Lichen scleroatrofico o fimosi post infettiva?

Salve ho 24 anni, circa 25 giorni fà ho avuto un forte rossore e prurito al glande ed al prepuzio che tuttavia passava con un semplice lavaggio con detergenti intimi. Dopo 3 o 4 giorni però mi sveglio una mattina e noto una fimosi non serrata che mi rendeva difficoltosa la fuoriuscita del glande, associata ad una seccezza dell'area. Spaventato ho iniziato a fare ginnastica prepuziale (causando ulteriore arrossamento e la formazione di tagli radiali) con il contemporaneo utilizzo di olii per idratare e facilitare la distensione dell'anello fibroso. La situazione dopo qualche giorno si è risolta, il mio pene non è arrossato, ne ho prurito,anche se tuttavia a residuato un'area circolare di prepuzio particolarmente sottile e delicata che solo in fase di erezione mi va a stringere al livello del solco balanoprepuziale. Premetto che la mia fidanzata, con la quale ho rapporti non protetti ha riscontrato, nel medesimo periodo ha riscontrato secchezza vaginale e prurito intenso, che si è risolto comunque nel giro di qualche giorno senza l'utilizzo di alcuna terapia. Essendo sia la mia infiammazione che quella della mia fidanzata passate senza la necessità di terapie opportune dubito che si tratti un processo infettivo, sorge qui quindi il mio piu grande timore,il Lichen scleroatrofico. Ho fatto già ben due diverse visite dermatologiche,la prima assolutamente inutile vista superficialità con la quale sono stato ascoltato e visitato,liquidandomi con una crema antimicotica (che non ho applicato), la seconda vista invece mi ha escluso l'evenienza di un Lichen, dicendomi che forse è solo una leggera fimosi sopravvenuta a seguito di un infezione, tuttavia mi ha comunque prescritto una terapia con idrocortisone per 6 giorni una volta al giorno e due applicazioni al giorno di un gel a base di olio di Vea. La situazione non è migliorata, ne tantomeno peggiorata, sicuramente il Vea lipogel mi ha però aiutato a migliorare l'elasticità, tuttavita l'area di prepuzio sottile resta e non accenna a migliorare. Volevo quindi chiedere quanto è precentualmente frequente l'evenienza di Lichen sclerosus tra tutte le fimosi osservate da voi nella pratica clinica (leggo sempre che non è così rara come si pensi,ma allora quant'è realmente frequente??),e se fosse realmente possibile che la mia manifestazione sia piu verosimilmente una sequela post infettiva.
Grazie mille per il vostro servizio e cordiali saluti!
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Dr. Davide Brunelli Dermatologo 2.9k 84 1
Gentile Utente,
Non ci sono effettivamente risposte plausibili al suo quesito: nessuno ha mai fatto una statistica contando le fimosi che osserva e calcolando quante in percentuale siano da lichen sclero atrofico. Nella mia esperienza sono tantissime, ma il motivo é molto semplice: il LSA é difficile da diagnosticare se non sei un dermatologo con un po' di esperienza pertanto giungono alla mia osservazione casi giá selezionati provenienti solitamente da altri specialisti (quasi sempre non dermatologi) che conoscono meno il problema. Ritornando al suo caso: le consiglierei di continuare a frequentare il dermatologo che le ha prescritto l'idrocortisone tenendolo informato sull'evoluzione clinica. Sono certo che se non la vedrà migliorare prenderà in considerazione l'esecuzione di una biopsia per escludere appunto il lichen. Considerare l'evoluzione della malattia é spesso determinante al sospetto di una diagnosi differente rispetto a quella che si é fatta in partenza. Per questo raccomando di mantenere il contatto con un solo specialista così che questo possa valutare l'evoluzione del quadro ed eventualmente decidere per approfondimenti diagnostici.
Cordiali saluti

Dott. Davide Brunelli
Specialista in Dermatologia e Venereologia

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dopo
Utente
Utente
Gentile dottore, la ringrazio per la sua disponibilità ed esperienza.
Volevo gentilmente abusare ancora della sua cortesia per chiederle qualche delucidazione sul Lichen scleroatrofico. Sono un ragazzo molto giovane, e penso immagini quanto una diagnosi del genere mi possa mettere ansia e depressione. Per questo volevo chiederle:

1) Nella sua esperienza, il Lichen si riesce a curare con successo?? sò che è una patologia autoimmunitaria e che il suo andamento è cronico, ma con le terapie si riesce ad annullare i suoi effetti o è una malattia che risponde male??

