Recidiva tumore al colon retto

Gentile dottore la ringrazio anticipatamente per la vostra cordiale disponibilita' e per la delicata e importantissima professione che svolgete ogni giorno.Vi pongo all'attenzione della situazione di mia madre che ha 66 anni. A maggio del 2012 per alterazione alvo eseguiva colonscopia dove si riscontro' adenocarcinoma al retto.Dalla ecoendoscopia rettale nel contesto del mesoretto posteriore si evidenziarono 4 adenopatie,la maggiore del diametro di 10 mm..Nel tratto compreso tra 7 cm dal margine al canale anale si evidenzio' la neoplasia.Conclusioni neoplasia t3/4n2.A luglio del 2012 veniva avviato trattamento neoadiuvante di chemioradioterapia,dalla rmn successiva si osservo' una netta riduzione della eteroplasia.Ad agosto veniva confezionata ileostomia,per via laparascopica per fistola rettovaginale compicato da melena e gastrite emorragica.a settembre del 2012 da una pet eseguita oltre al residuo di malattia gia citato si noto' uno sfumato iperaccumulo di tracciante a livello dell'apice polmonare di sinistra , di piu' probabile significato flogistico.A novembre veniva eseguito intervento chirurgico di resezione addomino perineale(tipo miles).il decorso post-operatorio e' stato complicato da sindrome settica,anemia e trombocitopenia,piccolo scompenso cardiaco e polmonite nbilaterale.A gennaio del 2013 nuovo ricovero per subocclusione intestinale risolto dopo terapia medica e .Ad aprile del 2013 purtroppo dopo una tac al cranio che evidenzio' una neoformazione dx in sede parieto occipitale(metastasi?) veni' sottoposta ad intervento.Rmn all'encefalo a luglio tutto positivo,mentre purtroppo da una tac all'addome a luglio del 2013 si rilevo' una recidiva al retto in zona presacrale formazione ovalare 5 x 3 cm e in ambito polmonare si confermava millimetrico nodulo parenchimale non tipizzabile.Ad agosto del 2013 iniziava trattamento chemioterapico secondo schedula folfox con dosaggio ridotto del 30 per cento portato a termine con non poche difficolta' ad aprile di quest'anno.A luglio dalla rm all'addome si noto' una diminuizione di un cm e mezzo della massa allorche' tra mille indecisioni mia madre decide di rioperarsi.Il chirurgo gli prospetta un 'operazione un po' rischiosa ma tutto sommato l'operazione pare possibile. Il tutto pero' veniva smentito dall'ultima tac eseguita a settembre poco prima dell'intervento dove si rilevava la voluminosa recidiva presacrale AMPIAMENTE COLLIQUATA di 7 cm mal dissociabile dalle strutture ad essa contigue e un nodulo polmonare di un cm, ci rimanda quindi all'oncologo per un'ennesima chemio di seconda linea. A questo punto vi domando:la chemio più la biologica possono far rincapsulare la massa? cosa ne pensate della iort? ho sentito parlare da qualche parte di intervento con Iliquido chemioterapico riscaldato a 42 gradi ad addome aperto per 90 min e infine la necrosi colliquativa e quindi morte del tessuto tumorale puo' essere questo un segno positivo?Sono preoccupato, VI RINGRAZIO PER L'ATTENZIONE
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Dr. Sergio Sforza Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 10.3k 329
Gentile utente, lo stadio della malattia di sua madre come le avranno detto o avrà compreso è avanzato, ora l'opzione oncologica sembrerebbe la più valida e un'indicazione ad un intervento di peritonectomia con ipertermia, con una massa così importante presacrale non mi sembrerebbe indicato. Si affidi alle indicazioni dell'oncologo e pensi che per una persona che soffre è più importante la qualità della vita rispetto alla quantità. Sono sicuro che in una realtà come quella di Torino si stia facendo tutto il possibile per il bene di sua mamma.
Saluti

Dr. Sergio Sforza
https://www.medicitalia.it/sergiosforza/

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Utente
Utente
la ringrazio dottore per la sua risposta ma mi scusi se insisto..il fatto che la massa tumorale si sia colliquata non puo' essere un segnale positivo?
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Dr. Sergio Sforza Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 10.3k 329
Se è una massa tumorale (non infiammatoria) e così sembrerebbe, una necrosi intratumorale può esserci, ma non riveste una significatività reale positiva dal punto di vista prognostico.
Saluti
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Utente
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La ringrazio dottore.
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Dr. Sergio Sforza Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 10.3k 329
Di nulla e auguri.
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Utente
Utente
Gentile dottore,sono qui per aggiornarle la situazione di mia madre,che da circa due mesi sta bene non ha dolori e gode tutto sommato di buona salute,in questi giorni sono stati consegnati i vetrini per il test del kras e poi dovrebbe iniziare la chemioterapia secondo lo schema folfiri piu' cetuximab.Secondo lei se dovesse rispondere bene alla cura..insomma se quel piccolo nodulo di un cm dovesse scomparire(cosa che tra l'altro l'anno scorso dopo la prima chemio era gia' successa) e la massa presacrale dovesse un po' ridursi..si potrebbe pensare ad una rimozione della recidiva?..qui a tal proposito gli oncologi non si sono ancora espressi...La ringrazio e le porgo i miei piu cordiali saluti.....
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Dr. Sergio Sforza Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 10.3k 329
Gentile utente, la massa sul retto infiltrante il sacro è di 7 cm, quindi in realtà attualmente mi sembra prematuro fare alcun discorso di tipo chirurgico, in medicina tutto è possibile anche se statisticamente è molto più probabile che la terapia migliore per sua mamma, anche dopo, sarà prevalentemente medica.
Saluti