti non possiamo fare il miracolo pero' almeno possiamo dire o potremmo dire non sei proprio sola o solo o soli nel tuo inferno personale;nella nostra societa' invece sei solo..solo vuol dire che quello che ora stai vivendo non ha alcuna importanza per nessuno,tranne che per le persone che ti percepiscono autenticamente importante nella malattia; importante vuol dire che hai un significato, lo avrai anche se vieni meno e lo avevi anche prima di ammalarti ma sta roba purtroppo non la si insegna o forse dovrei dire che e' una forma di intelligenza anche la capacità di rappresentarsi il calvario altrui quando si interrompe l'esperienza di una vita in salute fisica e o mentale che poi sarebbe la stessa cosa.Nel momento del bisogno scapperemo e ti accuseremo perché il tabu' e' chiedere aiuto..il totem: sei Onnipotente tanta gente ha avuto il cancro e' rimasta sola e nn ha fatto tutte ste storie!E vabbe'..il peso di una critica e' sempre proporzionale al valore di chi la fa, sparendo.

#168
Utente 681XXX
Utente 681XXX

Bellissimo e condivisibile il tuo post Leda.
Ma perchè continuare a girare intorno alle parole ?
Il ghosting , e il cancer Ghosting a maggior ragione, è una spregevole canagliata a tradimento. Lo dico perchè ne sono stata vittima anche io.

#169
Utente 375XXX
Utente 375XXX

Veramente bello il tuo commento , Leda

#171
Utente 684XXX
Utente 684XXX

Buongiorno, sono stata invitata dal Dr. Catania a raccontare la mia storia. All'età di 50 anni ho scoperto di avere un tumore al seno, mi sono sottoposta all'intervento di quadrantectomia (senza asportazione di tutta la mammella) con asportazione dei linfonodi del braccio interessato. Successivamente ho effettuato diversi cicli di radioterapia. Oggi ho 71 anni e posso raccontarlo! Credo sia davvero importante dare un messaggio positivo e di speranza a tutte le persone che, come me, hanno affrontato, o stanno affrontando questa sfida e ringrazio il dottore per avermi dato questa possibilità :)

#172
Utente 684XXX
Utente 684XXX

Anche io ho conosciuto questo vile comportamento che penalizza oltremisura la vittima che non potrà mai trovare una spiegazione .
Olga

#173
Utente 684XXX
Utente 684XXX

Qualunque sia stata la motivazione che ha prodotto questo comportamento, per la vittima, ed io mi considero tale, resta come hanno scritto in tanti qui , una ferita veramente insanabile.

#174
Ex utente
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Uno dei cervelli migliori mai assorbiti e' quello di uno Psichiatra di medicitalia;notevole?Si.Che mi ha insegnato quel cervello?O meglio quella persona che poi e' anche un medico;i fenomeni depressivi seguono una logica di senso,ma i fenomeni vitali sono paradossali e allora come se ne esce da ghosting et similia?Secondo voi, parlare di ghosting e ominicchi riferire questo disprezzo vi aiuta oppure no?Mi spiego meno peggio;quando insorge un grosso cambiamento nella nostra vita , proviamo una emozione primaria :la disperazione; la disperazione e' una emozione che viviamo per quello che mi riferisci o che riferiscono di me o di terzi o su terzi rispetto alla persona che abbiamo davanti su cui quella persona "proietta" emozioni ben precise;imballare la mente significa ossessionarsi;io ho avuto una esperienza di contatto diversa ma parallela cioe' ragionate per paradosso alla rovescia;riferire questo dato a voi stesse e' utile?Gli Psichiatri usano il termine "decentrare" ma povere anime in pena sanno o non sanno o comprendono che qualsiasi cosa riferiscono genera l'emozione che voi rappresentate qui sopra: la disperazione;come si impara la disperazione?Si impara quando ci stupiamo ;lo stupore la meraviglia davanti ad una malattia improvvisa se viene condizionata a insulti e disprezzo e a comportamenti punitivi ecco che impariamo la colpa di esistere tanto narrata da Kierkegard;come si supera?Se serve il dito medio perché no pero' il problema non sarebbe questo ,il problema sarebbe l'infantilismo ;l'infantilismo e' il Tribunale cioe' lo spostamento dal qui ed ora a Accuse contro di Te Voi Loro ;e' pericolosa una scissione perché se io sno nella disperazione perché ho un cancro (ricordate quando ve lo hanno riferito i medici?Quello che mi riferiscono genera quella emozione?Questo si chiama condizionamento );ora sto per dire una xosa forte:No alla Violenza dei malati di cancro!Cioe' questa idea me l'ha data uno psichiatra e beh devo dire che funziona perche' il paradosso e' di chi si ammala di non comprendere l'impatto dei pensieri degli ammalati sulle persone in salute;Sentirsi nella disperazione accoglierla e avere persone che ci sostengono e' ok,pero' questa disperazione dovrebbe avere un tempo limitato perché se dura poi il rischio è che qualsiasi cosa mi dicono puo' essere usato contro di loro con un linguaggio alla lettera;alla lettera vuol dire senza interpretazione ma come dire..un linguaggio che demolisce lo stupor positivo o negativo che sia per imbastire una discussione continua e incessante su cosa avrebbe detto il gaslighter che poi potrebbe non essere un gaslighter;no alla violenza delle minoranze ,e' uno slogan che nn ho mai sentito...no alla violenza degli anziani,delle mamme,delle nonne,degli adolescenti,dei malati di tumore..;cioe' questa società parte da un presupposto sbagliato secondo me cioe' o ci sono i buoni o ci sono i cattivi;i malati di tumore hanno un costo emotivo per chi sta loro vicino?Nell'immaginario medico il malato e' Bianco il Familiare sarebbe Nero ,Gaslighter ,un delinquente nella misura in cui...non presta attenzione alla disperazione per cio' che hanno riferito i medici,la disperazione per la disperazione del malato,la disperazione per cio' che subisce il malato e per le tante persone che invece di ridimensionare il disagio lo amplificano con una mimica luttuosa disperante;questo modello viene chiamato senso di realta' che poi sarebbe la distruzione del senso di stupore per la vita;questo modo di dialogare porta alla depressione maggiore cioe' alla assenza di stimoli positivi attraverso quello che riferiscono gli altri...si parte dalle diagnosi (e fin qui nulla di personale)e si finisce con le profezie alla lettera sotto forma di colpa indiretta;Potevi mangiare meno schifezze!TUTTO QUELLO STRESS..TI SEI FATTO VENIRE IL TUMORE!Vedete la disperazione si impara e genera dipendenza cioe' la dipendenza dagli altri apre una Gestalt precisa cioe" apre un mondo relazionale preciso: il terrore della perdita di qualcosa o qualcuno senza il quale finisce il mondo;quello li' saresti tu e si chiama terrore di finire;e' una emozione che proviamo nelle sfide importanti ma prenderci confidenza ridimensiona gli impatti della malattia o dei problemi;quello che posso dire e' che quando si soffre troppo il cervello insiste a voler reagire in modo ripetitivo ma si puo' cambiare..cambiare vuol dire insegnare alla mente a non disperarsi per cosa mi riferisci;buon superamento da trauma

#175
Ex utente
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Ma allora non sta succedendo solo a me??!!??
Perché le persone si comportano così?
Non mi cerca più nessuno ma ho l’impressione (a volte confermata) che parlino di me e cerchino di sapere quante più cose possibili perché se poi non ti cercano?
Anche a me pesa molto questa situazione e preferisco star sola, anche se so che non mi fa bene per nulla.
Che spiegazione vi siete date?

#176
Ex utente
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No quella e' paranoia non gaslighting; gaslighting e' quando qualcuno interrompe forzosamente cosa stai affermando in modo inaspettato; nn e' detto che sia gaslighting perché potrebbe anche darsi che tu ossessioni una persona e l'altro non ce la fa piu' e sparisce BASTAAAAAAAAA;le persone molto ossessive non parlano , ossessionano e se fermi quel loro modo di essere, una sorta di intercalare logico insopportabile intervallato da eeehmmm....nn so tocchi in continuazione la spalla dell'interlocutore?Ripeti lo stesso concetto 300 volte?Bene l'interlocutore se e' come me serra i denti fino a quando...fino a quando BASTAAAAAAAAAA..capito?Perché se trattiene la persona che riceve queste informazioni all'infinito o esplode di rabbia e potrebbe anche prendere una accetta e dire ok hai una patologia grave ma mi faccio 7 anni ma almeno mi rassereno sperando di nn averti inteoiettato nella testa (Doc) oppure si dovrebbe iniziare a dialogare in un modo diverso dove chi sostiene i malati deve essere visto e riconosciuto cosa che nn accade mai o quasi mai perché chi soffre non si accorge dell'impatto devastante che genera su chi vi ama autenticamente;essere malati non vi autorizza a insultare e poi citare il Gaslighting che poi non e' detto che sia Gaslighting ;cioe' Gaslighting e' quando una persona minimizza cosa hai..nn so inizia a paragonarti,con tono di disprezzo a persone che nn fanno le mosse che fai tu per un cancro al seno; quello e' un maltrattamento ma attenzione a nn confondere chi e' malato ed e' socialmente giustificato ad insultare parenti ,medici, amici..perché non capiamo quello che nn possiamo capire;non e' vero, le persone empatiche sanno comprendono cosa senti ma se in quel momento fi comprensione di amorosi sensi inizi ad insultare accusare quel momento di umana fompassione per chi apre il cuore si inquina di una tensione elettrica che poi il nostro povero cervello scarica come le prese elettriche..hai presente la messa a Terra?Ecco per noi che vi amiamo neutro fase e messa a terra funzionano come un salvavita psichico ma nn possiamo andare in corto h24 per amore per cui...no tu stai descrivendo una cosa diversa quello stato d'animo non e' gaslighting e' una cosa diversa tangenziale possibile ma nn e' detto che sia quello anzi nn lo e';l'isolamento puo' essere insegnato da una perdona che ti riferisce di te spiegazioni su cosa tu riferisci in termini di aspettative sogni desideri e la persona con cui parli nn si interessa a quello che affermi ma alle emozioni che esprimi al sol fine di distruggertele;si può sognare con il cancro?Perché no?Si può progettare con una malattia come il cancro?Si..l'unico limite e' la depressione maggiore che e' la disperazione per l'irruzione della distruzione del tuo stupore ; stupore/disperazione e' un condizionamento..legato ad un evento avverso ma il punto e' reagire diversamente dalla disperazione o dalla scarica della messa a Terra ;e' complicata da spiegare la fisiologia e la psicologia ma il problema e' come reagire quando qualcuno ti interrompe di colpo e inverte la conversazione con paragoni a persone che hanno avuto il cancro e nn hanno fatto le mosse che fai tu..:jnvece di disperarsi ribadisco meglio un dito medio meglio come e' possibile l'inverso se ossessioni una persona molto educata...e nn sa come farti capire che STAI ESAGERANDO!basta con le ossessioni!Se dici tu hai le ossessioni nn io e allora andiamo nella proiezione e poi ti disperi per le ossessioni che ti hanno appioppato e la vittima poi ha un esaurimento nervoso ma nn e' il malato di tumore in questo caso ma chi ti sostiene!

#177
Ex utente
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Sono sempre stato una persona riservata riguardo la malattia metastatica di mia mamma, ma non perchè la reputassi una "debolezze", ma perchè non volevo la gente cambiasse atteggiamento nei miei confronti.
A volte fare i conti senza l'oste è proprio vero, non appena in un momento di debolezza dovuto alla progressione epatica ad inizio anno mi sono allontanato per un periodo depressivo, mi sono aperto con le persone sbagliate, pensando che "quelle" persone, avendo vissuto sulla propria pelle il dolore, potessero comprendere.
Ho solo ricevuto un muro, sono stato ignorato nel vero senso della parola. Non pensavo di vivere in un epoca dove se non sei tu a contattare e dire "come stai", gli altri non si sognano minimamente di chiedertelo, il mondo evidentemente oggi gira all'incontrario..per non parlare poi di chi appena apri bocca automaticamente sta peggio di te...
Prendo spunto da una delle prime cose che ho appreso dal Dottor Catania..ho fatto una raccolta differenziata di ansia e paura ingiustificata e con questo ho gettato nel cassonetto anche queste persone.

#178
Ex utente
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Ma anche no;devi sapere xhe esiste anche gente xhe ha gli attacchi di panico appena sente parlare persone che parlano solo di Se' come se la loro malattia fosse il centro del mondo..anche io ho il panico ma perché penso: u maronn mo inizia il calvario dei discorsi alla velocità della luce di persone che parlano di se';monologhi maniacali h24 se provi a fermarli aumenta il monologo non si fermano e parlano delle loro patologie;a parte che sarebbe il rumore al seno non al fegato ma sorvolando sul contesto,ma per quale maledetto motivo esistono persone che si percepiscono il centro dell'universo?La disperazione poi dovrebbe esaurirsi e invece a determinate persone nn si ferma..!Io lo chiamo maniacale e purtroppo assorbire il maniacale di chi si ammala nn e' semplice ;parlare di sé nn vuol dire essere bipolari però benedetto il cielo parlare sempre e solo di se'zittire gli altri per coprire ogni conversazione...a me viene il panico ,mi si storiella il labbro ma grazie al dott.Pacini ho imparato a dire VAFFA...Hai il cancro?Mi dispiace ma ora SMETTILA DI DISTRUGGERE LA MIA MENTE!BASTA..ecco ah..l'ho scritto;io nn sopporto le persone che ti assalgono di se';nn va all'incontrario il mondo va che se ripeti sempre le stesse cose fai impazzire chi ti sta vicino e poi xhi ti sta vicino diventa come Te a furia di essere bombardato da monologhi ossessivi...;il Doc non e' una malattia no no..e' una conseguenza del contatto con gente con probabile handicap che ti assale presa dal panico e dall'ansia o dal maniacale nn lo so e poi e poi beh...non pensate agli interlocutori mai;l'interlocutore per chi e' centrato solo sulla sua malattia diventa un bersaglio appena non presta attenzione in adorazione divina del povero malato;no..sinceramente no perché se si ammala chi ti assiste o l'amico che e' occupato in mille faccende dovreste comprendere che uno appena vi vede SCAPPA...ma nn e' per cattiveria ma perché nn je la si fa' piu'

#179
Dr. Salvo Catania
Dr. Salvo Catania

Grazie Leonhart per il suo contributo anche alla cura del ghosting.
Per la mia esperienza mentre per la prevenzione è sufficiente iniziare a fare la "raccolta differenziata dei propri pensieri ", per la terapia non potendo trovare quasi mai spiegazioni a tale fenomeno, attivare il "tasto IGNORE" e .......il tombino sempre aperto, resta l'alternativa più semplice e persino più economica , se consideriamo i costi psicologici,
che possediamo.

