All'apice del polmone dx ed aderisce alla pleura
angelo Martedì, 22 Dicembre 2009
Neoplasia al polmone - prevenzione
Grande fumatore (2 pacchetti sigarette al giorno + pipa nei momenti di relax) per oltre 50 anni. Nel 2002 mi sono sottoposto ad una TAC spirale senza mezzo di contrasto nella quale è stato evidenziato un nodulo di circa 5 mm. all'apice del polmone dx ed aderisce alla pleura. Su consiglio dello specialista ho effettuato controlli periodici: inizialmente a distanza di 6 mesi l'una dall'altra, successivamente ogni anno. L'ultima TAC spirale senza mezzo di contrasto è stata effettuata nel gennaio del 2008 con il seguente referto::" Si evidenzia la presenza di un nodulo a livello del segmento anteriore del lobo superiore destro. La lesione non è calcificata, presenta un diametro massimo di 5 mm. ed aderisce alla pleura, pertanto non è possibile definire con certezza l'origine pleurica o polmonare. Si consiglia ulteriore follow -up con "studio enhancement".
Stria parenchimale cicatriziale calcificata nel seno costo-frenico posteriore sinistro.
Non adenopatie ilo-mediastiniche. Come reperto accessorio si segnalano alcune calcificazioni ateromasiche delle pareti dell'arco aortico e delle arterie coronariche. N.B. I reperti su descritti appaiono sostanzialmente immodificati rispetto ai precedenti esami eseguiti anche presso altri nosocomi ".
A questo punto (visto che il nodulo risulta stabile e immodificato da otre 7 anni) Le chiedo debbo continuare a sottopormi periodicamente alla TAC SPIRALE senza mdc.(e se si ogni quanto?)Cosa è lo "studio enhancement?E infine quante probabilità ci sono che il nodulo (di 5 mm.) si trasformi in un carcinoma tenendo presente che ho 75 anni e da oltre 15 anni ho smesso di fumare? Grazie per la Sua Cortese attenzione Le invio cordiali saluti, ringraziamenti e auguri.
Neoplasia al polmone - prevenzione
Grande fumatore (2 pacchetti sigarette al giorno + pipa nei momenti di relax) per oltre 50 anni. Nel 2002 mi sono sottoposto ad una TAC spirale senza mezzo di contrasto nella quale è stato evidenziato un nodulo di circa 5 mm. all'apice del polmone dx ed aderisce alla pleura. Su consiglio dello specialista ho effettuato controlli periodici: inizialmente a distanza di 6 mesi l'una dall'altra, successivamente ogni anno. L'ultima TAC spirale senza mezzo di contrasto è stata effettuata nel gennaio del 2008 con il seguente referto::" Si evidenzia la presenza di un nodulo a livello del segmento anteriore del lobo superiore destro. La lesione non è calcificata, presenta un diametro massimo di 5 mm. ed aderisce alla pleura, pertanto non è possibile definire con certezza l'origine pleurica o polmonare. Si consiglia ulteriore follow -up con "studio enhancement".
Stria parenchimale cicatriziale calcificata nel seno costo-frenico posteriore sinistro.
Non adenopatie ilo-mediastiniche. Come reperto accessorio si segnalano alcune calcificazioni ateromasiche delle pareti dell'arco aortico e delle arterie coronariche. N.B. I reperti su descritti appaiono sostanzialmente immodificati rispetto ai precedenti esami eseguiti anche presso altri nosocomi ".
A questo punto (visto che il nodulo risulta stabile e immodificato da otre 7 anni) Le chiedo debbo continuare a sottopormi periodicamente alla TAC SPIRALE senza mdc.(e se si ogni quanto?)Cosa è lo "studio enhancement?E infine quante probabilità ci sono che il nodulo (di 5 mm.) si trasformi in un carcinoma tenendo presente che ho 75 anni e da oltre 15 anni ho smesso di fumare? Grazie per la Sua Cortese attenzione Le invio cordiali saluti, ringraziamenti e auguri.
[#1]
Buonasera,
In realtà il rischio su uun reperto come quello da lei descritto è statisticamente basso, pertanto se fosse solo per controllare quel nodulo, le direi di non ripetere più nessun esame.
Tuttavia, è importante sapere se nella sua vita ha fumato più di 20 sigarette al giorno per 20 anni (è importante il prodotto tra numero di sigarette fumate al giorno e anni di fumo; se questo numero è maggiore di 400 un soggetto viene definito "AD ALTO RISCHIO", avendo una possibilità di sviluppare un tumore del polmone di 12 volte superiore rispetto rispetto a quella di un concittadino non fumatore).
Gli anni trascorsi da quando uno abbia cessato di fumare non sono così importanti quanto si pensa: i danni genetici "precancerosi" portati dal fumo non guariscono: semplicemente possono non evolvere verso una trasformazione tumorale completa. Questa è questione di "fortuna", e del corretto funzionamento dei sistemi di riparazione cellulare.
Qualora lei rientri nella categoria "ad alto rischio", effettuerei un controllo con TC TORACE con basso dosaggio di radiazioni ogni due anni: dagli studi ELCAP e COSMOS, pare che ci sia una maggiore diagnosi precoce in questo gruppo di pazienti...e mi limiterei a farla al massimo fino all'età di 80 anni (per motivi statistici e di opportunità).
Lo "studio enhancement" è una valutazione fatta con il mezzo di contrasto della tendenza di un nodulo a captare il mdc, serve sostanzialmente a tentare di caratterizzare il nodulo, in particolare la sua vascolarizzazione.
Il mio pensiero è che, qualora il nodulo di 5 mm sia effettivamente rimasto invariato nel corso degli anni e degli esami eseguiti, ella possa stare sostanzialmente tranquillo.
Rimanendo a sua disposizione per eventuali necessità o chiarimenti, colgo l'occasione per ricambiare i saluti, porgendole i miei migliori auguri di buone feste.
In realtà il rischio su uun reperto come quello da lei descritto è statisticamente basso, pertanto se fosse solo per controllare quel nodulo, le direi di non ripetere più nessun esame.
Tuttavia, è importante sapere se nella sua vita ha fumato più di 20 sigarette al giorno per 20 anni (è importante il prodotto tra numero di sigarette fumate al giorno e anni di fumo; se questo numero è maggiore di 400 un soggetto viene definito "AD ALTO RISCHIO", avendo una possibilità di sviluppare un tumore del polmone di 12 volte superiore rispetto rispetto a quella di un concittadino non fumatore).
