Parestesie del viso dopo osteotomia mascellare
Gentili medici,
nell'aprile 2005 ho subito un intervento di osteotomia mascellare, mandibolare, espansione del palato e mentoplastica. Ad oggi avverto ancora notevole formicolio soprattutto al mento e labbro inferiore. Ma anche il resto del viso non va meglio, a volte è come se mi sentissi gonfia, mi sento la parte interne tirare. La sensazione è come di avere soprattutto la parte superiore, un corpo estraneo da gestire, tipo una protesi. Parlando con i chirurghi che mi hanno operato, dicoo che il recupero è soggettivo. Avete qualche consiglio da darmi?
nell'aprile 2005 ho subito un intervento di osteotomia mascellare, mandibolare, espansione del palato e mentoplastica. Ad oggi avverto ancora notevole formicolio soprattutto al mento e labbro inferiore. Ma anche il resto del viso non va meglio, a volte è come se mi sentissi gonfia, mi sento la parte interne tirare. La sensazione è come di avere soprattutto la parte superiore, un corpo estraneo da gestire, tipo una protesi. Parlando con i chirurghi che mi hanno operato, dicoo che il recupero è soggettivo. Avete qualche consiglio da darmi?
[#1]
Cara signora,
dopo interventi estesi come quello a cui lei si è sottoposta, possono residuare parestesie poichè le strutture osteotomizzate (specialmente la mandibola) sono attraversate da da fasci vascolo-nervosi che possono risentire del trauma chirurgico. Nella stragrande maggioranza dei casi tali sintomi tendono a scomparire completamente nel giro di pochi mesi, ma a volte possono persistere indefinitivamente, malgrado l'intervento sia stato eseguito con perizia.
I suoi sintomi, purtroppo persistono ad oltre un anno dalla chirurgia. Credo che si possono ulteriormente attenuare(la ripresa e la risposta dell'organismo è individuale), ma potrebbero anche rimanere.
L'unico consiglio che le potrei dare è quello di sottorsi ad una visita neurologica per valutare l'entità della lesione nervosa (se presente) e dove è situata.
In alcuni casi il nervo potrebbe essere compresso e quindi passibile di ripresa dopo la rimozione della compressione.
Distinti saluti
Dr. Roberto Del Sordo
dopo interventi estesi come quello a cui lei si è sottoposta, possono residuare parestesie poichè le strutture osteotomizzate (specialmente la mandibola) sono attraversate da da fasci vascolo-nervosi che possono risentire del trauma chirurgico. Nella stragrande maggioranza dei casi tali sintomi tendono a scomparire completamente nel giro di pochi mesi, ma a volte possono persistere indefinitivamente, malgrado l'intervento sia stato eseguito con perizia.
I suoi sintomi, purtroppo persistono ad oltre un anno dalla chirurgia. Credo che si possono ulteriormente attenuare(la ripresa e la risposta dell'organismo è individuale), ma potrebbero anche rimanere.
L'unico consiglio che le potrei dare è quello di sottorsi ad una visita neurologica per valutare l'entità della lesione nervosa (se presente) e dove è situata.
In alcuni casi il nervo potrebbe essere compresso e quindi passibile di ripresa dopo la rimozione della compressione.
Distinti saluti
Dr. Roberto Del Sordo
[#2]
Carissima signora concordo pienamente con la risposta che le è stata data dal collega Del Sordo.
Purtroppo il tipo di intervento a cui si è dovuta sottoporre può essere gravato da complicanze legate agli stretti rapporti che le strutture vascolonervose vengono a stabilire con i segmenti ossei che vengono osteotomizzati.
Sicuramente una visita neurologica ben specifica potrebbe maggiormente chiarirle la situazione ed eventualmente una misurazione della funzionalità dei nervi interessati potrà maggiormente far capire che interessamento vi è.
Distinti Saluti
Dr. GIUSEPPE BRUNO PITASSI
(Napoli)
Purtroppo il tipo di intervento a cui si è dovuta sottoporre può essere gravato da complicanze legate agli stretti rapporti che le strutture vascolonervose vengono a stabilire con i segmenti ossei che vengono osteotomizzati.
Sicuramente una visita neurologica ben specifica potrebbe maggiormente chiarirle la situazione ed eventualmente una misurazione della funzionalità dei nervi interessati potrà maggiormente far capire che interessamento vi è.
Distinti Saluti
Dr. GIUSEPPE BRUNO PITASSI
(Napoli)
Dr. Giuseppe Bruno Pitassi
Medico Chirurgo-Odontostomatologo
Chirurgo Orale e Maxillo-facciale
[#3]
Gentile Signora,
in effetti nel tipo di intervento che Lei descrive,decisamente complesso ed impegnativo, i fastidi sensitivi(formicolii,senso di gonfiore ecc.)sono frequenti,anche se l'intervento è stato eseguito correttamente.Ciò è dovuto alle necessarie amputazioni delle terminazioni nervovascolari.Ritengo,come Le hanno prospettato i Colleghi,che possa ulteriormente migliorare anche dopo un anno.
