Allargamento palato
buoansera, sono una ragazza di 24 anni e ho un problema di seconda classe scheletrica. da piccola ho portato prima un apparecchio mobile solo nell'arcata superiore e in seguito un altro sempre mobile ma collegato sopra a sotto molto fastidio che mi impediva di parlare correttamente, quindi non ho avuto la costanza di portare a termine la cura e la situazione non si è risolta.
ora a distanza di tanti anni vorrei ottenere una prima classe scheletrica e comprendo perfettamente che, concluso lo sviluppo osseo, l' unico modo per risolvere veramente il problema è un'operazione chirurgica alla quale sono disposta a sottopormi. quello che volevo chiedere è quale sia il periodo migliore per un'operazione di allargamento del palato...puo sembrare una domanda un po paradossale ma solitamente operazioni per esempio di chirurgia plastica sono consigliabili in inverno perche spesso è meglio evitare il sole e il caldo che possono ostacolare una corretta cicatrizzazione dei tessuti...in questo caso pero il caldo potrebbe agevolare una espansione dei tessuti favorendo l'azione del dilatatore palatale in seguito all operazione chirurgicaprobabilmente sto dicendo una stupidaggine ma per logica ho pensato che il freddo tende a far restringere e il caldo l'opposto..qual è il periodo migliore per avere un'ottima riuscita di tale operazione? io voglio che sia tutto perfetto nei minimi dettagli dato che è da molto che penso di operarmi e ho progettato tutto nei minimi dettagli.poi volevo chiedere se, dovendo subire altre 2 operazioni (una di tonsillectomia e una di timpanoplastica per la revisione di un colesteatoma operato quando avevo 6 anni)una a breve e l'altra a settembre penso, per marzo prossimo potrei operarmi o è sconsigliabile effettuare 3 operazioni del genere cosi ravvicinate..è pericoloso sibire tre anestesie totali nell'arco di un anno? ringrazio per la risposta.
cordiali saluti
ora a distanza di tanti anni vorrei ottenere una prima classe scheletrica e comprendo perfettamente che, concluso lo sviluppo osseo, l' unico modo per risolvere veramente il problema è un'operazione chirurgica alla quale sono disposta a sottopormi. quello che volevo chiedere è quale sia il periodo migliore per un'operazione di allargamento del palato...puo sembrare una domanda un po paradossale ma solitamente operazioni per esempio di chirurgia plastica sono consigliabili in inverno perche spesso è meglio evitare il sole e il caldo che possono ostacolare una corretta cicatrizzazione dei tessuti...in questo caso pero il caldo potrebbe agevolare una espansione dei tessuti favorendo l'azione del dilatatore palatale in seguito all operazione chirurgicaprobabilmente sto dicendo una stupidaggine ma per logica ho pensato che il freddo tende a far restringere e il caldo l'opposto..qual è il periodo migliore per avere un'ottima riuscita di tale operazione? io voglio che sia tutto perfetto nei minimi dettagli dato che è da molto che penso di operarmi e ho progettato tutto nei minimi dettagli.poi volevo chiedere se, dovendo subire altre 2 operazioni (una di tonsillectomia e una di timpanoplastica per la revisione di un colesteatoma operato quando avevo 6 anni)una a breve e l'altra a settembre penso, per marzo prossimo potrei operarmi o è sconsigliabile effettuare 3 operazioni del genere cosi ravvicinate..è pericoloso sibire tre anestesie totali nell'arco di un anno? ringrazio per la risposta.
cordiali saluti
[#1]
Gentile utente,
le sale operatorie funzionano tutto l'anno.
Il palato è in bocca, e l'interno della bocca non prende il sole.
Però è caldo: 37° circa, e non ostacola la guarigione.
Al di la della facile ironia, il periodo migliore è... Quando può il chirurgo.
Se lei ha una seconda classe, l'allargamento del palato non mi sembra l'intervento più idoneo per raggiungere la prima classe.
Si fa per risolvere palati stretti, e non per le seconde classi.
Lei ha progettato tutto nei minimi dettagli.
Anche il suo ortodonzista?
Modelli di studio, fotografie, panoramica, teleradiografia laterale del cranio, analisi cefalometrica, visualizzazione degli obiettivi di trattamento?
le sale operatorie funzionano tutto l'anno.
Il palato è in bocca, e l'interno della bocca non prende il sole.
Però è caldo: 37° circa, e non ostacola la guarigione.
Al di la della facile ironia, il periodo migliore è... Quando può il chirurgo.
Se lei ha una seconda classe, l'allargamento del palato non mi sembra l'intervento più idoneo per raggiungere la prima classe.
Si fa per risolvere palati stretti, e non per le seconde classi.
Lei ha progettato tutto nei minimi dettagli.
Anche il suo ortodonzista?