Gli anni trascorsi da quando uno abbia cessato di fumare non sono così importanti quanto si pensa: i danni genetici "precancerosi" portati dal fumo non guariscono: semplicemente possono non evolvere verso una trasformazione tumorale completa. Questa è questione di "fortuna", e del corretto funzionamento dei sistemi di riparazione cellulare.
Qualora lei rientri nella categoria "ad alto rischio", effettuerei un controllo con TC TORACE con basso dosaggio di radiazioni ogni due anni: dagli studi ELCAP e COSMOS, pare che ci sia una maggiore diagnosi precoce in questo gruppo di pazienti...e mi limiterei a farla al massimo fino all'età di 80 anni (per motivi statistici e di opportunità).
Lo "studio enhancement" è una valutazione fatta con il mezzo di contrasto della tendenza di un nodulo a captare il mdc, serve sostanzialmente a tentare di caratterizzare il nodulo, in particolare la sua vascolarizzazione.
Il mio pensiero è che, qualora il nodulo di 5 mm sia effettivamente rimasto invariato nel corso degli anni e degli esami eseguiti, ella possa stare sostanzialmente tranquillo.
Rimanendo a sua disposizione per eventuali necessità o chiarimenti, colgo l'occasione per ricambiare i saluti, porgendole i miei migliori auguri di buone feste.
Dr. Paolo Scanagatta
Direttore UOC Chir.Toracica SONDALO
http://sites.google.com/site/dottpaoloscanagatta/Home
[#2]
Utente
Gentile dr. Scanagatta Le sono veramente grato per la Sua immediata, esaustiva e rassicurante risposta. Devo confermarle, ahime! che sono un soggetto ad alto rischio in quanto ho fumato più di un pacchetto di sigarette al giorno con l'aggiunta della pipa (nei momenti di relax)dall'età di 13 anni e sino ai 60 anni. Ho smesso solo da 15 anni, ma ciò a quanto pare non modifica i danni genetici ormai radicalizzati e non più cancellabili.Una cosa non mi è chiara: La TAC per effettuare lo studio "enhancement" deve essere fatto con il mezzo di Contrasto e non senza come immaginavo e come ho sempre fatto? La ringrazio ancora di vero cuore per la sua gentilezza e auguro un sereno e felice Natale e un prospero Anno Nuovo a Lei e alla Sua famiglia
[#3]
Buongiorno,
le confermo che lo "studio enhancement", per essere effettuato, prevede la somministrazione di mezzo di contrasto iodato.
Come giustamente ha notato le TAC effettuate per screening non prevedono la somministrazione di mdc, e lo studio dell'enhancement (che in italiano si può tradurre come impregnazione o captazione contrastografica), è un esame di approfondimento diagnostico quando si trovano dei noduli polmonari da caratterizzare.
Le ribadisco come nel suo caso vi sia già il criterio dimensionale di stabilità, che depone favorevolmente.
Ringrazio per gli Auguri, che ricambio di cuore.
Cordiali saluti.
le confermo che lo "studio enhancement", per essere effettuato, prevede la somministrazione di mezzo di contrasto iodato.
Come giustamente ha notato le TAC effettuate per screening non prevedono la somministrazione di mdc, e lo studio dell'enhancement (che in italiano si può tradurre come impregnazione o captazione contrastografica), è un esame di approfondimento diagnostico quando si trovano dei noduli polmonari da caratterizzare.
Le ribadisco come nel suo caso vi sia già il criterio dimensionale di stabilità, che depone favorevolmente.
Ringrazio per gli Auguri, che ricambio di cuore.
Cordiali saluti.
[#4]
Utente
Gent.mo dr.Scanagatta ho seguito il suo consiglio e quindi mi sono risottoposto in data 5.2.2010 ad una TAC spirale multistrato a basso dosaggio che ha prodotto il seguente referto:"L'esame è stato eseguito senza somministrazione di MdC ed è stato integrato da alcuni scansioni a strato sottile ad ad alta risoluzione. Il reperto odierno non appare significativamente modificato al precedente esame 23.8.2003(per un mio errore ho portato quale precedente la tac del 2003 e non quella del 2008 che avevo sottoposto alla Sua attenzione e che comunque risultava del tutto identica ai precedenti esami fatti sin dal 2002)Il referto quindi continua: "Appare invariato la formazione non calcificata adiacente alla pleura parieto-costale laterale già segnalata nel segmento anterio del lobo superiore destro.
Nel polmone destro sono altresì apprezzabili altre piccoli nodulazioni subpleuriche.
E' immodificato anche il micronodulo non calcificato già individuabile nel segmento apicale del lobo inferiore destro.
Si conferma la presenza di iniziali segni di enfisema parasettale e centrolobulare.
E' presente breve stria calcificata nel seno costo-frenico posteriore sinistro.
Si segnala propaggine del lobo sinistro della tiroide che si addentra nel mediastino antero-superiore.
E' aprrezzabile moderata ateromasia calcifica delle pareti dell'arco aortico e delle arterie coronariche.
Sono rimasto un po' perpelesso nel leggere inizialmente che l'esame non era significativamte modificato rispetto ai precedenti esami per poi successivamente leggere che :
1) E' immodificato anche il micronodulo calcificato già individuabile nel segmento apicale del lobo inf. dx. e di cui non è mai stato evidenziato nei precedenti referti.
2)Nel polmone dx sono altresì apprezzabili altre piccole nodulazioni subpleuriche(Queste devo ritenere che siano di recente formazione rispetto all'ultimo esame)
3) ed infine la propaggine del lobo sn. della tiroide che si addentra nel mediastino antero-superiore.
Tutto ciò a me appare contraddittorio rispetto all'introduzione del referto odierno Anche per via delle "altre piccole nodulazioni subpleuriche" e infine mi devo anche preoccupare oltre che delle piccole nodulazioni subpleuriche anche della tiroide che si addentra nel nel mediastino antero-superiore?.
Lei, gentile dr. Scanagatta, cosa ne pensa e cosa mi consiglia di fare? Le chiedo scusa per averLe rubato così tanto tempo e La ringrazio vivamente per il Suo Gentile interssament0 e che Dio gliene rende merito. Cordiali saluti A.
Nel polmone destro sono altresì apprezzabili altre piccoli nodulazioni subpleuriche.
E' immodificato anche il micronodulo non calcificato già individuabile nel segmento apicale del lobo inferiore destro.
Si conferma la presenza di iniziali segni di enfisema parasettale e centrolobulare.
E' presente breve stria calcificata nel seno costo-frenico posteriore sinistro.
Si segnala propaggine del lobo sinistro della tiroide che si addentra nel mediastino antero-superiore.
E' aprrezzabile moderata ateromasia calcifica delle pareti dell'arco aortico e delle arterie coronariche.
