Frequenza cardiaca sotto sforzo.

Sono perfettamente sano, posso affermare ciò anche in seguito alla visita medico sportiva per ottenere il certificato sportivo per attività fisica non agonistica.
Nell'ultimo anno sia a causa dello studio sia per altre cause ho smesso di nuotare e adesso mi ritrovo a ricominciare.

Vi spiego il mio dubbio...
Quando ero allenato, la mia frequenza cardiaca a riposo disteso sul letto oscillava fra i 45 e i 50bpm insomma ero bradicardico, adesso a causa nello stop, l'allenamento è per gran parte svanito e mi ritrovo ad avere una frequenza cardiaca leggermente più alta cioè fra i 60 e i 70bpm sempre a riposo.

Quello che mi fà "preoccupare" se così possiamo dire è la frequenza cardiaca sotto sforzo, per adesso sto andando in bicicletta oltre ad andare in piscina per recuperare piano piano il fiato che ho perso.
A ritmi molto ma molto blandi (sia con la bicicletta sia nuotando) la mia frequenza cardiaca arriva subito a 170 bpm mentre a un ritmo medio anche se possiamo definirlo sempre blando la mia frequenza cardiaca oscilla fra i 178 e i 190 bpm. Se ovviamente tento di forzare il ritmo, la frequenza cardiaca arriva a 205 bpm. Ovviamente non cerco di allenarmi forzando il ritmo, è capitato una volta e quando ho letto il cardiofrequenzimetro ho subito allentato il passo.

Volevo chiedervi visto che mi "spaventa" tenere questi ritmi molto lenti e ritrovarmi queste frequenze cardiache elevate, se con il progredire dell'allenamento, in un paio di mesi di allenamento riuscirò oltre a ritrovare una frequenza cardiaca a riposo per così dire bradicardica si abbasserà notevolmente anche la frequenza cardiaca sotto sforzo così da tenere gli stessi ritmi blandi / medi ad una frequenza cardiaca che oscilli fra i 150 e i 170 bpm anzichè fra i 170 e i 185bpm.

Funziona così? se si, quanto allenamento occorre per ottenere questi risultati?
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Dr. Vincenzo Martino Cardiologo 6.6k 209 2
Gentile utente,
francamente se è vero che lei raggiunge rapidamente la frequenza di 170-180bpm per ritmi blandi o bassi di allenamento, la cosa non rientra di certo nella norma. A mio avviso però, sarebbe utile che eli si sottoponesse ad una effettivo test da sforzo, ove il monitoraggio cardiaco ottenuto alla presenza del medico permetterebbe un miglior inquadramento delle sua effettiva performance cardiaca.
Saluti

Dr. Vincenzo MARTINO

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Dr. Mariano Rillo Cardiologo, Cardiologo interventista 10.1k 278 16
Quello che descrive è normale....continui ad allenarsi tranquillamente è vedrà che tornerà alle frequenze del passato.
Cordialità

Dr. Mariano Rillo
Specialista in Cardiologia con Perf. in Aritmologia
Clinica e Elettrofisiologia Interventistica

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dopo
Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
Grazie ad entrambi, posso chiedervi un'ulteriore informazione?
Io avrei bisogno di aumentare il fiato e quindi la resistenza, su internet ci sono varie tabelle tutte molto simili tra loro.
Vi è scritto che per aumentare la resistenza, bisogna allenarsi con una frequenza cardiaca che oscilla fra il 70 e l' 80 % della frequenza cardiaca massima.
Non ho ancora fatto un test da sforzo che spero di fare entro breve però visto che ho prima ho scritto di aver raggiunto per puro errore i 205 bpm la mia soglia di allenamento compresa fra il 70 e l'80 % dovrebbe essere compresa fra i 143 e i 164 bpm.

Ho scritto sempre prima che ho molta difficoltà ad allenarmi a queste frequenze visto che raggiungo e supero quasi immediatamente i 170bpm.

Se durante il primo mese, mi allenassi 3 4 volte la settimana sia nel nuoto sia nella bici con una frequenza cardiaca compresa fra i 155 e i 170 bpm sarebbe una frequenza consona o troppo elevata?
Ovviamente cercherei di contenermi ed escluderei una frequenza cardiaca più elevata.