Deficit erettivo e chiazze rosse sul glande

Salve, sono un ragazzo di 26 anni e da diversi anni accuso saltuariamente un problema del quale solo recentemente ho preso coscienza. Questo problema mi capita con cadenza irregolare, in media una volta ogni trimestre, e non sono riuscito a capirne ancora le cause. Praticamente tutto ha inizio con un deficit dell'erezione. Ho difficoltà a mantenerlo e personalmente le avevo sempre imputate a cause psicologiche. Senonchè ho notato (o meglio lo ha notato la mia ragazza) che sempre, una ventina di giorni dopo che perdura questo deficit ( e anzi peggiora perchè arrivo a non raggiungere nemmeno l'erezione) mi compaiono delle chiazze rossastre sul glande. Queste chiazze rimangono per un paio di giorni e lentamente regrediscono diventando di un colore rosa (a volte ho una successiva desquamazione). Pochi giorni dopo la scomparsa delle chiazze ritorno ad avere normalmente l'erezione. Ho sempre convissuto con questo problema ma recentmente è venuto a galla perchè stavolta si è associato (o accavallato se è una cosa diversa) con forti dolori ad urinare, urina che esce con difficoltà alla fine e una sensazione di gonfiore sopra il pube. Per questo mi è stato prescritto il Monuril, che non so se ha fatto effetto perchè la sera stessa che ho preso la prima dose sono comparse le suddette chiazze e quindi il problema si sta risolvendo, come le altre volte da se. Volevo sapere che natura di problema poteva essere anche per decidere a che medico rivolgermi (urologo, dermatologo, andrologo), considerando che dovrò fare la visita privata perchè le chiazze spariscono in due giorni. Spero possiate essermi di aiuto, visto che il medico generico non ha saputo dirmi nulla.

Aggiungo che sono seguito da un endocrinologo -andrologo per una recidiva da un intervento di varicocele bilaterale subito due anni orsono. Nell'ultima visita (un anno fa) mi ha riscontrato una prostata di 41mm con segni di flogosi. La cura è stata due cicli di nimesulide e ipertrofan. Il successivo spermiogramma era migliorato (concentrazione da 24 mil/ml a 54, anche se permangono forme normali solo al 15%, e motilità rettilinea lenta 20%, veloce 0% con immobili basali del 55% e presenza di emazie, da cui l'ecografia prostatica che mi fece fare). Ora dovevo fare lo spermiogramma di controllo, per decidere un eventuale sclerosante, ma appunto il mio medico generico me lo ha sconsigliato perchè avrebbe potuto essere alterato dalla situazione di cui sopra. Attualmente i dolori ad urinare sono passati, le chiazze (che mi vengono sempre come ho detto sopra dopo il deficit erettivo) sono andate via oggi e, se tutto funziona come sempre, tra un paio di giorni troverò l'erezione. E' una situazione che comprendo possa essere strana ma con la quale convivo da anni senza capire le cause (ho una relazione stabile con una partner, solo occasionalmente abbiamo rapporti non protetti, ma il problema sussisteva già prima, forse dall'età dello sviluppo, solo che il deficit erettivo per ovvi motivi non lo notavo). Tra l'altro queste chiazze prudono e hanno anche un odore sgradevole.
Oltre a sapere cosa è e come posso curarlo definitivamente vi chiedo se è correlabile al mio quadro spermatico alterato.