Sono rimasto un po' perpelesso nel leggere inizialmente che l'esame non era significativamte modificato rispetto ai precedenti esami per poi successivamente leggere che :
1) E' immodificato anche il micronodulo calcificato già individuabile nel segmento apicale del lobo inf. dx. e di cui non è mai stato evidenziato nei precedenti referti.
2)Nel polmone dx sono altresì apprezzabili altre piccole nodulazioni subpleuriche(Queste devo ritenere che siano di recente formazione rispetto all'ultimo esame)
3) ed infine la propaggine del lobo sn. della tiroide che si addentra nel mediastino antero-superiore.
Tutto ciò a me appare contraddittorio rispetto all'introduzione del referto odierno Anche per via delle "altre piccole nodulazioni subpleuriche" e infine mi devo anche preoccupare oltre che delle piccole nodulazioni subpleuriche anche della tiroide che si addentra nel nel mediastino antero-superiore?.
Lei, gentile dr. Scanagatta, cosa ne pensa e cosa mi consiglia di fare? Le chiedo scusa per averLe rubato così tanto tempo e La ringrazio vivamente per il Suo Gentile interssament0 e che Dio gliene rende merito. Cordiali saluti A.
[#5]
Buongiorno,
ovviamente ciò che era già presente nel 2003 ed è invariato oggi è privo di interesse clinico.
Per quanto riguarda le nodulazioni subpleuriche, per sapere se queste possono avere rilevanza clinica occorrerebbe che le facesse valutare le immagini della TAC ad un clinico (specialista in chirurgia toracica o in pneumologia); nella maggioranza dei casi anche questi "reperti" si rivelano infatti senza importanza.
Discorso a parte per la tiroide ingrossata: il mio consiglio è di parlarne con il suo curante e di eseguire una ecografia ed esami ematici di funzionalità tiroidea, in genere il reperto segnalato può rientrare nella norma rappresentando un piccolo "struma" (gozzo) spesso senza significato.
Cordiali saluti
ovviamente ciò che era già presente nel 2003 ed è invariato oggi è privo di interesse clinico.
Per quanto riguarda le nodulazioni subpleuriche, per sapere se queste possono avere rilevanza clinica occorrerebbe che le facesse valutare le immagini della TAC ad un clinico (specialista in chirurgia toracica o in pneumologia); nella maggioranza dei casi anche questi "reperti" si rivelano infatti senza importanza.
Discorso a parte per la tiroide ingrossata: il mio consiglio è di parlarne con il suo curante e di eseguire una ecografia ed esami ematici di funzionalità tiroidea, in genere il reperto segnalato può rientrare nella norma rappresentando un piccolo "struma" (gozzo) spesso senza significato.
Cordiali saluti
[#6]
Utente
Gentile dr. Scanagatta E' veramente ammirevole e di grande conforto poter constatare che in una società così individualistica e disinteressata del prossimo e tendenzialmente tesa all'arricchimento personale esistono, per fortuna, ancora grandi uomini come Lei che si dedicano agli altri , senza nulla chiedere e nulla ricevere.La mia gratitudine Le posso assicurare è veramente infinita.Ho una curiosità del tutto personale, che la prego di voler perdonare,che esula dall'attuale contesto ed è questa: Ha forse conosciuto, quando era all'Ospedale di Cuneo il dr.Giuseppe CACCAMI?. Ancora molte grazie per la Sua rapida, esaustiva e confortante risposta al mio problema e La saluto cordialmente ed affettuosamente A .
[#7]
Buongiorno,
La ringrazio anzitutto per le belle parole.
Sinceramente devo dirle che nella mia esperienza cuneese ho avuto modo di conoscere molti colleghi e di collaborare con molti altri dei quali non ricordo nome e cognome... il Dott.Caccami potrebbe rientrare in questa seconda categoria di colleghi, visto che non ne ho un ricordo di conoscenza diretta.
Rinnovo i miei più cordiali saluti,
La ringrazio anzitutto per le belle parole.
Sinceramente devo dirle che nella mia esperienza cuneese ho avuto modo di conoscere molti colleghi e di collaborare con molti altri dei quali non ricordo nome e cognome... il Dott.Caccami potrebbe rientrare in questa seconda categoria di colleghi, visto che non ne ho un ricordo di conoscenza diretta.
Rinnovo i miei più cordiali saluti,
[#8]
Utente
Salve Dr. Scanagatta,
Mi sono recato da uno specialista in chirurgia toracica nel luogo dove risiedo come da Lei suggeritomi il quale, dopo aver confrontato la Tac del 5.2.2010, di cui all’ultimo referto, con le precedenti TAC spirali fatte nel 2003,2005,2008 ha rilevato che i reperti indicati nell’ultima Tac “Nel polmone dx sono altresì apprezzabili altre piccole nodulazioni sub pleuriche” e “ Si segnala propaggine del lobo sinistro della tiroide che si addentra nel mediastino antero-superiore” erano già presenti nelle precedenti Tac , e che quindi sotto il profilo clinico non avevano alcun valore dato il tempo trascorso (come era da Lei, peraltro, stato già affermato). Anche il radiologo che aveva effettuato la Tac mi ha confermato che i reperti da lui evidenziati erano già presenti nei precedenti esami.
Per quanto riguarda la tiroide farò gli esami ormonali (ft3, ft4 e tsh) e una ecografia e, se sarà il caso, anche una scintigrafia, anche se li ritengo inutili in quanto non ho mai avuto disturbi tiroidei “melius abbundare quam deficere” specie nel campo della salute!
A proposito della TAC spirale mi è capitato di leggere un articolo on line dal titolo assai emblematico” La TC spirale non salva il polmone dal tumore
Fonte
Bach et al. JAMA 2007; 9: 953”
pubblicati nel 2007 sull’herald tribune e sul New York Times che ripettivamente titolano: «Study raises doubt about lung cancer screening» (Uno studio solleva dubbi sullo screening per il cancro al polmone) e «Study points to dangers of CT scans for lung cancer» (Uno studio mette in guardia sui rischi della tomografia per il cancro al polmone). In Italia Repubblica, il 7 marzo, ha invece pubblicato un articolo dal tono opposto: riferisce di uno studio in corso all’Istituto europeo di oncologia, che dimostra come in seguito a screening del polmone il numero dei tumori operabili aumenta del 90 per cento.
Ecco il titolo dell’articolo a pagina 34.
Come è possibile che importanti quotidiani pubblichino informazioni così contrastanti?
