Processo stiloideo ulna gonfio
Buonasera, mi porto dietro da qualche tempo (non ricordo esattamente da quanto) un "leggero" problema al polso della mano sinistra.
Toccando il palmo della mano (quindi osservando il lato ventrale del polso) noto che al polso, dove comincia la mano, dalla parte del mignolo, ho una specie di bernoccolo.
Online ho trovato corrispondenza o con l'osso pisiforme o con il processo stiloideo dell'ulna.
Questo bernoccolo è presente anche nella mano destra ma è molto meno accentuato.
Nella sinistra invece al tatto lo sento proprio più gonfio (alla vista si nota poco a al tatto si nota).
C'ho sempre fatto poco caso ma periodicamente ogni tanto mi si accentua il dolore in quella zona, al tatto non molto ma in alcuni movimenti dove il polso deve fare forza (come per pulire) si accentua molto.
Al tatto non sembra un livido, sento proprio come un bernoccolo.
Sicuramente in passato ci saranno state situazioni in cui ho battuto quel lato della mano, o cadute o cose simili, come tutti, ma niente che mi faccia pensare a brutti traumi.
Potrebbe essere qualcosa di grave dato che è un rigonfiamento che io percepisco come solido a livello osseo? O potrebbe essersi spostato qualche componente dell'osso in quella sede?
Grazie mille per la consulenza riguardo questi miei dubbi.
Toccando il palmo della mano (quindi osservando il lato ventrale del polso) noto che al polso, dove comincia la mano, dalla parte del mignolo, ho una specie di bernoccolo.
Online ho trovato corrispondenza o con l'osso pisiforme o con il processo stiloideo dell'ulna.
Questo bernoccolo è presente anche nella mano destra ma è molto meno accentuato.
Nella sinistra invece al tatto lo sento proprio più gonfio (alla vista si nota poco a al tatto si nota).
C'ho sempre fatto poco caso ma periodicamente ogni tanto mi si accentua il dolore in quella zona, al tatto non molto ma in alcuni movimenti dove il polso deve fare forza (come per pulire) si accentua molto.
Al tatto non sembra un livido, sento proprio come un bernoccolo.
Sicuramente in passato ci saranno state situazioni in cui ho battuto quel lato della mano, o cadute o cose simili, come tutti, ma niente che mi faccia pensare a brutti traumi.
Potrebbe essere qualcosa di grave dato che è un rigonfiamento che io percepisco come solido a livello osseo? O potrebbe essersi spostato qualche componente dell'osso in quella sede?
Grazie mille per la consulenza riguardo questi miei dubbi.
[#1]
Gentile Signore,
le ricordo che noi non possiamo fare diagnosi a distanza.
La prima cosa è farsi visitare da uno specialista: sarà poi lui che valuterà se è o meno necessario un approfondimento diagnostico (radiografia, ecografia, ecc.).
Potrebbe trattarsi di una lieve dorsalizzazione dell'epifisi distale dell'ulna (non della stiloide) a seguito di un pregresso trauma.
Buona domenica.
le ricordo che noi non possiamo fare diagnosi a distanza.
La prima cosa è farsi visitare da uno specialista: sarà poi lui che valuterà se è o meno necessario un approfondimento diagnostico (radiografia, ecografia, ecc.).
Potrebbe trattarsi di una lieve dorsalizzazione dell'epifisi distale dell'ulna (non della stiloide) a seguito di un pregresso trauma.
Buona domenica.
Dr. Giorgio LECCESE
NB: il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale
[#2]
Utente
Buonasera, cercherò di prendere un appuntamento nei prossimi giorni.
Ho notato cercando online che la zona corrisponde quasi sicuramente all'osso pisiforme, ovvero alla base del palmo della mano dal lato del mignolo, tra polso e palmo, guardando la mano sinistra appunto dal palmo e non dal dorso.
Forse sono stato confuso nella mia precedente descrizione, ma come posizione credo sia proprio quella.
Guardando il palmo vedo un bernoccolo (sembra proprio osso) proprio alla base/attaccatura del palmo dal lato del mignolo.
Potrebbe comunque essere quello che ha detto?
Aggiungo che ho 24 anni e che come abitudine quando mi schiocco le dita talvolta mi schiocco anche i polsi, questa protuberanza però è presente solo nella mano di sinistra.
