Rimozione graffette e granuloma starr e ulcera solitaria del retto

Buongiorno le mie disavventure dopo la maledetta starr non hanno fine.
Ci è voluto 1 anno e 8 mesi totali di inferno per trovare uno specialista che rimuovesse parte delle graffette inserite con la starr ed un granuloma.
Erano poste anteriormente e mi sono state tolte il 29 aprile di questo anno.
Purtroppo chi mi ha operato ha detto che essendo in parte anteriore e tenendo ancorato il retto alla parete posteriore della vagina ha rimosso solo quelle nella speranza che le residue non mi diano problemi altrimenti a detta sua rischiavo una fistola retto vaginale.
Il dolore post operatorio nella prima settimana è stato tremendo con senso di gonfiore nella zona e estreme difficoltà con il bagno.
Primo controllo una settimana dopo rilevava una fortissima infiammazione della zona ma non sanguinamento.
Cura con asacol.
Un mese dopo la situazione è questa:forte dolore pelvico costante, tenesmo dolore rettale impossibilità a defecare defecazione dolorosa incompleta e frazionata, mal di pancia coliche gassose per la stipsi e forte bruciore e sanguinamento copioso.
Si rileva una ulcera e ancora infiammazione forte nei punti dove sono state asportate le graffette.
Cura con proctilor e asacol, da una settimana ma zero miglioramenti.
Ho veramente il terrore di essere ulteriormente peggiorata.
Cosa può essere adesso questa ulcera sulla ferita??
Cosa la ha provocata??
?
Anche io sala operatoria di prolasso nemmeno l ombra non capisco che cosa ho e per quant0 tempo dovrò soffrire.
Non è una ragade è proprio una piccola ulcera.
Cosa si può fare se non passa??
?
Senza prolasso non mi servirebbe a nulla una rettopessi perche ho visto che per l ulcera solitaria del retto se così fosse questo fanno ma io nn ho prolasso altrimenti si sarebbe visto sia alle visite con rettoscopia sia in sala operatoria!! !
Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 14.4k 398
Dalle descrizione e per la sede( Cosa può essere adesso questa ulcera sulla ferita) sembrerebbe un ritardo di cicatrizzazione. Cosa ben diversa è l' ulcera solitaria del retto, questa spesso è presente quando esiste una dissinergia del muscolo puborettale,dove il muscolo ha difficoltà ha rilassarsi e comprimendo la parete rettale crea questa ulcera.
Chiarisca con chi l' ha in cura, perché il trattamento è diverso!
Prego.

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Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
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Buongiorno e mi scusi per la risposta data così in ritardo. L'ulcera non c'è più.. ma purtroppo..la sensazione è identica a prima di togliere le graffette. Ogni tanto ho ancora sanguinamento..non ho emorroidi infiammate...appena smetto gli antinfiammatori la situazione ritorna uguale. Infiammazione con dolore e gonfiore senso di mancata dilatazione e non vado mai al bagno bene,dopo la starr non ho dedecazioni complete ma solo frammentate con senso di svuotamento incompleto. Non ho ne ipertono ne prolasso. Il chirurgo dice che la colpa in questo caso è data dalla cicatrice che è eccessivamente rigida,e che devo stare così. Ma purtroppo mi è impossibile,sono condizionata,e ogni volta sono dolori e la defecazione frazionata mi causa coliche gassose e mal di pancia (perché logicamente ciò cbe non espello fermenta) esiste qualcosa da fare o davvero non si può fare niente?? Non ho una stenosi cicatriziale solo il tessuto è molto rigido.
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 14.4k 398
Bisogna chiarire che cosa è che sanguina.
Bisogna chiarire la sede del sanguinamento, solo dopo si potrà capire come agire.
Gli altri disturbi, come già le ho scritto in altre occasioni, sono disturbi colici e non sono collegati alla defecazione frazionata, al sanguinamento ed all'intervento.

