Ascesso sottocutaneo

Gentili medici,
buongiorno! Vi vorrei proporre un caso che mi assilla ormai da anni.
Nel 2010, sulla spalla dx, mi appare un notevole rigonfiamento. Dopo una visita dal medico di base vengo mandato a fare un ecografia e dai risultati si evince una "massa di liquido sottocutaneo" (secondo lo specialista si trattava di pus). Dopo questo primo esame si evince che si tratta di un ascesso sottocutaneo. Mi viene prescritta Amoxicillina e Acido clavulanico e applicazione locale di Betametasone e Gentamicina. L'ascesso sottocutaneo sparisce.
Nell'estate 2011 si ripresenta lo stesso problema, vengo mandato da un chirurgo generale che, dopo un prelievo con siringa, appura trattasi ancora di pus. Mi viene prescritta la soluzione dell'anno precedente e il problema si risolse.
A novembre 2011 si ripresenta nuovamente lo stesso problema. Vengo mandato da un nuovo chirurgo che stavolta, oltre ad inviare un campione di pus in laboratorio, decide di optare per un intervento chirurgico. Nella sostanza, incise la pelle, fece uscire tutto il pus, disinfettò, mise uno zaffo e concluse l'operazione.
A marzo 2012 si ripresenta (ancora) il problema, anche se in minor grandezza (in tutte le volte precedenti il rigonfiamento era grande attorno ai 6 cm di diametro). Dopo l'applicazione di BACTROBAN (consigliata da un farmacista) la cicatrice dell'intervento si gonfia, nella notte esplode e una volta resomene conto ho "drenato" manualmente il tutto, comportandomi come se dovessi schiacciare un brufolo grande (ovviamente disinfettando). Dopo l'appurazione del medico di base che non c'era più pus sotto la ferita, questa si rimarginò. Qualche giorno fa mi si è ripresentato lo stesso problema, sempre non molto grande. Stavolta, con l'applicazione di bactroban 2 volte al giorno l'ascesso sembra destinato a riassorbirsi. Mi domando:
1) A cosa è dovuto questo continuo ripresentarsi dell'ascesso sottocutaneo;
2) Quali le possibili cure definitive;
3) Come comportarsi in caso di ripresentazione dell'ascesso;
4) Durata generale e probabilità di ricomparsa dell'evento (non è per niente bello aver paura che ogni giorno si possa presentare un ascesso sottocutaneo, smetterà mai di presentarsi?)
Ringrazio anticipatamente tutti i chirurghi e altri specialisti del caso che potranno aiutarmi in questa situazione per me scocciante.

Utente 51926

P.S. Dagli esami di laboratorio si evince che il pus analizzato si tratta di:
STAPHYLOCOCCUS LUGDUNENSIS resistente ad Ampicillina e Penicillina in data 23/11/2011 (metto la data per far capire che lo stafilococco è diventato resistente alla penicillina dopo aver assunto Amoxicillina per gli eventi precedenti)
Esame microscopico: discreto numero di leucociti
Esame colturale in aerobiosi: discreto numero di colonie di Staph. Lugdunensis
Esame colturale in anaerobiosi: assenza di flora anaerobia
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27.1k 672
Potrebbe esserci un piccolo corpo estraneo ritenuto.Un' ipotesi tra tante.

Dottor Andrea Favara

http://www.andreafavara.it

[#2]
Utente
Utente
e cosa mi consiglia di fare, dottor favara?
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27.1k 672
Affidarsi ad un chirurgo ( o ad un ortopedico vista la sede) per gli accertamenti del caso. Anche l' opinione di un infettivologo potrebbe essere utile considerata la recidiva frequente.