Da ultimo, avendo preso la "linea" solo ora, se li necessitate posso scrivervi i risultati di ecografia prostatiche o testicolari, spermiogrammi, spermiocoltura fatta nel novembre 2005 (che non aveva ravvisato nulla di anomalo)

Cordialmente
[#1]
Dr. Roberto Mallus Urologo 5.5k 109 4
Gent.le utente,
farei derivare le sue recidivanti balanopostiti ( le chiazze rosse che guariscono spontaneamnet dopo pochi giorni) alla prostatite di cui soffre e quindi dalla malattia per la quale dovrebbe essere in già in cura.
La potenza sessuale è chiaramente su base psicogena.
Curi bene la prostatite e riavrà la "massima" potenza sessuale.
Cordiali saluti

Dott.Roberto Mallus

[#2]
Dr. Daniele Masala Urologo, Andrologo 2.3k 52
Anche a mio parere la prostatite in questo momento ha la "precedenza" su tutto, dunque occorre eseguire una buona cura a base di antibiotico e decongestionante prostatico. La problematica sessuale va valutata dopo la risoluzione della prostatite.
Quanto alla balanopostite sono dell'avviso che va trattata indipendentemente dalla prostatite ed ogni volta che si presenta,in quanto è una condizione che tende a recidivare.
Cordiali saluti,
dott. Daniele Masala.

Cordiali saluti,
dott. Daniele Masala.
Dirigente Medico Urologo UOC Urologia Pozzuoli
Perfezionato in Andrologia
Consulente Uro-Oncologo

[#3]
dopo
Attivo dal 2007 al 2008
Ex utente
Vi ringrazio per la risposta rapida e precisa. Per esigenze di completezza, non avendo potuto farlo prima, vi scrivo il referto dell'ultima ecografia alla prostata che ho fatto (18/11/05)

"Prostata simmetrica 41mm diametro traverso. Endorettale: biometria di 31x27 mm con edema sottotrigonale bilaterale e segni di flogosi peri follicolare. Non calcificazioni pericollicolari e peri uretrali. Non immagini di stasi seminale intra e peri follicolare"

A questa diagnosi fece seguito la cura nimesulide + ipertrofan, due cicli di 20gg (10+10) intervallati da 10gg di riposo
Aggiungo che sono un soggetto alto 1.90 e sportivo (non so se può avere rilevanza sulla prostata, ricordo che sulla milza lo aveva).
In ogni caso la settimana prossima farò un'ecografia prostatica e a questo punto verosimilmente la successiva cura.

L'ultima domanda che vi volevo porre è come evitare, una volta curata, che ritorni una prostatite, intendendo a livello di comportamenti. Può un numero eccessivo di eiaculazioni (sia da rapporto che da autoerotismo) oppure un eccessivo "trattenere" l'eiaculato per prolungare il rapporto, favorire l'insorgenza di simili fenomeni?

Ringraziandovi nuovamente per l'attenzione vi porgo distinti saluti
[#4]
Dr. Giuseppe Quarto Urologo, Andrologo 7k 173 12
caro utente la prostatite è causata da diversi comportamenti scorretti, come i rapporti troppo prolungati e ravvicinati, l'irregolarità intestinale le posizioni coatte

Dott. Giuseppe Quarto. Urologo andrologo
rep urologia Ist. tumori Napoli fond Pascale
www.andrologo-urologo.com

[#5]
Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
condivido quanto asserito nella Sua ripsosta dal Collega MALLUS.
Auguri affettuosi per tutto ed un cordialissimo saluto.
Prof. Giovanni MARTINO

Prof. Giovanni MARTINO
giovanni.martino@uniroma1.it

[#6]
dopo
Attivo dal 2007 al 2008
Ex utente
Gentili dottori

vi aggiorno alla visita odierna. Fatti presenti i sintomi di cui sopra, il mio endocrinologo - andrologo di fiducia mi ha visitato "tastando" la prostata (il commento è stato "molliccia e di dimensioni ridotte... non va per niente bene). Quindi mi ha consigliato di fare un urinocultura e una spermiocultura. Mi ha detto che se fosse candida non risalirebbe (la balanite) quindi era orientato su altri batteri (escherichia coli e ne ha nominati altri due o tre) che potrebbero anche alterare la fertilità (che è il motivo principe per cui mi segue). Tuttavia questi deficit di erezione seguiti a distanza di due settimane circa da balanite ne soffro da anni e una spermiocultura del 2004 era negativa.