#180
Utente 685XXX
Utente 685XXX

Non conoscevo il significato del termine ghosting.
Conosco invece molto bene le conseguenze di questo comportamento che non può certo trovare giustificazioni per i danni che provoca. Che poi venga praticato da chi dovrebbe essere ancora più sensibile allo shock provocato dalla scoperta della malattia è ancora più inaccettabile.

#181
Utente 685XXX
Utente 685XXX

Anche io condivido che questo comportamento non ammette scuse o giustificazioni di sorta. E' vile e basta ! Ne so qualcosa sulla mia pelle.

#182
Ex utente
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Vabbuo' ma sapere cosa sia il gaslighting vi aiuta a qualcosa?Sarebbe bello che vediate che succede quando andate nella colpa altruistica;grazie allo Psichiatra del sito,dove sarebbe opportuno fare visite guidate antigaslighting..." qui e' dove il dottore vi distrugge la maschera, qui dove vi ricostruisce,qui sezione farmaci.." insomma a parte l'epiteto della premessa,clinicamente come se ne esce da questi rapporti?E' più facile del previsto anche se per riorganizzare questo tipo di dolore il vostro cervello vi lancerà delle scariche di dolore incredibile ma..sara' masochismo ma mi piace il mio cervello malato;il gaslighting?Pensate che succede se dite al vostro Capo : hai sbagliato tutto in questo lavoro perche' gli errori sno a,b,c d contestuali e specifici;Urla strilla ti insulta!Provate a contraddire un amico che se la tira ?Urla strilla sbraita..;provate a dire ad una ragazza: smettila di bere ancora e' il quarto drink!Urla sbraita ti molla e potrebbe anche andare da uno Psichiatra spiegando di essere stata violentata stuprata e con un tumore al seno;premesso che esiste questo intorno a noi cioe' quello che vi scrivo esiste,in questa cornice sociale , se una persona normale,empatica,di talento ,buona ,senza famiglia,in povertà et similia...ha una notizia antipatica anzi odiosa come un tumore ,si presume che voi veniate amati senza riserve o se dovesse accadere a me che venga accolto amato rassicurato;bene nelle famiglie disfunzionali e con amici disfunzionali diventi una botta in fronte e gira e volta con una educazione letterale chiudono il dialogo emotivo;va bene ;va anche detto pero' che potrebbe ammalarsi di cancro una persona egocentrica per cui il cancro diventerebbe una occasione di distruzione di parenti e amici che ovviamente spariranno;va sempre contestualizzata la sparizione ma quello che mi interessa e' che comprendiate una esperienza che sui libri spiegano ma nella clinica e' molto diversa: il senso di colpa è nello specifico il senso di colpa altruistico;che cosa e'?E' una emozione potenzialmente distruttiva che sta alla base di quasi tutte le psicopatologie ;nn mi interessa e' inutile fare la lezione del dsm ma mi interessa che passi il significato del senso di colpa;gran parte delle maschere che ho attorno usano dei meccanismi di attacco e di difesa invidiabili per distruggere il prossimo e beh pigliainculo per riprendere il testo di Catania,vero verissimo ma ricordo che anche un malato di cancro può diventare un pijainculo;avere il coraggio di dirlo e scriverlo riduce il senso di colpa perché ammalarsi non autorizza a maltrattare le persone;la cosa interessante e' come ci so protegge?Spostando l'attenzione;chi manipola presta con un panico abnorme grande attenzione alle tue emozioni oscurando i comportamenti che "eccepisci"; quando la persona sente dentro l'emozione del crash deve comprendere che qualcuno sta proiettando per evitare la colpa;tradotto: Ciao Matteo,sai Mamma sta male nn funziona la Chemioterapia:(;risposta:Ah,capisco senti ma tu come lo paghi con il bonifico il tributo 763?Guardate non le emozioni ma i comportamenti e la disperazione sparisce ;bisogna farci l'abitudine a pensare così ma perderete le dipendenze relazionali tossiche ;personalmente proporrei pulmini sotto casa del dott.Pacini organizzati dalla Regione Lombardia: no allo slogan no alla violenza in mano aaa..."piglianculo"?Invertono con la traslitterazione in accusa ;la colpa altruistica andatevela a studiare :del sopravvissuto,Onnipotente e di separazione: se lo fai mi fai sentire dolore..se state soffrendo questa gente usa il vostro animo per insegnarvi l'autotormento ma se vi formate bene il dolore di ogni maschera e' sopportabile per cui...beh..con tumore o senza guariti o non guariti avrete la fortuna di nn soffrire più in quel modo atroce;gli psicologi la spiegano molto male perché il dolore e' leggere cosa riferisci Con la sofferenza di chi e' nei panni di chi soffre sei lo chiedi ,se ti ammali..cioe' soffrono per se stessi autisticamente non per Te che stai male cioe' non passa ok la relazione ;ti accuso di morire Vergognati per la sofferenza che mi dai e mi stai dando?Queste sno le gestalt aperte o meglio le prescrizioni sotto banco delle menti inferiori;per fortuna ci sono gli Psichiatri che ci rendono abbastanza perfetti da poter reagire a questa gentaglia;gentaglia come malato di cancro possibile o gentaglia come amici;il nucleo narcisistico prevede la sofferenza in chi li colpevolizza ;atroce sofferenza e questa roba genera tantissimi problemi a volte psichiatrici e insanabili.Forza Corteccia pre frontale e cambiamo amicizie!

#183
Utente 684XXX
Utente 684XXX

Quanta verità nell'allenamento dell'empatia.
Dopo la diagnosi ho sperimentato, come ho letto sia accaduto anche ad alcune di voi, l'allontanamento ( o forse ancora meglio, la sparizione..) di alcune persone che ritenevo amiche.. in un caso tra l'altro si tratta di un medico, e le sue rare telefonate ( solo prima dell'intervento di mastectomia, dopo silenzio assoluto e assordante) sono state inconsistenti e al tempo stesso allarmanti ( spegnevo il telefono e piangevo..). Mi sono chiesta da che cosa dipenda il ghosting.. può essere che se non si ha esperienza diretta di un evento si sia meno comprensivi. Ma credo anche che esistano tante persone concentrate unicamente su se stesse e con scarso interesse per gli altri... e francamente non è una attitudine che trovo invidiabile. Ricordo che mio padre mi diceva sempre che chi non sa soffrire non sa neppure gioire.... "sentire" è sempre un privilegio, anche quando sentiamo qualcosa che ci fa soffrire...

#184
Dr. Salvo Catania
Dr. Salvo Catania

"Mi sono chiesta da che cosa dipenda il ghosting.. può essere che se non si ha esperienza diretta di un evento si sia meno comprensivi."

Non è detto perchè quanto ipotizza lei potrebbe valere in generale per il ghosting in una relazione normale , ma purtroppo c'è anche il CACER GHOSTING che si riferisce anche ha persone che quella esperienza l'hanno dolorosamente vissuta. Eppure dovrebbero essere a maggior ragione più comprensive.

#185
Dr. Salvo Catania
Dr. Salvo Catania

Chiedo scusa per i refusi Cancer (invece di Cacer) e "che si riferisce a (invece di ha ) persone che..."

"ma purtroppo c'è anche il CACER GHOSTING che si riferisce anche ha persone che quella esperienza l'hanno dolorosamente vissuta. Eppure dovrebbero essere a maggior ragione più comprensive."

