by-pass aorto-coronarico
Gentili dottori di Medicitalia vi scrivo perche' mio padre deve subire BY-PASS AL TRONCO COMUNE QUINDI GLI E' STATO DETTO CHE DOVRA' FARE 4 BYPASS E CHE IL CUORE FUNZIONA AL 40%! Volevo sapere i rischi alla quale potrebbe andare incontro..visto che e' presente anche un' insufficienza renale CRONICA!
VI RINGRAZIO IN ANTICIPO PER LE EVENTUALI RISPOSTE
IN ATTESA VI MANDO I MIEI PIU' CORDIALI SALUTI
VI RINGRAZIO IN ANTICIPO PER LE EVENTUALI RISPOSTE
IN ATTESA VI MANDO I MIEI PIU' CORDIALI SALUTI
[#1]
Al momento non è possibile quantificare un rischio operatorio in modo preciso perchè mancano alcune delle informazioni necessarie (età del paziente, eventuale diabete, insufficienza respiratoria, recenti episodi ischemicici, obesità).
La presenza di insufficienza renale cronica (sarebbe utile conoscere il valore di creatinina agli ultimi esami ematici) e soprattutto la ridotta funzione ventricolare sinistra (da lei riportata attorno al 40 %), sono fattori che fanno comunque innalzare il rischio operatorio.
La patologia del tronco comune (in questo caso suppongo associata anche a stenosi sulla coronaria destra) è, pur non avendo visto l'esame coronarografico, nella stragrande maggioranza dei casi una netta indicazione chirurgica.
In parole semplici si corrono più rischi a rimanere così che a sottoporsi ad un intervento chirurgico in elezione.
Intervenendo si corre il rischio di complicanze operatorie e perioperatorie (insufficienza cardiaca, respiratoria e renale in primis), ma impiantati i bypass ci si protegge da possibili infarti miocardici acuti fatali.
In bocca al lupo
GI
La presenza di insufficienza renale cronica (sarebbe utile conoscere il valore di creatinina agli ultimi esami ematici) e soprattutto la ridotta funzione ventricolare sinistra (da lei riportata attorno al 40 %), sono fattori che fanno comunque innalzare il rischio operatorio.
La patologia del tronco comune (in questo caso suppongo associata anche a stenosi sulla coronaria destra) è, pur non avendo visto l'esame coronarografico, nella stragrande maggioranza dei casi una netta indicazione chirurgica.
In parole semplici si corrono più rischi a rimanere così che a sottoporsi ad un intervento chirurgico in elezione.
Intervenendo si corre il rischio di complicanze operatorie e perioperatorie (insufficienza cardiaca, respiratoria e renale in primis), ma impiantati i bypass ci si protegge da possibili infarti miocardici acuti fatali.
In bocca al lupo
GI
Per visite Ospedale San Raffaele:
[#3]
Il rischio mortalità legato all'intervento si aggira tra il 3 ed il 5 %, un rischio che in cardiochirurgia definirei medio.
Il decorso operatorio verrà comunque influenzato da un certo grado di sofferenza renale, che i colleghi che hanno in cura suo padre cercheranno di limitare al minimo.
Sia fiduciosa.
GI
Il decorso operatorio verrà comunque influenzato da un certo grado di sofferenza renale, che i colleghi che hanno in cura suo padre cercheranno di limitare al minimo.
Sia fiduciosa.
GI
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.3k visite dal 02/04/2011.
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