Cisti e fistola sacro-coccigea

Salve,
circa 2 anni fa mi sono accorto di avere una piccola cisti in prossimità del solco intergluteo e anche se non dava nessun problema mi sono rivolto a uno specialista il quale mi ha detto di non allarmarmi finché non mi avrebbe dato problemi. In questi anni è successo che qualche volta si infiammasse e addirittura facesse del pus ma mai niente di grave. Dieci giorni fa, cosa mai successa prima, inizia a infiammarsi e segue un dolore atroce al punto che non riuscivo neanche a stare in piedi. A questo punto vado dal medico di famiglia il quale in un primo momento per mezzo di "spremitura" fa uscire tutto il pus ma subito dopo capisce che non sarebbe stato sufficiente e che la cisti andava "incisa e drenata". Quindi procede a dare un taglietto e a fare uscire del pus gelatinoso misto a sangue e a peli. Ciò fatto provvede al lavaggio, disinfezione della ferita e introduce delle garze all'interno. Sono sei giorni che và avanti con medicazioni dolorosissime giornaliere dove tira fuori la garza del giorno prima quindi procede al lavaggio con acqua ossigenata e betadine e rimette la garza nuova. Ovviamente sono sotto antibiotico "cefixima".
A questo Punto ho tutta una serie di domande:
1) E' normale che dopo 6 giorni ancora vi è formazione di pus e che provi dolore?
2) Quali sono i tempi di guarigione da una "ferita simile" visto che a me sembra ancora come il primo giorno?
3) Ho una predisposizione a formare cheloidi come posso intervenire sulla ferita al fine di evitarne la formazione?
Ovviamente ho posto le domande al mio medico sul quale ho grandissima fiducia ma vorrei sentire qualche parere in più specialmente sul punto 3.
Inoltre so che questa è una "medicazione temporanea" nel senso che adesso dovrò sicuramente provvedere alla rimozione della cisti per evitare una situazione simile in futuro. A tal proposito vorrei chiedervi un parere sulla tecnica mini invasiva nel trattamento delle cisti e fistole pilonidali del Dott. A. Di Castro del S.Camillo -Forlanini di Roma e sulla Endoscopic Pilonidal Sinus Treatment Ideata dal Dr. Piercarlo Meinero sulla quale ho visto c'è una pubblicazione scientifica. La mia paura nel sottopormi a un'operazione classica della cisti è quella di avere poi problemi di cicatrizzazioni per la formazione di cheloidi. Vi ringrazio anticipatamente per le risposte che spero giungeranno e mi scuso se la descrizione non è stata dettagliata. Saluti.
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Dr. Sergio Sforza Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 9.5k 300 2
Gentile utente, se l'ascesso era voluminoso è normale che ancora secerni materiale. I tempi di guarigione apparente, perchè la reale guarigione avverrà solo dopo l'intervento definitivo di exeresi, sono soggettivi e dipendono dalle caratteristiche del soggetto nonchè dell'entità del problema. Sulla predisposizione ai cheloidi si può fare poco se non utilizzare creme atte a migliorare la cicatrizzazione da utilizzare dopo l'intervento. Sulla tecnica proposta può andare bene, però le aggiungo che una problematica come la sua è ben gestibile con successo anche nella sua provincia.
Saluti

