Lesione vegetante seconda porzione duodenale

Buonasera. Mia madre ha 63 anni e non ha sintomi particolari, solo un dolore alla parte alta del fianco destro quando è seduta, non ha perso peso, non presenta ittero o problemi di glicemia ed è in buona forma. Per ricercare la causa di ricorrenti mal di gola su consiglio del medico di base ha recentemente eseguito una gastroscopia il cui esito è il seguente:

ESOFAGO: Regolare per calibro, peristalsi e rilievo mucoso
GIUNZIONE ESOFAGO-GASTRICA: risalito a formare piccola ernia gastrica jatale. Linea z sfrangiata.
STOMACO: Ben distendibile, contiene normale quantità di succo gastrico limpido. Al fondo e corpo la mucosa appare regolare. All’antro la mucosa appare marezzata.
PILORO: regolare
DUODENO: Bulbo regolari. A livello della seconda porzione duodenale presente lesione vegetante di circa 6 cm, fragile al contatto con lo strumento e a tratti ulcerata che si biopsia. La lesione occupa tutto il lume, ma è fagilmente valicabile da strumento standard (biopsie)
CONCLUSIONI: ERNIA GASTRICA JATALE
LESIONE VEGETANTE DELLA SECONDA PORZIONE DUODENALE (IN CORSO ISTOLOGIA)

Il gastroenterologo ha poi scritto: "ho trovato un grosso polipo (circa 6 cm) in seconda porzione duodenale (forse sarebbe da definire come lesione polipoide). Ho inviato come urgenti le biopsie, sarebbe utile nel frattempo TAC addominale e poi penso che la signora sia di pertinenza chirurgica."

Risultato della biopsia: Minuti e superficiali frustoli di mucosa con flogosi ad impronta ulcerativa, marcata iperplasia rigenerativa dell'epitelio ghiandolare.

E' stata fatta inoltre TC addome completo senza e con MDC il cui esito è il seguente:

Esame eseguito senza e durante perfusione endovenosa rapita di mezzo di contrasto iodato.
Grossolana neoformazione solida che ingloba la seconda porzione duodenale e la regione cefalopancreatica e presenta diametri traverso e antero-posteriore di 5,0 x 3,6 cm ed estensione craniocaudale di 4,5 sm: coesistono multipli ispessimenti parietali duodenali limitrofi mammellonati.
Alcuni linfonodi intraperitoneali specie peripancreatici con diametro che vanno da pochi millimetri sino diametro massimo di circa 12 mm in sede peri retro pancreatica.
Linfogranulia in sede retroperitoneali e lungo i vasi iliaco-femorali.
Non lesioni focali epatiche.
Non dilatate le vie biliari intra ed extraepatiche.
Non lesioni focali spleniche nè surrenaliche.
Regolare eliminazione del mezzo di contrasto da parte di entrambi i reni che presenta alcune ipodensità parenchimali bilateralmente la maggiore dei quali a sinistra di circa 13 mm di diametro massimo da riferire a cisti.
Non dilatate le vie escretrici.
Catenella chirurgica in prossimità del sigma in esiti di pregresso intervento chirurgico. (asportazione utero ed ovaie effettuata anni fa)

Potete per favore tradurmi che cosa ha mia mamma? In particolare vorrei capire se è coinvolto anche il pancreas e cosa significa quando parla dei linfonodi intraperitoneali.

Grazie.
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27.1k 672
La neoformazione descritta non è di univoca interpretazione e le biopsie non sono dirimenti. Oltre all' asportazione dell' utero sua mamma è stata anche operata all' intestino? nel caso per che patologia? Il pancreas sembrerebbe in qualche modo coinvolto ma non è chiaro se prImitivamente o in modo secondario. Sara' ovviamente indispensabile fare ulteriori aggiornamenti. Ci faccia sapere se desdiera. Auguri!