#186
Utente 669XXX
Utente 669XXX

Mi rivolgo a chi si sente abbandonato dopo la scoperta della malattia.
Cambia il modo di vedere le cose. Pensa che hai dovuto ammalarti di k per scoprire come fossero realmente certe persone. Sarebbe stato meglio restare circondata da persone false senza saperlo?
Io, come molte di voi, mi sono ritrovata a dover rivalutare molte persone sia in negativo, ma anche in positivo, e alla fine sono contenta di aver visto cose che prima non vedevo. Ora ho rimescolato le carte e ho rimesso nel giusto ordine amici, parenti, conoscenti, colleghi....
Ti sembrerà cinico, ma in alcuni casi ho quasi goduto per aver "smascherato" gente che fino a qualche settimana prima mi professava affetto e fedeltà.

#187
Utente 431XXX
Utente 431XXX

Riporto qui quanto ho scritto sul blog in risposta ad una RFS Che dopo l’intervento si è sentita abbandonata dalle sue amiche

Tutti quelli vicino a me hanno esaurito probabilmente la curiosità che avevano i giorni dell’intervento, perché neanche si sono posti il problema di chiedersi come mai avessi il cellulare non raggiungibile. Il muro mi sta venendo facilissimo crearlo perché mi stanno regalando un mare di mattoni. Non lo so, forse è la realtà che si vive nei piccoli paesi, ma adesso prendo la macchina e vado lontano, dove nessuno mi conosce e nessuno sa: non ce la faccio proprio.

Mi spiace molto, Laura, per la situazione che stai vivendo...forse hai ragione: il fatto che tu vivi in un piccolo centro forse (e dico forse) può influire, ma è molto più probabile che le persone che si sono eclissate siano tormentate dalla paura che possa capitare anche a loro e il non affrontare la situazione, cioè parlare con te, incontrarti, significa liberarsi da quella paura. Lei non esiste, la malattia non esiste!

#188
Utente 685XXX
Utente 685XXX

Forse sono troppo rigida, ma che una amica o conoscente diventi improvvisamente latitante senza alcuna spiegazione, ed a me è accaduto, non merita giustificazioni .

#189
Ex utente
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Ragazze nn vi preoccupate ,chiamate il telefono nemico ,spero che prima o poi ci sia il telefono nemico ,tu chiami e ti insultano..appena lo comprendi scusi ma nn era il telefono amico?No no ,telefono nemico,ministero per la parita' dei maltrattamenti; la parità delle inopportunita per tutti sarebbe cmq un principio di uguaglianza no? che poi in fondo sarebbe la Cognitiva di terza generazione quando proprio dici vabbuo' ho compreso , non sono io; il telefono nemico potrebbe essere una opportunita': scusi ho perso casa,ho mamma con una malattia terminale e il mio Capo mi vessa;il telefono nemico sarebbe una bella iniziativa ;nei momenti duri della vita il telefono nemico potrebbe insegnarvi il nucleo borderline:se non nn ti faccio soffrire soffro e se nn soffri e beh..fai soffrire ai tuoi amici scusa.. e soffri ; la colpa altruistica c'entra molto in questo discorso del Gaslighting perche genera una ferita arcaica molto precisa quando ci dispiaciamo per persone che stanno peggio di noi e beh ci accusiamo deo nostro benessere confrontandoci con il malessere altrui..in quel dolore ci sta una emozione che genera Ansia Estrema e Depressione Maggiore e poi vabbe' idee fisse ;penso che visto l'iter istituzionale manca poco ma io spero che esca questa iniziativa cosi' almeno nn lo chiamiamo più SuperIo ma telefono nemico: se sei felice ricordati che devi morire..il finale lo lascio a Massimo Troisi;il peggior Gaslighting che esiste e' quello delle Istituzioni che con la scusa del "super Partes" ridefinisce il concetto di uguaglianza con il diritto delle pari inopportunita' e della distruzione dei sogni...i sogni sono anche quelli di accedere a delle cure di eccellenza senza ragionare all'americana ma pazienza..il concetto di Stato come ce lo hanno insegnato a scuola e' una fantasia da matti..

#190
Ex utente
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Si può cambiare coping..cmq;gli psicologi hanno ragione e questo spazio andrebbe spostato nella sezione di aiuto a vincere il Doc;il Doc e' una patologia che rispecchia proprio questa pagina perché arriva una notizia improvvisa terribile e reagiamo con disperazione, una vampata di calore,senso di confusione..ricordate la notizia: Lei ha un cancro?O nn so Sua madre ha un cancro?La notizia la ricordate?Io ne ho avute diverse sul genere ,irrompe anzi può irrompere una bomba un brusco calo emotivo ,non sentite più niente,zero emozioni;voi siete fortunati,nella sfortuna,ma può succedere che la persona si fissi su quella emozione cerchi la spiegazione di quella emozione ,nascondendo l'evento;a questo punto beh.. inizia il disturbo ossessivo che secondo me e' una psicosi loro dicono di no ma secondo me e' una psicosi;care ragazze se puo' essere di aiuto aiutate persone che stanno in situazioni simili alle vostre ma leggendovi e trovando la soluzione ai vostri problemi,trovo la soluzione ai miei di problemi;la soluzione...;la soluzione non e' non pensare e nn e' distrarsi ma insegnare al cervello l'attenzione non alle proprie emozioni ma ai comportamenti altrui;questi pigliainculo di cui parlate quando avete dato loro colpa per i loro comportamenti come hanno reagito?Strillando ?Urlando Aeeeie..pur u tumore vabbe' tanta gente lo prende(banalizzare);voi protestare e loro rispondo :Qua tutti quanti tengono i problemi ,solo tu fai queste cose;per gentile concessione del dott.Pacini che se mi salvo vado allo studio scalzo lancio fiori ed euro di ringraziamenti,il nucleo del dolore mentale sono gli insulti alla nostra percezione emotiva;per andargli "nel culo" nn perdete le vostre emozioni guardate i comportamenti loro e fissate su quello ;vi giuro che si infuriano come i libri e quando vi danno la colpa dentro nn si sente dolore.. mi ci devo abituare ma ragazze così diventano innocui cioe' quando si insulta nn si accendono le emozioni si accende il pensiero razionale e quando si accende il pensiero razionale loro voi rispondete con il vostro..perdono 10 a 0..escono ragionamenti campati in aria e vincete il dibattito ;giuro che se continua questa fase di salute mentale vado scalzo davanti alla sede di medicitalia e vi ringrazio a vita..a vita

#191
Utente 685XXX
Utente 685XXX

Non conoscevo questo termine e non mi stupisce questo comportamento perchè molti non sanno cosa dire e finiscono per non dire nulla e spariscono dall'orizzonte. Ma non immaginavo che questo comportamento riguardasse anche persone che hanno vissuta l'esperienza del cancro. E se questo comportamento viene tenuto da un paziente oncologico verso un altro paziente oncologico allora il livello di viltà supera ogni definizione o tentativo di inventarsi nuovi neologismi.

