Linfostasi cronica
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egregio utente, con il termine flebolinfostasi cronica si intende una insuff venosa e linfatica, le cui cause sono molteplici. La invito a prendere visione, se lo desidera, del sitto www.forzanini.it, entrando nella pagina dedicata agli argomenti trattati, dove troverà informazioni generali sia sull'insuff venosa cronica che sul linfedema.
Le ulcere possono esserne conseguenze, spesso frequenti e possono, anzi debbono essere curate, con adeguata elastocompressione, attraverso l'utilizzo corretto di farmaci e, talvolta, di plastiche cutanee. Purtroppo le considerazioni espresse sono solo di ordine generale, e non sostituiscono una corretta valutazione specialistica. cordialità,
Le ulcere possono esserne conseguenze, spesso frequenti e possono, anzi debbono essere curate, con adeguata elastocompressione, attraverso l'utilizzo corretto di farmaci e, talvolta, di plastiche cutanee. Purtroppo le considerazioni espresse sono solo di ordine generale, e non sostituiscono una corretta valutazione specialistica. cordialità,
dr. M. Forzanini - Specialista in Angiologia e Chirurgia Vascolare -
Brescia
Sito Web: www.forzanini.it
[#2]
Gentile utente la linfostasi è una malattia di tipo cronico che si instaura a carico degli arti inferiori quado il drenaggio del liquido linfatico è compromesso.
Le cause di tali compromissioni sono per lo piu di origine infettiva e particolarmente di tipo micotiche, ad origine da lesioni sottoungueali e/o interdigitali, a carico del piede.
Non è una patologia facile da debellare compleamente e tende ad evolvere spesso in forme croniche dove il linfedema, l'accumulo di liquido, si accompagna ad una sclerosi dei tesuti sottocutanei prodotta da fenomeni infiammatori a tale livello, si parli in questo caso di linfedema indurativo,le cui complicanze tra le altre sono appunto le ulcere e le linfangiti ricorrenti.
Non posso darle ulteriori spiegazioni non essendo il discorso agganciato ad un caso clinico, e si tratterebbe quindi di una esposizione scolastica che puo facilmente trovare ovunque.
Vorrei concludere dicendo che la terapia del linfedema puo essere farmacologica, o anche chirurgia, con anastomosi condotte in microchirugia che permettono ai dotti linfatici di scaricare direttamente nel circolo venoso; molto utile anche la terapia fisica come il linfodrenaggio.
Circa la terapia delle ulcere, non essendo a cnoscenza se le ulcerazioni di cui mi parla siano complicanze del solo linfedema, se invece si sovraponogno anche ad una patologia venosa, e non conoscendo quale sia lo stato del cricolo arterioso nonchè i regimi pressori del paziente (esistono infatti, a titolo informativo, delle ulcere ipertensive dette di Martorell), non mi sento di poter darle alcuna informazione circa la terapia.
Le cause di tali compromissioni sono per lo piu di origine infettiva e particolarmente di tipo micotiche, ad origine da lesioni sottoungueali e/o interdigitali, a carico del piede.
Non è una patologia facile da debellare compleamente e tende ad evolvere spesso in forme croniche dove il linfedema, l'accumulo di liquido, si accompagna ad una sclerosi dei tesuti sottocutanei prodotta da fenomeni infiammatori a tale livello, si parli in questo caso di linfedema indurativo,le cui complicanze tra le altre sono appunto le ulcere e le linfangiti ricorrenti.
Non posso darle ulteriori spiegazioni non essendo il discorso agganciato ad un caso clinico, e si tratterebbe quindi di una esposizione scolastica che puo facilmente trovare ovunque.
Vorrei concludere dicendo che la terapia del linfedema puo essere farmacologica, o anche chirurgia, con anastomosi condotte in microchirugia che permettono ai dotti linfatici di scaricare direttamente nel circolo venoso; molto utile anche la terapia fisica come il linfodrenaggio.
Circa la terapia delle ulcere, non essendo a cnoscenza se le ulcerazioni di cui mi parla siano complicanze del solo linfedema, se invece si sovraponogno anche ad una patologia venosa, e non conoscendo quale sia lo stato del cricolo arterioso nonchè i regimi pressori del paziente (esistono infatti, a titolo informativo, delle ulcere ipertensive dette di Martorell), non mi sento di poter darle alcuna informazione circa la terapia.
Dr Marco Sammarco
Specialista in Chirurgia Vascolare
Perito del tribunale di Roma, Sezioni Penali
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 20.8k visite dal 25/04/2007.
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