Esperienze negative in AG e ansia peri-operatoria
Gentili dottori,
Vi scrivo per richiedere un consulto che spero possa calmare la mia ansia peri-operatoria, legata esclusivamente all'anestesia generale.
Ho una storia di numerosi interventi chirurgici in AG (ho la NF1).
Durante un intervento di qualche anno fa sono quasi certo di essermi svegliato durante l'operazione (senza dolore ma terrificante, durato pochi secondi, ricordo i discorsi che faceva il team).
Cinque giorni fa ho subito un intervento medio-lungo ma decisamente semplice. Nella notte successiva all'intervento ho avuto un attacco di panico scatenato da un improvviso ricordo vivido e sensoriale. Stavo dormendo e devo aver avuto un episodio di apnea culminato in un forte russare che mi ha svegliato di soprassalto.
(Di solito non russo e non ho diagnosi di apnee, BMI nella norma. Probabilmente l'apnea è stata causata dell'elastomero con la morfina.)
L'episodio notturno mi ha fatto ricordare chiaramente una sensazione di soffocamento, credo avvenuta durante la fase di risveglio dall'anestesia. Ricordo di aver percepito l'inserimento in urgenza in bocca di un oggetto duro e gommoso (come una diga dentale) la manipolazione delle labbra e di un dolore al labbro superiore (in effetti mi sono svegliato con una piccola lesione in quel distretto) e delle voci molto alte, con tono agitato e perentorio.
Dovendo sottopormi ad altri interventi in futuro, e dato che sto accumulando ansia, mi farebbe molto piacere chiarire alcuni punti:
1. Quanto è comune un risveglio difficile che richieda l'uso urgente di un qualche presidio così rapidamente, e quanto è comune che venga percepito dal paziente in modo così traumatico; si tratta di una complicanza dovuta ad un risveglio troppo veloce?
Sono consapevole che, se avvenuto, si tratta di un evento di sicurezza risolto, ma il trauma purtroppo c'è. Sapere che, se dovesse ricapitare mentre sono cosciente, è una cosa routinaria mi darebbe una certa serenità.
2. È normale essere coscienti durante l'estubazione e ricordarlo, o è solo una mia confabulazione? Si viene sempre estubati con un comando diretto?
3. Dopo il primo intervento, decisamente complicato e molto lungo, mi sono risvegliato sereno, al calduccio, felice, senza dolori (nonostante mi avessero rimosso 8kg di lesione) e con una piacevolissima sensazione come di essere innamorato. Quasi tutti gli altri risvegli sono stati orrendi, con tremori, freddo, dolore, ansia, difficoltà a mantermi cosciente, anche dopo interventi minori.
Mi chiedo: come mai il mio miglior risveglio è stato quello avvenuto dopo uno degli interventi più complessi che ho subito? Secondo voi è possibile, recuperando la cartella anestesiologica, creare una sorta di "gold standard personalizzato" da consegnare agli anestesisti che mi assisteranno per i futuri interventi?
4. Ho chiesto un BIS qualche anno fa, ma mi han detto che in Italia nelle strutture pubbliche non si usa. È davvero così?
Grazie mille per il vostro lavoro e il vostro servizio.
Vi scrivo per richiedere un consulto che spero possa calmare la mia ansia peri-operatoria, legata esclusivamente all'anestesia generale.
Ho una storia di numerosi interventi chirurgici in AG (ho la NF1).
Durante un intervento di qualche anno fa sono quasi certo di essermi svegliato durante l'operazione (senza dolore ma terrificante, durato pochi secondi, ricordo i discorsi che faceva il team).
Cinque giorni fa ho subito un intervento medio-lungo ma decisamente semplice. Nella notte successiva all'intervento ho avuto un attacco di panico scatenato da un improvviso ricordo vivido e sensoriale. Stavo dormendo e devo aver avuto un episodio di apnea culminato in un forte russare che mi ha svegliato di soprassalto.
(Di solito non russo e non ho diagnosi di apnee, BMI nella norma. Probabilmente l'apnea è stata causata dell'elastomero con la morfina.)
L'episodio notturno mi ha fatto ricordare chiaramente una sensazione di soffocamento, credo avvenuta durante la fase di risveglio dall'anestesia. Ricordo di aver percepito l'inserimento in urgenza in bocca di un oggetto duro e gommoso (come una diga dentale) la manipolazione delle labbra e di un dolore al labbro superiore (in effetti mi sono svegliato con una piccola lesione in quel distretto) e delle voci molto alte, con tono agitato e perentorio.
Dovendo sottopormi ad altri interventi in futuro, e dato che sto accumulando ansia, mi farebbe molto piacere chiarire alcuni punti:
1. Quanto è comune un risveglio difficile che richieda l'uso urgente di un qualche presidio così rapidamente, e quanto è comune che venga percepito dal paziente in modo così traumatico; si tratta di una complicanza dovuta ad un risveglio troppo veloce?
Sono consapevole che, se avvenuto, si tratta di un evento di sicurezza risolto, ma il trauma purtroppo c'è. Sapere che, se dovesse ricapitare mentre sono cosciente, è una cosa routinaria mi darebbe una certa serenità.
2. È normale essere coscienti durante l'estubazione e ricordarlo, o è solo una mia confabulazione? Si viene sempre estubati con un comando diretto?
3. Dopo il primo intervento, decisamente complicato e molto lungo, mi sono risvegliato sereno, al calduccio, felice, senza dolori (nonostante mi avessero rimosso 8kg di lesione) e con una piacevolissima sensazione come di essere innamorato. Quasi tutti gli altri risvegli sono stati orrendi, con tremori, freddo, dolore, ansia, difficoltà a mantermi cosciente, anche dopo interventi minori.
Mi chiedo: come mai il mio miglior risveglio è stato quello avvenuto dopo uno degli interventi più complessi che ho subito? Secondo voi è possibile, recuperando la cartella anestesiologica, creare una sorta di "gold standard personalizzato" da consegnare agli anestesisti che mi assisteranno per i futuri interventi?
4. Ho chiesto un BIS qualche anno fa, ma mi han detto che in Italia nelle strutture pubbliche non si usa. È davvero così?
Grazie mille per il vostro lavoro e il vostro servizio.