#192
Ex utente
Ex utente

Che strano Sandra.. leggerti mi rievoca la voce femminile isterica delle donne che solitamente conosco ed esplodono piene di collera appena le contraddici;sai si esce da questo dolore forse dicendo a questo tipo di persona: ehi ma io sento dolore,soffro ;e che succede quando queste persone fanno così?Ti insultano e beh..e' allora che comprendi che quando sei in difficoltà e soffri ci sono persone che ti insultano e rievocano una ferita antica profonda infantile dove la propria infanzia e' stata pesantemente lesa;vedi quando noi cerchiamo obiettivi siamo un po normativi e grintosi ma quando siamo in sofferenza servirebbe avere una mano affetto e invece e' paradossale che quando soffriamo le persone ci attaccano,ci paragonano ad altri migliori di noi ,ci ridicolizzano;ora queste parole se nn fanno più dolore vuol dire che sappiamo dire:mi stai dando dolore;il pijainculo che puo essere un parente un amico un genitore un medico insomma chiunque di solito da dolore sempre allo stesso modo urlando addosso usando il rango sociale per esempio;e allora che si fa..?Beh mi dai dolore e queste persone non possono avere colpa mai,responsabilità mai;il mio consiglio e' di ricordare queste persone cioe' persone che ci hanno distrutto emotivamente perché handicappati emotivi;nn me ne voglia l'associazione handicappati italiani che urla addosso perché in questo momento storico abbiamo perso una psichiatra per la legge 180;ogni qual volta valorizzate i pijainculo di pijainculo morirete ;il dolore della depressione fa male ma se lo sopportiamo beh..l'importante e' sapere che nn ci distrugge questo dolore e pian piano svanira' ma va detto che bisogna riconoscere un dato:io soffro mi fai soffrire e vedere queste persone significa nn soffrire piu' quando vi insultano;significa che la simbiosi tossica sta sparendo...e' un lutto o una serie di lutti elaborati male con modalità infantili;soffro e non lo sentite ma lo percepite come un fastidio per cui...serve cambiare amicizie no?Tanto i pijainculo so sempre gli stessi..ti fanno vivere nel panico che ti scoprono o che li scoprono fanno piroettanti elucubrazioni per evitare colpe e responsabilità per poi spaventare distruggere...basta non amarli ragazzi;se nn li amate e' fatta ma nn e' facile..io ho panico brividi terrore paura ossessioni ma con le compulsioni ho chiuso..feriscono in modo indelebile queste persone e nella mente nel cervello resta memoria pero' beh..sapere che dentro nn ci sta niente in queste persone permette di comprendere che sono loro cose non voi o quelli come me;perdere un tumore significa perdere la paura ,la perdita ,l'ossessione per la vita ,la fompulsione per nn perderla perché poi sotto ci sta un dolore forte potente terrificante..trema la terra ma come dice Sandro Piacini uno psicanalista molto in gamba probabilmente l'apocalissi c'era c'e' stata ma nn era la tua apocalisse era quella di un altro;il mio consiglio e di provare a non risolvere le apocalissi altrui ,lasciate questa gente a se stessa e provate a ricostruirvi con persone meno disgustose di quelle che il Caso ha riservato per voi

#193
Utente 685XXX
Utente 685XXX

Neanche io conoscevo questo termine. Che dire se non che serve a poco arrampicarsi sugli specchi della fragilità che giustifica qualsiasi comportamento. Spiegatelo alla vittima del ghosting quanto sia insanabile la ferita che ha subito !

#194
Ex utente
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Vabbe' su questo tema mi taccio perché poi sarebbe una ossessione e nn più un passione;posso solo dire che quando vi sentite poco bene per via di queste persone che ripeto potete trovare ovunque con cancro senza cancro ,nn commettere il mio errore cioe' non fatene un ossessione cioe' se poi al malato di cancro si dice sei un egoista e beh.. proposito se per caso dite questa parola davanti ad un narcisista vi assicuro che pur nn venendo a trovarvi vi riempirà di insulti su come hai chiamato una persona (malato di cancro?)cioe' vi troverete attaccati questo può succedere ad un familiare per un parola una semplice parola che poi se siamo persone sensibili ritorna sotto forma di accusa su quella parola e poi vabbe'..spero che nessuno diventi ossessivo compulsivo ma grosso modo quando si soffre gli ominicchi arrivano e attaccano le persone che parlano di voi anche con amore come quelli come me e puntualmente devo combattere alla lettera ;questo succede quando si vive un disturbo ossessivo cioe persone molto presenti nella comunità pronti a lanciarsi per chiunque a parlare con gioia delle persone anche nelle difficolta' e arrivano loro...come osate stare male?Io mi devo vedere la partita...puozz sta buon..si dice così in napoletano e beh..la rabbia narcisistica nn so se la conoscete...penso di sì ma nn sono reazioni normali e' gente che sfonda tutto e poi serenamente va a lavoro ;sono cose ma vabbe'..devo imparare a nn meravigliarmi più della pazzia perché poi anche quella ti lanciano contro..subodorano tastano la paura e vedono dalle tue reazioni dove soffri;il vantaggio di chi ha sofferto e' xhe lì sa riconoscere per cui..lasciateli andare vi assicuro che discutere con persone del genere e' assurdo e le parole che usi di disprezzo risuonano dentro nauseanti per via di questo abuso di protagonismo (sarebbe identificazione proiettiva);io l'ho assorbito molto fino a implodere ,non fate come me esplodete meglio..tanto meglio avere reazioni umane a comportamenti disumani che reazioni di blocco psichico a comportamenti indecenti..ma fanno sempre le stesse cose ;il dramma della psicopatia e' la banalità e puntualmente ci casco e mi viene sta cosa del Doc..vabbe'..nn fate come me fate come dice il dott.Catania mandateli a quel paese.

#195
Utente 685XXX
Utente 685XXX

Utente 665515

Guarda che qui non stiamo parlando di persone in carne ed ossa, ma di persone vigliacche che improvvisamente si rendono latitanti senza alcun ritegno.

#196
Utente 674XXX
Utente 674XXX

Ho letto che avete parlato di Ghosting. Io sono un caso a parte, perché quando ho un grave problema anziché desiderare la presenza delle amiche la rifuggo, quindi sono io che faccio Ghosting all'incontrario .Ho sempre fatto così. Mi pesa molto raccontare alle persone, benché amiche, quello che mi succede. Quando sono dentro ad un problema devo isolarmi, concentrarmi in me stessa e raccogliere le forze per risolverlo. Parlare a destra e a manca è come se mi indebolisse. Ascoltare tutto quello che gli altri mi dicono non mi è di molto aiuto, anche perché molti nel voler fare bene a volte dicono cose che peggiorano la situazione Quindi parlo solo con le persone più strette e qui sul blog. Sicuramente è una mia vulnerabilità, ma ho trovato un mio equilibrio in questo modo di essere. Pensate che a gennaio una mia amica molto cara voleva addirittura venire a stare alcuni giorni a casa mia per starmi vicina! E io proprio non ne avevo voglia! Dovevo discutere l'istologico e la cura con l'oncologo , la mia amica voleva portarmi in giro per distrarmi, ma io non avevo nessuna voglia di distrarmi. Anzi volevo concentrarmi e finché non è stata stabilita la cura e non è partito il percorso sono stata come un'anima in pena. E scrivevo poco anche nel blog. Dopo sono come rinata e ho avuto voglia di parlare con tutti. Ma nel momento critico no. Ecco, è per dire che non siamo tutti uguali, c'è chi è più sociale e trova la sua forza nel rapporto con gli altri, c'è chi è più eremita e trova la sua forza in se stesso

#197
Utente 669XXX
Utente 669XXX

" Quando gli amici mi trattano come hanno sempre fatto, so che sto migliorando. Se fossero troppo carini con me, penserei che sto per morire"

