Dispnea e tachicardia, aniosa o non?

Salve carissimi dottori. Sono qui per porvi oggi un problema che ultimamente sta diventando sempre più fastidioso e limitativo.

Soffro da un paio d'anni di disturbi d'ansia correlati ad attacchi di panico e attualmente sono in cura da un neurologo, assumo ansiolitici.
Il problema è che non sono mai stato convinto che i miei sintomi principali, ovvero tachicardia e soprattutto respiro corto/dispena che si protae PER TUTTO IL GIORNO, siano dovuti esclusivamente ad una componente ansiogena.
E' pur vero che l'ansia di questi problemi ne crea, ma per farvi un esempio: appena alzato dal letto, che ansia dovrei avere? Psicologicamente mi sento tranquillissimo, mentre per compiere un respiro completo non so quanti dovrei farne prima. Così per la tachicardia.
Conosco gente che soffre d'ansia ma che comunque fa sport, cosa che a me piacerebbe tanto, ma non posso correre 2 o 3 metri che il cuore mi arriva letteralmente in gola e il respiro viene a mancare. Anche se io sono tranquillo e SO di voler correre, giocare a calcio come facevo un tempo.

Ho eseguito elettrocardiogramma, ecogardiogramma e prova da sforzo circa 6 mesi fa per questa mia 'paura' ma i cardiologi mi hanno assicurato che a livello cardiologico sto più che bene.

Ho letto di gente che non approfondendo questi sintomi ha scoperto di avere malattie congenite e non che mi allarmi, però non si sa mai, per questo vorrei chiedere a voi una soluzione per questo problema che mi assilla da quando sono sveglio fino alla sera.

Scusate se mi sono dilungato e grazie anticipate.
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Dr. Mariano Rillo Cardiologo, Cardiologo interventista 10.1k 278 16
Se i colleghi che l'hanno valutata con le indagini che riporta le hanno detto di tranquillizzarsi perchè il suo cuore è sano non posso certo essere io, senza conoscerla e a distanza, ad asserire il contrario. Questo non vuol dire non credere ai suoi sintomi, ma semplicemente affermare che non dipendono dal cuore. Le cause possono essere tante (funzionalità tiroidea, eventuale presenza di anemia, funzionalità corticosurrenalica etc), anche al di là dell'ansia, ma non sono di pertinenza cardiaca.
Cordialità

Dr. Mariano Rillo
Specialista in Cardiologia con Perf. in Aritmologia
Clinica e Elettrofisiologia Interventistica

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dopo
Attivo dal 2011 al 2013
Ex utente
Certo dottore, di sicuro non era una diagnosi, ovviamente, che ricercavo da voi.
Secondo lei dovrei rivolgermi al mio medico curante per farmi stilare una serie di analisi da poter fare anche magari in campo pneumologico? Così da togliere ogni eventuale dubbio?
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Dr. Mariano Rillo Cardiologo, Cardiologo interventista 10.1k 278 16
Rivolgersi al suo medico curante è ovviamente la cosa più corretta che può fare.
Saluti cordiali