Innesto osso e impianto
salve ho 41 anni e da sempre combatto con i denti ho un impianto con innesto osso nella sede dopo 5 anni ha cominciato a darmi fastidio ho un infezione alla base dell'impianto gia fatto laser una volta ma ancora dopo un anno dal laser mi da pus e gonfiore ,e la ghiandola sotto al dente mi è diventata sempre piu' grande vorrei sapere cosa devo fare se sottopormi ad altra terapia laser o togliere tutto prima comprometta il resto .seconda domanda : cè un buon dottore al riguardo nel viterbese ?
[#1]
Lei ha centrato il problema e cioè sarebbe opportuno valuare un secondo parere sulla utilità di mantenere un impianto in situ, che da quanto dice interessato da più di un anno da perinplantite.
La risposta ha il solo scopo informativo.
Dr.Giovanni Auletta
[#2]
a mio modesto parere: rimuovere l'impianto rimuovere tessuti infetti con cucchiai adeguati coprire il sangue
residuato nella cavita con membrana a cupola riassorbibile
suturarei lembi sovrapposti. in 2/3 mesi si sara ripresentato tessuto osseo sano e sufficientemente maturo pronto a ricevere qualsivoglia altro intervento. salutoni
Dr. Giovanni BOMBELLI
[#3]
Utente
grazie per avermi risposto il problema è che il mio dentista vuole fare ancora il laser e a questo punto credo che sia inutile soffrire senza ottenere niente ,(ho bisogno di un buon dentista che sia nel viterbese ),che si possa prendere la mia situazione in mano avendo perso fiducia del mio medico
[#4]
Potrebbe essere utile, se la situazione non fosse sufficientemente chiara, aprire un piccolo lembo esplorativo e andare a vedere direttamente la situazione.
A seconda di quello che si troverà si potrà:
1)
Rimuovere l'impianto e inserire un altro impianto più grosso nell'identica seduta, oppure
2)
rimuovere l'impianto e inserire un altro impianto nella stessa sede dopo un periodo variabile che può andare dalle 3 settimane ai 3-4 mesi, SENZA nessuna copertura di nessun tipo, oppure
3)
rimuovere l'impianto e procedere come ben descritto dal dr. Bombelli
4)
rimuovere l'impianto e prodedere alla rigenerazione ossea giudata se necessario con inserimento di sostituti ossei artificiali o di derivazione animale del più svariato tipo, oppure
5)
lisciare le spire implantari eventualmente fuori dall'osso e mantenere l'impianto, rimuovere il tessuto infetto, e permettere una riparazione della ferita da parte dell'organismo.
Avendo eseguito tutte le tecniche descritte con successo, e non "parteggiando" per nessuna di queste in particolare, mi trovo nell'impossibilità di consigliargle qualcosa in assenza di dati oggettivi (radiografia E visita).
Come vede, fra le tecniche descritte NON FIGURA il solo trattamento laser, in quanto, non rimuovendo la causa della periimplantire ma limitandosi a sterilizzare MOMENTANEAMENTE la tasca periimplantare, non è in grado di risolvere radicalmente il problema, ma solo, al massimo, di cronicizzare una situazione si infezione conclamata, trasformandola, nella migliore delle ipotesi, in infezione subclinica latente.
A seconda di quello che si troverà si potrà:
1)
Rimuovere l'impianto e inserire un altro impianto più grosso nell'identica seduta, oppure
2)
rimuovere l'impianto e inserire un altro impianto nella stessa sede dopo un periodo variabile che può andare dalle 3 settimane ai 3-4 mesi, SENZA nessuna copertura di nessun tipo, oppure
3)
rimuovere l'impianto e procedere come ben descritto dal dr. Bombelli
4)
rimuovere l'impianto e prodedere alla rigenerazione ossea giudata se necessario con inserimento di sostituti ossei artificiali o di derivazione animale del più svariato tipo, oppure
5)
lisciare le spire implantari eventualmente fuori dall'osso e mantenere l'impianto, rimuovere il tessuto infetto, e permettere una riparazione della ferita da parte dell'organismo.
Avendo eseguito tutte le tecniche descritte con successo, e non "parteggiando" per nessuna di queste in particolare, mi trovo nell'impossibilità di consigliargle qualcosa in assenza di dati oggettivi (radiografia E visita).
Come vede, fra le tecniche descritte NON FIGURA il solo trattamento laser, in quanto, non rimuovendo la causa della periimplantire ma limitandosi a sterilizzare MOMENTANEAMENTE la tasca periimplantare, non è in grado di risolvere radicalmente il problema, ma solo, al massimo, di cronicizzare una situazione si infezione conclamata, trasformandola, nella migliore delle ipotesi, in infezione subclinica latente.
www.studioformentelli.it
Attività prevalente: Gnatologia e
Implantologia (scuola italiana)
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 4.3k visite dal 22/04/2011.
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