Gli autori degli articoli pubblicati negli USA riferiscono di uno studio pubblicato sul Journal of American Medical Association e condotto in parte in Italia che ha portato i ricercatori a concludere così: «al di fuori dell’ambito di una ricerca clinica i fumatori asintomatici non dovrebbero essere sottoposti a screening Questo ampio studio, randomizzato controllato, condotto su oltre 3.000 fumatori seguiti per 4 anni presso l’Istituto nazionale dei Tumori di Milano e altri due centri statunitensi, ha infatti potuto osservare che lo screening per il cancro del polmone attraverso TC spirale aumenta sì le diagnosi (cioè trova molti tumori) e i trattamenti ma non riduce la mortalità. L’articolista si chiede “ Come si concilia questo insuccesso con la convinzione comune che diagnosticare prima porti sempre vantaggi?”
Insomma a cinque anni la mortalità per cancro polmonare osservata in tutti i soggetti dello studio si avvicina molto a quella attesa per i fumatori non sottoposti a screening.
Probabilmente lo screening radiologico può diagnosticare in stadio precoce solo i tumori a lenta crescita, molti dei quali non darebbero conseguenze, ma non è in grado di prevenire, in una fase precoce, i tumori polmonari più aggressivi che danno origine a metastasi a distanza.
Dove sta il possibile errore che ha indotto a un eccessivo ottimismo i ricercatori dell’Istituto Europeo di oncologia, in accordo con gli autori di un altro studio (I-ELCAP) pubblicato solo pochi mesi fa sul New England Journal of Medicine?
William Black e John Baron rispondono a questo interrogativo nell’editoriale che accompagna lo studio pubblicato su JAMA: gli autori di I-ELCAP hanno dedotto dal dato di sopravvivenza (aumentata dell’80 per cento a 10 anni dallo screening) un vantaggio in termini di mortalità. Lo stesso hanno fatto i loro colleghi dello IEO
Ciò che la ricerca italo-statunitense dimostra è che questo vantaggio è solo apparente.
Una intervista fatta Ugo Pastorino (che fu Tra l’altro il primo chirurgo toracico che consultai nel suo studio milanese allorquando appresi nel 2000 di avere un nodulo al polmone), a capo del dipartimento di chirurgia toracica dell’Istituto tumori e responsabile del braccio italiano della ricerca pubblicata su JAMA sembra confermare le tesi sul New York Times e sull'Herald Tribune, tra l’altro cosi concludeva:
…………………………….omisiss…………..
“”Una possibile spiegazione di ciò che non funziona attualmente è che lo screening radiologico può diagnosticare in stadio precoce solo i tumori a lenta crescita, ma non è in grado di prevenire tumori polmonari più aggressivi e che danno origine a metastasi a distanza in una fase precoce. I dati che oggi sono a nostra disposizione indicano che la diagnosi precoce ed il trattamento anticipato delle lesioni polmonari scoperte dalla TC spirale, non solo non servono a salvare vite umane, come ha spiegato Peter Bach, epidemiologo allo Sloan Kettering di New York, ma sottopongono i pazienti a trattamenti invasivi e, con molta probabilità , inutili””.
……………………omissis…………………….
Spero di avere saputo dare una idea del contenuto dell’articolo in questione,cosa non del tutto facile per un non addetto ai lavori riuscire a fare una sintesi di un testo scientifico e per giunta così complicato .
Certamente, Gentile dr. Scanagatta, questi studi Lei li conosceva perfettamente e non volevo,quindi, farLe perdere del tempo prezioso che, avrebbe potuto dedicare più proficuamente a suoi malati, la cui vita, ricordiamolo, è spesso appesa ad un filo. Devo, però, confessare, che l’articolo di cui sopra (visto il mio caso) mi ha disorientato non poco creandomi incertezze, confusione e dubbi. Quale eminente scienziato, sulla cui correttezza ed etica professionale ripongo la mia piena stima e completa fiducia, non posso non chiederLe cosa ne pensa della questione?
Io, personalmente ,anche se la cosa come dicevo prima, mi ha sorpreso e un po’ confuso penso che, nel dubbio, meglio provare ad evitare una malattia letale e dolorosa, piuttosto che non fare nulla se non sperare che non si manifesti mai. Nel contempo ritengo,sia meglio:” Keep o's fingers crossed and good luck” (come dicono gli inglesi) nella speranza che le radiazioni assorbite non producano più guasti di quelli che si vogliono evitare .
La ringrazio ancora per il tempo che mi dedica e Le invio ( e se me lo permette) un affettuoso e cordiale abbraccio. A
Mi sono recato da uno specialista in chirurgia toracica nel luogo dove risiedo come da Lei suggeritomi il quale, dopo aver confrontato la Tac del 5.2.2010, di cui all’ultimo referto, con le precedenti TAC spirali fatte nel 2003,2005,2008 ha rilevato che i reperti indicati nell’ultima Tac “Nel polmone dx sono altresì apprezzabili altre piccole nodulazioni sub pleuriche” e “ Si segnala propaggine del lobo sinistro della tiroide che si addentra nel mediastino antero-superiore” erano già presenti nelle precedenti Tac , e che quindi sotto il profilo clinico non avevano alcun valore dato il tempo trascorso (come era da Lei, peraltro, stato già affermato). Anche il radiologo che aveva effettuato la Tac mi ha confermato che i reperti da lui evidenziati erano già presenti nei precedenti esami.
Per quanto riguarda la tiroide farò gli esami ormonali (ft3, ft4 e tsh) e una ecografia e, se sarà il caso, anche una scintigrafia, anche se li ritengo inutili in quanto non ho mai avuto disturbi tiroidei “melius abbundare quam deficere” specie nel campo della salute!
A proposito della TAC spirale mi è capitato di leggere un articolo on line dal titolo assai emblematico” La TC spirale non salva il polmone dal tumore
Fonte
Bach et al. JAMA 2007; 9: 953”
pubblicati nel 2007 sull’herald tribune e sul New York Times che ripettivamente titolano: «Study raises doubt about lung cancer screening» (Uno studio solleva dubbi sullo screening per il cancro al polmone) e «Study points to dangers of CT scans for lung cancer» (Uno studio mette in guardia sui rischi della tomografia per il cancro al polmone). In Italia Repubblica, il 7 marzo, ha invece pubblicato un articolo dal tono opposto: riferisce di uno studio in corso all’Istituto europeo di oncologia, che dimostra come in seguito a screening del polmone il numero dei tumori operabili aumenta del 90 per cento.
Ecco il titolo dell’articolo a pagina 34.
Come è possibile che importanti quotidiani pubblichino informazioni così contrastanti?