Modelli di studio, fotografie, panoramica, teleradiografia laterale del cranio, analisi cefalometrica, visualizzazione degli obiettivi di trattamento?
www.studioformentelli.it
Attività prevalente: Gnatologia e
Implantologia (scuola italiana)
[#2]
Ex utente
la ringrazio per la risposta.allora io mi ero recata da un odontoiatra per l estrazione dei denti del giudizio che mi aveva comunicato( in seguito alla mia domanda su cosa avessi dovuto fare per mettere apposto i denti) che probabilmente per allargare il palato avrei dovuto effettuare l operazione chirurgica ma quello gia lo avevo supposto da sola perche ho il palato piuttosto stretto e una seconda classe. quindi avevo in programma di recarmi da un chirurgo maxillofacciale ma considerando che non mi opererei prima dell anno prossimo volevo capire anticipatamente quale fosse il periodo migliore per regolarmi.poi dopo la visita penso mi comunicherà il medico quali saranno gli esami da fare(radiografie ecc)..per ora volevo avere un quadro generale del periodo migliore e in cosa consiste tecnicamente l operazione di allargamento del palato e di avanzamento mascellare.
[#3]
Buongiorno
é opportuno considerare la opportunità di una visita con il chirurgo maxillo-facciale: in questo modo Lei potrà ricevere tutte le dettagliate informazioni riguardo al Suo piano di cure.
Successivamente la visita con un ortodontista (medico dentista/odontoiatra specializzato in ortodonzia) Le consentirà di conoscere i tempi per arrivare all'intervento.
E' necessario che chirurgo ed ortodontista convengano sul piano di cure orto-chirurgiche adeguato al trattare il Suo caso: i denti vanno spostati prima, in preparazione allo spostamento dell'osso che il chirurgo eseguirà in sala operatoria (ortodonzia pre-chirurgica). Successivamente occorrerà un periodo di ortodonzia post-chirurgica di rifinitura.
L'intervento, eseguibile in ospedale pubblico tramite SSN, sarà fissato per una data successiva al termine della ortodonzia preparatoria all'intervento stesso (pre-chirurgica), se ritenuta necessaria appunto, quando sarà possibile secondo la lista di attesa del reparto di chirurgia maxillo-facciale a cui si sarà rivolta.
In questo senso non esiste un criterio stagionale e gli interventi hanno buon esito se sono correttamente programmati.
In considerazione degli interventi otorinolaringoiatrici programmati é opportuno che segnali la problematica in corso di visita al fine di ottimizzare i tempi di esecuzione rispetto al tempo di attesa, probabilmente maggiore, dell'intervento maxillo-facciale.
Cordiali saluti
é opportuno considerare la opportunità di una visita con il chirurgo maxillo-facciale: in questo modo Lei potrà ricevere tutte le dettagliate informazioni riguardo al Suo piano di cure.
Successivamente la visita con un ortodontista (medico dentista/odontoiatra specializzato in ortodonzia) Le consentirà di conoscere i tempi per arrivare all'intervento.
E' necessario che chirurgo ed ortodontista convengano sul piano di cure orto-chirurgiche adeguato al trattare il Suo caso: i denti vanno spostati prima, in preparazione allo spostamento dell'osso che il chirurgo eseguirà in sala operatoria (ortodonzia pre-chirurgica). Successivamente occorrerà un periodo di ortodonzia post-chirurgica di rifinitura.
L'intervento, eseguibile in ospedale pubblico tramite SSN, sarà fissato per una data successiva al termine della ortodonzia preparatoria all'intervento stesso (pre-chirurgica), se ritenuta necessaria appunto, quando sarà possibile secondo la lista di attesa del reparto di chirurgia maxillo-facciale a cui si sarà rivolta.
In questo senso non esiste un criterio stagionale e gli interventi hanno buon esito se sono correttamente programmati.
In considerazione degli interventi otorinolaringoiatrici programmati é opportuno che segnali la problematica in corso di visita al fine di ottimizzare i tempi di esecuzione rispetto al tempo di attesa, probabilmente maggiore, dell'intervento maxillo-facciale.
Cordiali saluti
Dr. Alberto Diaspro MD, MSc
[#4]
Gentile utente, la diagnosi e il piano di trattamento è competenza dell'ortodonzista, ed è responsabile in toto del successo o del fallimento della terapia (escluso l'eventuale atto chirurgico).
Sarà l'ortodonzista quindi a richiedere o eseguire un accertamento radiografico, i dodelli di studio, le foto, una teleradiografia laterale del cranio su cui eseguirà un tracciato cefalometrico, e quant'altro necessario per formulare una diagnosi, e proporrà di conseguenza un piano di cura.
Questo piano potrà contenere una parte chirurgica o delle soluzioni di compromesso, a seconda delle esigenze specifiche.
Se è previsto un trattamento chirurgico, o anche solo ipotizzato, viene allora consultato il chirurgo maxillo-facciale per gli aspetti di sua competenza, che deve essere in totale collaborazione con l'ortodonzista, come ha ben spiegato il collega dr. Diaspro.