E' proprio quello che mi aspetto io dalle persone ed è proprio quello che alcune persone non capiscono. Io da quando ho scoperto la malattia sicuramente ho fatto un percorso interiore che ancora non è finito e che sta continuando, ma è una cosa mia, all'esterno, con gli altri, sono sempre la stessa. Cambiata nell'aspetto esteriore, ma sono sempre io, quella di prima. E proprio per non mettere in difficoltà alcune persone (il che mi farebbe soffrire) ho scelto come mamyblue di non dirlo a tutti e di starmene un po' un disparte da chi invece è stato messo al corrente. Voglio che le persone continuino a vedermi (o a pensarmi) come prima anche perchè io SONO come prima, non voglio essere compatita. Sapete quante volte mi è capitato di rassicurare persone che mi compativano? Sembra quasi assurdo! Io che rassicuravo gli altri!!! La malattia è una cosa mia, che riguarda me, quindi voglio che gli altri non si rapportino con me pensando che sono malata.
Quello che invece pretendo, soprattutto da persone a cui tenevo o di famiglia, è il loro "io ci sono". E invece alcuni si sono proprio eclissati, ammutoliti, mentre altri hanno accampato scuse del tipo "non ti chiamo caso mai disturbo" (ma che disturbo....non devo mica allattare il pupo!) oppure "non saprei che cosa dire perchè in queste cose non sono brava" (e che cosa mi devi dire???? Non ti basta fare una normale chiacchierata come facevamo una volta? Sappi che mi basterebbe quella a farmi stare meglio).
E' che io penso che dietro a tante scuse manchi proprio la volontà, il menefreghismo e la paura di addentrarsi nel dolore di un'altra persona quando è meglio restare nel proprio orticello fatto di salute e serenità. Io alcune persone non le giustifico e alcuni rapporti non potranno essere più come prima. Sarò troppo drastica per alcune di voi, ma non ci posso fare nulla.

#198
Utente 684XXX
Utente 684XXX

Leggevo nelle scorse ore i pensieri sul ghosting che si sono aggiunti in questi giorni.
E, pur avendolo sperimentato personalmente, ho pensato ad invertire il mio pensiero e a dare peso, anziché all'allontanamento di alcuni, all'l'immenso valore aggiunto che è arrivato nella mia vita dopo la diagnosi per merito di chi non si è allontanato o addirittura si è riavvicinato ( anche inaspettatamente e con modalità molto affettuose). La presenza di chi è rimasto o è arrivato ha reso la mia vita più ricca e migliore e mi permette di essere grata per il dono di questi rapporti. Senza recriminare e senza avere pensieri negativi nei confronti di chi si è allontanato.. in fondo le relazioni sociali e personali mutano nel corso della vita anche prescindendo dalla malattia e forse la malattia ( come qualunque altro evento traumatico che irrompe nella vita di una persona) è solo uno spartiacque che aiuta a " vedere e a sentire meglio ". Senza che si debba fare una colpa a chi questo "sentire" non lo prova o non è capace di esprimerlo..

#199
Utente 686XXX
Utente 686XXX

Buongiorno a tutti, mi chiamo Carolina e vi leggo da tempo perchè questo è l'unico sito che non demonizza i Tripli Negativi, mentre sulla rete si legge solo che sia il tumore più aggressivo e con meno cure disponibili.
Da alcuni profili social frequentati da Tripli Negativi sono scappata a gambe levate e spero di resistere alla tentazione di sbirciare ancora le loro sentenze di morte.
Non ho mai scritto in questo sito ma seguo da un pò con molto interesse la discussione interessantissima sul ghosting di cui oltre a voi nessuno parla mai.
Sono interessata perchè mi sento vittima di questo comportamento che ha lasciato in me sensazioni sgradevolissime di disagio, persino dolore , praticamente insanabili , malgrado la mia storia ogni volta che la racconto appaia anche a me molto banale.
Nel 2018 sono stata operata di un Triplo Negativo dopo neoadiuvante. Nella mia stanza ho conosciuto una coetanea ricoverata per un carcinoma in situ. Paradossalmente ero io a confortare lei . Siamo state operate nella stessa giornata e da lì è nata una grande, così pensavo io, amicizia. Ci scambiavano tutte le nostre sensazioni. Con il senno del poi ero io che iniziavo la giornata con il mio , imparato qui, IO CI SONO e con l'immancabile IO CI SONO, concludevo la mia giornata. Avrei dovuto sospettare qualcosa per il fatto che solo io manifestavo le mie paure da Triplo Negativo a lei che non faceva neanche terapie dopo l'intervento , ma allo stesso tempo ero sempre io a rassicurare lei per le sue paure veramente esagerate.
Tutto è andato bene in questa nuova amicizia sino a gennaio 2023 quando facendo i controlli mi sono ritrovata tra capo e collo una nuova diagnosi di Triplo Negativo all'altro seno. Pensavo che mi spettasse un nuovo e tremendo shock anche perchè inaspettato, ma la mia reazione fu sorprendente persino per me stessa, perchè fu pacata e razionale e con la determinazione di chi si convince che "se ce l'ho fatta una volta ce la farò a maggior ragione una seconda volta". Con tatto è delicatezza cercando di non spaventarla comunicai la novità alla mia grande amica. Da lei, molto impressionabile, non mi aspettavo nulla oltre ad un semplice "mi dispiace". Invece non solo non disse nulla , ma liquidò velocemente la telefonata quasi come se fosse lei e non io la vittima di quella nuova bufera. Ho provato nei giorni successivi a contattarla e poichè non mi rispondeva più , mi sono convinta che non fosse il caso di insistere. Dentro di me l'ho giustificata sino all'inverosimile , ma poi quando mi sono resa conto che mi aveva bloccata anche sui social, allora ho dovuto incredula arrendermi. Ho provato gli stessi sentimenti di tutte le vittime del ghosting : in cosa ho sbagliato IO ?
Avrei voluto chiederlo a lei, ma non avendone avuta più la possibilità sono stata costretta a ricominciare ad occuparmi solo di me stessa.

#200
Dr. Salvo Catania
Dr. Salvo Catania

Grazie per i vostri preziosi contributi che mostrano quante siano differenti le variabili che entrano in gioco nelle nostre relazioni parentali, ma soprattutto in quelle amicali e quali siano gli effetti che questo fenomeno può provocare nella vittima quando gli investimenti affettivi e le aspettative si sono rivelati, con il senno del poi, eccessivi.

#201
Ex utente
Ex utente

Mi sono scordato di dire un'ultima cosa;se il vostro familiare si ammala di Doc per lo stress ,quando vi espone alle sue immagini, evitate di cercare una spiegazione logica perché non c'e';laddove doveste decidere di contenere l'emozione di disgusto di chi ha io Doc non fermate la coazione a chiedere o la coazione a ricevere ordini;se decidete di dialogare emotivamente con il familiare potreste ereditare la sua malattia che svanisce nella misura in cui la riconosci nei tuoi familiari;questa esperienza e' la soluzione a chi sta accanto ad un malato di Doc;razionalizzare le ossessioni e interrompere le compulsioni genererebbe una forte rabbia e una violenza esplosiva;puo succedere che la persona sana creda di dover risolvere le sue ossessioni ;non trovando una soluzione compulsa ma il povero familiare quando si accorge che il Doc sta fuori dovrebbe interrompere la compartecipazione ad ossessioni e compulsioni;compellere significa ripetere ;l'ossessione invece e' una immagine che ti lancia il Docker,un impulso di collera o pensieri che ripete ad alta voce;ovviamente e' egosintonico;come si reagisce ad un malato di Doc?come gli Psichiatri:non cercare spiegazioni perché la spiegazione razionale alle ossessioni del familiare non esiste;fermare o opporsi alle fompulsioni genera una forte rabbia;quindi se il malato ha la notizia di cancro potrebbe essere terrorizzato da questa notizia e ripetere un comportamento..aggressivo?Una domanda?..bene se decidete di dare una spiegazione inizierete a compulsare spiegazioni;la follia a due sarebbe questa;quindi se ci sono queste ipotesi non saltate subito alle conclusioni di essere un Docker ma vedete chi avete davanti ;sapete..un buon percorso di terapia finisce come nel film di dicaprio;ti immedesimi nella disperazione di un altro che inizia a compulsare;compulsare alla lettera e'una forma di Doc per esempio..immaginate un oncologo che vi riprenda in continuazione su ogni vostra terapia..bene se lo riconoscete sta compulsando;essere empatici con chi compulsa significa disperarsi e beh potresti cercare nelle immagini che li lasciano i suoi discorsi la spiegazione la causa della tua disperazione;la causa e" la tua compulsione ma non puoi dirglielo perché non si può vedere;questo e' un po' come perdere qualcuno proprio come chi ha una malattia terribile;ho provato a portarla dentro per correggerla e ridare forma e vita alla persona che volevo bene ma non posso;gli Psichiatri sono dei mattacchioni..una buona terapia finisce quando vedi chi hai davanti;il sintomo sparisce e ognuno per la sua strada ma nn puoi nemmeno ringraziarlo quel medico;se ci provi compulsa..;nn puoi amare come vuoi una persona con quelle caratteristiche;da bambino nn lo potevi sapere..;penso che la malattia mentale sia la cosa migliore che potesse capitarmi..pensa te,gli altri nn si vedono io mi vedo e ti vedo ;e vabbe'..we carolino grazie ancora e'..nn scrivo più nulla su questa faccenda,promesso.Buon lavoro a tutti.

