Mascellare stretto

Gentili Dottori,
dovendo essere di nuovo sottoposta a intervento di osteotomia bimascellare per recidiva di terza classe con open, mi domandavo se i medici, in fase di programmazione(non ho ancora iniziato il tratt orto prechirurghico), studieranno approfonditamente il mio caso in maniera che non sfugga nulla.Mi spiego meglio: ho svolto tre visite di chirurgia maxillo facciale e tre visite di ortodonzia. Ebbene tutti concordano per l'intervento. Solo che sono state dette cose differenti. Due chirurghi hanno parlato di osteotomia bimascellare. Un chirurgo ha posto l'alternativa tra osteotomia del max superiore in due frammenti+genioplastica e osteotomia bimascellare. Per quanto riguarda gli ortodontisti idem però uno di questi mi ha detto che ho il palato stretto e quando lo guardo mi sembra appunto stretto, soprattutto sul davanti(ogivale) e profondo.Anche un chirugo parlava di frammentazione del mascellare ed io non ho capito se è stretto.
Ora mi sono fermata nell'ospedale dove prevedono il bimascellare. Non mi hanno detto se il mascellare è stretto o meno. Quindi ho scritto qui dove so che non posso avere una risposta sul mio caso specifico. La mia domanda è la seguente:prima dell'intervento il mio caso verrà studiato attentamente? Se veramente il mascellare va allargato in senso trasversale se ne accorgeranno? Non mi trascureranno,vero??La mia domanda nasce da un timore e cioè che se viene trascurato qualche problema posso recidivare un'altra volta. Poi volevo chiedere se 20 anni fa esistevano o meno gli interventi per allargare la mascella trasversalmente.Mi scuso per tutte le domande, ma spero ugualmente in una cortese risposta.Grazie
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Dr. Sergio Formentelli Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Odontostomatologo 7.5k 226 18
La recidiva dopo l'intervento chirurgico è purtroppo una evenienza non infrequente.

Va capita, non temuta.

Prima di programmare un intervento chirurgico, occorrerebbe capire quali forze ortopediche sono entrate in gioco che abbiano permesso tale spostamento osseo.

Altra considerazione: la problematica è recidivata.
Ma l'apparato orale, come funziona?
E intendo proprio "funziona".

Perchè può esserci una problematica ossea ma un buon funzionamento dell'apparato.

Il primo approccio è gnatologico, non ortodontico.

La persona da contattare per questa valutazione di funzionamento è quindi lo gnatologo, che descrivo in questo link:
www.medicitalia.it/sergioformentelli/news/439/Lo-gnatologo-ma-chi-e-costui

www.studioformentelli.it
Attività prevalente: Gnatologia e
Implantologia (scuola italiana)