Gli autori degli articoli pubblicati negli USA riferiscono di uno studio pubblicato sul Journal of American Medical Association e condotto in parte in Italia che ha portato i ricercatori a concludere così: «al di fuori dell’ambito di una ricerca clinica i fumatori asintomatici non dovrebbero essere sottoposti a screening Questo ampio studio, randomizzato controllato, condotto su oltre 3.000 fumatori seguiti per 4 anni presso l’Istituto nazionale dei Tumori di Milano e altri due centri statunitensi, ha infatti potuto osservare che lo screening per il cancro del polmone attraverso TC spirale aumenta sì le diagnosi (cioè trova molti tumori) e i trattamenti ma non riduce la mortalità. L’articolista si chiede “ Come si concilia questo insuccesso con la convinzione comune che diagnosticare prima porti sempre vantaggi?”
Insomma a cinque anni la mortalità per cancro polmonare osservata in tutti i soggetti dello studio si avvicina molto a quella attesa per i fumatori non sottoposti a screening.
Probabilmente lo screening radiologico può diagnosticare in stadio precoce solo i tumori a lenta crescita, molti dei quali non darebbero conseguenze, ma non è in grado di prevenire, in una fase precoce, i tumori polmonari più aggressivi che danno origine a metastasi a distanza.
Dove sta il possibile errore che ha indotto a un eccessivo ottimismo i ricercatori dell’Istituto Europeo di oncologia, in accordo con gli autori di un altro studio (I-ELCAP) pubblicato solo pochi mesi fa sul New England Journal of Medicine?
William Black e John Baron rispondono a questo interrogativo nell’editoriale che accompagna lo studio pubblicato su JAMA: gli autori di I-ELCAP hanno dedotto dal dato di sopravvivenza (aumentata dell’80 per cento a 10 anni dallo screening) un vantaggio in termini di mortalità. Lo stesso hanno fatto i loro colleghi dello IEO
Ciò che la ricerca italo-statunitense dimostra è che questo vantaggio è solo apparente.
Una intervista fatta Ugo Pastorino (che fu Tra l’altro il primo chirurgo toracico che consultai nel suo studio milanese allorquando appresi nel 2000 di avere un nodulo al polmone), a capo del dipartimento di chirurgia toracica dell’Istituto tumori e responsabile del braccio italiano della ricerca pubblicata su JAMA sembra confermare le tesi sul New York Times e sull'Herald Tribune, tra l’altro cosi concludeva:
…………………………….omisiss…………..
“”Una possibile spiegazione di ciò che non funziona attualmente è che lo screening radiologico può diagnosticare in stadio precoce solo i tumori a lenta crescita, ma non è in grado di prevenire tumori polmonari più aggressivi e che danno origine a metastasi a distanza in una fase precoce. I dati che oggi sono a nostra disposizione indicano che la diagnosi precoce ed il trattamento anticipato delle lesioni polmonari scoperte dalla TC spirale, non solo non servono a salvare vite umane, come ha spiegato Peter Bach, epidemiologo allo Sloan Kettering di New York, ma sottopongono i pazienti a trattamenti invasivi e, con molta probabilità , inutili””.
……………………omissis…………………….
Spero di avere saputo dare una idea del contenuto dell’articolo in questione,cosa non del tutto facile per un non addetto ai lavori riuscire a fare una sintesi di un testo scientifico e per giunta così complicato .
Certamente, Gentile dr. Scanagatta, questi studi Lei li conosceva perfettamente e non volevo,quindi, farLe perdere del tempo prezioso che, avrebbe potuto dedicare più proficuamente a suoi malati, la cui vita, ricordiamolo, è spesso appesa ad un filo. Devo, però, confessare, che l’articolo di cui sopra (visto il mio caso) mi ha disorientato non poco creandomi incertezze, confusione e dubbi. Quale eminente scienziato, sulla cui correttezza ed etica professionale ripongo la mia piena stima e completa fiducia, non posso non chiederLe cosa ne pensa della questione?
Io, personalmente ,anche se la cosa come dicevo prima, mi ha sorpreso e un po’ confuso penso che, nel dubbio, meglio provare ad evitare una malattia letale e dolorosa, piuttosto che non fare nulla se non sperare che non si manifesti mai. Nel contempo ritengo,sia meglio:” Keep o's fingers crossed and good luck” (come dicono gli inglesi) nella speranza che le radiazioni assorbite non producano più guasti di quelli che si vogliono evitare .
La ringrazio ancora per il tempo che mi dedica e Le invio ( e se me lo permette) un affettuoso e cordiale abbraccio. A
[#9]
Il mio primario (Dott.Ugo Pastorino), è uno degli autori dell'articolo pubblicato su JAMA.
Tuttavia, noi all'Istituto Nazionale Tumori continuiamo, ad oggi, 2010, ad avere un programma di Screening attivo per il tumore del polmone - studio MILD.
E' ovvio che sui giornali o in alcuni siti si estrapolano dal contesto alcune conclusioni degli articoli scientifici "per fare sensazione".
Il mio pensiero è sempre coerente con i risultati pubblicati dalla Letteratura scientifica, e sono disponibile a cambiarlo in base ai risultati aggiornati (quelli veri) della ricerca.
Cordiali saluti
Tuttavia, noi all'Istituto Nazionale Tumori continuiamo, ad oggi, 2010, ad avere un programma di Screening attivo per il tumore del polmone - studio MILD.
E' ovvio che sui giornali o in alcuni siti si estrapolano dal contesto alcune conclusioni degli articoli scientifici "per fare sensazione".
Il mio pensiero è sempre coerente con i risultati pubblicati dalla Letteratura scientifica, e sono disponibile a cambiarlo in base ai risultati aggiornati (quelli veri) della ricerca.
Cordiali saluti
[#10]
Utente
Buon giorno caro dott. Scanagatta,
Solo oggi, a causa di un blocco al mio computer, ho potuto leggere la Sua risposta dalla quale credo di dover rilevare un certo disappunto se non addirittura una punta di fastidio.
Se così fosse, caro dottore, la prego di scusarmi e di non volermene, perché ne sarei veramente rammaricato e dispiaciuto.
La mia domanda era stata posta ingenuamente e del tutto in buona fede e non certo con intenti polemici e maliziosi o ancor peggio a voler screditare l’impegno, la professionalità e la grande dedizione con cui” Voi” scienziati conducete questa immane lotta contro un così potente e agguerrito nemico che è: “il cancro”.
Forse speravo, intimamente, che Lei mi fornisse una qualche possibile notizia di nuove scoperte nel campo dei tumori ai polmoni che potesse dissipare i miei timori.
