Trattamento paziente cardiopatico

Buongiorno.A seguito di ricovero in ospedale causa dispnea e oppressione toracica ( 76 anni,fumatore,sovrappeso, nel 2000 IMA rivascolarozzato con BPAC e nel 2014 Occlusione Cdx ) viene diagnosticato :
NSTEMI con complicazione CC
Funzione ventricolare sx moderatamente ridotta e INSUFFICIENZA mitralica severa
Occlusione safena.
Angiografia csx:
IVA dist , Cx dist, Mo1 = Occlusione 100%
Diag1=stenosi 60%
Altre opacizzazioni : grafi venoso = Occlusione 100%

Dopo 5 gg viene dimesso con terapia farmacologica.

Il paziente è mio.nonno.ma a distanza di un mese non sembra essersi ripreso completamente.
Perché non è stata fatta un angioplastica ?
Grazie
[#1]
dopo
Dr. Iacopo Ciccarelli Cardiologo 93 3
Da quanto scritto non appare chiaro se il primo bypass, oltre all'innesto di safena, abbia previsto anche l'innesto di arteria mammaria (sembrerebbe di si, visto che anche i vasi nativi ad origine della coronaria sinistra sono occlusi): se è questo il caso, il bypass arterioso è funzionante?
Inoltre l'innesto di safena cosa va a rivascolarizzare? La coronaria destra che risultava occlusa già dal 2014? Cordiali saluti.

Dr. Iacopo Ciccarelli

[#2]
dopo
Utente
Utente
-2000: BPAC ( AMIS su Dg e VGS su marginale )
-07/2014: occlusione cronica cdx e ramo marginale, AMIS dg pervio , VGS/MO occlusa. eseguita PCI + BMS su VGS/MO.
Eseguita PCI+BMS su IVA I .
-08/2014 Ecocardio : VS dilatato, IM severa. FE 40%, acinesia pareti media/inferiore/posteriore/laterale e tutto apice.

-03/2016 sospetto NSTEMI. a seguito di ricovero trattametno con NTG, diuretico EV, doppia terapia antiaggregante e fondaparinux, ivabradina. non recidive oppressione toracica.

coronografia:
Buon esito AMIS-IVA. safena MO 100%(trattata con BMS all'anastomosi safena-MO). buon esito pregresso stenting IVA-CX ( con evidenza di malattia stenosante dell'IVA).
cdx 100% cronica.

ecocardio predimissione : FE 40% , acinesia apice e inferiore basale, no trombi nè ecocontrasto, diastole tipo II , IM4+ . IAo lieve. VD non dilatato e normocinetico. VCI piccola e non collabente.
Dismesso NYHA II

a distanza di 25 gg circa, la sua situazione è rinconducibile tra un NYHA 3 e un NYHA 4 .

grazie .
[#3]
Dr. Iacopo Ciccarelli Cardiologo 93 3
Sulla base di quanto scritto, credo non sia stato giudicato conveniente tentare una nuova angioplastica del graft venoso su ramo marginale perchè comunque già nel 2014 vi era evidenza ecocardiografica di un'acinesia a livello della parete posterolaterale un mese dopo aver effettuato l'angioplastica sulla safena. La riapertura della safena non ha quindi restituito contrattilità a quella zona di miocardio, quindi non credo sia utile indagare ulteriormente un'eventuale vitalità miocardica con test provocativo. Si potrebbe eventualmente valutare con il vostro Cardiologo di fiducia la fattibilità di un anuloplastica mitralica per diminuire l'insufficienza e nella speranza di migliorare la performance ventricolare sinistra.
Cordiali saluti
[#4]
dopo
Utente
Utente
grazie. Sa dirmi perchè l'intervento non è stato proposto al paziente in ospedale ?

Vi sono dei consigli per non aggravare ulteriormente la sua condizione ?

grazie

[#5]
dopo
Utente
Utente
visto che ci siamo le allego anche la terapia.

pantoprazolo 20 mg 1cp/die
cardioaspirina 100mg 1cp/die
clopidogrel 75mg 1cp/die
atorvastatina 20mg 1cp/die
allopurinolo 300mg 1/2 cp/die
ivabradina 5mg 1cp/die
ramipril 2.5mg 1cp/die
nebivololo 5mg 1/2cp die
spironolattone 25mg 1cp/die
furosemide 25mg 1cp/die
tiotrpio bromuro 18mg 1 cp inalatoria die
[#6]
Dr. Iacopo Ciccarelli Cardiologo 93 3
Gentile utente,

come capirà non è possibile per il tipo di consulto che offriamo su questo sito entrare troppo nei dettagli "tecnici", soprattutto perchè sempre di interpretazioni a distanza si tratta e non sarebbe corretto nei confronti del paziente.
Il consiglio è quello di effettuare controlli cardiologici periodici e di seguire con attenzione il paziente per evidenziare il prima possibile sintomi di aggravamento dello scompenso: in particolare non esagerare nell'assunzione quotidiana di liquidi, ridurre moderatamente il consumo di sale, pesare quotidianamente il paziente.
Il tipo di terapia impostato è corretto, ad eccezione dell'ivabradina e del ramipril che andrebbero assunti ogni 12 ore (e non una volta al dì).

Cordiali saluti.