Intervento dito a scatto e tunnel carpale
Gentile dottore, ho 52 anni e negli ultimi 7 ho sofferto del cosiddetto dito a scatto che, soprattutto dopo attività manuali ripetitive, peggiorava gonfiandosi e incurvandosi verso il basso. Dato che negli ultimi tempi il dito medio della mano destra rimaneva curvo, mi sono fatta visitare da uno specialista in chirurgia della mano che mi ha prescritto l'intervento chirurgico con diagnosi di "Sindrome del tunnel carpale e rigidità 3° dito mano destra".
Ieri mattina sono stata sottoposta a "Neurolisi del nervo mediano e tenolisi" (dopo anestesia del plesso brachiale) e dimessa dopo 2 ore con terapia antibiotica, crioterapia e mobilizzazione immediata delle dita. Verso sera, terminato l'effetto dell'anestesia, ho avuto fortissimi dolori alla mano, risolti dopo molte ore con Voltaren.
Stamattina il dito medio era ancora incurvato e molto gonfio; alla visita di controllo il chirurgo mi ha detto che dopo l'intervento il dito era tornato disteso e che l'attuale incurvamento era dovuto al mancato movimento.
Il fatto è che, per quanto mi sia sforzata e mi sforzi tuttora di aprire e chiudere la mano nonostante il dolore, non posso ancora farlo completamente e ancor di più non posso distendere il dito interessato neanche con l'aiuto dell'altra mano (come mi ha raccomandato il chirurgo) perchè è rigido, molto dolorante e gonfio soprattutto alla base.
Che fare? Vorrei cortesemente in consiglio in merito, visto che l'intervento in questione dovrebbe essere risolutivo immediatamente e invece nel mio caso sembra abbia peggiorato il quadro.
Cordiali saluti
Ieri mattina sono stata sottoposta a "Neurolisi del nervo mediano e tenolisi" (dopo anestesia del plesso brachiale) e dimessa dopo 2 ore con terapia antibiotica, crioterapia e mobilizzazione immediata delle dita. Verso sera, terminato l'effetto dell'anestesia, ho avuto fortissimi dolori alla mano, risolti dopo molte ore con Voltaren.
Stamattina il dito medio era ancora incurvato e molto gonfio; alla visita di controllo il chirurgo mi ha detto che dopo l'intervento il dito era tornato disteso e che l'attuale incurvamento era dovuto al mancato movimento.
Il fatto è che, per quanto mi sia sforzata e mi sforzi tuttora di aprire e chiudere la mano nonostante il dolore, non posso ancora farlo completamente e ancor di più non posso distendere il dito interessato neanche con l'aiuto dell'altra mano (come mi ha raccomandato il chirurgo) perchè è rigido, molto dolorante e gonfio soprattutto alla base.
Che fare? Vorrei cortesemente in consiglio in merito, visto che l'intervento in questione dovrebbe essere risolutivo immediatamente e invece nel mio caso sembra abbia peggiorato il quadro.
Cordiali saluti
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Gentile utente,
le cause di rigidità post intervento dopo una puleggiotomia per dito a scatto possono essere molteplici. Le più comuni sono date da un infarcimento emorragico (un piccolo ematoma) del tendine.
In genere con una buona terapia antinfiammatoria e una terapia antibiotica di copertura si dovrebbe risolvere.
Faccia comunque le sue visite di controllo.
Oltre a salutarmi quel posto fantastico che è Reggio Calabria (son calabrese anche io) mi tenga comunque informato.
Tanti auguri
Dr. Michele Milano
le cause di rigidità post intervento dopo una puleggiotomia per dito a scatto possono essere molteplici. Le più comuni sono date da un infarcimento emorragico (un piccolo ematoma) del tendine.
In genere con una buona terapia antinfiammatoria e una terapia antibiotica di copertura si dovrebbe risolvere.
Faccia comunque le sue visite di controllo.
Oltre a salutarmi quel posto fantastico che è Reggio Calabria (son calabrese anche io) mi tenga comunque informato.
Tanti auguri
Dr. Michele Milano
Dr. M. Milano
drmilano@libero.it - www.lamanoedintorni.altervista.org
NB: il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale
[#2]
Utente
Grazie per la risposta, gentile dottore conterraneo. Volevo informarla che, per quanto riguarda la terapia antinfiammatoria, ho assunto Voltaren 100 in compresse a rilascio prolungato solo per i primi 3 giorni. E' opportuno riprenderlo? A 5 giorni dall'intervento il dito è ancora rigido nonostante la mezz'ora di borsa di ghiaccio per 3 volte al dì e i successivi dolorosi esercizi di apertura e chiusura (non completa) della mano, oltre a quelli passivi(con l'aiuto dell'altra mano)con cui tento a fatica di estendere il dito medio. Devo continuare così o mi suggerisce altro?
Le sarò grata per i preziosi consigli che vorrà darmi e sia io che la mia città la salutiamo caramente.
Le sarò grata per i preziosi consigli che vorrà darmi e sia io che la mia città la salutiamo caramente.
[#4]
Utente
Gentile dottore, ad 1 mese esatto dall'intervento e dopo 10 sedute di fisioterapia la situazione non è cambiata, anzi mi sembra proprio peggiorata. Con la manipolazione si riesce a raddrizzare il dito (anche se rimane sempre gonfio alla base e in sede di intervento) ma subito dopo torna a incurvarsi. Addirittura se uso la mano operata per i normali movimenti quotidiani e di aiuto all'altra mano,il dito si piega a più di 45° e mi riesce molto difficile distenderlo perchè è molto rigido e dolorante.
Inoltre, quando cerco di chiudere la mano a pugno (che peraltro ancora non mi riesce completamente)ho la sensazione di avere una barriera nella sede dell'intervento che mi impedisce la chiusura e aprendo di seguito la mano sento come una corda che tira all'interno del dito medio.
Praticamente dovrei mobilizzare il dito 24 ore su 24 per averlo quasi normale!
Fra 10 giorni, e altrettante sedute di fisioterapia, avrò il controllo del chirurgo, ma nel frattempo vorrei sapere che cosa posso fare perchè sono molto sconfortata.
Grazie e cordiali saluti
Inoltre, quando cerco di chiudere la mano a pugno (che peraltro ancora non mi riesce completamente)ho la sensazione di avere una barriera nella sede dell'intervento che mi impedisce la chiusura e aprendo di seguito la mano sento come una corda che tira all'interno del dito medio.
Praticamente dovrei mobilizzare il dito 24 ore su 24 per averlo quasi normale!
Fra 10 giorni, e altrettante sedute di fisioterapia, avrò il controllo del chirurgo, ma nel frattempo vorrei sapere che cosa posso fare perchè sono molto sconfortata.
Grazie e cordiali saluti
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Cara signora,
credo proprio che a questo punto possa essere presa in considerazione la possibilità di rieseguire l'intervento.
Probabilmente avrà formato una cicatrice che limita il moviento del tendine flessore: occorre quindi liberare tale tendine.
L'intervento in genere si esegue in anestesia locale e i risultati dovrebbero essere immediati.
Tanti auguri
credo proprio che a questo punto possa essere presa in considerazione la possibilità di rieseguire l'intervento.
Probabilmente avrà formato una cicatrice che limita il moviento del tendine flessore: occorre quindi liberare tale tendine.
L'intervento in genere si esegue in anestesia locale e i risultati dovrebbero essere immediati.
Tanti auguri
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 33.7k visite dal 24/01/2008.
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