Tachicardia parossistica

Ho 28 anni, di corporatura esile. Non bevo, non fumo, discreta attività fisica.

Ieri STAVO GUIDANDO, RILASSATO, SENTENDO LA RADIO, QUANDO IMPROVVISAMENTE MI PRENDE UNA TACHICARDIA MOSTRUOSA, VELOCISSIMA, INCONTROLLABILE. PRESO DAL PANICO MI FERMO SULLA CORSIA D'EMERGENZA. Scendo dal veicolo e casualmente passa un'ambulanza. Si fermano e mi dicono di calmarmi perchè ho i battiti molto veloci. Purtroppo non mi dicono quanto veloci. Dopo circa 5 minuti, lentamente, il cuore si calma. E' difficile discernere quando l'aritmia era effettivamente terminata e quando invece io continuavo ad accelerare i battiti con il panico mostruoso che provavo. Dopo circa un'ora e trenta, con un ansia bestiale ma un battito più o meno regolare, vado ad uno studio polispecialistico e mi fa l'elettrocardiogramma

RITMO SINUSALE a 83 BPM. Asse equilibrato. Normale conduzione. Segni come da ripolarizzazione veloce. CONSIGLIO HOLTER 48 ORE.

Premetto che fin dall'adolescenza soffro spesso di extrasistole singole, con le quali convivo (NULLA A CHE VEDERE CON QUELLO CHE E' SUCCESSO IERI). Di seguito gli ultimi controlli.

2 ANNI FA, ECO COLOR DOPPLER: Ventricolo sinistro con normali dimensioni e spessore parietale. Normali funzioni sistolica e diastolica. Atrio sinistro nei limiti. Sezioni destre nei limiti. Normale cinetica e morfologia del ventricolo destro. Prolasso lieve dei lembi mitralici senza insufficienza. Altri apparati valvolari di normale morfologia, senza disfunzioni.

1 ANNO FA, HOLTER 24ORE: Ritmo sinusale con normale conduzione atrio-ventricolare e intra-ventricolare. Alcuni brevi episodi notturni di blocco atrio-ventricolare MOBITZ 1. Assenza di ectopia ventricolare o sovraventricolare. Non modificazioni ST-T diagnostiche per ischemia miocardica incorrente.

3 MESI FA, ECG DA SFORZO: Test interrotto all'87% dell FCTM (168 bpm) per esaurimento muscolare. Durante sforzo e recupero no alterazioni del tratto ST T e o aritmie riconducibili ad ischemia miocardica indotta da esercizio fisico (E INVECE, MI CAPITA SPESSO NELLA FASE DI RIPOSO DALLO SFORZO DI SENTIRE UN'EXTRASISTOLE SECCA SINGOLA...). Buon andamento pressorio.

Ieri sera sono andato dal cardiologo di fiducia. Gli ho spiegato l'accaduto. Lui sostiene che, alla luce degli eventi, non c'è motivo di procedere ad ulteriori approfondimenti.
Secondo lui l'episodio è stato troppo breve nella durata e inoltre praticamente senza (o quasi) precedenti nella mia vita. Crede che se il cuore è morfologicamente sano non bisogna andare oltre, per ora.
Dice che "beccare" questo tipo di tachicardia è molto difficile. Servirebbero o lo studio elettrofisiologico, che lui considera troppo invasivo e attualmente sproporzionato alla mia sintomatologia, o quella sorta di holter sotto pelle che dura 3 anni. Ma, come detto, secondo lui attualmente non c'è necessità e devo cercare di rilassarmi.

A ME PURTROPPO QUELL'EPISODIO E' RIMASTO NELLA TESTA E ORA NON SO COME COMPORTARMI. Servono ulteriori accertamenti?
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Medico Chirurgo attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Salve,
il suo Cardiologo si riferisce ad un episodio di possibile Tachicardia Parossistica Sopraventricolare (TPSV).
Concordo che se gli episodi sono sporadici individuarla con un holter ECG è difficile.
Tenga conto che una caratteristica di questa aritmia benigna è che "scatta" all'improvviso e "si blocca" all'improvviso: quindi se è andata scemando piano piano è più probabile che abbia avuto un attacco di panico.In pieno benessere come è il tipico attacco di panico.
La ripolarizzazione precoce, ammesso che ci sia, non deve destare preoccupazione.
Se tuttavia deve rimanere col chiodo fisso e innescare dinamiche ansiogene da cui poi sarà difficile tirarla fuori, programmi un Holter ECG/48h.
Saluti,
dott. Caldarola.
[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentilissimo Dottore,

anzitutto la ringrazio per la risposta tempestiva. Mi permetta di ESCLUDERE l'attacco di panico. Non ne ho mai sofferto e in questo caso ero assolutamente rilassato sentendo la radio.
E' stato il cuore che improvvisamente ha iniziato a battere all'impazzato.

Non so dirle con precisione in che modo è finito. Se gradualmente o meno, in quanto a seguito della tachicardia estrema ero così nervoso che non ho fatto caso a come è finito.

Ho letto che quando si hanno queste tachicardia a riposo si fa lo studio elettrofisiologico
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Medico Chirurgo attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Vuole fare lo studio elettrofisiologico perché l'ha letto.
Ritiene di ESCLUDERE l'attacco di panico.
Ciò che le dice il suo cardiologo, che beccare un'altra EVENTUALE TPSV è difficile, specie se sono occasionali, non lo ritiene plausibile. Quando poi è la verità.
Le ho detto faccia un Holter ECG/48h ma avrà da obiettare anche su quello.
Le chiedo dunque: che cosa ci ha scritto a fare?
Per insegnarci il mestiere? Lo facciamo da 20 anni e sicuramente qualcosa in più di lei capiamo in ambito medico.
Faccia quello che le pare.
Saluti,
Dott. Vincenzo Caldarola.

