Aneurisma toraco-addominale

Egregio Dottore
Con la presente le pongo il problema riguardante mia madre,età 76 anni peso 50kg che nel 2006 ad una visita per un ricovero ospedaliero gli è stato scoperto un aneurisam toraco addominale con diam. 5,4 aorta discendente e diam. 4,7 aorta addominale sotto renale (esito angio tac).Ad un noto consulto a Milano non si decideva per intervento ma eventuali tac di controllo annuali.Nel 2008 angio tac di controllo evidenziava aumento dei diam. aorta ascendente dopo succlavia di sx lume vero 4,8 aorta discendente toracica diam. 5,1 con lume vero 4,7, aorta addominale diam. 5,6 lume vero 4,2.Da un consulto ,per ricovero in una struttura non della mia città,per comparsa di ematoni agli arti superiori e inferiori con diagnosi di CID cronica correlata all' aneurisma,il chirurgo vascolare ci riferiva di continuare con accertamenti tac e controllo ISTH ma non operabile per elevato rischio.Nel 2009 angio tac di controllo con il seguente esito: dimensioni sia dell' arco aortico che dell' aorta discendenti sostanzialmente invariati con dimensioni circa 6 cm ,ma aumentato dimensione addominale circa 7 cm. , subisce inoltre un intervento d' urgenza di gastrectomia parziale per polipo sanguinante (con la CID che è "partita intensamente con vasti sanguinamenti poi fermata).A gennaio 2010 ricovero per dolore addominale fossa iliaca dx,nella seconda struttura menzionata sopra,è stata fatta un angio tac con il seguente esito: massiva dilatazione dell'aorta toraco-addominale, ad origine immediatamente a valle dell' arteri asucclavia sx,ove è riconoscibile ectasia sacciforme a svilutto craniale del diam. max. 5,8.successivamente l'aorta descrive multiple grossolane tortuositàcon diam. toracico max. 7,6.in corrispondenza dell'origine renale sx si apprezza cospicua riduz. del diam.fino ad un valore di min. 12mm.Pervi i rami viscerali diffusamente ateromasicie calcifici.A tale livello la sacca aneurismatica presenta diam. max. 8,6 in sede sottorenale,maggiore componente trombotica parietale e si esaurisce al carrefour ,ove determina stenosi moderate ostiali delle arterie iliaca per inginocchiamento.ectasia arteria iliaca comune dx diam.max. 20mm.Occlusione della femorale superficiale sx.Ha una lieve insufficenza renale(creatinina 1,2),ecocardio nella norma e pure spirometria con valori nella norma.Il chirurgo che nel 2008 diceva no ora dice vorrei operarla,con sostituzione totale con intervento tradizionale.
Gradirei un Vs. parere su un eventuale intervento magari solo della addominale con metodo tradizionale e toracia con endoprotesi o entrambe con endoprotesi oppure se sconsigliate l'intervento per elevato rischio.Potreste indicarmi eventualmente un centro vicino.
In questo momento ha dolori sia lombosacrali che alle spalle tratati con antidolorifici.
Grato di un Vs. cenno di risposta se possibile urgente
Cordiali saluti.
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Dr. Giuliano Lucani Chirurgo generale, Chirurgo vascolare, Senologo 103 4
Vista l'evolutività della patologia e la concomitante CID penso sia conveniente optare per l'intervento, pur se ad alto riscio vista l'età della paziente e le patologie concomitanti. A Milano i centri più qualificati sono: fondazione Monzino, Sa Raffaele (Prof Roberto Chiesa), Istituto S. Donato. A Pavia, in cardiochirurgia, Prof Viganò.
Sper di essere stato utile.

Dott. Giuliano Lucani
Specialista in Chirurgia e Chirurgia Vascolare
Perfezionato in Senologia

[#2]
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
Egregio Dottore
La ringrazio della risposta,ma vorrei sapere se secondo lei è possibile un intervento ibrido e se no nell' intervento tradizionale con apertura torace addome quali sono i rischi anche di vita, credo, operatori e le conseguenze post operatorie.
Cordiali saluti
[#3]
Dr. Giuliano Lucani Chirurgo generale, Chirurgo vascolare, Senologo 103 4
Difficile dare un giudizio senza vedere la TAC. Forse la tecnica mista è possibile anche se la dilatazione dell'aorta addominale è cospicua per poter usare un'endoprotesi. I rischi sono molto alti, soprattutto con tecnica aperta, ma si deve mettere sul piatto della bilancia anche il rischio elevato di rottura dell'aneurisma che sarebbe verosimilmente fatale. a decisione va presa con un consultto collegiale di specialisti ( Chirurgo Vascolare, Angioradiologo, Anestesista-rianimatore). Per questo la validità della struttura è fondamentale.
[#4]
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
Egregio Dottore
Visto che risiedo in Piemonte qual'è una valida struttura in questa regione?
Cordiali Saluti