Dottor Andrea Favara

http://www.andreafavara.it

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Attivo dal 2009 al 2011
Ex utente
Innanzitutto grazie per la risposta così tempestiva.
Mia mamma ha subito tre interventi chirurgici molti anni fa (se serve mi faccio dire gli anni esatti): uno con asportazione dell'utero, un altro con asportazione di un ovaio e un terzo con l'asportazione dell'altro ovaio. Nel corso credo dell'ultima operazione c'era una cisti attaccata all'ovaio che toccava anche l'intestino, hanno dovuto infatti incidere l'intestino e la degenza è stata un po' più lunga.
I medici che l'hanno in cura vogliono fare una gastroscopia e colonscopia insieme la prossima settimana per analizzare meglio di cosa si tratta.
Ci fidiamo dei medici presso cui attualmente è in cura ma personalmente mi chiedo se non è il caso di rivolgersi ad un centro specializzato sul pancreas ad esempio Verona.
Grazie davvero del suo consulto, mi è stato di grande aiuto.
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27.1k 672
Mi sembra ragionevole seguire le indicazioni dei colleghi che la seguono e solo dopo, eventualmente in accordo con loro, rivolgersi ad un centro di alta specializzazione se necessario. Prego
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Attivo dal 2009 al 2011
Ex utente
Buongiorno dottore. Mi faccio risentire oggi dopo circa un mese durante il quale mia mamma ha fatto di nuovo la gastroscopia con relativo prelievo di tessuto del polipo e colonscopia. Entrambi gli esami sono andati bene e nemmeno le biopsie hanno rilevato malignità.
E' stata inoltre sottoposta ad una ecografia addominale in cui si è rilevato il fegato leggermente ingrossato e nessun problema alle vie biliari.
Nel frattempo mia mamma continua a lamentare il dolore al fianco destro e ha problemi di digestione (eruttazione).
Stamattina è stata sottoposta ad intervento chirurgico e il chirurgo ci ha lasciati senza fiato: ha visto una grande massa tumorale dura che interessa il duodeno, il pancreas e anche l'intestino, i linfonodi nella zona sono ingrossati e non è possibile procedere con l'asportazione chirurgica perchè il tumore interessa pure le vie di vascolarizzazione e procedere con la devascolarizzazione dell'intestino era troppo pericoloso. Dunque ha creato un bypass per permetterle di digerire e nient'altro. Tumore inoperabile, da proseguire in sede oncologica.
Secondo lei è il caso di rivolgersi a Verona oppure affrontiamo subito il problema dal punto di vista oncologico? Come riferimenti ho l'ieo di Milano oppure il centro di Ipertermia di Pavia oppure sempre a Pavia il Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica. Sono stravolta, non riesco a credere che stia succedendo tutto questo, non voglio che la mia famiglia si arrenda!
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27.1k 672
Mi spiace molto per sua mamma.
Se la valutazione chirurgica ha escluso la possibiità di eseguire una resezione radicale l' indicazione ad eseguire una valutazione oncologica ed una eventuale chemioterapia è corretta e condivisibile ed un centro vale l' altro, essendo i protocolli comuni e condivisi, sceglierei quindi quello piu' vicino al vostor domicilio. Nulla vieta ovviamente di sentire una seconda opinione chirurgica.Auguri!
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Attivo dal 2009 al 2011
Ex utente
Buonasera Dottore.
Martedì 20 dicembre abbiamo avuto l'esito dell'esame istologico: negativo. Il chirurgo ci ha detto che non si tratta di tumore. Oggi lo ha contattato anche il nostro medico di base e ha confermato che non si tratta di neoplasia. Il dottore ha detto che non se lo aspettava, che ha consultato il dottore di anatomia patologica e pensano si tratti di una infiammazione che ha interessato anche il mesentere.
Oggi hanno tolto il drenaggio a mia mamma; è stato tenuto finora dopo due settimane dall'intervento perchè continuava ad uscire del materiale sieroso marroncino chiaro. Pensavano ci fosse qualcosa che non andava al drenaggio, le hanno fatto una tac una settimana fa per valutare la cosa, poi hanno detto che era tutto a posto.
Ora attendiamo qualche delucidazione in merito alla diagnosi e soprattutto che ci dicano la strada da percorrere.
Non conosco nominativi di gastroenterologi in zona, mi hanno parlato bene del dott.Vaira al Sant'Orsola di Bologna.
Siamo piuttosto confusi da questo cambio di versione, sicuramente contenti perchè non si tratta di tumore ma ora è da riprendere in mano tutta la situazione e valutarla da zero.
Grazie infinite per le risposte tempestive e per la sua comprensione.
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27.1k 672
Ottime notizie! Auguri!
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