L'intervento, se necesario, verrà eseguito quando la bocca sarà pronta, e non è programmabile con esattezza prima.
Sarà l'ortodonzista quindi a richiedere o eseguire un accertamento radiografico, i dodelli di studio, le foto, una teleradiografia laterale del cranio su cui eseguirà un tracciato cefalometrico, e quant'altro necessario per formulare una diagnosi, e proporrà di conseguenza un piano di cura.
Questo piano potrà contenere una parte chirurgica o delle soluzioni di compromesso, a seconda delle esigenze specifiche.
Se è previsto un trattamento chirurgico, o anche solo ipotizzato, viene allora consultato il chirurgo maxillo-facciale per gli aspetti di sua competenza, che deve essere in totale collaborazione con l'ortodonzista, come ha ben spiegato il collega dr. Diaspro.
L'intervento, se necesario, verrà eseguito quando la bocca sarà pronta, e non è programmabile con esattezza prima.
[#5]
Ex utente
ringrazio per le risposte...posso chiedervi piu o meno quanto dura la preparazione ortodontica all operazione? comprendo perfettamente che dipende dal caso specifico, ma piu o meno volevo capire la tempistica...inoltre mi potreste spiegare come e cosa avviene in un intervento di passaggio da una seconda classe ad una prima? ovvero come si fa a spostare la mascella? e l'intervento si esegue contemporaneamente a quello dell allargamento palatale? grazie mille
[#6]
Buongiorno
la durata della preparazione ortodontica all'intervento Le sarà indicata dall'ortodontista: é impossibile per altri specialisti fare previsioni. Può andare da qualche mese all'anno, anno e mezzo e comprenderà che tale variabilità rende la risposta alla Sua domanda priva di significato.
Inoltre, in considerazione dell'espansione palatale, é possibile che la preparazione dell'arcata superiore venga eseguita dopo l'intervento di sola espansione e prima di quello definitivo di riposizionamento dei mascellari: ne parli dunque con l'ortodontista che potrà chiarire ogni Suo dubbio.
L'intervento chirurgico avviene in sala operatoria, in anestetsia totale, con inciosioni all'interno del cavo orale e che dunque non lasceranno (ovviamente) segni visibili sul viso. Senza entrare in dettagli tecnici vengono eseguite dal chirurgo delle fratture chirurgiche (osteotomie) in punti particolari del mascellare superiore e della mandibola che vengono appunto sequenzialmente staccati e riposizionati mediante dei byte, delle placche che vengono preparate apposta. Quindi la poszione viene stabilizzata mediante delle microplacche in titanio (proprio come quelle che si usano per stabilizzare le frattture) fissate all'osso con microviti.
Il chirurgo maxillo-facciale, in base allo studio del caso eseguito dall'ortodontista e dopo aver con lui convenuto sul piano di cure valuterà se eseguire l'espansione mascellare contemporaneamente al riposizionamento dei mascellari stessi o se in due tempi.
Da questi dettagli generali comprende la necessità di rivolgersi agli specialisti per avere informazioni pù dettagliate riguardo al da farsi.
Cordialmente.
la durata della preparazione ortodontica all'intervento Le sarà indicata dall'ortodontista: é impossibile per altri specialisti fare previsioni. Può andare da qualche mese all'anno, anno e mezzo e comprenderà che tale variabilità rende la risposta alla Sua domanda priva di significato.
Inoltre, in considerazione dell'espansione palatale, é possibile che la preparazione dell'arcata superiore venga eseguita dopo l'intervento di sola espansione e prima di quello definitivo di riposizionamento dei mascellari: ne parli dunque con l'ortodontista che potrà chiarire ogni Suo dubbio.
L'intervento chirurgico avviene in sala operatoria, in anestetsia totale, con inciosioni all'interno del cavo orale e che dunque non lasceranno (ovviamente) segni visibili sul viso. Senza entrare in dettagli tecnici vengono eseguite dal chirurgo delle fratture chirurgiche (osteotomie) in punti particolari del mascellare superiore e della mandibola che vengono appunto sequenzialmente staccati e riposizionati mediante dei byte, delle placche che vengono preparate apposta. Quindi la poszione viene stabilizzata mediante delle microplacche in titanio (proprio come quelle che si usano per stabilizzare le frattture) fissate all'osso con microviti.
Il chirurgo maxillo-facciale, in base allo studio del caso eseguito dall'ortodontista e dopo aver con lui convenuto sul piano di cure valuterà se eseguire l'espansione mascellare contemporaneamente al riposizionamento dei mascellari stessi o se in due tempi.
Da questi dettagli generali comprende la necessità di rivolgersi agli specialisti per avere informazioni pù dettagliate riguardo al da farsi.
Cordialmente.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 12.4k visite dal 17/03/2013.
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