Dr. Sergio Sforza
https://www.medicitalia.it/sergiosforza/

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dopo
Utente
Utente
Gentile Dr, Sforza in primis grazie per la sua risposta.
Per quanto riguarda le tecniche di chirurgia mini invasiva nella mia provincia ho provato a vedere ma ancora non ho trovato niente.
Vorrei proprio evitare , ovviamente compatibilmente su consiglio del chirurgo, di sottopormi a intervento classico con taglio a losanga e guarigione per seconda intenzione proprio per evitare problemi successivi di cicatrizzazione anomala e una convalescenza lunga. Inoltre ho visto e sentito che casi di recidiva successiva sono molto frequenti e in tal credo (ma la mia opinione lascia il tempo che trova) che è più facile re-intervenire su trattati con chirurgia mini invasiva che tradizionalmente. Inoltre come le dicevo la mia paura più grande è la possibilità di avere cicatrizzazioni anomale pensi che tempo fa 2 punti di sutura in testa mi hanno causato un cheloide di circa 5 cm di diametro che mi porto dietro. Ovviamente appena finirò con queste medicazioni provvederò ad andare in visita specialistica nel frattempo vorrei capirne di più sulle tecniche sopracitate le differenze su entrambe. Vorrei capire bene se le tecniche intervengono senza asportare la cisti ma cauterizandola ecc ecc.
Grazie.
Scusate le mie ricerche ma sono volte ad evitare problemi successivi non tanto sull'intervento in se che ormai penso sia normale routin a portata di qualunque chirurgo. Grazie ancora.
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Dr. Sergio Sforza Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 9.5k 300 2
Gentile utente, sappia che il rischio di recidiva con la tecnica classica e intendo con exeresi e sutura contestuale quindi non per seconda intenzione per capirci se non vi è più infiammazione, non è affatto maggiore delle tecniche mininvasive.
Saluti
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Utente
Utente
Perdoni le mie domande frutto d'ignoranza ma come ha ben capito sto cercando di farmi un'idea più o meno precisa.
Da quello che ho capito o meglio letto un po' qua e un pò là tra la tecnica classica e quella mini-invasiva le percentuali di recidiva sono le stesse forse un po' meglio la tecnica mini-invasiva. Sempre per quanto riguarda la tecnica classica ho letto che tra la chiusura per seconda intenzione e quella per sutura quest'ultima è fortemente sconsigliata poiché in questo caso sono maggiori le probabilità di recidiva. Ripeto sono cose lette e filtrate da me che ovviamente non sono un medico. Lei concorda su quanto detto?
Inoltre mio medico mi ha consigliato uno specialista che eseguirebbe l'operazione in modo classico.
E' mia impressione o anche lei non è convinto di queste nuove tecniche mini invasive perchè che senso avrebbe se esiste una tecnica mini invasiva optare per una "invasiva" con risultati estetici peggiori, medicazioni dolorose, anestesia totale, ecc ecc? Grazie e scusi ancora la mia presunzione di farmi un'idea chiara a riguardo.
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Dr. Sergio Sforza Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 9.5k 300 2
Gentile utente, spero questa volta di essere più chiaro, la tecnica miniinvasiva non ha percentuali di recidive più basse e se la problematica si risolve con i punti di sutura per prima intenzione, le medicazioni non sono affatto dolorose, l'intervento inoltre non deve essere necessariamente espletato in anestesia generale.
Saluti
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dopo
Utente
Utente
Non vorrei approfittare della sua disponibilità ma vorrei farle giusto qualche domanda ancora:

1) La recidive sono determinate dal non avere rimosso del tutto il tessuto "malato" o possono comunque essere determinate indipendentemente dal fatto che come ho capito questa è una malattia "acquisita" e non "congenita? Cioè in caso di intervento perfettamente ben riuscito può accadere comunque che altri peli possano "incarnirsi" e dare luogo a una recidiva che di fatto è una cisti nuova non determinata da una non rimozione della cisti precedente.

2) Ho letto comunque che deve essere quasi categorico mantenere il solco intergluteo depilato e visto che sono un soggetto più che irsuto vorrei capire come è meglio effettuare questa depilazione. Pensavo ad accorciare i peli con una macchinetta elettrica per evitare di usare creme, rasoi ecc. che secondo a detta di molti danno problemi di peli "incarniti.

3) Infine scusi la domanda forse poco chiara ma questi peli che sono dei corpi estranei verso cui l'organismo reagisce credo debbano nascere dall'interno in che modo depilare la zona evita il problema mica i peli già cresciuti rientrano all'interno?

La ringrazio molto per la sua disponibilità e gentilezza.

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Dr. Sergio Sforza Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 9.5k 300 2
Rispondo alla prima ed alla seconda dicendole che prevalentemente, la causa della recidiva è fondamentalmente dovuta all'intervento non espletato in maniera radicale, ma comunque in percentuale minore anche i peli circostanti con un tessuto cicatriziale non ben consolidato, possono determinare una ripresa della problematica.
Per la terza, sono i peli circostanti dopo l'intervento, che si possono indovare all'interno del sinus e non dall'interno dove si creerà solo come già detto, tessuto cicatriziale privo di bulbi piliferi
Saluti
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dopo
Utente
Utente
Gentilissimo Dr. Sforza voglio ringraziarla tantissimo per le risposte che ha dato a tanti miei dubbi. E' stato molto disponibile e gentile. Oggi siamo alla 10cima medicazione e alla 2 scatola di antibiotico e ancora il medico ha trovato pus all'interno del taglio spero di rimettermi prima possibile per poi pianificare con un chirurgo il da farsi grazie anche ai suoi consigli. Grazie ancora.
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Dr. Sergio Sforza Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 9.5k 300 2
Di nulla e auguri.