Il dr. Pastorino, cui nel 2000, partendomi dalla Sicilia, mi rivolsi era notoriamente ritenuto, sin da allora e giustamente, non solo un pioniere ma anche capo indiscusso del “tempio” della ricerca e dove con lui collaboravano e cooperano tuttora un’èlite di scienziati e tutti di grande valore. Difatti e a Lui che va anche il mio personale riconoscimento per una diagnosi che, nel tempo, si è, dimostra del tutto corretta e da Lei, ancora oggi, confermata.
Le avevo, in precedenza, esternato la mia piena e completa stima seguendo, con assoluta convinzione e certezza, i consigli datimi; stima e fiducia che Le rinnovo e che confermo insieme con una profonda ammirazione per Il suo incredibile e invidiabile curriculum.
Il suo “status” Le fa onore e credo che grazie a questo che recentemente è stato chiamato a far parte dello staff dell’Istituto Nazionale dei Tumori che è universalmente ritenuto il Gotha della ricerca e della clinica applicata sul tumore al polmone.
Mi creda, sento di essere stato fortunato ad averLa incontrata( anche se on- line)!
Nella speranza di poter fruire ancora dei suoi preziosi consigli e con tutta la gratitudine possibile Le auguro, con sincero affetto e di vero cuore, per il suo lavoro e per la sua vita personale, ogni fortuna e ogni successo.
Suo A. Mobydick
Solo oggi, a causa di un blocco al mio computer, ho potuto leggere la Sua risposta dalla quale credo di dover rilevare un certo disappunto se non addirittura una punta di fastidio.
Se così fosse, caro dottore, la prego di scusarmi e di non volermene, perché ne sarei veramente rammaricato e dispiaciuto.
La mia domanda era stata posta ingenuamente e del tutto in buona fede e non certo con intenti polemici e maliziosi o ancor peggio a voler screditare l’impegno, la professionalità e la grande dedizione con cui” Voi” scienziati conducete questa immane lotta contro un così potente e agguerrito nemico che è: “il cancro”.
Forse speravo, intimamente, che Lei mi fornisse una qualche possibile notizia di nuove scoperte nel campo dei tumori ai polmoni che potesse dissipare i miei timori.
Il dr. Pastorino, cui nel 2000, partendomi dalla Sicilia, mi rivolsi era notoriamente ritenuto, sin da allora e giustamente, non solo un pioniere ma anche capo indiscusso del “tempio” della ricerca e dove con lui collaboravano e cooperano tuttora un’èlite di scienziati e tutti di grande valore. Difatti e a Lui che va anche il mio personale riconoscimento per una diagnosi che, nel tempo, si è, dimostra del tutto corretta e da Lei, ancora oggi, confermata.
Le avevo, in precedenza, esternato la mia piena e completa stima seguendo, con assoluta convinzione e certezza, i consigli datimi; stima e fiducia che Le rinnovo e che confermo insieme con una profonda ammirazione per Il suo incredibile e invidiabile curriculum.
Il suo “status” Le fa onore e credo che grazie a questo che recentemente è stato chiamato a far parte dello staff dell’Istituto Nazionale dei Tumori che è universalmente ritenuto il Gotha della ricerca e della clinica applicata sul tumore al polmone.
Mi creda, sento di essere stato fortunato ad averLa incontrata( anche se on- line)!
Nella speranza di poter fruire ancora dei suoi preziosi consigli e con tutta la gratitudine possibile Le auguro, con sincero affetto e di vero cuore, per il suo lavoro e per la sua vita personale, ogni fortuna e ogni successo.
Suo A. Mobydick
[#11]
Buongiorno,
ritengo che abbia mal interpretato il mio messaggio che voleva solamente essere una risposta al suo quesito, senza trasmettere nessun giudizio in merito alla domanda, nè tantomeno nessun disappunto da parte mia nei suoi confronti (cosa che denoterebbe un'assai scarsa pazienza/attitudine ad affrontare i problemi clinici dei pazienti).
Pertanto non si preoccupi e continui pure a chiedermi consigli.
Con stima,
Paolo Scanagatta
ritengo che abbia mal interpretato il mio messaggio che voleva solamente essere una risposta al suo quesito, senza trasmettere nessun giudizio in merito alla domanda, nè tantomeno nessun disappunto da parte mia nei suoi confronti (cosa che denoterebbe un'assai scarsa pazienza/attitudine ad affrontare i problemi clinici dei pazienti).
Pertanto non si preoccupi e continui pure a chiedermi consigli.
Con stima,
Paolo Scanagatta
[#13]
Utente
domenica 7 novembre 2010
Gentilissimo dr. Scanagatta,
Sono qui nuovamente a scocciarla con i miei problemi.
Il 18.10 u.s., il mio nefrologo, nel corso di una visita di routine, ascultando il torace, ha rilevato alla base del polmone destro dei rumori che diagnosticò come versamento pleurico.
In considerazione del mio quadro clinico mi consiglio di farmi vedere da un pneumologo, dal quale immediatamente mi sono recato.
Il pneumologo, constatato che c’era effettivamente un versamento pleurico e mi ha prescritto: mezza compressa di diuretico, alcuni esami ematologici e la TC spirale al polmone.
L’esito della TC spirale è risultato sovrapponibile a quella fatta nel 2000 e a quella fatta lo scorso febbraio (a suo tempo trascrittole). Non è stato, invece, rilevato il versamento pleurico che era stato diagnosticato clinicamente alcuni giorni prima.
Tra i molti esami ematologici, tutti nella norma,ce n’ erano alcuni il cui esito destano preoccupazioni quali: = REUMA TEST 70 (v.n.< 14) =Proteina C reattiva 1,50 VES (1 a ora 15 mm – 2 a ora 32 mm – indicediKatz15.5 = TAS 21( v.n. fino a 200)
Il medico,dopo aver valutato la situazione e il livello del Reuma test così elevato,mi ha consigliato di sottopormi ad una visita specialistica reumatologica.
C’è da sottolineare che al momento non lamento nessun dolore articolare non sono visibili alcuno dei segni collegabili ad una artrite , svolgo, come sempre, una modica attività fisica quotidiana senza problemi (d’estate una ora di nuoto e d’inverno una ora di cyclette). Inoltre due settimane or so no ho fatto il test ergometrico senza che venissero evidenziate problemi; ho fatto anche un eco cardio color doppler senza evidenziare patologie; il PSA è nella norma (0.75), Il fegato e le transaminasi sono nella norma, non ho bruciori alle vie urinarie e non soffro di tonsillite: insomma mi sento bene!
L’esperienza mi ha insegnato a non sottovalutare mai i segnali che provengono dal corpo, ma di sottoporli il più rapidamente possibile agli esperti perché li decifrino e se è possibile ne trovino i giusti rimedi. Temo, pertanto, che una visita reumatologica anche se con esami più approfonditi potrebbero fuorviare e farmi perdere solo del tempo e senza, alla fine, stabilire, in tempi rapidi, quale patologia possa essere correlata ad reuma test così elevato.
