Complicanze intervento coartazione laser gavoccioli emorroidari
Buongiorno, ho effettuato martedì 18 giugno un intervento che mi era stato descritto come poco invasivo per la coartazione laser di alcuni gavoccioli emorroidari.
Ricostruendo il percorso che mi ha portato all'intervento, dal mese di dicembre avevo un'emorroide esterna che tendeva a trombizzarsi, generandomi un forte dolore.
Poi se n'è aggiunta una seconda.
Dopo alcuni visite specialistiche, due incisioni, tante cure diverse che non risolvevano la situazione in modo definitivo, ho accettato di sottopormi all'intervento con il laser.
Sono stata dimessa il giorno stesso con delle indicazioni da seguire per 10 giorni che comprendevano: redipeg 1 volta al giorno, triade H 3 volte al giorno il primo giorno, poi due il secondo e uno per 15 giorni, toradol 10 gocce due volte al giorno o fino a 4 volte in base al bisogno, una crema a base di lidocaina.
I primi giorni sono stati sopportabili, una delle due emorroidi esterne è sparita subito, l'altra rimaneva visibile ma sgonfia.
Quattro giorni dopo avuto un dolore terribile mentre ero sdraiata a letto.
Al pronto soccorso mi hanno diagnosticato la trombosi di un gavocciolo interno e un ipertono sfinteriale reattivo al dolore.
Mi hanno detto di farmi visitare urgentemente dalla dottoressa che mi ha operato e così ho fatto lunedì.
Mi è stata aggiunta alla cura una supposta di Topster alla sera e paracetamolo al bisogno.
Dopo una settimana in cui non sono andata in bagno, ho avuto due giorni di diarrea ininterrotta, come un rubinetto che perde.
Poi stanotte mi si è trombizzata l'emorroide esterna che era rimasta.
Stamattina, dopo due ore dall'espulsione di poche feci non dure (puntualizzo di non aver assolutamente spinto), ho avuto un'emorragia.
Continuo a perdere sangue, ma il flusso si è ridotto.
Ho ricontattato la dottoressa che mi ha operato ma non ho ancora avuto risposta, così come dalla dottoressa di base che si rifiuta di visitarmi se non prendo prima appuntamento con la sua segretaria.
Continuo le cure che mi sono state date ma ogni giorno sto peggio: mi sento senza forze, non dormo mai più di tre ore per via del dolore, ho l'addome gonfio, continuo a perdere un po' di sangue, i trombi fanno male nonostante gli antidolorifici ogni volta che mi muovo.
Chiarisco che non assumo il daflon, come concordato con la dottoressa, perché mi ha sempre creato problemi gastrici importanti (lo prendo per 2 giorni e poi passo 2 settimane con forti dolori allo stomaco).
Il triade H invece non mi sta dando problemi, non so se sia perché è in bustine o perché ora sto prendendo l'omeprazen.
Vorrei un parere sulla mia situazione.
E vorrei anche capire in quanto tempo, dopo questo intervento con il laser, ci si deve aspettare che un'emorroide esterna diminuisca di volume e smetta di creare problemi.
Ora è trombizzata, i tempi si allungano, lo capisco.
Ma posso sperare che una volta risolta questa crisi l'intervento risulti efficace e l'emorroide si sgonfi come l'altra?
Grazie a chiunque mi dedicherà del tempo.
Ricostruendo il percorso che mi ha portato all'intervento, dal mese di dicembre avevo un'emorroide esterna che tendeva a trombizzarsi, generandomi un forte dolore.
Poi se n'è aggiunta una seconda.
Dopo alcuni visite specialistiche, due incisioni, tante cure diverse che non risolvevano la situazione in modo definitivo, ho accettato di sottopormi all'intervento con il laser.
Sono stata dimessa il giorno stesso con delle indicazioni da seguire per 10 giorni che comprendevano: redipeg 1 volta al giorno, triade H 3 volte al giorno il primo giorno, poi due il secondo e uno per 15 giorni, toradol 10 gocce due volte al giorno o fino a 4 volte in base al bisogno, una crema a base di lidocaina.
I primi giorni sono stati sopportabili, una delle due emorroidi esterne è sparita subito, l'altra rimaneva visibile ma sgonfia.
Quattro giorni dopo avuto un dolore terribile mentre ero sdraiata a letto.
Al pronto soccorso mi hanno diagnosticato la trombosi di un gavocciolo interno e un ipertono sfinteriale reattivo al dolore.
Mi hanno detto di farmi visitare urgentemente dalla dottoressa che mi ha operato e così ho fatto lunedì.
Mi è stata aggiunta alla cura una supposta di Topster alla sera e paracetamolo al bisogno.
Dopo una settimana in cui non sono andata in bagno, ho avuto due giorni di diarrea ininterrotta, come un rubinetto che perde.
Poi stanotte mi si è trombizzata l'emorroide esterna che era rimasta.
Stamattina, dopo due ore dall'espulsione di poche feci non dure (puntualizzo di non aver assolutamente spinto), ho avuto un'emorragia.
Continuo a perdere sangue, ma il flusso si è ridotto.
Ho ricontattato la dottoressa che mi ha operato ma non ho ancora avuto risposta, così come dalla dottoressa di base che si rifiuta di visitarmi se non prendo prima appuntamento con la sua segretaria.
Continuo le cure che mi sono state date ma ogni giorno sto peggio: mi sento senza forze, non dormo mai più di tre ore per via del dolore, ho l'addome gonfio, continuo a perdere un po' di sangue, i trombi fanno male nonostante gli antidolorifici ogni volta che mi muovo.
Chiarisco che non assumo il daflon, come concordato con la dottoressa, perché mi ha sempre creato problemi gastrici importanti (lo prendo per 2 giorni e poi passo 2 settimane con forti dolori allo stomaco).
Il triade H invece non mi sta dando problemi, non so se sia perché è in bustine o perché ora sto prendendo l'omeprazen.
Vorrei un parere sulla mia situazione.
E vorrei anche capire in quanto tempo, dopo questo intervento con il laser, ci si deve aspettare che un'emorroide esterna diminuisca di volume e smetta di creare problemi.
Ora è trombizzata, i tempi si allungano, lo capisco.
Ma posso sperare che una volta risolta questa crisi l'intervento risulti efficace e l'emorroide si sgonfi come l'altra?
Grazie a chiunque mi dedicherà del tempo.
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È troppo presto per pensare ad un fallimento con tale tecnica.
Il laser crea una ustione che fa retrarre il tessuto emorroidario con un post operatorio non indolore, purtroppo nel suo caso si sono verificate le possibili complicanze riportate sul consenso informato, che le è stato somministrato e che lei ha firmato,
A distanza e senza una visita diretta non mi è possibile fare previsioni. Quello che posso dirle è che il trombo, in relazione alle dimensioni, richiede molti giorni per riassorbirsi.
Utile un controllo diretto per una terapia dedicata.
Cordiali saluti.
Il laser crea una ustione che fa retrarre il tessuto emorroidario con un post operatorio non indolore, purtroppo nel suo caso si sono verificate le possibili complicanze riportate sul consenso informato, che le è stato somministrato e che lei ha firmato,
A distanza e senza una visita diretta non mi è possibile fare previsioni. Quello che posso dirle è che il trombo, in relazione alle dimensioni, richiede molti giorni per riassorbirsi.
Utile un controllo diretto per una terapia dedicata.
Cordiali saluti.
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 466 visite dal 27/06/2024.
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