Aderenze post pneumatorace
Buongiorno Dott.ri,
volevo sottoporvi il mio problema. Il mio ragazzo ha 33 anni, nel 2001 ha avuto un pneumatorace spontaneo sx risoltosi con drenaggio. Nel 2002 riavverte gli stesi sintomi e quindi viene operato al polmone sx con resezione dell'apice polmonare. Dimesso con diagnosi positiva e con la presenza di alcune bolle sul plmone dx che si ritiene si riassorbiranno con riposo.Dopo qualche anno avverte un dolore sotto la scapola sx, dapprima lieve e occasionale ma poi continuo e doloroso che si risolveva con assunzione di Nimeulide. La lastra toracica evidenzia un'aderenza e quindi gli viene detto di dover convivere col dolore aiutadosi con i medicinali. Per un pò di tempo riesce a stare bene fino a quando a dicembre 2010 gli viene una forte tosse che gli faceva a tratti perdere il respiro da farci spaventare. Gli viene diagnosticato un'infiammazione della pleura e con i dovuti medicinali sottoscrittogli sembrava risolto anche questo. Ora da circa 2 mesi mi dice che il dolore è aumentato, lo vedo molto sofferente, non riesce a stare seduto, in piedi, riesce solo ad avere sollievo sdraiandosi sul letto( dice anche che ha la sensazione che il dolore si ripercuota sullo stomaco). La Nimesulide ormai non ha nessun effetto, nemmeno di tamponare il dolore. Io vorrei aiutarlo ma non so come. Secondo voi come si dovrebbe procedere? E' giusto che un ragazzo così giovane debba convivere con questo flagello per tutta la vita? Dovrebbe sottoporsi ad un'altra lastra toracica e prendere ancora radiazioni? Mi scuso in anticipo se ho usato termini medici in modo errato.
Vi ringrazio anticipatamente.
P.s. Sull'ultima lastra la diagnosi era: Polmone sx: bolla enfisematosa di 3 cm con pluri enfisema polmonare (ricordo dicesse così)
volevo sottoporvi il mio problema. Il mio ragazzo ha 33 anni, nel 2001 ha avuto un pneumatorace spontaneo sx risoltosi con drenaggio. Nel 2002 riavverte gli stesi sintomi e quindi viene operato al polmone sx con resezione dell'apice polmonare. Dimesso con diagnosi positiva e con la presenza di alcune bolle sul plmone dx che si ritiene si riassorbiranno con riposo.Dopo qualche anno avverte un dolore sotto la scapola sx, dapprima lieve e occasionale ma poi continuo e doloroso che si risolveva con assunzione di Nimeulide. La lastra toracica evidenzia un'aderenza e quindi gli viene detto di dover convivere col dolore aiutadosi con i medicinali. Per un pò di tempo riesce a stare bene fino a quando a dicembre 2010 gli viene una forte tosse che gli faceva a tratti perdere il respiro da farci spaventare. Gli viene diagnosticato un'infiammazione della pleura e con i dovuti medicinali sottoscrittogli sembrava risolto anche questo. Ora da circa 2 mesi mi dice che il dolore è aumentato, lo vedo molto sofferente, non riesce a stare seduto, in piedi, riesce solo ad avere sollievo sdraiandosi sul letto( dice anche che ha la sensazione che il dolore si ripercuota sullo stomaco). La Nimesulide ormai non ha nessun effetto, nemmeno di tamponare il dolore. Io vorrei aiutarlo ma non so come. Secondo voi come si dovrebbe procedere? E' giusto che un ragazzo così giovane debba convivere con questo flagello per tutta la vita? Dovrebbe sottoporsi ad un'altra lastra toracica e prendere ancora radiazioni? Mi scuso in anticipo se ho usato termini medici in modo errato.
Vi ringrazio anticipatamente.
P.s. Sull'ultima lastra la diagnosi era: Polmone sx: bolla enfisematosa di 3 cm con pluri enfisema polmonare (ricordo dicesse così)
[#1]
Buongiorno,
al posto di continuare ad assumere antidolorifici e ad eseguire radiografie del torace consiglierei a questo punto uno studio TC torace a strato sottile per avere un'idea più chiara della situazione, e quindi (con le immagini di tale esame) mi rivolgerei ad un chirurgo toracico a voi vicino per un consulto.
Un saluto cordiale,
al posto di continuare ad assumere antidolorifici e ad eseguire radiografie del torace consiglierei a questo punto uno studio TC torace a strato sottile per avere un'idea più chiara della situazione, e quindi (con le immagini di tale esame) mi rivolgerei ad un chirurgo toracico a voi vicino per un consulto.
Un saluto cordiale,
Dr. Paolo Scanagatta
Direttore UOC Chir.Toracica SONDALO
http://sites.google.com/site/dottpaoloscanagatta/Home
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 6.2k visite dal 20/08/2011.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.