Elettrocatetere a vite

Gentile Staff di Medicitalia, scrivo per un dubbio riguardo ad un intervento che mia nonna ha subito proprio oggi. Ha 73 anni ed è ipertesa da 30, è diabetica (tipo 2) e ha un'insufficienza renale con in media una creatinina 1,30 e Gfr di 35. Ha inoltre una lieve bradicardia. Da circa due anni è ricoverata praticamente ogni mese per scomperso cardiaco, la prima volta andando in terapia intensiva per edema polmonare acuto. Sempre seguita privatamente da un cardiologo, la sua terapia domiciliare è stata modificata numerose volte, senza comunque trovare la terapia perfetta per lei. Un anno fa le è stato impiantato un pacemaker, al seguito del quale i suoi problemi di scompenso sono peggiorati. Dopo qualche altro ricovero abbiamo quindi cambiato ospedale di riferimento, ospedale in cui è stata ricoverata nuovamente il mese scorso. Qui hanno consigliato di sostituire il pacemaker con un defribrillatore biventricolare, operazione svolta la settimana scorsa. Dopo qualche giorno dall'intervento i chirurghi hanno constatato che l'elettrocatetere si era spostato e che quindi l'apparecchio non era in funzione; probabilmente perché traspostata malamente per una tac. Oggi hanno quindi ripetuto l'intervento e, diversamente dalla volta precedente, un elettrocatetere è stato inserito a vite (una o due). La cosa ha preoccupato non poco noi parenti, visto che ci hanno riferito della possibilità che la vite possa in futuro spostarsi e causare emorraggia: considerato che mia nonna assume anche coumadin, temo che un'evenienza del genere possa essere fatale senza possibilità di intervenire. Il chirurgo non è stato affatto chiaro sui rischi e sulle precauzioni che l'impianto di un elettrocatetere a vite possa necessitare, perciò ripeto a voi le mie domande:
-Che precauzioni dovremo osservare in futuro?
-Che probabilità c'è che la vite in futuro possa muoversi? E con quali cause?
-Era davvero necessario un impianto a vite, che mi sembra un po' troppo invasivo?

Grazie
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Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 107.9k 3.6k 3
Nessun problema alcuno
Si tranquillizzi

Arrivederci

Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso