Flebite
Sono una donna di 46 anni, da circa due mesi avverto delle fastidiose pulsazioni alla mammella sinistra, ( lato esterno), soprattutto quando sono distesa sul lato interessato. Ho iniziato con le pulsazioni e poi è sopraggiunto anche un fastidioso dolore, a volte sordo , a volte pungente . Nessun rossore e non avverto cordoni o cose varie. Ho fatto mammografia ed ecografia al seno un anno fa ed era tutto ok. Non ho familiarità in famiglia per cancro al seno. Ho pensato di fare un 'eco pochi giorni fa è mi è stata riscontrata una flebite di Mondor , mi è stata consigliata una visita da un chirurgo vascolare. Il chirurgo vascolare, di poche parole mi ha prescritto una tac toracica e del mediastino con m.d.c. Nel sentire la parola tac, mi sono un attimo spaventata, e ho chiesto rassicurazioni. Il dottore mi ha detto di stare tranquilla e che la tac serve per escludere altro... ma io tranquilla non lo sono. Mi ha dato l'eparina e un antidolorifico. Quello che chiedo è: facevo meglio ad andare dal senologo a fare la mammografia???
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CON I LIMITI DI UN CONSULTO A DISTANZA
Gentile Utente,
la tromboflebite toracoepigastrica o ascellare (flebite di Mondor) ha origine spesso idiopatica, ma vanno in ogni caso valutate attività fisiche eccessive (palestra), traumi, infezioni dei tessuti molli, pregressi interventi chirurgici, fasciature strette o condizioni di trombofilia. Una visita medica generale ed eventuali controlli ematochimici potrebbero essere indicati.
La correlazione con malattie neoplastiche della mammella, per quanto spesso richiamata come rara evenienza, non è certa e la risoluzione del processo è per lo più spontanea, anche se spesso molto lenta, dando non raramente luogo alla permanenza di esiti fibrosi.
Un controllo mammografico è in ogni caso indicato (visto anche il tempo intercorso dal precedente esame).
Riguardo la TC comprenderà la difficoltà di valutare la opportunità di un esame già prescritto da un altro collega.
Gentile Utente,
la tromboflebite toracoepigastrica o ascellare (flebite di Mondor) ha origine spesso idiopatica, ma vanno in ogni caso valutate attività fisiche eccessive (palestra), traumi, infezioni dei tessuti molli, pregressi interventi chirurgici, fasciature strette o condizioni di trombofilia. Una visita medica generale ed eventuali controlli ematochimici potrebbero essere indicati.
La correlazione con malattie neoplastiche della mammella, per quanto spesso richiamata come rara evenienza, non è certa e la risoluzione del processo è per lo più spontanea, anche se spesso molto lenta, dando non raramente luogo alla permanenza di esiti fibrosi.
Un controllo mammografico è in ogni caso indicato (visto anche il tempo intercorso dal precedente esame).
Riguardo la TC comprenderà la difficoltà di valutare la opportunità di un esame già prescritto da un altro collega.
Lucio Piscitelli - Napoli - 338 6503365
https://www.medicitalia.it/luciopiscitelli/#sede_1
[#2]
Utente
Grazie dottore, lei è stato davvero gentile. Il fatto è che non volevo fare la tac per via delle radiazioni, preparazione e quant'altro...ragion per cui mi chiedevo se era realmente necessaria. Pensavo non fosse prevista per questa patologia e sono rimasta un tantino spiazzata pensando che evidentemente la cosa è più seria di quanto pensassi. Tutto qui. Grazie di cuore!
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.2k visite dal 13/03/2018.
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