Unghia incarnita: asportazione dell'unghia o fenolizzazione?

Salve.
Mio fratello, 16 anni, ha l'unghia incarnita, o meglio le unghie incarnite ad entrambi gli alluci (al destro da entrambe le parti e al sinistro sono dalla parte interna).
Dapprima, circa un anno fa, si era formato sono al destro internamente, poi anche al sinistro e recentemente anche alla parte esterna dell'alluce destro.
Per tutto questo tempo è andato dall'ospedale una volta ogni 20 giorni, dove gli facevano una toccatura con il nitrato d'argento sul granuloma, dicendogli sempre di non fare l'intervento perché si può recuperare tutto anche senza bisogno dell'intervento. A casa faceva il bagno 2 volte al giorno con acqua e bicarbonato, e poi medicava con Betadine (pomata) e Aureocol (crema).
Arrivati a questo punto, visto che la situazione stava peggiorando invece di migliorare, ha deciso di fare l'intervento
E' stato messo in lista, e gli hanno detto di aspettare la loro chiamata ma che prima di novembre/dicembre sarebbe stato impossibile.
Siamo andati ad un'altro ospedale, dove speravamo di trovare tempi di attesa minori (fare l'intervento quest'estate sarebbe stato l'ideale, visto che non ha intenzione di andare in giro con i sandali d'inverno). Lì un medico lo ha visitato, e gli ha rimosso gli angoli dell'unghia che stavano incarniti, dicendo che così facendo lo avrebbe liberato dal dolore. Ci ha detto che gli avrebbero dato il codice A e che l'unghia dell'alluce destro andava assolutamente asportata completamente, mentre quella dell'alluce sinistro solo parzialmente.
Per quanto ne sapevamo, gli interventi per l'unghia incarnita ormai si facevano con il fenolo, e non più con il vecchio metodo dell'asportazione dell'unghia che, oltre ad essere dolorosi, nella maggior parte dei casi sarebbe ricresciuta reincarnandosi. Tutti questi problemi (niente dolori e medicazioni dolorose per tutta la durata della ricrescita dell'unghia, possibilità di ritornare a camminare normalmente in tempo molto meno lunghi, niente influenze sull'aspetto del dito, e soprattutto possibilità di successo maggiori) non ci sarebbero quindi con la fenolizzazione.
Il dottore ha comunque insistito che l'unghia andava asportata e che lui la fenolizzazione non la faceva.
"Se vuoi fartelo fare con fenolo, vai da qualcun altro, io non lo faccio. Quell'unghia va asportata."
Se mi è concesso postare delle foto così potete vedere e valutare lo stato delle unghie, così da aiutarvi a darci un consiglio perché non sappiamo cosa fare.
Grazie
[#1]
Dr. Luca Leva Chirurgo plastico, Medico estetico 594 19 9
Gentile utente,
purtroppo per darle una esatta risposta su quale trattamento-intervento sia necessario per il suo specifico caso sarebbe necessaria una accurata visita.

Probabilmente il collega che l'ha visitata avra' ritenuto opportuno un intervento di rimozione piuttosto che altre metodiche per precise motivazioni.
Spesso la rimozione puo' essere l'unica soluzione per risolvere per risolvere tale problematica.
Non obbligatoriamente poi l'unghia deve ricrescere incarnandosi nuovamente.

Saluti,

Dr. Luca Leva
Chirurgo Plastico Pescara, Ancona, S.B.del Tronto, Milano
www.chirurgiaplasticadrleva.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Il dottore però non ha voluto spiegarci le motivazioni per cui era necessario quel tipo di intervento, limitandosi a dire che va assolutamente rimossa, motivo per cui ci siamo insospettati, visto che quell'intervento era ormai "passato di moda".
Il problema è che non sappiamo se aspettare e fare l'intervento consigliato dal medico oppure andare da altri medici e fare la fenolizzazione.
[#3]
Dr. Luca Leva Chirurgo plastico, Medico estetico 594 19 9
Gentile utente,
se ha dei dubbi su cio' che il dottore in questione le ha detto, puo' liberamente scegliere di farsi visitare da un altro per avere un confronto.
In generale posso dirle pero' che i trattamenti o gli interventi non "passano di moda" e in specifici casi possono essere utilizzati anche se esistono trattamenti alternativi.
Nel testo scritto da lei non e' specificato chi le ha consigliato il trattamento con Fenolo, ma posso dirle che spesso non basta informarsi da qualcuno, magari non del settore (medico), o leggere da qualche parte che un intervento e' migliore di un altro o che un intervento non viene piu' eseguito,ecc.
Le consiglio di affidarsi e di fidarsi di cio' che le viene suggerito da un medico, eventualmente, come gia' accennato, puo' rivolgersi ad altro collega per vedere se consiglia un trattamento alternativo o lo stesso per il suo problema.

Saluti,