Il dolore è solo nel momento in cui esercito una forza di taglio sul palmo della mano dal lato del mignolo (tipo quando si pulisce una tavola) oppure quando sempre faccio forza per esempio per aprire un barattolo o per alzarmi da una posizione distesa.
In tutti gli altri movimenti senza carico non noto dolori strani.
Comunque settimana prossima cercherò di farmi vedere da un ortopedico o dal medico di base.
Grazie a lei e buona giornata.
Ho notato cercando online che la zona corrisponde quasi sicuramente all'osso pisiforme, ovvero alla base del palmo della mano dal lato del mignolo, tra polso e palmo, guardando la mano sinistra appunto dal palmo e non dal dorso.
Forse sono stato confuso nella mia precedente descrizione, ma come posizione credo sia proprio quella.
Guardando il palmo vedo un bernoccolo (sembra proprio osso) proprio alla base/attaccatura del palmo dal lato del mignolo.
Potrebbe comunque essere quello che ha detto?
Aggiungo che ho 24 anni e che come abitudine quando mi schiocco le dita talvolta mi schiocco anche i polsi, questa protuberanza però è presente solo nella mano di sinistra.
Il dolore è solo nel momento in cui esercito una forza di taglio sul palmo della mano dal lato del mignolo (tipo quando si pulisce una tavola) oppure quando sempre faccio forza per esempio per aprire un barattolo o per alzarmi da una posizione distesa.
In tutti gli altri movimenti senza carico non noto dolori strani.
Comunque settimana prossima cercherò di farmi vedere da un ortopedico o dal medico di base.
Grazie a lei e buona giornata.
[#4]
Utente
Guardando il palmo della mano sinistra è all'attaccatura tra palmo e polso, dal lato dell'ulna (e quindi mignolo) non dal lato del pollice.
Però comunque alla base del palmo, è posto lateralmente proprio dove inizia quella "riga" cutanea che separa polso e palmo.
Al tatto il bernoccolo lo si sente sia lateralmente (di taglio alla mano) sia frontalmente guardando il palmo.
Però comunque alla base del palmo, è posto lateralmente proprio dove inizia quella "riga" cutanea che separa polso e palmo.
Al tatto il bernoccolo lo si sente sia lateralmente (di taglio alla mano) sia frontalmente guardando il palmo.
[#6]
Utente
Buonasera, scusi per il ritardo. Non trovando il medico di base perché in malattia ho contattato tanto per sentire qualcuno un amico di mio padre fisioterapista, pensando fosse meglio di niente.
Lui mi ha detto alla palpazione di non preoccuparmi eccessivamente (cercando neoformazioni ossee online si trova di tutto).
Anche lui mi ha detto vista la zona molto superficiale di fare un ecografia, e di sentire quello che me la faceva e anche lui. E ne caso di andare da un Ortopedico.
Oggi ho eseguito quindi l'ecografia (non so se ad alta frequenza).
Cito:
"polso sin
A carico dell'osso pisiforme si apprezzano piccole irregolarita calcifiche dirette ventralmente che interessano l'entesi del T flessore ulnare del carpo. Il T non mostra significative alterazioni. Non segni attuali di interessamento del canale di Guyon. Tunnel radiale e flessore carpale nella norma.
Non alterazioni artrogene.
Si conclude per sindrome del pisiforme calcifica."
La persona che l'ha eseguita mi ha detto che progredendo potrebbe interessare anche le dita, soprattutto il mignolo, e che secondo lui con 4 o 5 sedute di onde si possono andare a distruggere le calcificazioni.
Sull'ecografia nelle varie foto, dove è presente il pisiforme (macchia nera con scritta pis) che lui mi ha detto dovrebbe essere bello liscio e quasi sferico per far scorrere il tendine, si vendono verso l'alto non segue una linea "tonda" ma ci sono come delle estreflessioni (sempre nere).
Ora il mio quesito è questo, leggendo online neoformazione ossea o cercando le patologie legate alla zona del tunnel di Guyon, emergono che queste neoformazioni benigne e maligne possono essere una causa (insieme ad altre).
E che l'esame principale da eseguire non è l'ecografia ma la radiografia o la risonanza.