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Che io sappia ad oggi sanguina la mucosa,in parete anteriore sede dove mi hanno tolto parzialmente le graffette. Non mi è chiaro come avviene la procedura di rimozione. Se si toglie o meno anche parte della cicatrice e se si sutura oppure no. Io ho sempre dolore solo alla evacuazione con sensazione di mancato rilasciamento rettale e sensazione di tirare in parete anteriore. Il dolore si verifica solo durante la evacuazione. Per questo mi domando se sia possibile rimuovere la cicatrice o meno siccome temo proprio che sia lei a darmi fastidio. Non è stenotica,ma rigida a detta di chi mi ha visitato
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 14.4k 398
Chiarisca con chi l" ha in cura, a distanza le sue ipotesi e i suoi timori devono essere confermati con visita diretta.
A distanza non posso esserle di aiuto.

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Si certo,domani ho l'ennesima visita con il chirurgo. Volevo solo sapere due cose,ma meramente a titolo informativo.
-se è possibile rimuovere la cicatrice della starr non poiché mi ha formato una stenosi,ma perché è dura,e poco elastica nonostante il canale rettale non sia stenosato di per sé ma fa fatica a dilatarsi al passaggio delle feci (no ipertono)
-come avviene la procedura di rimozione delle agraphes residue (di modo se eventualmente dovrò affrontare una seconda rimozione di capire esattamente come si svolgono le cose)
La ringrazio
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 14.4k 398
Quando è necessario, agraphes e cicatrice si rimuovono chirurgicamente per via transanale e si risutura manualmente con filo riassorbibile.
Prego.

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Alla fine,dopo esser guarita dalla rimozione delle graffette,si è visto cosa c'era sotto (sempre in quel maledetto punto!) E che mi da così tanti disturbi da che ho eseguito l intervento starr. Sicuramente qualcosa in sede di intervento è andato storto a detta di chi mi segue ora. Purtroppo ho una aderenza cicatriziale tra parete rettale anteriore e parete vaginale posteriore. E mi da veramente tanti problemi. In più a livello del retto,dove c'è questa aderenza,si è formato un chelone. Il mio chirurgo mi propone una o due infiltrazioni di cortisone in quel punto..perché potrebbero sciogliere l'aderenza..poiché sostiene che l adesiolisi sia pericolosa per due motivi: possibile recidiva di aderenza e apertura di fistola retto vaginale. Secondo lui se proprio occorre fare una lisi sarebbe meglio scollare l aderenza con Il laser tramite una laparoscopia ginecologica. Io sono terrorizzata,continuo a stare male,non ho soluzioni,inizio a non fidarmi più di chi mi sta seguendo. Per favore può dirmi cosa ne pensa sia dell infiltrazione di cortisone che della lisi eventuale? È così rischiosa come mi viene detto? Non vorrei peggiorare ulteriormente.
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 14.4k 398
In quella sede, nel retto basso, di cicatrici fibrose e aderenti alla parete vaginale, se ne vedono tante in seguito a chirurgia del retto per neoplasie, ma nessuna si accompagna alla sintomatologia che lei riferisce.
Se realmente questo cheloide è responsabile della sua sintomatologia il trattamento proposto è condivisibile.
Prego.

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Se il cheloide (il mio è parecchio esuberante dai margini della cicatrice e non proprio di piccole dimensioni) può dare i seguenti sintomi
Sensazione di tirare
Limitazione nel movimento di apertura del canale rettale (perché sento tirare)
Stimolo parecchio fastidioso e frequente
Defecazione frazionata (proprio perché per il fatto che limita il.movumentk di distensione cicatriziale mi impedisce una defecazione completa ) direi di sì.
Può dare questi problemi? Perché altro non c'è se non una cicatrice troppo bassa e vicina alla linea pettinea errore del primo chirurgo che mi ha fatto la starr..
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 14.4k 398
Gentile utente
A distanza non ho elementi per poter commentare alcune delle sue affermazioni, ma la sede della cicatrice della STARR deve essere vicino alla linea pettinata! Ma non deve comprenderla o superarla verso il basso.
L' esuberanza della cicatrice o il cheloide non sono errori ma complicanze che dipendono da come i tessuti tendono a cicatrizzare.
Chiarisca con chi l' ha in cura, ulteriori recriminazioni non le serviranno a risolvere i suoi problemi.

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Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
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