Dolori schiena e gambe dopo epidurale
Gentili dottori, la mia compagna ha subito, dieci giorni fa, un intervento di rimozione di calcolo renale, sito in uretere.
Due giorni dopo l’operazione ha lamentato dei forti dolori alle gambe, descritti come se avesse avuto dei crampi costanti e un fortissimo dolore alla schiena nella zona dove ha avuto l’iniezione per la anestesia epidurale.
La difficoltà motoria nella gambe è durata per i primi 3 giorni, adesso dopo delle sedute di fisioterapia, le gambe fanno meno male. Ciò che la invalida è il fortissimo dolore alla schiena.
Non riesce a stare in piedi per più di di 5 minuti.
Chiedo a voi, quindi, se ciò che presenta può essere un effetto collaterale derivante dalla anestesia, oppure dall’entrata dell’ago... ringrazio per la cortese attenzione e il tempo dedicatomi.
Due giorni dopo l’operazione ha lamentato dei forti dolori alle gambe, descritti come se avesse avuto dei crampi costanti e un fortissimo dolore alla schiena nella zona dove ha avuto l’iniezione per la anestesia epidurale.
La difficoltà motoria nella gambe è durata per i primi 3 giorni, adesso dopo delle sedute di fisioterapia, le gambe fanno meno male. Ciò che la invalida è il fortissimo dolore alla schiena.
Non riesce a stare in piedi per più di di 5 minuti.
Chiedo a voi, quindi, se ciò che presenta può essere un effetto collaterale derivante dalla anestesia, oppure dall’entrata dell’ago... ringrazio per la cortese attenzione e il tempo dedicatomi.
[#1]
Buongiorno
in base alla tempistica di insorgenza dei sintomi (due giorni dopo ...) mi sento di escludere che la causa dei problemi della sua compagna siano da imputare ad un problema legato all'anestesia spinale.
Ritengo più probabile un dolore derivante dalla postura tenuta durante l'intervento. Che è davvero "scomoda" ancorché necessaria.
La saluto
in base alla tempistica di insorgenza dei sintomi (due giorni dopo ...) mi sento di escludere che la causa dei problemi della sua compagna siano da imputare ad un problema legato all'anestesia spinale.
Ritengo più probabile un dolore derivante dalla postura tenuta durante l'intervento. Che è davvero "scomoda" ancorché necessaria.
La saluto
Dr. GUIDO GUASTI
[#2]
Utente
Gent. Dott, grazie per avermi risposto. Essendo passato del tempo posso informarla che a distanza di una settimana dall’intervento, è comparso un ematoma violaceo all’altezza della zona lombosacrale. Ancora oggi, dopo un mese dall’intervento, la mia compagna sta effettuando delle sedute di fisioterapia per lenire il dolore, il quale è quasi sempre presente, è migratorio e aumenta quando vi è uno sforzo fisico. Ad oggi non c’è più ematoma. Solo molta tristezza e rabbia per quanto sta accadendo e non riusciamo a capire come uscirne. In attesa di una sua risposta, La saluto cordialmente.
[#3]
Buongiorno
Immagino la vostra frustrazione.
Se volete togliervi il dubbio di una problematica neurologica ci sarebbero da effettuare 2 indagini ossia una risonanza magnetica e elettromiografia. In effetti è strano ciò che mi riferisce. Soprattutto per la tempistica.
Buona giornata
Immagino la vostra frustrazione.
Se volete togliervi il dubbio di una problematica neurologica ci sarebbero da effettuare 2 indagini ossia una risonanza magnetica e elettromiografia. In effetti è strano ciò che mi riferisce. Soprattutto per la tempistica.
Buona giornata
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 9.9k visite dal 14/06/2019.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.