Mi chiedevo se quindi magari facendo un altro esame scoprissi di avere tutt'altro cosa, o se oppure l'ecografia in questi avesse comunque mostrato qualcosa di sospetto da indagare maggiormente.
Quella persona oggi ha solo parlato di questa sindrome con calcificazione sopra il pisiforme come se fossero un soprosso, anche se i oalla fine vedevo solo una macchia nera (immagino l'osso) con una parte sempre nera che credo siano queste cose.
Dall'ecografia si distingue bene se è osso in più sopra l'osso o se è una calcificazione demolibile con onde?
Cioè è possibile che il caso che con un altro esame si abbia una risposta completamente differente? Oppure posso stare tranquillo da questo esito e non pensare a neoformazioni benigne (e sopratutto maligne dell'osso)?
Scusi se sono stato prolisso, ma non vorrei magari scoprire poi in futuro che con altri esami avrei scoperto altro...
E soprattutto è davvero possibile che queste siano la causa del dolore ma anche di questo bernoccolo che sento al tatto e che vedo (leggermente) alla vista?
Inoltre se io facessi queste onde per demolire queste cose, se non fossero calcificazioni ma fossero altro, benigno o maligno o altro ancora, arrecherei ulteriore danno?
Lui mi ha detto alla palpazione di non preoccuparmi eccessivamente (cercando neoformazioni ossee online si trova di tutto).
Anche lui mi ha detto vista la zona molto superficiale di fare un ecografia, e di sentire quello che me la faceva e anche lui. E ne caso di andare da un Ortopedico.
Oggi ho eseguito quindi l'ecografia (non so se ad alta frequenza).
Cito:
"polso sin
A carico dell'osso pisiforme si apprezzano piccole irregolarita calcifiche dirette ventralmente che interessano l'entesi del T flessore ulnare del carpo. Il T non mostra significative alterazioni. Non segni attuali di interessamento del canale di Guyon. Tunnel radiale e flessore carpale nella norma.
Non alterazioni artrogene.
Si conclude per sindrome del pisiforme calcifica."
La persona che l'ha eseguita mi ha detto che progredendo potrebbe interessare anche le dita, soprattutto il mignolo, e che secondo lui con 4 o 5 sedute di onde si possono andare a distruggere le calcificazioni.
Sull'ecografia nelle varie foto, dove è presente il pisiforme (macchia nera con scritta pis) che lui mi ha detto dovrebbe essere bello liscio e quasi sferico per far scorrere il tendine, si vendono verso l'alto non segue una linea "tonda" ma ci sono come delle estreflessioni (sempre nere).
Ora il mio quesito è questo, leggendo online neoformazione ossea o cercando le patologie legate alla zona del tunnel di Guyon, emergono che queste neoformazioni benigne e maligne possono essere una causa (insieme ad altre).
E che l'esame principale da eseguire non è l'ecografia ma la radiografia o la risonanza.
Mi chiedevo se quindi magari facendo un altro esame scoprissi di avere tutt'altro cosa, o se oppure l'ecografia in questi avesse comunque mostrato qualcosa di sospetto da indagare maggiormente.
Quella persona oggi ha solo parlato di questa sindrome con calcificazione sopra il pisiforme come se fossero un soprosso, anche se i oalla fine vedevo solo una macchia nera (immagino l'osso) con una parte sempre nera che credo siano queste cose.
Dall'ecografia si distingue bene se è osso in più sopra l'osso o se è una calcificazione demolibile con onde?
Cioè è possibile che il caso che con un altro esame si abbia una risposta completamente differente? Oppure posso stare tranquillo da questo esito e non pensare a neoformazioni benigne (e sopratutto maligne dell'osso)?
Scusi se sono stato prolisso, ma non vorrei magari scoprire poi in futuro che con altri esami avrei scoperto altro...
E soprattutto è davvero possibile che queste siano la causa del dolore ma anche di questo bernoccolo che sento al tatto e che vedo (leggermente) alla vista?
Inoltre se io facessi queste onde per demolire queste cose, se non fossero calcificazioni ma fossero altro, benigno o maligno o altro ancora, arrecherei ulteriore danno?
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 27.6k visite dal 16/05/2015.
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