In relazione a quanto sopra descritto, , Le chiedo , caro Dottore, certo della sua disponibilità che mi ha da sempre dimostrato,di consigliarmi sul d farsi.
Le domando, inoltre, se ritiene che:
il Reuma Test elevato(esame questo mai fatto in passato) possa essere ricondotto ai i miei noduli al polmone
sia consigliabile seguire il consiglio del pneumologo e andare dal reumatologo o da un oncologo
sia opportuno fare una PET/TC total body che potrebbe dirimere qualsiasi dubbio in merito?
In attesa di una sua sperata risposta La ringrazio per la Sua cortese attenzione e Le invio i miei più cordiali saluti.
Gentilissimo dr. Scanagatta,
Sono qui nuovamente a scocciarla con i miei problemi.
Il 18.10 u.s., il mio nefrologo, nel corso di una visita di routine, ascultando il torace, ha rilevato alla base del polmone destro dei rumori che diagnosticò come versamento pleurico.
In considerazione del mio quadro clinico mi consiglio di farmi vedere da un pneumologo, dal quale immediatamente mi sono recato.
Il pneumologo, constatato che c’era effettivamente un versamento pleurico e mi ha prescritto: mezza compressa di diuretico, alcuni esami ematologici e la TC spirale al polmone.
L’esito della TC spirale è risultato sovrapponibile a quella fatta nel 2000 e a quella fatta lo scorso febbraio (a suo tempo trascrittole). Non è stato, invece, rilevato il versamento pleurico che era stato diagnosticato clinicamente alcuni giorni prima.
Tra i molti esami ematologici, tutti nella norma,ce n’ erano alcuni il cui esito destano preoccupazioni quali: = REUMA TEST 70 (v.n.< 14) =Proteina C reattiva 1,50 VES (1 a ora 15 mm – 2 a ora 32 mm – indicediKatz15.5 = TAS 21( v.n. fino a 200)
Il medico,dopo aver valutato la situazione e il livello del Reuma test così elevato,mi ha consigliato di sottopormi ad una visita specialistica reumatologica.
C’è da sottolineare che al momento non lamento nessun dolore articolare non sono visibili alcuno dei segni collegabili ad una artrite , svolgo, come sempre, una modica attività fisica quotidiana senza problemi (d’estate una ora di nuoto e d’inverno una ora di cyclette). Inoltre due settimane or so no ho fatto il test ergometrico senza che venissero evidenziate problemi; ho fatto anche un eco cardio color doppler senza evidenziare patologie; il PSA è nella norma (0.75), Il fegato e le transaminasi sono nella norma, non ho bruciori alle vie urinarie e non soffro di tonsillite: insomma mi sento bene!
L’esperienza mi ha insegnato a non sottovalutare mai i segnali che provengono dal corpo, ma di sottoporli il più rapidamente possibile agli esperti perché li decifrino e se è possibile ne trovino i giusti rimedi. Temo, pertanto, che una visita reumatologica anche se con esami più approfonditi potrebbero fuorviare e farmi perdere solo del tempo e senza, alla fine, stabilire, in tempi rapidi, quale patologia possa essere correlata ad reuma test così elevato.
In relazione a quanto sopra descritto, , Le chiedo , caro Dottore, certo della sua disponibilità che mi ha da sempre dimostrato,di consigliarmi sul d farsi.
Le domando, inoltre, se ritiene che:
il Reuma Test elevato(esame questo mai fatto in passato) possa essere ricondotto ai i miei noduli al polmone
sia consigliabile seguire il consiglio del pneumologo e andare dal reumatologo o da un oncologo
sia opportuno fare una PET/TC total body che potrebbe dirimere qualsiasi dubbio in merito?
In attesa di una sua sperata risposta La ringrazio per la Sua cortese attenzione e Le invio i miei più cordiali saluti.
[#14]
Buonasera e ben trovato,
mi scuso per il ritardo con cui le rispondo, dovuto ad impegni di lavoro.
Anche io, come il suo curante, penso che nel suo caso i noduli polmonari possano più facilmente essere in relazione con una patologia non neoplastica, ed in molti casi infatti i pazienti con alcune iniziali patologie reumatologiche hanno dei quadri polmonari con presenza di micronoduli.
Non ravviso nel suo caso elementi di preoccupazione in senso oncologico, e secondo me non vi è indicazione all'esecuzione di un esame PET-TC, che in caso di noduli causati da un'infiammazione in atto potrebbe risultare positiva ingenerando ansie immotivate e sviando il riconoscimento del suo reale problema.
Rimanendo a sua disposizione, le porgo i miei più cordiali saluti.
mi scuso per il ritardo con cui le rispondo, dovuto ad impegni di lavoro.
Anche io, come il suo curante, penso che nel suo caso i noduli polmonari possano più facilmente essere in relazione con una patologia non neoplastica, ed in molti casi infatti i pazienti con alcune iniziali patologie reumatologiche hanno dei quadri polmonari con presenza di micronoduli.
Non ravviso nel suo caso elementi di preoccupazione in senso oncologico, e secondo me non vi è indicazione all'esecuzione di un esame PET-TC, che in caso di noduli causati da un'infiammazione in atto potrebbe risultare positiva ingenerando ansie immotivate e sviando il riconoscimento del suo reale problema.
Rimanendo a sua disposizione, le porgo i miei più cordiali saluti.
[#15]
Utente
Buongiorno e lieto di risentirLa caro Dr. Scanagatta,
I suoi consigli come sempre sono puntuali,esaustivi, confortanti e a volte anche rassicuranti. Grazie ancora per la Sua disponibilità e competenza con cui tratta tutti i casi che gli vengono sottoposti dai numerosi malati.La sua attività è un servizio meritorio e prezioso reso alla collettività.Le auguro, con tutto il cuore, ogni bene per la sua famiglia e ogni fortuna per lei ,e il suo impegnativo quanto difficile lavoro. Con ogni sincera e affettuosa cordialità
I suoi consigli come sempre sono puntuali,esaustivi, confortanti e a volte anche rassicuranti. Grazie ancora per la Sua disponibilità e competenza con cui tratta tutti i casi che gli vengono sottoposti dai numerosi malati.La sua attività è un servizio meritorio e prezioso reso alla collettività.Le auguro, con tutto il cuore, ogni bene per la sua famiglia e ogni fortuna per lei ,e il suo impegnativo quanto difficile lavoro. Con ogni sincera e affettuosa cordialità
[#16]
Utente
Buona sera dr. Scanagatta,
dopo oltre tre anni dal nostro ultimo incontro online eccomi di nuovo a Lei.