#202
Ex utente
Ex utente

Sempre a proposito di ghosting
Copio e incollo i messaggi scambiati ieri con una mia amica (ex?)

Ciao Laura
Auguri di di buon compleanno!!!
Ti voglio bene!

Io:grazie

Mi mancano, anche se non erano giornaliere, le nostre conversazioni.....

Io: è successo che in tantissimi si sono allontanati ed io pure. Forse perché dopo l’intervento non ho risposto prontamente ai messaggi? Non lo so Ma, in tutta onestà, ne ho semplicemente preso atto. Ti ringrazio perché sei stata una delle pochissime che si è ricordata del mio compleanno.

#203
Utente 686XXX
Utente 686XXX

So bene di cosa stiamo parlando da vittima sacrificale del ghosting, che consiste nell'aggredire vigliaccamente l'altro togliendogli con la propria sparizione qualsiasi possibilità di esprimere il proprio punto di vista.
Una violenza psicologica insanabile.

#204
Utente 686XXX
Utente 686XXX

Non c'è persona più vile di colui/colei che cerca di far sentire in colpa gli altri dei propri errori sparendo dalla relazione.

#205
Utente 686XXX
Utente 686XXX

Ricopio con il copia-incolla la citazione di Liliana Segre che il dottor Catania ha qui riportata.

"Quelli che ci rimasero vicini furono davvero pochissimi.
Da allora riservo sempre grande considerazione agli amici veri, a quelli che in disgrazia non ti abbandonano. Perché i veri amici sono quelli che ti restano accanto nelle difficoltà, non gli altri che magari ti hanno riempito di regali e di lodi, ma che in effetti hanno approfittato della tua ospitalità. ( )
Ma quanto è doloroso scoprire a mano a mano tutti quelli che, anche senza nascondersi, non ti vedono più.
È proprio come in quel terribile gioco tra bambini, in cui si decide, senza dirglielo, che uno di loro è invisibile.
L'ho sempre trovato uno dei giochi più crudeli.
Di solito lo si fa con il bambino più piccolo: il gruppo decide che non lo vede più, e lui inizia a piangere gridando: "Ma io sono qui!". Ecco, è quello che è successo a noi, ciascuno di noi era il bambino invisibile."


- Liliana Segre a Binario 21 .

#206
Utente 686XXX
Utente 686XXX

Il ghosting nella mia esperienza di vittima sacrificale è veramente un gioco puerile, ma alla fine il più crudele.

#207
Utente 687XXX
Utente 687XXX

Neanche io conoscevo il termine ghosting e mai avrei sospettato dell'esistenza del cancer ghosting addirittura tra gli stessi pazienti oncologici. Che dire : non c'è persona più vile di colui/colei che cerca di far sentire in colpa gli altri dei propri errori.

#208
Utente 687XXX
Utente 687XXX

Il mio non è un giudizio etico, ma essendo una vittima di questo comportamento, come lo vogliamo giudicare se non vile ?

#209
Utente 687XXX
Utente 687XXX

"È proprio come in quel terribile gioco tra bambini, in cui si decide, senza dirglielo, che uno di loro è invisibile.
L'ho sempre trovato uno dei giochi più crudeli.
Di solito lo si fa con il bambino più piccolo: il gruppo decide che non lo vede più, e lui inizia a piangere gridando: "Ma io sono qui!". Ecco, è quello che è successo a noi, ciascuno di noi era il bambino invisibile."

#210
Utente 687XXX
Utente 687XXX

C'è poco da girare intorno al significato delle parole.
Si tratta solo di ville crudeltà.

#211
Utente 687XXX
Utente 687XXX

Corrige in
Si tratta solo di vile crudeltà.

Chiedo scusa

#212
Utente 672XXX
Utente 672XXX

Non conoscevo neanche io il significato del termine , ma mai avrei potuto immaginare che anche chi ha vissuto l'esperienza del bastardello potesse essere capace di un comportamento così vile.

#213
Utente 657XXX
Utente 657XXX

Cattiveria vile e gratuita.
Ho provato gli stessi sentimenti di tutte le vittime del ghosting : in cosa ho sbagliato IO ?

#214
Utente 687XXX
Utente 687XXX

Concordo che si tratti di un comportamento vile e imperdonabile se penso alla mia esperienza alla scoperta della malattia.

#215
Utente 687XXX
Utente 687XXX

Per esperienza diretta è vile crudeltà come molti hanno già scritto.
Senza se e senza ma.

#216
Utente 687XXX
Utente 687XXX

Neanche io conoscevo il significato di questo del termine dietro cui si cela l'incommentabile comportamento specie se tenuto da un paziente oncologico.

#217
Utente 688XXX
Utente 688XXX

Neanche io conoscevo il significato di ghosting, ma mi ha letteralmente sconvolta la scoperta del Cancer ghosting . Non avrei mai potuto aspettarmi che questo comportamento sia tenuto anche da compagne di avventura che hanno vissuto l'esperienza del cancro. Che vergogna !

#218
Utente 688XXX
Utente 688XXX

Condivido sull'assenza di empatia in generale, ma sul cancer ghosting anche io sono dell'idea che si tratti di vile crudeltà.

#219
Utente 688XXX
Utente 688XXX

Come ha scritto qui la maggioranza per una vittima del ghosting come me, si tratta di una ignobile e imperdonabile vigliaccata.

#220
Utente 675XXX
Utente 675XXX

Ma vogliamo scherzare ? E' un comportamento non di leggerezza o superficialità ma espressione della più profonda indifferenza

#221
Utente 689XXX
Utente 689XXX

Neanche io conoscevo il significato di questo vile comportamento pur essendone stata vittima.

#222
Utente 675XXX
Utente 675XXX

Rileggendo tutti i commenti di questo blog ho verificato che la maggioranza delle vittime di ghosting siano Tripli Negativi come me.
Non è che appena ci si rende conto di avere come interlocutore un Triplo Negativo si scatena lo stigma per questo tumore che gode sulla rete la fama del tumore il più aggressivo e per il quale non esistono terapie ?