2) Documentandomi ho visto che il Lichen può portare ad interessamento progressivo anche del glande e alla stenosi dell'uretra, ma questo decorso è OBBLIGATO??? nel senso, se io faccio le terapie adeguate, sono comunque destinato a quel tipo di complicanze??? e se si, in quanto tempo avviene il decorso???

3) Essendo io un paziente molto giovane, è possibile che con il tempo la carica infiammatoria autoimmunitaria si vada via via spengendosi o attenuandosi??

4) Potrò ancora avere rapporti sessuali soddisfacenti oppure sono destinato alla fine delle mie attività sessuali???


Scusi se sono particolarmente dettagliato nelle domande, ma nei vari siti ed articoli queste sono domande alle quali non ho mai trovato risposte concrete e dirette.
La ringrazio ancora per la sua disponibilità!
Cordiali saluti!!!
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Dr. Davide Brunelli Dermatologo 2.9k 84 1
Direi che prima di affrontare l'argomento bisognerebbe avere la certezza della diagnosi. Sta mettendo il carro davanti ai buoi, questo non le giova certamente. Inoltre sarà lo specialista ad indirizzarla al trattamento, noi - se vorrà - potremo aggiungere nozioni integrative.
Cordiali saluti
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dopo
Utente
Utente
Gentile dottore,
Torno a ringraziarla per la disponibilità che mostra nel rispondere agl'utenti. Lo sò che sicuramente mi sto fasciando la testa prima del previsto, ma essendo come dice lei la diagnosi dilatata nel tempo, in base a come risponde o meno la fimosi alle terapie, capisce bene che l'evenienza di una diagnosi simile mi reca molta ansia. Da quando ho questo problema vivo le mie intere giornate solo a pensare a questa eventualità, sono uno studente universitario e non riesco neanche a studiare per quanto il pensiero mi martella la testa, passo ore in internet a documentarmi e cercare risposte a queste mie domande, che puntualmente non trovo mai se non in forma vaga. Il mio chiederle risposte così precise riguardo questa malattia deriva dalla mia necessità di rassicurarmi almeno su tutte quelle che sono le future strade possibili e cosa mi aspetterebbe. Credo inoltre che possa anche esser utile per tutti gl'altri utenti affetti da questa malattia.
Non vorrei sembrare insistente, nè abusare oltremodo della sua pazienza,spero solo riesca a capire il trauma psicologico che quella diagnosi può arrecare ad un ragazzo così giovane.
La ringrazio ancora, cordiali saluti!!!!!
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Dr. Davide Brunelli Dermatologo 2.9k 84 1
A parte che su queste pagine trova informazioni a non finire sul lichen, io le prometto che se la diagnosi dovesse essere confermata le risponderò anche tutti i giorni. Però parlare di una roba per la quale non ha nessun riscontro clinico nemmeno di sospetto mi pare prematuro.... La capisco, io stesso posso aver avuto istanti simili nella mia vita - nonostante la mia professione - per sintomi che si facevano insistenti o si prolungavano più del dovuto. Poi però mi sono sempre detto che, fin che non c'é evenienza diretta di una diagnosi, il sospetto diagnostico rimane un sospetto e niente più. Sul sospetto non si costruisce nulla se non paura e insicurezza. Le consiglio di fare altrettanto.
Cordialissimi saluti
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dopo
Utente
Utente
Gentile dottore,
la ringrazio comunque per la sua cortesia, la terrò aggiornato sull'evolversi della situazione e se malauguratamente sarà Lichen tornerò a riproporle le stesse domande. In ogni caso la volevo ringraziare per l'umanità che ha mostrato nel confortarmi, ora non resta che aspettare e cercare di stare più sereni.
Cordiali saluti e ancora grazie mille!!