Spero che Ella stia bene e che il suo lavoro presso l'Istituto le dia le soddisfazioni e le gratificazioni che merita il suo delicato e importante lavoro
. La mia salute va discretamente. A parte qualche ulteriore piccolo problema che in questi anni si è aggiunto a quello che mi ha portato ad incontrarla quale una resistenza insulinica, una sinusite e recentemente la scoperta di essere affetto dall'esofago di Barrett. Ho smesso,come da suoi preziosi consigli ,di fare i periodici controlli per il nodulo al polmone.
Recentemente sono venuto a conoscenza di ""un innovativo esame del sangue è in grado di rendere la diagnosi precoce di tumore al polmone - fino ad oggi effettuata mediante l'utilizzo della Tac spirale - ancora più precoce e con meno falsi positivi: è questo il risultato raggiunto grazie a uno studio condotto all’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano e pubblicato sul Journal of Clinical Oncology. I risultati della ricerca sono stati presentati da Gabriella Sozzi, Direttore dell’Unità di Genetica Tumorale dell’Istituto Nazionale dei Tumori, a San Diego (Usa) nel corso della conferenza dell’Associazione Americana per la Ricerca sul Cancro e dell’Associazione Internazionale per lo Studio del Tumore al Polmone intitolato “Origini Molecolari del Tumore al Polmone”.
Il test, che si basa sull’analisi di 24 microRNA presenti nel plasma sanguigno, è in grado di individuare il tumore al polmone fino a due anni prima della diagnosi ottenuta usando la Tac spirale. Il nuovo esame non solo ha dimostrato una sensibilità dell’87% nell’identificare questo tipo di tumore, ma è stato anche capace di ridurre dell’80% il numero dei falsi positivi individuati dalla Tac spirale.
Come spiega Ugo Pastorino, direttore dell’Unità operativa di Chirurgia toracica dell’Istituto nazionale dei tumori di Milano, "la riduzione dell’80% dei falsi positivi ottenuta combinando i risultati del test dei microRNA e della Tac spirale è rilevante da un punto di vista clinico per diminuire il numero dei pazienti risultati positivi all’indagine radiologica ma non malati di cancro polmonare. Questo porterebbe alla riduzione dei conseguenti costi e rischi associati con le ripetute indagini radiologiche o con l’uso di altre metodologie diagnostiche invasive per il paziente”"".
In relazione a quanto prece Le chiedo se il predetto esame fa parte degli esami di screening che sono gà utilizzati presso gli Istituti dei tumori e/o possono essere fatti in qualsiasi laboratorio di analisi attrezzato all scopo?. La mia domanda,come è ovvio, è dettata dalla mia anamnesi e del''essere stato un grande fumatore. Spero di non averla tediata e nell'abbracciarLa affettuosamente le auguro come sempre ogni bene.
dopo oltre tre anni dal nostro ultimo incontro online eccomi di nuovo a Lei.
Spero che Ella stia bene e che il suo lavoro presso l'Istituto le dia le soddisfazioni e le gratificazioni che merita il suo delicato e importante lavoro
. La mia salute va discretamente. A parte qualche ulteriore piccolo problema che in questi anni si è aggiunto a quello che mi ha portato ad incontrarla quale una resistenza insulinica, una sinusite e recentemente la scoperta di essere affetto dall'esofago di Barrett. Ho smesso,come da suoi preziosi consigli ,di fare i periodici controlli per il nodulo al polmone.
Recentemente sono venuto a conoscenza di ""un innovativo esame del sangue è in grado di rendere la diagnosi precoce di tumore al polmone - fino ad oggi effettuata mediante l'utilizzo della Tac spirale - ancora più precoce e con meno falsi positivi: è questo il risultato raggiunto grazie a uno studio condotto all’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano e pubblicato sul Journal of Clinical Oncology. I risultati della ricerca sono stati presentati da Gabriella Sozzi, Direttore dell’Unità di Genetica Tumorale dell’Istituto Nazionale dei Tumori, a San Diego (Usa) nel corso della conferenza dell’Associazione Americana per la Ricerca sul Cancro e dell’Associazione Internazionale per lo Studio del Tumore al Polmone intitolato “Origini Molecolari del Tumore al Polmone”.
Il test, che si basa sull’analisi di 24 microRNA presenti nel plasma sanguigno, è in grado di individuare il tumore al polmone fino a due anni prima della diagnosi ottenuta usando la Tac spirale. Il nuovo esame non solo ha dimostrato una sensibilità dell’87% nell’identificare questo tipo di tumore, ma è stato anche capace di ridurre dell’80% il numero dei falsi positivi individuati dalla Tac spirale.
Come spiega Ugo Pastorino, direttore dell’Unità operativa di Chirurgia toracica dell’Istituto nazionale dei tumori di Milano, "la riduzione dell’80% dei falsi positivi ottenuta combinando i risultati del test dei microRNA e della Tac spirale è rilevante da un punto di vista clinico per diminuire il numero dei pazienti risultati positivi all’indagine radiologica ma non malati di cancro polmonare. Questo porterebbe alla riduzione dei conseguenti costi e rischi associati con le ripetute indagini radiologiche o con l’uso di altre metodologie diagnostiche invasive per il paziente”"".
In relazione a quanto prece Le chiedo se il predetto esame fa parte degli esami di screening che sono gà utilizzati presso gli Istituti dei tumori e/o possono essere fatti in qualsiasi laboratorio di analisi attrezzato all scopo?. La mia domanda,come è ovvio, è dettata dalla mia anamnesi e del''essere stato un grande fumatore. Spero di non averla tediata e nell'abbracciarLa affettuosamente le auguro come sempre ogni bene.
[#17]
Buonasera e ben trovato.
Si tratta purtroppo ancora di un esame sperimentale, anche se la pubblicazione su JCO potrebbe accelerarne la commercializzazione (entro l'anno) da parte della ditta inglese depositaria del brevetto. Per informazioni più precise può andare sul sito www.biomild.org.
Ringrazio e ricambio di cuore i suoi graditissimi saluti.
Si tratta purtroppo ancora di un esame sperimentale, anche se la pubblicazione su JCO potrebbe accelerarne la commercializzazione (entro l'anno) da parte della ditta inglese depositaria del brevetto. Per informazioni più precise può andare sul sito www.biomild.org.
Ringrazio e ricambio di cuore i suoi graditissimi saluti.
Questo consulto ha ricevuto 17 risposte e 24.8k visite dal 23/12/2009.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.