Cordialmente
in effetti nel tipo di intervento che Lei descrive,decisamente complesso ed impegnativo, i fastidi sensitivi(formicolii,senso di gonfiore ecc.)sono frequenti,anche se l'intervento è stato eseguito correttamente.Ciò è dovuto alle necessarie amputazioni delle terminazioni nervovascolari.Ritengo,come Le hanno prospettato i Colleghi,che possa ulteriormente migliorare anche dopo un anno.
Cordialmente
DOTT. VINCENZO BELLINVIA
Medico chirurgo
Spec. in ortognatodonzia
Spec. in odontostomatologia
Spec. in chirurgia maxillo-facciale
[#4]
Gentile Sig.ra, Anch'io concordo con i colleghi. Questo tipo di interventi possono essere gravati da questo tipo di complicanze, l'entità delle quali è assolutamente soggettiva. Di solito succede che la resitutio ad integrum può evidenziarsi al massimo anche dopo due anni dall'intervento. Utili, ma comunque di non completamente verificata efficacia, potrebbero essere cicli di Benerva, vitamine neurotrofiche, per 20 gg, 2 cp al giorno; anche il cortisone, soprattutto nel periodo iniziale, se le terminazioni nervose non sono interrotte, può dare discreti risultati.
Sappia che tali complicanze si presentano in circa 1 pz su 600.
A disposizione per ogni ulteriore domanda
Cordialmente
Massimo Marasco
Sappia che tali complicanze si presentano in circa 1 pz su 600.
A disposizione per ogni ulteriore domanda
Cordialmente
Massimo Marasco
dr massimo marasco
[#5]
Ex utente
Gentilissimi Dottori,
Vi ringrazio infinitamente per le esaustive e celeri risposte che mi avete postato. Visto che mi par di capire sarebbe utile al mio caso una visita neurologica, chido se conoscete centri specializzati o medici, nella provincia di Firenze.
Per il Dr.Marasco. ritiene che a più di un anno dall'intervento siano ancora utili le vitamine neurotrofiche? nel caso, serve prescrizione medica?
Ringrazio ancora per la Vostra disponibilità, siete davvero molto utili. Buon lavoro.
Vi ringrazio infinitamente per le esaustive e celeri risposte che mi avete postato. Visto che mi par di capire sarebbe utile al mio caso una visita neurologica, chido se conoscete centri specializzati o medici, nella provincia di Firenze.
Per il Dr.Marasco. ritiene che a più di un anno dall'intervento siano ancora utili le vitamine neurotrofiche? nel caso, serve prescrizione medica?
Ringrazio ancora per la Vostra disponibilità, siete davvero molto utili. Buon lavoro.
[#6]
Concordo pienamente con i Colleghi, tuttavia, nel caso vi fosse tut'ora una compressione di un tronco nervoso (piuttosto improbabile dato il tipo di intervento descritto) sarebbe opportuno un intervento decompressivo, dopo adeguata diagnosi clinica e strumentale.
E' ben nota l'imprevedibilità del recupero a distanza, in questi casi, ma si possono osservare miglioramenti clinici anche dopo due anni.
Per quanto riguarda dove rivolgersi per una valutazione neurologica, in provincia di Firenze suggerirei l'Azienda Ospedaliera di Careggi oppure di visitare il sito www.farmacitta.it.
Cordiali saluti
E' ben nota l'imprevedibilità del recupero a distanza, in questi casi, ma si possono osservare miglioramenti clinici anche dopo due anni.
Per quanto riguarda dove rivolgersi per una valutazione neurologica, in provincia di Firenze suggerirei l'Azienda Ospedaliera di Careggi oppure di visitare il sito www.farmacitta.it.
Cordiali saluti
Dott. Antonio Maria Miotti
[#7]
Gentilissima Sig.ra, l'assunzione di vitamine neurotfofiche non nuoce sicuramente, e, vista la situazione, potrebbero essere comunque di ausilio al suo caso. 2 cicli intervallati da 10 giorni di pausa potrebbero giovare. Faccia conto che, come è stato ampiamente detto da noi colleghi, a distanza di così tanto tempo, la restitutio ad integrum completa appare piuttosto improbabile. Anche un intervento decompressivo, a mio parere, avendo studiato più casi a riguardo, non le assicura una riuscita certa.
Per quanto riguarda la ricetta, non dovrebbe essere necessaria ma consulti il suo medico curante. Utile sicuramente la visita nneurologica.
Un caro saluto
Massimo Marasco
Per quanto riguarda la ricetta, non dovrebbe essere necessaria ma consulti il suo medico curante. Utile sicuramente la visita nneurologica.
Un caro saluto
Massimo Marasco
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 15.2k visite dal 14/11/2006.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.