Fibrillazione atriale parossistica ed anestesia

Buongiorno Dottori ripropongo un quesito al quale gentilmente il dr.Martino già mi aveva risposto ma al quale debbo aggiungere degli aggiornameti "ho 40 anni e poco più di un anno fa ho avuto un episodio di FAP che hanno risolto al pronto soccorso. da allora non ho avuto più altri episodi se non periodi con delle extrasistole e battiti accellerati che a giorni sono più frequenti. Gli accertamenti fatti in ospedale (elettrocardiogramma, ecocardiogramma, holter cardiaco 24 ore, ecg sotto sforzo e analisi alla tiroidee) non hanno evidenziato nulla. Ho ripetuto dopo 6 mesi l'ecocardigramma e elettrocardiogramma dove non risulta nulla. All'epoca del ricovero mi dissero che probabilmente l'episodio di FAP poteva essere stato scaturito da reflusso esogastrosofageo. Sono leggermente iperteso poichè assumo 1/2 triatec da 2,5 mg al giorno."
Ora la mia domanda è questa ai primi di aprile debbo fare un intervento di artroprotesi all'anca causa di una spondilite, ho parlato con l'anestesista il quale mi ha detto che vorrebbe fare la spinale che blocchi le gambe e una sedazione con valium per me affinchè mi possa un pochino rilassare. Vorrei sapere cortesemente visto che ho avuto questa Fap e a volte extrasistole (periodicamente e non giornalmente) che rischi potrei correre con questo tipo di anestesia? e con quella generale? Grazie in anticipo



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Dr. Vincenzo Martino Cardiologo 6.6k 209 2
Gentile utente, il rischio di una recidiva di fibrillazione atriale nel corso o successivamente all'intervento chirurgico, è pressocchè sovrapponibile se non lievemente più alto rispetto ad un soggetto sano a parità di condizioni cliniche. Giungere all'intervento con un buon controllo pressorio e di frequenza cardiaca sarà il milior viatico, al superamento senza alcun intopppo dell'intervento. Saluti

Dr. Vincenzo MARTINO

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Utente
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Grazie mille Dottore per la sua risposta e la sua efficace disponibilità.