Dal punto di vista dei sintomi di cui soffrivo, il bruciore a urinare e i dolori sono diminuiti (anche se permangono a volte delle "fitte" al pube all'inizio della minzione o dell'eiaculazione, più dolorosa nel primo caso perchè "spingo" più forte credo). L'erezione sta piano piano migliorando ma non la sento ancora in completo dominio come un tempo.

Volevo sapere il vostro parere.

A breve cerco di scrivere anche tutto il percorso del mio quadro seminale che da ormai dieci anni soffre di asteno e teratospermia (intervento varicocele bil, recidiva, prostatite, un dottore incauto che mi ha fatto indossare per mesi il sospensorio etc)
[#7]
Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
direi assolutamente condivisibile l'atteggiamento diagnostico e terapeutico del collega che La sta seguendo clinicamente.
Affettuosi auguri
Prof. Giovanni MARTINO
[#8]
dopo
Attivo dal 2007 al 2008
Ex utente
A seguito di spermiocoltura ed urinocoltura negativi mi è stata prescritta una terapia di 10gg nimesulide e 15 di serenoa. Mi è stato detto di fare una terapia di supporto prima di dare eventualmente gli antibiotici (che io avrei preferito avere subito invece di trascinare questa situazione). Mi è stato detto ci aggiorniamo poi.

Ciò pur persistendo dal punto di visti dei sintomi forti bruciori durante la minzione e durante l'eiaculazione (questi ultimi davvero forti nell'ultima settimana al punto che sono mentalmente bloccato e non eiaculo più durante il rapporto). Permane anche il deficit dell'erezione, cosa che mi costringe peraltro alla "pericolosa" pratica del coito interrotto con la mia partner regolare.
Condividete questa impostazione e secondo il vostro parere dovrei fare un'ecografia prostatica / spermiogramma o altre analisi?
Avendo letto in questi giorni diversi giudizi non positivi sul nimesulide vi chiedo se può avere utilità contro le prostatiti o se si tratta dei soliti allarmismi.
Cordiali saluti
[#9]
Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
a mio modo di vedere la somministrazione di antibiotici, di qualsiasi classe siano, in caso di "prostatite" deve sempre essere subordinata all'accertamento della presenza di flogosi ghiandolare di tipo batterico o micotico o diamicroorganismi di altro tipo e/o specie. La scelta teraputicia si basa sulla esecuzione di un antibiogramma.
In assenza di questo dato infettivologico, ammesso che di prostatite si parli, si tratterebbe comunque di una forma "abatterica" in senso lato. In tale ultima evenienza mi cheido a che servirebbe la sommimistrazione di antibiotici.
Io non conosco il Suo caso, ma se il Suo Andrologo ha impostato la terapia nei termini che Lei descrive avrà avuto le Sue basi razionali. Non mi sento, e comunque mai via e-mail, di confutare questo atteggiamento terapeutico, in linea di principio corretto.
Affettuosi saluti
Prof. Giovanni MARTINO
[#10]
dopo
Attivo dal 2007 al 2008
Ex utente
Gentili dottori,

in corso di terapia (Nimesulide + Permixon), ho notato le seguenti oscillazioni: inizialmente ho tratto beneficio in termini di bruciori ad urinare e di qualità dell'erezione ma ciò è avvenuto in condizioni di astinenza. Dopo i primi 7 gg ho avuto 4 rapporti nell'arco di un giorno e mezzo che mi hanno ricondotto alla situazione precedente con dolori ad urinare, problemi di erezione e forti dolori (fitte come punture di aghi sopra il pube) durante l'eiaculazione (per la precisione nell'istante della spinta).

Vi chiedo pertanto se è necessario che oltre alla curi pratichi anche astinenza sessuale e/o se è necessario fare ulteriori esami come un'ecografia prostatica (per ora ho fatto solo gli esami colturali).

In ogni caso lunedì prossimo tornerò dal mio medico e gli farò presente la situazione
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