[#4]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dottore, non era assolutamente mia intenzione mettere in dubbio la sua professionalità. Mi dispiace che si sia risentito. La mia era solo una sensazione. Non mi sembrava un attacco di panico, tutto qui.

Ha pienamente ragione che non si devono leggere le cose su internet. In realtà è stato l'infermiere del 118 a farmi saltare in testa questa idea dello studio elettrofisiologico. e mi ha detto anche di rivolgermi ad un aritmologo.
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Medico Chirurgo attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Non si preoccupi. In un mondo alla rovescia oggi i pazienti pretendono di consigliare i medici. E la colpa è anche di certa tipologia di medico. E' un cliché ormai.
Ha chiesto dei consigli e io glieli ho forniti.
Glieli ha forniti anche il suo cardiologo.
Ma lei preferisce credere alle castronerie di internet e a quelle di un infermiere? E' libero di farlo. E' l'infermiere perseguibile non certo lei.
Con questo la saluto,
Dott. Caldarola.
[#6]
dopo
Utente
Utente
Gentilissimo Dottore, ho effettuato l'Holter delle 48 ore. Questo è il risultato.

LA REGISTRAZIONE HA MOSTRATO UN RITMO SINUSALE STABILE A FREQUENZA CARDIACA MEDIA 78bpm, MASSIMA 152, MINIMA 44. CONDUZIONE ATRIOVENTRICOLARE NEI LIMITI DELLA NORMA. ASSENZA DI ECTOPIA SOPRAVENTRICOLARE E VENTRICOLARE. ASSENZA DI PAUSE ELETTRICHE SIGNIFICATIVE. NON ALTERAZIONI SIGNIFICATIVE DELLA FASE DI RIPOLARIZZAZIONE VENTRICOLARE.

A questo punto, devo cercare di mettermi quel brutto episodio alle spalle. Mi ha detto l'aritmologo che se succede devo trovare il modo di farmi fare un ECG sul momento (una parola....) Ma che per ora posso fare tutto.
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Medico Chirurgo attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Il suo Cardiologo ha ragione.
Il suo Holter ECG è del tutto normale e resterà sempre il dubbio se si sia trattato di un attacco di panico o di una TPSV.
La prossima volta, se dovesse avere di nuovo gli stessi sintomi, si faccia portare in PS per effettuare un ECG a crisi in atto.
Ma mi pare che l'avessimo già detto.
Saluti cordiali e buona serata,
Dott. Caldarola.
[#8]
dopo
Utente
Utente
Dottore, mi perdoni l'ignoranza, ma è impossibile che si sia trattato di un episodio di Tachicardia Ventricolare giusto? Sarei morto suppongo, o quantomeno svenuto...
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Medico Chirurgo attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Ma quale tachicardia ventricolare!
Si tranquillizzi e se non ce la fa da solo si rivolga a uno specialista dell'ansia.
Saluti,
Dott. Caldarola.
[#10]
dopo
Utente
Utente
Dottore mi scusi se torno a disturbarla. Oggi mi è successo un altro episodio spiacevole.

Stavo facendo la mia consueta leggera attività anaerobica. Ero alla fine dell'ora. Avevo il cardiofrequenzimetro. Esercizio con elastico che di solito faccio a 120 bpm.

A metà esercizio viaggiavo sui 115 bmp circa, poi sento un'extrasistole singola (non è la prima volta che mi capita ma poi di solito si aggiusta tutto), DOPO QUESTA IMPROVVISAMENTE IL BATTITO SCHIZZA VELOCISSIMO E IN POCHISSIMI SECONDI SONO A 160, POI A 175, che sarà il picco massimo.

Mi spavento tantissimo, penso di dover chiamare l'ambulanza, sento un battito inarrestabile ed innaturale rispetto allo sforzo che ho fatto. Non mi sento svenire ma la paura è tanta, ho il terrore di morire.

Mi siedo, mi calmo, e in circa un minuto il battito scende a 100 pbm circa.

Avevo ripreso fiducia e ora sono ricaduto nel baratro. Questa cosa mi sta rovinando la vita.
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Medico Chirurgo attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Le modalità con cui la tachicardia è terminata, graduali, non fanno pensare ad una TPSV che ha un esordio improvviso e una fine brusca.
Mi sembra piuttosto che lei stia descrivendo un nuovo attacco di panico.
La TV se la tolga dalla testa, non si presenta nelle modalità che lei descrive anzi che forse non avrebbe potuto descrivere.
Le rinnovo il consiglio in replica #9.
Saluti,
Dott. Caldarola.
[#12]
dopo
Utente
Utente
Dottore la ringrazio moltissimo per la risposta.

Cercherò di tranquillizzarmi.

Una domanda: ma una tachicardia "da attacco di panico" può far arrivare la frequenza anche a 175?

Purtroppo sono nato giornalista e curioso, cosi ho letto che di solito negli attacchi di panico non si arriva sopra i 150, e inoltre la frequenza sale più lentamente.

LO SO...NON DOVREI NEMMENO GUARDARLE CERTE COSE...E' L'ISTINTO....
[#13]
Medico Chirurgo attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Se ha l'"istinto" (forse è più appropriato il termine propensione) a fare il giornalista, eviti di leggere e divulgare notizie scorrette.
L'attacco di panico per lo più insorge in pieno benessere, causando soggettivamente una sensazione di morte imminente, con attivazione massimale di tutto il sistema simpatico.
Non per nulla, finché i sintomi non si stabilizzano con la terapia psichiatrica, l'uso dei beta bloccanti è utile per controllare le manifestazioni neurovegetative delle crisi, in primis l'aumento della P.A. e la tachicardia .
Saluti,
Dott. Caldarola.
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