#223
Utente 683XXX
Utente 683XXX

Vile e mortificante il fenomeno del ghosting, quasi come se il cancro fosse una malattia contagiosa, difficile da gestire a livello emotivo; penso a chi nel mio caso è scomparso per mesi interi perché stare accanto ad una persona affetta da una malattia che potrebbe portare alla morte ma anche no...non è da tutti; .una paura che fa allontanare senza una spiegazione apparente e con grande viltà . Li vedi condurre poi una vita normale fatta di false apparenze, di esperienze belle, positive spiattellate sui social quasi a voler allontanare la "negatività" di una persona che vive un' esperienza così dura e devastante.
L'ho sempre pensato e lo ripeto ai miei figli per ricordagli che tutto ciò che viene esposto sui social è frutto di una realtà mistificata, falsa , costruita su false apparenze. Non è un tema semplice da affrontare, ma a volte vedo tanta indelicatezza e cinismo in questo meccanismo perverso. Mi spiego meglio, io in sala operatoria e una mia amica o presunta tale che il giorno dopo posta la sua pseudo felicità in una location bellissima. Ecco un esempio di positività tossica in cui c'è alienazione dalla realtà , in cui intravedo solo indelicatezza e mancanza di empatia . Quando riusciremo ad accettare e soprattutto con-partecipare agli accadimenti belli e brutti che la vita ci pone davanti avremo davvero capito il senso del nostro viaggio.

#224
Utente 370XXX
Utente 370XXX

Tu in sala operatoria e la tua pseudoamica a festeggiare nella location dei sogni ?
E non hai commentato sul suo profilo con un gigantesco VAFFA ?
Io anche a distanza di tempo l'avrei fatto . E naturalmente ogni commento su un comportamento così meschino mi pare superfluo.
Ti abbraccio io !

#225
Utente 373XXX
Utente 373XXX

C'è una sola soluzione per le pseudoamiche con tanta attenzione e sensibilità : un VAFFA e poi oblio !

#226
Utente 689XXX
Utente 689XXX

Non conoscevo il significato di ghosting , sinonimo di vile indifferenza.

#227
Utente 675XXX
Utente 675XXX

Catlia
No una roba così non si può neanche leggere !
Oltre al danno anche gli sberleffi social ?
Un abbraccio

#228
Utente 689XXX
Utente 689XXX

Ho avuto amiche che sono sparite letteralmente quando hanno saputo del mio tumore, ma che fossero a festeggiare il giorno stesso dell'intervento , proprio non è fuori da ogni più grigia immaginazione

#229
Utente 676XXX
Utente 676XXX

Che comportamento vile !!

#230
Utente 370XXX
Utente 370XXX

Non ce farò mai a comprendere le ragioni per un comportamento così vile.
Mi riferisco al ghosting in generale, ma in modo particolare al cancer ghosting.
Che una persona abbia paura di avvicinarsi a noi per paura del cancro non mi stupisce più di tanto, anche se mi fa male, ma che una persona che ha avuto il cancro sparisca improvvisamente dall'orizzonte di un'altra persona che ha vissuto la stessa esperienza è inaccettabile.

#231
Utente 408XXX
Utente 408XXX

L'ho sperimentato anche io. E' solo vile indifferenza. Senza se e senza ma.

#232
Utente 406XXX
Utente 406XXX

Ti giri e ti accorgi che sono tutti spariti ! Ma con il tempo ti accorgi che forse è meglio così.
C'è sempre spazio per chi ti vuol bene veramente.

#233
Utente 391XXX
Utente 391XXX

No non ci sono giustificazioni a siffatto comportamento.

#234
Utente 408XXX
Utente 408XXX

Mi ha colpita sopratutto la storia incredibile di Catlia. Naturalmente u
in senso negativo.

#235
Utente 406XXX
Utente 406XXX

Anche a me piacerebbe sapere se poi la pseudoamica di Catlia è ricomparsa nella sua vita

#236
Utente 384XXX
Utente 384XXX

Neanche io conoscevo il significato di ghosting, ma io pure ne sono stata vittima.
E la beffa che è proprio la vittima che si sente in colpa.

#237
Utente 676XXX
Utente 676XXX

Buongiorno come richiesto dal Dottore pubblico anche qui un mio post scritto sul blog RFS, esperienza con una "amica" che mi ha profondamente delusa nel momento più difficile della mia vita.

"Esattamente....porto esempio di una mia amica nonché collega che da quando ho saputo della malattia si è completamente allontanata così senza motivo...
Alla mia domanda del perché questo distacco la risposta è stata " perché non fai più pausa con me e io non posso certo alzarti di peso dalla sedia".
Fino a che ascoltavo i suoi problemi del cavolo andavo bene quando poi non riuscivo neanche a bere un cappuccino perché ero devastata dalla notizia, questo è stato il suo ringraziamento.
Oltre ad avermi fatto piangere in ufficio per avermi detto brutalmente che la mia parrucca non mi stava bene.... Sensibilità zero.
Eliminata dalla mia vita, purtroppo la devo vedere a lavoro ma tutto si limita ad un educato ciao per il quieto vivere.
Che delusione....."

#238
Utente 384XXX
Utente 384XXX

Che tristezza !!

#239
Utente 376XXX
Utente 376XXX

Copio dal blog :
" le persone non cambiano, si rivelano "
" non sono cattive, ma solo infelici"
" ma forse sono anche stronze "

#240
Utente 686XXX
Utente 686XXX

Comunque meglio il ghosting
Questa casa era piena di gente finché lui non è stato operato e poi io (con me il colpo finale) visto anche che ero l’addetta a casa e cibo ..
Quelle quattro amiche rimaste che mi fanno domande del tipo cos’altro è successo che scrivi telegrafica . ma tu cosa senti dentro di come finisce questa storia . ma ti sento strana .
Mentre loro sono in vacanza o altrove o si divertono postando foto a destra e a manca .non sarebbe bello un gran vaffanculo e la ghost diventare io?!?

#241
Utente 676XXX
Utente 676XXX

E alla fine quella strana saresti tu mentre loro postano le foto delle loro vacanze !
Ha ragione chi scrive che le persone non cambiano, si rivelano.

#244
Utente 694XXX
Utente 694XXX

Senza giri di parole il ghosting esiste ed il fenomeno è molto sottostimato perchè pochi hanno il coraggio di definirlo per quello che è : un atto di vigliaccheria spregevole.

#245
Utente 384XXX
Utente 384XXX

Lina concordo perchè molti sottostimano il fenomeno con il pretesto stucchevole della fragilità umana.

#246
Utente 384XXX
Utente 384XXX

Naturalmente mi riferivo non al fenomeno del ghosting in generale ma a quello specifico del Cancer ghosting che è ancora meno giustificabile.

#247
Utente 695XXX
Utente 695XXX

Il ghosting ?
Esiste ed è una ignobile vigliaccata

#248
Utente 696XXX
Utente 696XXX

Troppa indulgenza su questo spregevole comportamento. Concordo che sia una ignobilee vigliaccata.

#249
Utente 696XXX
Utente 696XXX

L'ho provato anche io. E' un dolore lacerante che non trova pace perchè resta inspiegabile.

#250
Utente 696XXX
Utente 696XXX

Comportamento tra i più vili !
Perchè arriva a tradimento proprio da chi non l'aspetti

#252
Utente 698XXX
Utente 698XXX

Il fenomeno specie nelle relazioni virtuali è diffusissimo. Incommentabile perchè denota zero empatia e tanta vigliaccheria.

#253
Utente 698XXX
Utente 698XXX

Anche io vittima . Ed è un dolore che più si cerca di dimenticare e più torna vivo.

#254
Utente 699XXX
Utente 699XXX

E' un comportamento ignobile senza se e senza ma.

#255
Utente 701XXX
Utente 701XXX

So bene cosa voglia dire restare vittima del ghosting . E' un dolore indelebile e imperdonabile.

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